LA LETTERA
Anche
quella mattina, come le capitava ormai da diversi giorni, Debby si
svegliò
accanto a Tom. Nonostante stessero insieme da poco più di
due settimane Debby
sentiva di amare Tom come non aveva mai amato nessun, non voleva certo
giungere
a conclusioni affrettate ma qualcosa dentro di lei le diceva che Tom
avrebbe
potuto essere quello giusto. Aveva solo diciannove anni, era giovane,
ma
pensare al matrimonio o al costruirsi una famiglia non le sembrava un
crimine e
poi Debby aveva sempre amato fantasticare sul futuro.
-Ti va se prima di andare al ristorante
passiamo un attimo da casa mia? Sai, sono praticamente tre giorni che
non ci
metto piede.- disse Debby bevendo un sorso caffè.
-Certo.- le sorrise Tom mettendo la sua
tazza nel lavandino.
-Hai programmi per oggi pomeriggio?-
chiese Debby mangiando l'ultimo pancake rimasto.
-No.- rispose Tom versandosi del succo in
un bicchiere -Tu sì invece?-
-In realtà nemmeno io ne ho.-
disse Debby
finendo di bere il suo caffè -Ma
pensavo
che potremmo stare un po' a casa mia, magari con Max e Rachel.-
aggiunse
andando a mettere nel lavandino la sua tazza e il piatto dei pancakes.
-Mi sembra un'ottima idea.- sorrise Tom
baciandole la fronte.
-Però prometti che non starete tutto il
tempo
attaccati alla play station.- disse Debby guardandolo negli
occhi.
-Lo prometto.- disse Tom unendo le sue
labbra con quelle della ragazza -Possiamo
andare?- chiese poi guardandola.
Debby
annuì, prese dal bancone la sua borsa e si diresse alla
porta seguita da Tom.
Una
decina di minuti dopo l'auto su cui viaggiavano posteggiò
davanti al palazzo in
cui abitava Debby.
-Spero ci sia a casa qualcuno perchè io
non
so più dove ho messo le chiavi.- disse Debby
scendendo dall'auto.
-La mia compagnia ti fa male.- disse Tom
ridendo infilandosi in tasca le chiavi dell'auto.
Debby
suonò il campanello e con sua sorpresa fu il padre a
risponderle, di solito a
quell'ora era già al lavoro, ma forse aveva preso qualche
giorno di ferie
oppure aveva deciso di andare più tardi al lavoro, in
entrambi i casi lei non
poteva saperlo visto che erano tre giorni che non tornava a casa.
-Ciao papà.- disse Debby
andando ad
abbracciarlo.
-Ciao tesoro.- disse il padre
schioccandole
un bacio sulla guancia -Tutto bene?-
-Tutto bene, grazie.- gli sorrise Debby.
-Buongiorno signor George.- disse Tom
sorridendogli.
-Ciao Tom.- gli sorrise Curt.
-Come mai ancora a casa?- chiese Debby
posando la sua borsa sul tavolo.
-Mi sono preso un paio di giorni di ferie,
nell'ultimo periodo non ho avuto nemmeno il tempo di respirare.-
rispose
Curt versandosi del latte in un bicchiere -Volete?-
chiese poi guardando i due ragazzi.
-No, no, grazie.- risposero quasi in coro
i due ragazzi.
-Ah Deb.- disse il padre iniziando a
frugare tra le decine di buste ammucchiate sul bancone della cucina -E' arrivata questa per te, è di mamma.-
aggiunse porgendo la busta in cui era contenuta la lettera alla figlia.
-Ok.- disse Debby prendendola -La leggerò più tardi.-
aggiunse
infilandola nella borsa.
-E' di un po' di tempo fa, ma visto che tu e
tuo fratello la posta non la prendete mai ...- disse Curt
bevendo un sorso
di latte -Lavori oggi?-chiese poi
cambiando discorso.
-Già.- gli sorrise Debby -Max?-
-E' uscito, ha detto che andava in palestra
se non sbaglio.-
-Noi adesso andiamo.- disse Debby
prendendo la sua borsa e andando a intrecciare la sua mano con quella
di Tom -Ci vediamo più tardi.-
-Buona giornata ragazzi.- sorrise Curt
guardandoli uscire dall'appartamento.
-Ciao.- lo salutarono i due ragazzi prima
di chiudersi la porta alle spalle.
Il
ristorante era quasi vuoto, c'erano solo un paio di tavoli occupati,
prima di
poter finalmente pranzare Debby decise di leggere la lettera che le
aveva dato
il padre quella mattina così la prese dalla borsa e
cercò un posto tranquillo.
