I
preparativi fervevano al numero 12
di Grimmauld Place.
Ron
frugando nella stanza un tempo occupata da Fred e George aveva trovato, ben
nascosti dall’occhio di lince di mamma Weasley, una scatola piena di prototipi
di scherzi, tra cui un bel po’ di orecchie oblunghe.
Hermione
aveva iniziato la sua tattica ben celata di sorveglianza del salotto ove si
trovava il camino, nella vana
speranza di riuscire a scoprire il luogo segreto dove Draco veniva tenuto, per
potersi evitare l’utilizzo delle orecchie oblunghe, ma fino ad ora i suoi
risultati erano pari solo allo zero.
Harry,
lui sperava che quel periodo passasse in fretta, molto in fretta. Era nervoso,
sempre agitato e ogni minima cosa gli ricordasse Draco, un gesto,
un’espressione o una parola, gli
faceva partire il cuore al galoppo come una cavallo dopato.
Quel
pomeriggio al colmo del nervosismo aveva urlato così forte contro Ginny, rea di
averlo preso in giro per una stupidata, che quasi l’aveva fatta cadere dalla
sedia.
La sera
era il momento di calma per tutti e tre, l’unico momento in cui si riunivano per
parlare tranquillamente dei loro progressi, ed era il momento in cui Harry si
rilassavo un po’.
“Ti ho
sentito strillare contro Ginny oggi pomeriggio” buttò li Ron con noncuranza
quella sera, era seduto per terra sopra un logoro tappeto che aveva visto tempi
molto migliori.
Hermione
alzò lo sguardo interrogativo verso Harry che era appoggiato alla scrivania,
ricoperta di libri.
Harry si
strinse nelle spalle, quel gesto ormai così tipico per lui, “Beh oggi ha
esagerato”.
L’espressione di Hermione
divenne molto scettica “Harry, l’altro giorno hai quasi fatto volare Kreacher
dalla finestra e ti ha solo rivolto le sue solite gentilezze”, Harry cambiò posizione leggermente a disagio, sapeva che Hermione aveva
perfettamente ragione, chinò il capo in segno di resa “Okok, lo ammetto, sono un
pò nervoso ultimamente”, una risatina provenne da Ron “Solo un po’?” chiese
sarcasticamente il rosso “Harry sei così nervoso che sembra che tu ti stia per
sposare!” aggiunse ghignando, Hermione accennò un sorriso, sperando con tutta se
stessa che Harry si unisse a loro invece di incarognirsi ancora di più e per
fortuna per quella volta Harry l’accontentò “E va bene ho esagerato oggi
pomeriggio” ammise infine ridacchiando insieme agli amici.
Ripresero a parlare del
piano per scoprire dove si trovava Draco. Dopo i fallimenti di Hermione nello
scoprire il luogo, decisero di affidarsi alle orecchie oblunghe.
La prima
proposta di Harry fu di usare il mantello dell’invisibilità, per avvicinarsi il
più possibile alla porta, dato che non c’erano scale da cui far scendere le
orecchie come il caso della cucina, ma Hermione gli ricordò che l’occhio magico
di Moody vedeva al di sotto dei mantelli dell’invisibilità, e nella molto
probabile situazione in cui nel camino fosse entrato lui, Harry sarebbe stato
visto subito.
La
seconda proposta fu di mimetizzare le orecchie oblunghe in un momento di pulizia
generale della casa, quando nel caos generale un oggetto molto piccolo non
sarebbe stato notato.
La terza
proposta fu quella di usare Kreacher per posizionare l’orecchia oblunga nella
sala, in fondo la sua presenza era normale nel salotto, per le pulizie o anche
solo per girare lamentandosi dei nuovi padroni.
Dopo una
lunga discussione optarono per l’ultima scelta, Kreacher era la soluzione più
veloce e sicura.
La
piccola riunione strategica fu interrotta da un lieve bussare alla porta.
Il viso
tondo e rosso della signora Weasley fece capolino dallo spiraglio della porta
“Ragazzi è tardi!Cosa ci fate ancora svegli?” chiese in tono giovale ai tre
giovani, che avevano assunto un’aria colpevolissima “C’è qualcosa che non va?”
domandò vedendo le espressioni dipinte sui loro visi “Emh no mamma ora andiamo a
letto tutti quanti promesso” rispose Ron sfoderando un sorriso angelico di chi
non ha mai fatto nulla di male nella sua vita.
Infine
Molly li salutò, anche se non del tutto convinta e andò a letto.
“Allora
rimandiamo tutto a domani ok?Harry ricordati di parlare con Kreacher domani
mattina mi raccomando”.
