Dal momento che vi ho fatto aspettare molto x questo capitolo, lo pubblico diviso
dal prossimo, ancora da scrivere J, anche se avrei voluto metterli
insieme. Scusate davvero per il ritardo!
Spero di aggraziarvi un po’
con questo capitolo!
- coktail babbani! I migliori in assoluto! Avanti dai, Serpeverde a me!- Blaise urlava divertito dietro il bar
da lui creato. La folla verde e argento si accalcava per prendere da bere.
-troppo alcool Blaise…TROPPO ALCCOL!!-
Pansy allungò una mano verso il braccio di Blaise che stava preparando
un gin lemon a un ragazzino del secondo nano, abbondando generosamente e con il
gin. Blaise la guardò meravigliato –Pansy! Proprio tu? Ma che ti è successo quest’estate? hai perso il sangue Serpeverde? Ora m dirai
che sei astemia e che vuoi mantenere la tua virtù intatta fino al
matrimonio…anche se ormai è tardi.- Aggiunse, malizioso. Pansy
sbuffò –ma no, stupido! Il fatto è che se tu in un gin
lemon metti 90% lemon, la gente si ubriaca subito e non prende più da
bere! E questa rimane vuota!- indicò con un
cenno la cassa davanti a lei. Blaise sorrise e la baciò sulle labbra –quando hai ragione hai ragione… facciamo
all’ 80%?- -60.- -70.- -….- -e stanotte vengo nel tuo dormitorio!-
Pansy ricambiò il sorriso malizioso –evviva i compromessi!-
Naturalmente io fui spettatore di questa divertente
scenetta, visto che Blaise mi aveva promesso un angelo azzurro. Cos’era non
lo sapevo, ma dal nome prometteva bene. Tossii, leggermente irritato, cercando
di cogliere l’attenzione dei miei amici. Blaise si voltò,
irritato, poi vedendomi lì in attesa con aria
minacciosa sorrise –ah, certo certo…-
prese velocemente le bottiglie che gli servivano, e in un attimo mi
servì il coktail. –allora…l’angelo azzurro viene…- inarcai un sopracciglio. –
Blaise scoppiò a ridere –tranquillo, Draco! Non
ti faccio pagare!- -mi sembra il minimo. Sono
l’organizzatore della festa, insieme a te.- scrollai
le spalle e mi diressi verso l’unica poltrona vuota. La più bella,
la più grande. La mia. Mi sedetti comodamente. La
camicia mezza sbottonata, una sigaretta in una mano, bicchiere pieno
d’alcool in un’altra. Ne bevvi un po’, facendo
scorrere lo sguardo lungo la sala, osservando le ragazze. Ma
nessuna attirò la mia attenzione. Bè, normale. Ormai di
Serpeverde conoscevo il corpo di ogni essere femminile
che sfiorava la parola carina. Anzi…bellissima. Questo è da concedere: Serpeverde vantava delle bellezze
senza precedenti: occhi chiari e scuri, bionde o more. Alte, minute. Ma
tutte con un alta carica erotica nel corpo. E certi profumi afrodisiaci da dare alla testa. Sorrisi,
involontariamente, al pensiero. –adesso ridi da solo?- con il frastuono
della musica non mi ero accorto che qualcuno si fosse
avvicinato a me. Voltati appena la testa a sinistra e mi trovai ad
osservare delle gambe stupende. Chiare, lunghe. Alzai leggermente gli occhi,
fino ad incontrare una gonnellina nera a pieghe. Continua a risalire con lo
sguardo, lungo il piercing all’ombelico scoperto, il top
chiaro, il collo lungo. Le labbra carnose, il naso piccolo,
gli occhi azzurri, il viso bellissimo incorniciato da ciuffi di capelli biondi.
