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Autore: BowieHalloweenJack    14/07/2013    1 recensioni
Scrivo questo diario sotto l’effetto di una droga molto potente e pericolosa,chiamata in gergo comune “Caparezza”. Lui è il mio idolo,il mio mentore,la mia guida spirituale,il mio guru,il mio tutto. Diciamo che sotto la sua musica,o con l’ausilio della sua musica,ho scritto la tesina per l’esame di stato. E sempre con la sua mano affronto la vita di ogni giorno,perché le sue parole mi fanno ricordare che nella vita si può essere razionali senza perdere mai il sorriso.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Uhm…rileggendo ogni tanto ciò che ho pubblicato,mi rendo conto ( a parte gli errori grammaticali assurdi che mi fanno arricciare le dita dei piedi) che la storia viene pubblicata a mozziconi…mancano pezzi,alcune frasi sono misteriosamente scomparse…

E poi ho anche notato con orrore che ho fatto sparire alcuni personaggi della mia vita con troppa facilità. Quindi ora cerco di rimediare subito!

Simo: per tutta la durata delle scuole medie è stato in un’altra sezione,perciò FORTUNATAMENTE abbiamo potuto ignorarci meglio. Si è frequentato con RoMa (anche lei in una sezione diversa) fino alla fine della seconda media,poi lei lo ha lasciato per il figlio della prof di educazione fisica (A sorpresa vorrei spezzare una lancia a favore di mio cugino: sinceramente,MEGLIO SIMO! Nonostante sia un grandissimo stronzo guastafeste,Simo è il ritratto sputato di Jared Leto. Uno Jared Leto dai capelli neri e gli occhi castani,ma sempre Jared Leto è). Mentre il figlio della prof assomigliava a MagiCarp,quel Pokémon coi labbroni grossi….insomma,ci siamo intesi.

Cristian: lui frequentava una sezione diversa,ma siamo restati comunque amici. Anzi,notai che durante le medie si era allungato ed era dimagrito un sacco,però aveva sempre l’espressione da visitatore tedesco.

Poi non vi ho parlato di mio fratello,Daniele. Il mio magico,fantastico e adorabile fratellino.

In barba ad ogni logica,non sono MAI stata gelosa di lui. MAI. L’ho adorato lo adoro tuttora,anche se a volte lo strozzerei.

Daniele è nato quando io avevo nove anni. Appena lo vidi,un bambolotto: piccolino,tondo tondo,con questo incredibile ciuffetto di capelli nerissimi sulla fronte e gli occhioni più enormi e azzurri che avessi mai visto *_* cucciolo patatone piccino picciò.

Siamo legatissimi,abbiamo un legame molto forte,e ora che io sono all’università si sente molto solo. Non vediamo l’ora di riabbracciarci,e puntualmente quando siamo di nuovo insieme,litighiamo quasi sempre. Come è normale,d’altronde,tra fratello e sorella. Poi io ho 20 anni,lui 11,perciò è pure inevitabile..

Ovviamente anche Daddi ha subito la mutazione genetica: dai capelli neri e gli occhi chiari è passato ai capelli biondi e gli occhi nocciola. Ed ha il visino più dolce di tutti. ^^

Comunque.

Mi sembra di avervi accennato a Checco,durante lo scorso capitolo,oui? Bien.

Io e Checco ci conoscemmo nell’Aprile della mia terza media. All’epoca il mio corpo si era deciso ad assumere forme femminili: ero abbastanza alta (1,63 per una tredicenne non è poco),le curve erano nei punti giusti e avevo un paio di gambe seriamente notevoli. I capelli da ricci erano diventati mossi (per lo stress causato dai miei adorabili compagni,credo) e gli occhi erano dolci,come sempre. Come sempre avevo ancora l’apparecchio,ma ormai mi ci ero abituata.

