Harry ci mise pochi minuti a riprendersi del tutto e una volta
lucido,scese dal letto e raggiunse di corsa Ron che dormiva tranquillo nel suo
letto.
“Ron!!!Svegliati!” era praticamente saltato addosso al rosso,
spaventandolo a morte.
“EH?Cosa?Chi? Harry!Che diavolo stai facendo?!” chiese Ron qualche
secondo dopo essersi reso conto di essere stato assalito da Harry e non da un
Dissennatore.
“Ce l’ho!Ce l’ho!” quasi urlò il bruno nel buio della
stanza.
Ron era sconcertato.
Il
suo cervello ancora mezzo addormentato si rifiutava di
collaborare.
“Hai che cosa?” chiese infine titubante.
“L’indirizzo!Il posto dove tengono Draco!”
Ron spalancò gli occhi azzurri e fissò l’amico.
“Come diavolo fai ad avere l’indirizzo?Chi te lo ha
dato?”
Harry si toccò con il dito indice la tempia
“Legimanzia”
Gli occhi di Ron erano quasi fuori dalle orbite.
“Non capisco, hai usato la legimanzia?Tu sei negato nella
legimanzia!!”
Harry alzò gli occhi al cielo esasperato dalla lentezza di
comprendonio dell’amico.
“No!Draco l’ha usata con me!Mi ha fatto vedere la via e il palazzo
dove si trova!”
Ron non sembrava affatto contento delle rivelazioni
dell’amico.
“E
se invece di Draco fosse stato un Mangiamorte o
colui-che-non-deve-essere-nominato a inviarti quelle immagini?!Ci hai pensato un
millisecondo?”
Harry stava scuotendo la testa bruna con energia “No Ron sono sicuro
che fosse lui!Lo sentivo che era lui!”
Il
rosso non era per niente convinto delle illazioni dell’amico e la sua poca
convinzione gli si leggeva in faccia.
“Facciamo così,Harry, aspettiamo domani mattina, ne parliamo con
Hermione e vediamo cosa dice, ok?”
Harry riuscì a guadagnare un minimo di self control, quanto bastava
per calmarsi e riflette un momento sulla situazione.
Era Draco, ne era sicuro al 100%.
Non importava come lo sapesse, lo sentiva nel suo
profondo.
Il
fatto che il biondo Mangiamorte si fosse messo in contatto con lui,lo aveva reso
euforico.
Voleva parlagli al più presto.
Aveva penato per un mese aspettando sue notizie, sognandolo la notte
e ora finalmente un segno di vita, e Ron cosa faceva? Gli diceva di aspettare
fino al mattino dopo.
Rassegnato si alzò dal letto dell’amico e si diresse verso il
suo.
“Va bene aspettiamo domani mattina” brontolò mettendosi sotto le
coperte leggere.
In
Craven Road nel frattempo….
Draco dormiva, rilassato e tranquillo come poche volte in quel mese
di esilio a Craven Road.
Sapeva di aver fatto la cosa giusta e sapeva anche che ora l’unica
cosa da fare era attendere, per quanto fosse difficile.
Per quel che aveva capito di Harry nella sua breve permanenza a
Grimmauld Place, sicuramente il Grifondoro non si sarebbe mosso senza aver prima
messo appunto un piano ingegnoso, aiutato dalla Granger.
Probabilmente l’attesa sarebbe stata più lunga del previsto, ma ormai
giorno più giorno meno non cambiava tanto.
La
mattinata di quel metà agosto particolarmente afoso si presentava cupa e pronta
al diluvio.
Sembrava presagire cattivi eventi.
Ma
due persone non se curavano minimamente.
Harry era sveglio già alle 6.00 quella mattina, dopo aver dormito a
rate e rigirandosi come una frittella.
Draco si svegliò decisamente più tranquillo, deciso a godersi la
giornata, magari leggendo un libro o chiacchierando con Tonks, che si era rivelata molto più
simpatica e di compagnia di quanto
avesse mai creduto.
Il
bruno Grifondoro si diresse a passo di marcia verso la stanza delle ragazze,
trascinandosi dietro un Ron ancora decisamente addormentato.
“Harry staranno dormendo” bofonchiava inerme,mentre l’amico lo
trascinava a mo di sacco della spazzatura.
Raggiunse la stanza di Hermione e Ginny alla velocità record di 45
secondi e fece irruzione senza troppi preamboli.
Sia Hermione che Ginny lo guardarono stupite. Erano ancora in pigiama
e avevano i capelli disordinati in testa.
Dovevano essere sveglie da poco tempo.
“Emh…. Ciao Harry… ciao Ron… a cosa dobbiamo la visita
mattiniera?”
Harry spinse dentro Ron e chiuse la porta in fretta.
Fece cenno alle due amiche di avvicinarsi e parlò
sottovoce.
Spiegò rapidamente quello che era successo la notte.
Come Harry aveva temuto la prima reazione di Hermione fu uguale a
quella di Ron, Ginny si limitava a guardarlo con aria indifferente, ancora piena
di astio nei confronti di Harry, per essere stata rifiutata a causa di un altro
ragazzo.
“Sei veramente sicuro che fosse lui Harry?” chiese Hermione per la
terza volta in dieci minuti.
“Sicurissimo, era lui e si stava mettendo in contatto con me per
farsi trovare!”.
Davanti alla convinzione di Harry sia Hermione che Ron capitolarono e
decisero di aiutarlo a incontrare il biondo.
NdA: Piccolo capitolino, per farvi sapere che sono
ancora viva^^. Volevo ringraziarvi perchè The Unexpected è la tra le preferite
di 79 persone *.*, volevo ringraziare tutti quelli che hanno lasciato un segno
del loro apprezzamento (e anche del non apprezzamento) ;) e vi invito a seguirmi
anche nella altre storie, tra cui la nuovissima "next Generation" raccolta di
one shot yaoi su Al Potter e Scorpius Malfoy (si la mia perversione non ha
limiti -.-) -pubblicità mode off-