Uhm…rileggendo
ogni tanto ciò che ho pubblicato,mi rendo
conto ( a parte gli errori grammaticali assurdi che mi fanno arricciare
le dita
dei piedi) che la storia viene pubblicata a
mozziconi…mancano pezzi,alcune
frasi sono misteriosamente scomparse…
E
poi ho anche notato con orrore che ho fatto sparire alcuni
personaggi della mia vita con troppa facilità. Quindi ora
cerco di rimediare
subito!
Simo:
per tutta la durata delle scuole medie è stato in
un’altra
sezione,perciò FORTUNATAMENTE abbiamo potuto ignorarci
meglio. Si è frequentato
con RoMa (anche lei in una sezione diversa) fino alla fine della
seconda
media,poi lei lo ha lasciato per il figlio della prof di educazione
fisica (A
sorpresa vorrei spezzare una lancia a favore di mio cugino:
sinceramente,MEGLIO
SIMO! Nonostante sia un grandissimo stronzo guastafeste,Simo
è il ritratto
sputato di Jared Leto. Uno Jared Leto dai capelli neri e gli occhi
castani,ma
sempre Jared Leto è). Mentre il figlio della prof
assomigliava a MagiCarp,quel
Pokémon coi labbroni grossi….insomma,ci siamo
intesi.
Cristian:
lui frequentava una sezione diversa,ma siamo
restati comunque amici. Anzi,notai che durante le medie si era
allungato ed era
dimagrito un sacco,però aveva sempre l’espressione
da visitatore tedesco.
Poi
non vi ho parlato di mio fratello,Daniele. Il mio
magico,fantastico e adorabile fratellino.
In
barba ad ogni logica,non sono MAI stata gelosa di lui.
MAI. L’ho adorato lo adoro tuttora,anche se a volte lo
strozzerei.
Daniele
è nato quando io avevo nove anni. Appena lo vidi,un
bambolotto: piccolino,tondo tondo,con questo incredibile ciuffetto di
capelli
nerissimi sulla fronte e gli occhioni più enormi e azzurri
che avessi mai visto
*_* cucciolo patatone piccino picciò.
Siamo
legatissimi,abbiamo un legame molto forte,e ora che io
sono all’università si sente molto solo. Non
vediamo l’ora di riabbracciarci,e
puntualmente quando siamo di nuovo insieme,litighiamo quasi sempre.
Come è
normale,d’altronde,tra fratello e sorella. Poi io ho 20
anni,lui 11,perciò è
pure inevitabile..
Ovviamente
anche Daddi ha subito la mutazione genetica: dai
capelli neri e gli occhi chiari è passato ai capelli biondi
e gli occhi
nocciola. Ed ha il visino più dolce di tutti. ^^
Comunque.
Mi
sembra di avervi accennato a Checco,durante lo scorso
capitolo,oui? Bien.
Io
e Checco ci conoscemmo nell’Aprile della mia terza media.
All’epoca il mio corpo si era deciso ad assumere forme
femminili: ero abbastanza
alta (1,63 per una tredicenne non è poco),le curve erano nei
punti giusti e
avevo un paio di gambe seriamente notevoli. I capelli da ricci erano
diventati
mossi (per lo stress causato dai miei adorabili compagni,credo) e gli
occhi
erano dolci,come sempre. Come sempre avevo ancora
l’apparecchio,ma ormai mi ci
ero abituata.
In
quel tempo (sembro il Diacono quando legge il Vangelo la
Domenica :D comincia quasi sempre così: In quel tempo..ecc
ecc) frequentavo
Marika,una ragazza che era nella stessa classe di Cristian. Con Marika
non era
semplicemente amicizia: era AMORE VISCERALE.
Cioè…del tipo che lei aveva la
stessa esperienza negativa con i compagni e l’unica persona a
starle vicino era
Cristian (come per me con Fra).
Marika
è sempre stata bellissima: alta,magra e asciutta,con
i capelli castani ricci ricci e un sorriso fantastico. Ora,non
chiedetemi
perché la sfottessero i suoi compagni di classe
perché non ne ho idea.