Harry
assunse un’espressione alla : Si mamma farò tutto quello che vuoi e promise di
chiamare Kreacher appena sveglio.
Nel giro
di mezz’ora sia Harry che Ron erano nei rispettivi letti, pronti a dormire, in
vista della giornata movimentata del giorno dopo.
“Sai
Harry, ci voleva un po’ di azione, quest’estate è veramente noiosa”.
Gli
arrivò solo un grugnito in risposta.
“Ok
recepito il messaggio… buona notte Harry”.
Altro
grugnito in risposta.
Voleva
far credere a Ron di essere così stanco da essere crollato subito addormentato,
invece aspettò che l’amico si addormentasse profondamente, per sgattaiolare
nella stanza che per 2 settimane aveva ospitato Draco, dormiva li e al mattino,
molto presto, tornava in camera con Ron.
Non
sapeva esattamente perché non mettesse Ron al corrente di questa sua nuova
abitudine, forse pensava che lo avrebbe preso in giro e in effetti non avrebbe
avuto tutti i torti.
Si era
sdraiato nel letto occupato da Draco nel mese prima, da poco più di mezz’ora,
quando prese sonno.
Craven Road
7
Draco
non era mai stato un grande dormiglione, e negli ultimi 2 mesi l’usanza di
andare a letto molto tardi si era acutizzata.
Erano le
2 del mattino, quando finalmente decise di agire.
Aveva
scelto quella sera per contattare Harry, perché c’era di turno Tonks, che
sicuramente a quell’ora dormiva ed era molto meno guardinga di Moody, che lo
piantonava in continuazione.
Si era
appena accertato che effettivamente
Tonks dormisse e poi si chiuse in camera sua.
Svuotò
la mente, pronto all’aggressione mentale che avrebbe messo in atto contro Harry
da li a pochi minuti.
Regolarizzò il respiro e si
rilassò.
Si
sedette sul letto e si concentrò sulla mente di Harry.
Lentamente si rese conto di
essere entrato nella testa del giovane bruno.
Piton
non scherzava per niente quando diceva che Harry era veramente negato in
Occlumanzia, entrare nella testa di quel ragazzo fu una delle cose più facili
che Draco avesse mai fatto in vita sua.
Grimmauld Place
12
Harry
iniziò ad agitarsi nel sonno, sapeva che qualcosa non andava, ma non riusciva ad
apporsi, cercò di aprire gli occhi e scoprì di non riuscirci. Una piccola goccia
di sudore gli scese lungo la guancia rosea.
Craven Road
7
Una
goccia di sudore scese dalla tempia bianca di Draco. Stava trasmettendo ad Harry
le immagini del posto dove si trovava, sperando che capisse il suo messaggio
alla prima.
Nella
concentrazione del momento riuscì ad accennare un sorrisino sghembo, all’idea
che Potter capisse qualcosa alla prima.
Grimmauld
Place 12
Harry cominciò a
capire.
Quello
che inizialmente aveva preso per un attacco mentale da parte del suo nemico
giurato, arrivava invece da tutt’altra persona.
Il cuore
cominciò a battergli all’impazzata. Si trovò scioccamente a pensare che tutti
quegli sbalzi del ritmo cardiaco prima o poi gli avrebbe fatto venire un
infarto.
Cominciava a vedere le
prime immagini.
Craven Road
7
Ora la
fronte di Draco era imperlata di sudore, aveva avvertito una leggerissima
resistenza subito, ma ora aveva via libera, se avesse voluto avrebbe potuto
carpire tutti i segreti di Harry in pochi secondi, ma orma c’era spazio solo per
l’invio delle immagini e del nome della via.
Grimmauld Place
12
Harry
capì, si sedette di scatto nel letto, gli occhi spalancati, il sudore che
scendeva lento lungo le guance e la fronte, Draco gli aveva inviato il nome
della vita e le immagini della casa.
Ora
sapeva dove doveva andare. In fondo Draco gli aveva risparmiato un lungo
lavoro.
Craven Road
7
Draco
interruppe il contatto.
Sapeva
che Harry aveva capito e si lasciò andare rilassato sul letto, dove si
addormentò quasi subito. Ora doveva solo aspettare.
NdA:
Eccomi qua! Vittoria!Un altro capitolo!Comincio a sentirmi in colpa per la
lentezza con cui sto postando >.<.
Comunque
sia, è San Valentino da circa un quarto d’ora, quindi auguri a tutti, ance a chi
non festeggia J
e chissà magari domani troverò il tempo per una piccola one shot
amorosa
Baciozzoli
bavosi.Leena