Anche
se nell'ultimo periodo trascorso in Italia il suo rapporto con la madre
si era
un po' complicato Debby le voleva un bene dell'anima e spesso ne
sentiva la
mancanza, ma non aveva mai confessato questa cosa a nessuno
nè tantomeno aveva
chiamato la madre da quando era arrivata in Inghilterra, se non un paio
di
volte, e ricevere quella lettera le aveva fatto un enorme piacere.
Debby
aprì lentamente la busta e ne estrasse la lettera.
Cara Debby,
so che ormai in
questo mondo
ultra tecnologico non si usa più prendere carta e penna e
scrivere una lettera,
ma l'idea mi piaceva e così eccomi qui in una tranquilla
serata autunnale china
sulla mia scrivania a raccontarti della mia vita.
In questi due
mesi sono
successe un po' di cose, sai?
Markus
è passato spesso e ha
chiesto di te, io gli ho risposto che ti sei trasferita a Londra e che
non vuoi
più saperne di lui, continua a scusarsi e a ripetermi che ha
sbagliato, dice di
essere cambiato. Io lo ascolto pazientemente tutte le volte ma alla
fine lo
congedo con un "riferirò tutto a Debby ma non ti garantisco
niente".
Quando la volta dopo torna gli ripeto sempre più o meno le
stesse cose e lui se
ne va deluso, sempre dopo essersi scusato per la millesima volta. Spero
non ti
dispiaccia il fatto che ti ho tenuta all'oscuro di questa cosa, in
fondo tu mi
avevi detto che volevi tagliare i ponti con Markus e io ho preferito
non
tornare sull'argomento. Più di una volta mi ha chiesto il
tuo indirizzo ma io
non ovviamente non gliel'ho dato, ho fatto bene?
Per quanto
riguarda la tua
vecchia mamma, che dire? Ho fatto un po' di domande di lavoro a riviste
di moda
inglesi così posso avvicinarmi a voi, io e tuo padre andiamo
ancora abbastanza
d'accordo e ci terrei davvero a stare più vicina a te e Max,
so che il mio
rapporto con lui non è dei più idilliaci ma
potremmo lavorarci.
Fra te e Max le
cose vanno
molto invece, vero? Tuo padre mi ha raccontato qualcosa, dice che
passate molto
tempo insieme e che non siete mai stati così uniti, sono
felice di questo.
Un uccellino mi
hai detto che
hai trovato l'amore, è un amico di tuo fratello, un certo
Nathan, giusto?
L'uccellino mi ha riferito che sembri davvero innamorata e che non fai
altro
che pensare a lui.
Spero tu sia
felice perchè te
lo meriti davvero tanto tesoro.
con affetto
la tua mamma
Quando
ebbe finito di leggere la lettera Debby la ripiegò e la
rimise nella sua busta,
quella sera avrebbe chiamato la madre, c'erano un sacco di cose che
voleva
raccontarle, era davvero troppo tempo che non la sentiva.
-Deb, è arrivato il tuo fidanzato.-
la
voce di Jay distrasse la ragazza dai suoi pensieri.
-Arrivo subito.- disse Debby alzandosi
frettolosamente da terra per poi riporre la lettera nella sua borsa.
-Tutto bene?- chiese Jay guardandola.
-Tutto bene.- sorrise lei.
-Ciao piccola.- disse Tom correndole
incontro e stringendola a sè.
-Ciao Tom.- disse Debby baciandolo
dolcemente.
-Immagino che tu non abbia ancora pranzato.-
disse Tom prendendole la mano.
-Esatto.- disse Debby schioccandogli un
bacio sulla guancia.
-Che dici, passiamo da McDonald's e poi
andiamo a casa tua?- chiese Tom guardandola.
-Perfetto.- sorrise Debby.
-Ragazzi, ci si vede.- disse Jay
salutandoli con la mano.
-Ciao Jay.- disse Tom sorridendogli.
-Salutami Cherlie.- disse Debby andando
ad abbracciarlo -Ci sentiamo.-
aggiunse schioccandogli un bacio sulla guancia.
-Sarà fatto.- disse Jay
sorridendole -Fate i bravi voi due.-
aggiunse
indicandoli.
-Tranquillo.- sorrise Debby intrecciando
la sua mano con quella di Tom per poi dirigersi verso l'uscita del
locale.
Erano
le sei e mezza e la città era già avvolta nel
buio, Max, Debby, Tom e Rachel
avevano appena finito di guardare "La memoria del cuore" e le due
ragazze erano in lacrime.
-E' uno dei film più che io abbia mai
visto.-
disse Debby asciugandosi le lacrime con il dorso della mano.