Frequentava
in quel periodo una compagnia di ragazze e
ragazzi più grandi. L’età media
oscillava tra i 16 e i 19 anni.
Erano
tutti molto simpatici. Marika mi presentò a loro,e
subito mi accorsi che c’era qualcuno che scodinzolava un
po’ troppo la coda nei
miei confronti. Bah,nonostante fossi completamente a digiuno sul campo
delle
esperienze sessuali e sfiorassi la santità, io sono una
donna. E una donna
certe cose le capisce. Perciò compresi subito che questo
tipo,Checco,provava
interesse verso di me.
Checco
all’epoca aveva 19 anni. Non era molto alto,aveva i
capelli castani e gli occhi scuri. Segni particolari? Un autentico
cesso. Non aveva
PER niente un bel sorriso. Anzi,meno sorrideva e meglio era per tutti.
Poi comunque
era brutto: tipo un incrocio fra Ben Affleck dopo uno scontro frontale
con un
tir e Shrek dopo tre mesi di dieta.
Mi
rendo conto che non è carino dire queste cose in sua
assenza, anzi se qualcuno vuole chiamare e fargli leggere tutto questo
può anche.
Ed è ingiusto sputare nel piatto dove hai mangiato.
Però,che volete fa,l’esperienza
parla.
Ci
mettemmo insieme attraverso complicati sotterfugi,non
coinvolgendo i miei genitori: non volevo che sapessero.
Perché,voi lo sapete
come sono i genitori con il figlio alle prese con i primi amori: si
trasformano
in spie del Kgb e ti seguono OVUNQUE
e
tu non te ne accorgeresti.
Mi
chiedo cosa mi fece accettare la proposta di Checco. La risposta
sta nel fatto che era praticamente IL RPIMO IN ASSOLUTO a mostrarsi
interessato
fisicamente a me. E,sorpresa delle sorprese,nonostante non fosse un bel
ragazzo,sapeva usare le mani molto bene. MOLTO bene. Non sapeva
baciare,purtroppo,peccato.
Così,in
un certo senso,io rimasi con lui per ben 6 mesi e
mezzo. In un certo senso,perché stavo con lui solo per
approfondire la mia
conoscenza in campo sessuale V.V
Nell’estate
del 2007,feci gli esami di terza media. Li superai
(COME ERA OVVIO,SCUSATEMI TANTO u.u) con successo. Da quel momento
sentii di
essere LIBERA: VIA DALLE PALLE QUELLE MERDE DEI COMPAGNI CARNEFICI,VIA
DALLE
PALLE TRE ANNI DI TORTURE,Sì!!! Tutti via dalle
palle,finalmente….
L’estate
del 2007 la trascorsi in compagnia di
Marika,Checco,Cristian…nuovi a mici. E Fra?
Fra
non aveva visto molto di buon occhio questa mia
relazione con Checco. Diceva che non ci vedeva bene insieme,che
palesavamo un po’
troppo la nostra passione,che al di là del sesso per me lui
non contava niente
e lo sapevo.
Però
all’epoca pensai che si sbagliasse. Pensai che
lei,totalmente estranea alle relazioni con l’altro sesso,che
era di una purezza
così limpida da sembrare asessuata,si sbagliasse di grosso.
Mentre quella che
era caduta inesorabilmente e precipitevolissimevolmente in errore ero
io.
Infatti,dopo
i primi mesi,Checco cominciò a starmi
bellamente sulle palle. Quando ci incontravamo pomiciavamo e
basta,nonostante
le richieste da parte mia di approfondire anche l’aspetto
intellettuale della
relazione. Ogni volta che mi sbottonava i jeans e provavo a
dirgli:”Perché oggi
non chiacchieriamo?” lui metteva il muso.
Cazzo
metti il muso??
Secondo
lui non c’era bisogno di parlare troppo. Ci volevamo
bene,era questo che contava. E io mi ripetevo sempre che avrei dovuto
aspettarmelo un comportamento infantile del genere da uno che al primo
appuntamento se ne esce fuori con un Ti Amo.