In quel tempo (sembro il Diacono quando legge il Vangelo la Domenica :D comincia quasi sempre così: In quel tempo..ecc ecc) frequentavo Marika,una ragazza che era nella stessa classe di Cristian. Con Marika non era semplicemente amicizia: era AMORE VISCERALE. Cioè…del tipo che lei aveva la stessa esperienza negativa con i compagni e l’unica persona a starle vicino era Cristian (come per me con Fra).

Marika è sempre stata bellissima: alta,magra e asciutta,con i capelli castani ricci ricci e un sorriso fantastico. Ora,non chiedetemi perché la sfottessero i suoi compagni di classe perché non ne ho idea.

Frequentava in quel periodo una compagnia di ragazze e ragazzi più grandi. L’età media oscillava tra i 16 e i 19 anni.

Erano tutti molto simpatici. Marika mi presentò a loro,e subito mi accorsi che c’era qualcuno che scodinzolava un po’ troppo la coda nei miei confronti. Bah,nonostante fossi completamente a digiuno sul campo delle esperienze sessuali e sfiorassi la santità, io sono una donna. E una donna certe cose le capisce. Perciò compresi subito che questo tipo,Checco,provava interesse verso di me.

Checco all’epoca aveva 19 anni. Non era molto alto,aveva i capelli castani e gli occhi scuri. Segni particolari? Un autentico cesso. Non aveva PER niente un bel sorriso. Anzi,meno sorrideva e meglio era per tutti. Poi comunque era brutto: tipo un incrocio fra Ben Affleck dopo uno scontro frontale con un tir e Shrek dopo tre mesi di dieta.

Mi rendo conto che non è carino dire queste cose in sua assenza, anzi se qualcuno vuole chiamare e fargli leggere tutto questo può anche. Ed è ingiusto sputare nel piatto dove hai mangiato. Però,che volete fa,l’esperienza parla.

Ci mettemmo insieme attraverso complicati sotterfugi,non coinvolgendo i miei genitori: non volevo che sapessero. Perché,voi lo sapete come sono i genitori con il figlio alle prese con i primi amori: si trasformano in spie del Kgb e ti seguono OVUNQUE  e tu non te ne accorgeresti.

Mi chiedo cosa mi fece accettare la proposta di Checco. La risposta sta nel fatto che era praticamente IL RPIMO IN ASSOLUTO a mostrarsi interessato fisicamente a me. E,sorpresa delle sorprese,nonostante non fosse un bel ragazzo,sapeva usare le mani molto bene. MOLTO bene. Non sapeva baciare,purtroppo,peccato.

Così,in un certo senso,io rimasi con lui per ben 6 mesi e mezzo. In un certo senso,perché stavo con lui solo per approfondire la mia conoscenza in campo sessuale V.V

 

Nell’estate del 2007,feci gli esami di terza media. Li superai (COME ERA OVVIO,SCUSATEMI TANTO u.u) con successo. Da quel momento sentii di essere LIBERA: VIA DALLE PALLE QUELLE MERDE DEI COMPAGNI CARNEFICI,VIA DALLE PALLE TRE ANNI DI TORTURE,Sì!!! Tutti via dalle palle,finalmente….

L’estate del 2007 la trascorsi in compagnia di Marika,Checco,Cristian…nuovi a mici. E Fra?

Fra non aveva visto molto di buon occhio questa mia relazione con Checco. Diceva che non ci vedeva bene insieme,che palesavamo un po’ troppo la nostra passione,che al di là del sesso per me lui non contava niente e lo sapevo.

Però all’epoca pensai che si sbagliasse. Pensai che lei,totalmente estranea alle relazioni con l’altro sesso,che era di una purezza così limpida da sembrare asessuata,si sbagliasse di grosso. Mentre quella che era caduta inesorabilmente e precipitevolissimevolmente in errore ero io.

Infatti,dopo i primi mesi,Checco cominciò a starmi bellamente sulle palle. Quando ci incontravamo pomiciavamo e basta,nonostante le richieste da parte mia di approfondire anche l’aspetto intellettuale della relazione. Ogni volta che mi sbottonava i jeans e provavo a dirgli:”Perché oggi non chiacchieriamo?” lui metteva il muso.