Tornai con gli occhi davanti a me –buona sera, Daphne.- lei sorrise e si
sedette sul bracciolo della mia poltrona, facendomi alzare gli occhi. prese con cautela la sigaretta che ancora stringevo e la
portò alle labbra. Le dischiuse leggermente lasciando che il fumo
uscisse, verso di me. Io ancora la guardavo fisso negli occhi. Sentii un
brivido ben conosciuto da qualche parte in basso del mio corpo. Bè, che
vi ho detto prima? Le ragazze Serpeverde possiedono una gran carica erotica. E,
come sempre, quella di Daphne si riversava su di me. ma
feci leva sul mio autocontrollo, ricordandomi di quanto importasse fosse la
nostra amicizia, e distolsi di nuovo lo sguardo. –Daphne, ti ho detto che è finita.- sbuffò. –no tu non
hai detto questo. Ciò che hai detto non lo ricordo,
ma era un misto di sbuffi e monosillabi.- -bè, mi conosci. Non sono
bravo con le parole.- -infatti….nella pratica sei molto
meglio!- riecco il tono malizioso. Sospirai a fondo,
poi riportai gli occhi sul suo viso. Ero sicuro di aver assunto la mia
tipica aria gelida. Lei sorrise e mi accarezzo le
labbra fine con le sue dita lunghe. –Draco… io non voglio
fidanzarmi con te…vorrei continuare il nostro
rapporto e basta.- -sei una ragazza. E come tale sei
sensibile e vedermi con altre ti uccide.- -sono una Serpeverde!-
ribattè, offesa. Finalmente sorrise –sei una
Serpeverde…ragazza.- -dannazione! Non mica detto di amarmi!-
sbottò, infuriata. Io sorrisi ancora di più –non dirlo non
significa non pensarlo…o sei pronta a giurare su Salazar che, in effetti,
non provi quel tipo di sentimento per me?- arrossì vistosamente.
Finalmente ero stato chiaro. Sapevo di averla ferita
nell’orgoglio, ma era l’unico modo. Nessun Serpeverde ammetterebbe
ma di amare. Almeno che non sia doveroso farlo, come nel caso
di Blaise e Pansy. Infatti, dopo quasi un
minuto di silenzio dove i miei occhi furono in guerra con quelli di Daphne, lei
si alzò, rigida, e mi lasciò solo. Sprofondai ancora di
più sulla poltrona, soddisfatto e amareggiato, quando a
un tratto la musica si spense e mormorii scocciati pervasero la sala. Io alzai
leggermente la testa, per cercare di capire cosa succedesse.
Ma fu una voce a darmi la risposta –vede che avete
iniziato bene l’anno.- in molti si zittirono, altri si voltarono a
guardarmi. Io rimasi in silenzio, gli occhi fissi all’entrata. Leggevo
colpa e sgomento nell’essere stati sorpresi sul viso dei compagni. Da
parte mia, sorrisi –Professor Piton…desidera da bere?- Piton sorrise, sgradevole –no. Desidero che tu venga
nel mio ufficio. Il mio sorriso s’incrinò leggermente, ma subito
dopo fu di nuovo splendente. Mi alzai, posai il
bicchiere a terra. Poi avanzai tranquillo tra la folla. Mi fermai un attimo per
guardare Blaise, che mi osservava, leggermente divertito. Io fece
un cenno con la testa e la musica ripartì. Pansy mi mostrò i
pollici alzati. Le sorrisi, poi seguii Piton fuori dalla
sala.
Per tutto il tragitto non parlammo.
C’inoltrammo sempre più nei sotterranei, sempre sotto terra, tanto
che quasi non riuscivo a respirare. Finalmente ci fermammo davanti la porta del
suo ufficio, ma Piton non indugiò. Entrò di corsa, seguito da me. Subito andò a
sedersi dietro la cattedra. Io, senza aspettare un invito, mi accomodai nella
scomoda sedia di fronte a lui. Rimase a fissarmi, a lungo, gli occhi neri che
cercavano di perforare i miei. Accennai un sorriso sarcastico
–mi ha convocato per una gara di sguardi?- non distolse il suo. Ma le sue labbra si discesero. –poca ironia, Draco. Ti
ho chiamato per discutere di qualcosa d’importante…- pausa teatrale
–…del tuo futuro.-
Finalmente mi rilassai definitivamente e
scoppiai a ridere –allora tutto bene! Credevo fosse successo
qualcosa di serio.- -il tu atteggiamento non è
conoscono alla situazione. Sei all’ultimo anno. E
i tuoi voti di quello passato sono…bè, osceni!- gli lanciai
un’occhiataccia, ma non risposi.
-non dirmi che dopo la scuola vuoi
andare a pulire le case dei babbani!- -no, non credo.- risposi flebile.