Come
scusa??? Ti Amo??? Ma mi ami cosa,che mi hai vista da
soli cinque minuti,MINCHIONE? Ma io,povera pesciolina lessa,non facevo
una
piega. Mi lasciavo convincere che aveva ragione,doveva avere ragione
lui.
Che
poi,detto tra noi,era geloso di tutti. PERFINO di Fra,in
quanto era l’unica a non volere uscire in nostra
compagnia,perciò quando io non
uscivo con lui per passare un po’ di tempo con lei. Lui
metteva il muso. Ma questo
agli inizi. Poi cominciò ad essere un vero e proprio caso
patologico,e nella
testa si architettava le trame cinematografiche di chissà
quante seghe mentali.
Secondo la sua testa piena di polistirolo,chissà che
potevamo combinare insieme
io e Fra. Mm. CHE CAZZAROLA POTEVAMO COMBINARE INSIEME IO E FRA???
Parlavamo,ci
divertivamo,ci scambiavamo opinioni,con lei ,cazzo!, stavo benissimo.
Oltretutto
è sempre stata intelligentissima e piena di cultura. Per me
era un
toccasana,dopo i pomeriggi cerebrolesi in compagnia di Checco.
E
mi faceva le storie ogni volta. E cosa avete fatto. E dove
siete andate. E chi avete visto.
Una
volta ero appena tornata a casa dopo un pomeriggio a
casa di Fra. Lui durante quelle ore mi aveva chiamata sul cell. Io e
Fra ci
siamo guardate esasperate. Rispondo. Ciao amò.
Tutt’apposto,amò. Sono con
Fra,amò. Sì amò. No amò.
Poi mi mise in attesa perché doveva rispondere
un’altra
chiamata. Io poggiai il telefonino sul tavolo e tornai a parlare con la
mia
migliore amica.
Disgraziatamente,quel
maledetto telefonino si spense. Causa:
batteria scarica. Merda. Non ci badai. Poi sarei tornata a casa,avrei
collegato
il telefono al caricabatterie e mi avrebbe richiamato.
Porca
puttana rottinculo. Non fosse mai successo. Quando tornai
a casa e potei accendere il
telefonino….maramiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiia,il
F-I-N-I-M-O-N-D-O era successo. Era esplosa la terza guerra
mondiale,sul mio
cellulare. 3.0000000000000090909098897987 messaggi,un TOT assurdo di
chiamate
perse. E non vi dico che ci era scritto in quei messaggi…mi
aveva chiamato in
tutti i modi,e mi dava della puttana. Chissà che avevamo
combinato per spegnere
il cell,eh??
Non
ci vidi più. Cominciai a vedere tutto rosso,anzi. Come il
Toro,mio segno zodiacale.
Lo
richiamai. Due squilli. Il clic che mi avvisava che aveva
risposto. Non gli diedi neanche il tempo di dire Pronto.
< SONO
TRE MESI CHE MI
TORTURI LE PALLE E I COGLIONI CON LE SCUSE Più
ASSURDE,MO’ BASTA!!! NON MI FARE
ULTIMATUM PERCHé NON SCEGLIEREI TE,CRETINO DI MERDA! HAI
CAPITO? E COMUNQUE,IO
NON CI STO CON UNO CHE MI CHIAMA PUTTANA! SE MI VUOI
LASCIARE,LASCIAMI,PERCHé
TANTO A ME DI TE NON ME NE FREGA UN CAZZO!>> e chiusi. Mamma e
papà avevano sentito
tutto,ma rimasero in religioso silenzio.
In
men che non si dica,la situazione si capovolse. Si profuse
in un mare di scuse,che io “accettai”. Se volevo
uscire con le
amiche,specialmente con Fra,non faceva storie.
Così,semplicemente. Visto? Altro
che la violenza. Bastano due semplici chiacchiere e si aggiusta tutto.