Cazzo metti il muso??

Secondo lui non c’era bisogno di parlare troppo. Ci volevamo bene,era questo che contava. E io mi ripetevo sempre che avrei dovuto aspettarmelo un comportamento infantile del genere da uno che al primo appuntamento se ne esce fuori con un Ti Amo.

Come scusa??? Ti Amo??? Ma mi ami cosa,che mi hai vista da soli cinque minuti,MINCHIONE? Ma io,povera pesciolina lessa,non facevo una piega. Mi lasciavo convincere che aveva ragione,doveva avere ragione lui.

Che poi,detto tra noi,era geloso di tutti. PERFINO di Fra,in quanto era l’unica a non volere uscire in nostra compagnia,perciò quando io non uscivo con lui per passare un po’ di tempo con lei. Lui metteva il muso. Ma questo agli inizi. Poi cominciò ad essere un vero e proprio caso patologico,e nella testa si architettava le trame cinematografiche di chissà quante seghe mentali. Secondo la sua testa piena di polistirolo,chissà che potevamo combinare insieme io e Fra. Mm. CHE CAZZAROLA POTEVAMO COMBINARE INSIEME IO E FRA??? Parlavamo,ci divertivamo,ci scambiavamo opinioni,con lei ,cazzo!, stavo benissimo. Oltretutto è sempre stata intelligentissima e piena di cultura. Per me era un toccasana,dopo i pomeriggi cerebrolesi in compagnia di Checco.

E mi faceva le storie ogni volta. E cosa avete fatto. E dove siete andate. E chi avete visto.

Una volta ero appena tornata a casa dopo un pomeriggio a casa di Fra. Lui durante quelle ore mi aveva chiamata sul cell. Io e Fra ci siamo guardate esasperate. Rispondo. Ciao amò. Tutt’apposto,amò. Sono con Fra,amò. Sì amò. No amò. Poi mi mise in attesa perché doveva rispondere un’altra chiamata. Io poggiai il telefonino sul tavolo e tornai a parlare con la mia migliore amica.

Disgraziatamente,quel maledetto telefonino si spense. Causa: batteria scarica. Merda. Non ci badai. Poi sarei tornata a casa,avrei collegato il telefono al caricabatterie e mi avrebbe richiamato.

Porca puttana rottinculo. Non fosse mai successo. Quando tornai a casa e potei accendere il telefonino….maramiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiia,il F-I-N-I-M-O-N-D-O era successo. Era esplosa la terza guerra mondiale,sul mio cellulare. 3.0000000000000090909098897987 messaggi,un TOT assurdo di chiamate perse. E non vi dico che ci era scritto in quei messaggi…mi aveva chiamato in tutti i modi,e mi dava della puttana. Chissà che avevamo combinato per spegnere il cell,eh??

Non ci vidi più. Cominciai a vedere tutto rosso,anzi. Come il Toro,mio segno zodiacale.

Lo richiamai. Due squilli. Il clic che mi avvisava che aveva risposto. Non gli diedi neanche il tempo di dire Pronto.

<  SONO TRE MESI CHE MI TORTURI LE PALLE E I COGLIONI CON LE SCUSE Più ASSURDE,MO’ BASTA!!! NON MI FARE ULTIMATUM PERCHé NON SCEGLIEREI TE,CRETINO DI MERDA! HAI CAPITO? E COMUNQUE,IO NON CI STO CON UNO CHE MI CHIAMA PUTTANA! SE MI VUOI LASCIARE,LASCIAMI,PERCHé TANTO A ME DI TE NON ME NE FREGA UN CAZZO!>>  e chiusi. Mamma e papà avevano sentito tutto,ma rimasero in religioso silenzio.