–e allora…- -allora non ho intenzione di trascorrere il mio ultimo
anno sui libri!- Piton socchiuse gli occhi –bè, non che tu sia stanco
di farlo, visto che per ora non è mai successo.-
-ora chi è che fa dell’ironia?- Piton tirò fuori la
bacchetta –accio cartella.-
rimasi immobile, mentre un fascicolo nero mi sfiorava l’orecchio
atterrando di fronte a Piton. Sul davanti era ricamato il mio nome. Lui lo prese e cominciò a sfogliarlo
–“relazione con ragazze 12enni, fuga da scuola di notte, risse con
i Grifondoro…vuoi che continui?- ” scossi le spalle –non ce
ne è bisogno…conosco ciò che ho fatto.- Piton richiuse la
cartella –bene…è giunta l’ora che tu impari a non
farlo.- sorrisi, scettico –vuoi mettermi in punizione come un semplice
Grifondoro?- finalmente lo vidi insicuro. Abbassò gli occhi
–Draco…sai che non m’importa del tuo comportamento,
finchè non getta in ridicolo la nostra
Casa….ma questa volta l’ordine viene
dall’alto. Silente ha notato il tuo comportamento…e ha ordinato
provvedimenti.- sbuffai –bene, vorrà dire
che farò i compiti una volta alla settimana.- di nuovo Piton mi
guardò gelido –non così in fretta….devi
recuperare molto…il Preside consiglia un compagno di studio.-
-un…compagno?- -un ottimo compagno, che ti aiuti a colmar le lacune.- ero
scioccato. Io, Draco Malfoy, chiedere aiuto
a un compagno?
Mi passi una mano tra i capelli –posso
recuperare da solo…- tentai. Piton ghignò,
sadico –ne dubito.-
-grazie.- -non è finita.- spalancai gli occhi,
inorridito e lasciai che continuasse –vista la
tua inesistente presenza negli eventi scolastici, sei stato incaricato di
aiutare a preparare la festa di natale, quella che si svolge il 20.-
s’interruppe, preoccupato dal rosso che tinse il mio viso. –Draco,
respira.- già, me ne ero dimenticato. Emisi
respiri rochi, frettolosi. –professore…io non…- -ordini
dall’alto.- ripetè. Strinsi i pugni –allora vorrà dire che me ne andrò.- -certo, e poi entrambi piangeremo
la morte di tua madre avvenuta per un infarto prematuro.- già, mia
madre. Dovevo pensare a lei. Sospirai –bene. Allora cercherò un
compagno di studio e…e parteciperò a quella cosa…- -un bravo
compagno di studio.- specificò Piton. Lo
guardai, pensando. Naturalmente io per compagni intendevo i Serpeverde. Ma,
come ben sapeva Piton, e come io stesso ero al corrente,
nonostante Serpeverde vantasse delle bellezze senza precedenti, non si poteva
dire altrettanto dell’intelletto. Tutti intelligenti,
certo, ma nessuno dotato per lo studio. –devo…devo guardare oltre?- balbettai, per la prima volta nel
panico dopo…bo’, forse dopo dieci anni? Piton annuì.
–molto lontano.- e il suo tono mi fece capire che già sapeva la
risposta. Era semplice, scontata. Il miglior compagno di studi. Molto lontano. E chi non meglio di Hermione Granger poteva sostenere questa
presentazione? Mi alzai di scatto. –mai!- piton scrollò le spalle
–se hai un’idea migliore…ricorda
solo che i tuoi voti dovranno migliorare…molto in fretta. Ora vai.- senza
una parola mi voltai e uscii dall’ufficio,
sbattendo la porta. Feci la strada per la festa quasi
di corsa. Ora si che avevo bisogno di alcool.
Sono
davvero contenta di aver ricevuto quelle recensioni e vi ringrazio davvero per
i complimenti e l’appoggio!! Grazie anche a chi legge e a chi
seguirà questa fic fino alla fine (se ci riesco ad arrivarci, con questo
ritmo! ;))
In
particolare:
little_me, Christina Malfoy, Shavanna, Jayne (lo dice Hermione, anche se
è un po’ un’anticipazione, in effetti!), Claudia, cele,
Spero in un aggiornamento
veloce!
Un bacio,
Lily Black