4. “I think that I need his love.”
#Parlando di Harry#
Si svegliò
grazie al suono e alla vibrazione del suo cellulare dentro la sua tasca di
jeans. Si stropicciò gli occhi e guardò chi lo stava chiamando:”Holly”.
Holly era
una delle migliori amiche di Harry: era bionda,riccia e aveva una corporatura
abbastanza robusta ma questo non era un difetto,era un pregio,secondo tutti.
Aveva un carattere da festaiola,ma solo quando le occasioni si presentavano;
era fidanzata con un altro ragazzo,amico del riccio: Brad. “Un tipo discreto
e carino.” Pensava lui.
Decise di
non rispondere e posò il cellulare sul tavolino davanti a sé.
La casa era
abbastanza a posto: appena entrati davanti a sé, si vedeva il divanetto per tre
persone e ai lati due poltroncine dello stesso colore; davanti quest’ultimi
c’era un tavolino in vetro e attaccati al muro, due o tre quadri di un’artista
conosciuto dal paesino e una TV al plasma. Se invece si guardava a destra, si
vedeva il bagno e di lato la cucina: la toilette non era molto spaziosa, ma si
usava nei casi urgenti e quando non si poteva salire al piano di sopra. La
cucina, invece, aveva un enorme spazio, quando si entrava si vedeva subito il
frigo in acciaio e il tavolo di vetro grande per sei persone, circa; subito dopo
i mobili circondavano il resto della stanza e una porta-finestra si affacciava
davanti il giardino.
Al piano
superiore c’erano in tutto cinque camere: due bagni, uno per lui e uno per gli
eventuali ospiti, due camere da letto e uno studio.
I bagni
erano formati da piastrelle color grigio chiaro e scuro per le pareti, e
piastrelle nere per il pavimento; nel bagno degli ospiti c’erano un lavandino
trasparente, diversi mobiletti, lo specchio e una doccia.
In quello di
Harry, c’era il lavandino di un blu chiaro, un mobiletto sotto di esso e una
vasca enorme con l’idromassaggio incluso.
La camera di
Harry era colorata con un azzurro mare e parquet scuro, l’arredamento era
formato da un enorme letto da una piazza e mezzo abbondante, due comodini ai
lati, un armadio enorme che era vicino ad un balcone e uno stereo abbastanza
vecchio, ma funzionante.
La camera
degli ospiti aveva le pareti color pesca e lo stesso parquet della stanza del
riccio, un letto matrimoniale si vedeva appena entrati,due comodini erano sempre
posti ai suoi lati e un piccolo armadio era vicino al minuscolo balconcino.
Lo studio,
invece, non era niente di che: un computer portatile era stato posato sopra la
grande scrivania color quercia e una massa di fogli erano appoggiati su essa.
Una libreria, piena di circa cinquanta libri, era accanto alla porta e nella
piccola stanza non c’era nient’altro.
Aveva
decisamente dormito sul divano bianco che aveva in casa,nel salotto. Guardò in
giro e si accorse che la sua maglietta e le sue scarpe erano in giro per la
sala. Si alzò velocemente e subito un mal di testa atroce iniziò a farsi
sentire.
Cerco di
ricordare cosa fosse successo la sera prima e ricordando Louis,perse un
battito. Incominciò a ripensare a tutta la serata,fino all’ultimo momento: quando
Harry si alzò piangendo da terra,prese la sua macchina nera e sfrecciò verso
casa.
“Brutti
momenti,meglio non pensarci.” Disse a se stesso,ma non ci riuscì.
***
Harry decise finalmente di rispondere ad Holly dopo ben 15
chiamate a cui non rispose.
“HARRY! Grazie per aver risposto subito,eh.” Disse lei,abbastanza arrabbiata.
“Scusami Hol,mi ero appena svegliato e non avevo voglia di
risponderti. Scuuusa!” Cercò di scusarsi,con un filo di ironia mentre diceva quella frase.
“Faccio finta di crederti! Comunque..quand’è che posso
passare da te? E’ da tre settimane che non ci vediamo!” Chiese lei,un po’ dispiaciuta.
“Mmh..oggi? Ci sei,vero? Avrei moltissime cose da
raccontarti.”
“Io? Certo! Per il mio migliore amico sempre. Ci vediamo alle
tre in punto.”
“Ma io-“
“Niente proteste. Ci vediamo alle tre da te,baci!” E chiuse la chiamata senza farlo
neanche parlare.
Si sarebbero quindi visti quel pomeriggio per parlare di
quello successo nelle tre settimane in cui non si erano visti.
Proprio come se fosse destino che tutti dovessero sapere che
cosa era successo fra lui e Louis,poco dopo,Sharon lo chiamò.
“Ma ciao,Harriet!” gli disse la ragazza per salutarlo.
“Oddio,pure tu! Non chiamarmi Harriet,Shar!” rispose Harry infastidito,ma
divertito al tempo stesso per la tanta stranezza di quel giorno.