^^
A
settembre 2007 cominciai il primo anno alle superiori. Mi
ero iscritta al Magistrale, Fra invece al Classico.
Mi
ritrovai in classe con Marika e Cristian e tante facce
nuove. Ero terrorizzata e temevo di passare l’inferno che
avevo sopportato per
tre anni. pensavo che i miei nuovi compagni fossero ancora
più cattivi,e io per
cinque anni non avrei potuto sopportarli. Mi sbagliavo di grosso.
Scoprii di
essere una persona simpatica,spiritosa e gradita. Andavo
d’accordo con tutti. Nessuno
mi giudicava. Se c’erano problemi,ne discutevamo tutti
insieme. I 5 anni
trascorsi al liceo sono stati i più meravigliosi vissuti
finora.
Successero
un mucchio di cose. Ma proprio un mucchio. Ogni anno
un cambiamento. Da oggi in poi,perciò ogni capitolo
sarà dedicato a un anno del
Liceo. Questo è…un
“prologo”,diciamo.
A
settembre,cominciai finalmente ad allontanarmi da quella
palla al piede di Checco. Quando ci lasciammo definitivamente,non
versai
neanche una lacrimuccia. All’inizio forse
sì,perché ero triste. Poi però capii
che il mio corpo(divenuto una leccornia e una meraviglia agli cocchi di
tutti)
meritasse di più di un cesso a pedali.
Lui
si disperò. Pianse. Cercò addirittura di
corrompere mio
padre. Ma il mio papino,il sosia di Claudio Bisio,nisba. Non gli diede
tregua.
Di
lui mi rimase un cd. Inizialmente volevo buttarlo,ma
qualcosa mi spinse ad ascoltarlo. Era un cd che aveva fatto per un
amico,ma me
lo regalò dicendo che questo si era già fatto una
copia. Non lo avevo mai
messo,né allo stereo né al pc. Un giorno lo
inserii nello stereo di casa. Ero sola.
Le prime 10 acanzoni erano da discoteca,brani techno,due dei Linkin
Park….ma
poi…poi cominciava Caparezza.
La
mia prima esperienza con Caparezza,risalente a un anno
prima,non era andata bene. Avevano mandato il videoclip di
“Fuori dal Tunnel”
su Top of the Pop. Non mi era piaciuta granchè…un
cantante è questo?mi chiedevo
stizzita. Con tutti quei capelli…naa. Non faceva per me.
Invece
quel dì glorioso…UNA FOLGORAZIONE! Stavo
ascoltando “Torna
Catalessi” e avevo capito di essermi innamorata. A 14
anni,primo anno da
liceale,mi innamorai di Caparezza.
Scaricai
i testi. Usciva una canzone? Scaricala di brutto. E
vai tutto il giorno a zompare per la stanza cercando di andare a tempo
con il
suo ritmo.
Per
me è un genio. Cioè prendete i testi: quanti
cantanti
sono in grado di mettere per iscritto la situazione in cui versa la
società
umana senza farti deprimere? Quanti hanno il coraggio di denunciare le
ingiustizie e lo schifo che ci gira intorno inesorabilmente? Quanti
sono in
possesso di un’intelligenza che permette di scriverci su una
canzone? Eh.
Lui
è il VERO
ILLUMINISTA del nostro millennio. Una persona
che non si fa infinocchiare dai pregiudizi,dagli stereotipi,che non si
fa
influenzare dalla religione,che agisce controvento,che prende le
decisioni con
la sua testa. E’ un uomo da sposare. All’epoca
avevo solo 14 anni,ma ora che ne
ho 20 me ne fotto della differenza d’età,se lo
trovo per strada gli faccio la
proposta. Magari poi scopro che è già
sposato,oppure non è il tipo da
matrimonio. Non mi interessa,una cosa è certa: ha cambiato
in meglio il mio
modo di vedere le cose e mi ha permesso di affrontare le
difficoltà della vita
con più leggerezza e lucidità,e lui questo non lo
sa. Uf. Dovrò trovare il modo
di fargli sapere che esisto.
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