In men che non si dica,la situazione si capovolse. Si profuse in un mare di scuse,che io “accettai”. Se volevo uscire con le amiche,specialmente con Fra,non faceva storie. Così,semplicemente. Visto? Altro che la violenza. Bastano due semplici chiacchiere e si aggiusta tutto. ^^

A settembre 2007 cominciai il primo anno alle superiori. Mi ero iscritta al Magistrale, Fra invece al Classico.

Mi ritrovai in classe con Marika e Cristian e tante facce nuove. Ero terrorizzata e temevo di passare l’inferno che avevo sopportato per tre anni. pensavo che i miei nuovi compagni fossero ancora più cattivi,e io per cinque anni non avrei potuto sopportarli. Mi sbagliavo di grosso. Scoprii di essere una persona simpatica,spiritosa e gradita. Andavo d’accordo con tutti. Nessuno mi giudicava. Se c’erano problemi,ne discutevamo tutti insieme. I 5 anni trascorsi al liceo sono stati i più meravigliosi vissuti finora.

Successero un mucchio di cose. Ma proprio un mucchio. Ogni anno un cambiamento. Da oggi in poi,perciò ogni capitolo sarà dedicato a un anno del Liceo. Questo è…un “prologo”,diciamo.

A settembre,cominciai finalmente ad allontanarmi da quella palla al piede di Checco. Quando ci lasciammo definitivamente,non versai neanche una lacrimuccia. All’inizio forse sì,perché ero triste. Poi però capii che il mio corpo(divenuto una leccornia e una meraviglia agli cocchi di tutti) meritasse di più di un cesso a pedali.

Lui si disperò. Pianse. Cercò addirittura di corrompere mio padre. Ma il mio papino,il sosia di Claudio Bisio,nisba. Non gli diede tregua.

Di lui mi rimase un cd. Inizialmente volevo buttarlo,ma qualcosa mi spinse ad ascoltarlo. Era un cd che aveva fatto per un amico,ma me lo regalò dicendo che questo si era già fatto una copia. Non lo avevo mai messo,né allo stereo né al pc. Un giorno lo inserii nello stereo di casa. Ero sola. Le prime 10 acanzoni erano da discoteca,brani techno,due dei Linkin Park….ma poi…poi cominciava Caparezza.

La mia prima esperienza con Caparezza,risalente a un anno prima,non era andata bene. Avevano mandato il videoclip di “Fuori dal Tunnel” su Top of the Pop. Non mi era piaciuta granchè…un cantante è questo?mi chiedevo stizzita. Con tutti quei capelli…naa. Non faceva per me.

Invece quel dì glorioso…UNA FOLGORAZIONE! Stavo ascoltando “Torna Catalessi” e avevo capito di essermi innamorata. A 14 anni,primo anno da liceale,mi innamorai di Caparezza.

Scaricai i testi. Usciva una canzone? Scaricala di brutto. E vai tutto il giorno a zompare per la stanza cercando di andare a tempo con il suo ritmo.

Per me è un genio. Cioè prendete i testi: quanti cantanti sono in grado di mettere per iscritto la situazione in cui versa la società umana senza farti deprimere? Quanti hanno il coraggio di denunciare le ingiustizie e lo schifo che ci gira intorno inesorabilmente? Quanti sono in possesso di un’intelligenza che permette di scriverci su una canzone? Eh.

Lui è il VERO ILLUMINISTA del nostro millennio. Una persona che non si fa infinocchiare dai pregiudizi,dagli stereotipi,che non si fa influenzare dalla religione,che agisce controvento,che prende le decisioni con la sua testa. E’ un uomo da sposare. All’epoca avevo solo 14 anni,ma ora che ne ho 20 me ne fotto della differenza d’età,se lo trovo per strada gli faccio la proposta. Magari poi scopro che è già sposato,oppure non è il tipo da matrimonio. Non mi interessa,una cosa è certa: ha cambiato in meglio il mio modo di vedere le cose e mi ha permesso di affrontare le difficoltà della vita con più leggerezza e lucidità,e lui questo non lo sa. Uf. Dovrò trovare il modo di fargli sapere che esisto.

  
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