“Mi ha chiamata Holly. Veniamo anche io e Lauren da te,oggi
pomeriggio.”
Harry rimase sorpreso e disse:”Ma se ci siamo visti due
giorni fa io,te e Lauren!”
“Sì,lo so. Volevamo solo vederci tutti insieme! Non ti
scaldare,Harriet! Ah e portiamo anche Jeff.”
“MA MI VOLETE DIRE CHE CAVOLO STA SUCCEDENDO?! Ma chi ci
vuole stare con quel coglione di Jeff! Ci prova sempre con me e con Lauren!”
“Sappiamo di Louis,Harry. Ecco perché veniamo tutte! Comunque
se vuoi “Il Coglione” o come lo chiami tu,non viene. Okay?”
“Lo immaginavo! Ah,okay. Così va meglio! Ci vediamo oggi
pomeriggio. E BASTA CHIAMATE,MINCHIA OH.”
“Sì,sì. Certo! Ciao,ti voglio bene Harriet.”
“Sì,certo. Beh,anch’io. Ciaaao!” .
E la chiamata si interrupe,finalmente. Harry non voleva
parlare molto di Louis con Lauren,Holly e Sharon; ma dovette farlo.
***
Entrarono nella casa le due ragazze gemelle: Sharon e Lauren.
Sharon era una dolcissima castana dai capelli fino alle
spalle, con gli occhi color nocciola; simpatica e carina,ma non riusciva mai a
farsi gli affari suoi,troppo curiosa.
Lauren era uguale alla gemella,ovviamente,tranne per il fatto
che lei portava gli occhiali e aveva i capelli lunghi fino al sedere; aveva una
personalità timida e testarda,ma era pur sempre un’adorabile ragazza.
Presero posto sul divano assieme ad Harry ed Holly che
stavano intanto litigando per quale colore dovesse la ragazza tingersi.
Ma poco dopo la conversazione si evolse nella storia fra il
riccio e Louis.
Harry finì il discorso della scorsa serata con:”Capite? Mi
ha detto che mi ama ma non è rimasto..Se n’è andato! Penso proprio di aver bisogno del suo amore...”
“Harry! Ma proprio non capisci?” Gli chiese Lauren,dopo essersi
consultata con le altre. Il riccioluto fece segno di no con la testa.
“E’ cotto,ma non sa se è la cosa giusta da fare.” Riprese a parlare Sharon,come se
fosse lei a parlare per la sorella gemella.
“Dovrai fargli capire che per te non è un gioco,che per te è
importante.. “ parlò
poi Holly,pensierosa.
“Sì,ma come?” chiese improvvisamente Harry.
“Mmh..Fatti trovare davanti a casa sua e bacialo.” Rispose di nuovo la bionda.
“Ma che cazz? Che stai dicendo?” rispose il ragazzo.
“Devi baciarlo con tutto l’amore e la convinzione che hai.
Funzionerà!” disse
Lauren.
“Come fate ad esserne così sicure?”
“Brad mi ha convinto così ad essere la sua ragazza e,beh,un
bacio trasmette tutto. E’ strano ma funzionerà,lo prometto.” Rispose Holly.
“E se non funziona e la promessa non la mantieni?” chiese Harry,pensando negativo.
“Funzionerà. Vai,dai!”
“Non ades-“
“ZITTO E VAI. FORZAA!” Gli urlarono le tre ragazze sorridendo a trentadue
denti.
“Okay,vado.”
Chiuse con forza la porta e si diresse verso Louis.
“Ho bisogno del suo amore. Ne ho bisogno. Ho bisogno del suo
tempo,perché quando tutto va sbagliato,lui lo aggiusta. Mi sento vivo vicino a
lui. Ho bisogno di essere libero con lui ogni sera. HO BISOGNO DEL
TUO AMORE,LOUIS!”
LOU E HARRY SI SPOSANO!
[AHAHAH,LEGGETE LO SPAZIO AUTRICE, BELLE.]
Rieccomi. Questo è il quarto capitolo. E me piasa pe davero!
AHHAHAHAH. Vi ho lasciato così, perché ci vuole sempre un po’ di suspense(?),
gente. Parlando del chapther (?x2):
Ringraziate le amiche di Harry: Sharon, Holly e Lauren. Mi
piacciono troppo questi personaggi! Dgdgysdgayu. Cercherò di mettere delle
foto, al più presto. Oh e parlando dell’ortografia:
1-
Mi sono accorta
che certe cose erano scritte sbagliate e per questo le ho sistemate;
2-
Ho creato una
specie di banner, ma non si vede. Çç
3-
Ho cercato di
descrivere la casa di Harry e lo spazio in cui vive; (Prossimamente anche la
casa di Louis!)
Ho finito, beh, grazie!
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e vi risponderò. Cc:
FATEMI SAPERE CHE NE PENSATE CON L’HASTAG: #BlackoutFF.
B Y E
Harrysvoice.