-Come vorrei avere un ragazzo come Leo.-
disse Rachel con un fil di voce -Se ci
fossero più uomini come lui il mondo sarebbe un posto
migliore.- aggiunse
asciugandosi le lacrime con un fazzoletto.
-Io non sono abbastanza?- chiese Max
guardandola, fingendosi offeso.
-Tu sei un ragazzo favoloso e io ti amo.-
rispose Rachel unendo le sue labbra con quelle del ragazzo.
-Anche a me il film è piaciuto molto.-
disse Tom stringendo Debby a sè.
-Bravo il mio Tom.- disse Debby
baciandogli la guancia.
-Mi è appena arrivato un messaggio da Sev.-
annunciò Max guardando lo schermo del suo cellulare.
-Che cosa dice?- chiese Tom curioso.
-Chiede se questa sera ci va di andare al
"Ronnie Scott's", dice che ci saranno tutti i ragazzi.-
rispose
Max mostrando a Tom il messaggio.
-Per me è ok.- disse Tom
sorridendogli -Per voi?- chiese poi
guardando le due
ragazze.
-Anche per me va bene.- disse Debby
alzandosi
e andando a prendere qualche biscotto da sgranocchiare.
-Per me non c'è nessun problema.-
sorrise
Rachel.
-Perfetto, allora gli rispondo che noi
quattro ci saremo.- disse Max digitando velocemente il
messaggio.
-Ma ceniamo là?- chiese Debby
tornando a
sedersi sul divano accanto a Tom.
-Non so.- disse Max alzando le spalle.
-Prova a chiederglielo.-
suggerì Tom
rubando un biscotto a Debby.
-Non ce n'è bisogno, mi ha già
detto lui
tutto.- disse Max leggendo il messaggio -Ci
dobbiamo trovare davanti al locale per le otto.-
Come
previsto al "Ronnie Scott's" c'erano tutti, i primi ad arrivare erano
stati Siva e Nareesha, subito dopo li avevano raggiunti Max, Tom, Debby
e
Rachel, un paio di minuti dopo si erano uniti al gruppo anche Jay e
Charlotte e
per ultimo aveva fatto capolino nel locale Nathan, accompagnato da una
misteriosa ragazza bionda: "Sono
Holly, piacere di conoscervi. Nathan mi ha parlato molto di voi.",
così si era presentata non appena si era trovata davanti i
ragazzi.
La
serata era trascorsa tranquilla tra chiacchiere e risate e si erano
fatta
presto mezzanotte.
-Vado a prendere una boccata d'aria.-
disse Nathan posando il tovagliolo sul tavolo dirigendosi all'uscita.
-Aspetta, vengo anch'io.- disse Debby
alzandosi
dalla sedia per poi seguire Nathan -Sempre
che non ti dispiaccia.- aggiunse una volta raggiunto il
ragazzo.
-Non mi dispiace affatto.- le sorrise
Nathan.
Debby
sentiva come il bisogno di parlare un po' con Nathan, da quando si
erano
lasciati non si erano praticamente rivolti la parola e Debby voleva
assicurarsi
che le cose tra loro fossero a posto e che potessero mantenere un
rapporto di
amicizia.
Non
appena la ragazza uscì dal locale l'aria gelida della notte
londinese la
investì facendola rabbrividire.
-Tieni, metti questa.- disse Nathan
porgendo a Debby la sua giacca.
-Grazie.- gli sorrise Debby -Sicuro
di non avere freddo tu adesso?-
chiese indossandola.
-No, tranquilla.- la rassicurò
Nathan.
-E' davvero carina Holly.-
buttò lì Debby
appoggiando la schiena al muro -E sembra
una brava ragazza.-
-Sarà.- sospirò
Nathan -Ma per me è solo un modo
come un altro di
passare il tempo.- aggiunse con lo sguardo perso nel vuoto.
-Non ti facevo così cinico.-
disse Debby
perplessa.
Nathan
non rispose e rimase a fissare il vuoto, non era nel suo carattere
usare le
ragazze ma stava ancora male per la storia con Debby e l'unico modo per
non
pensarci era andare con altre ragazze.
-Nate.- riprese Debby -Io
volevo ancora scusarmi per come è andata
tra di noi, mi sono comportata da schifo. Io giuro che non volevo
ferirti, solo
che le cose sono andate così, sono sfuggite al mio controllo
... scusa.-
-Le cose cambiano, le storie finiscono.-
disse Nathan alzando lo sguardo e sorridendole -Non
devi sentirti in colpa.-
-Sai, amo Tom come non ho mai amato nessuno,
mi butterei nel fuoco per lui e credo che ... credo che sia quello
giusto.-
disse Debby dopo alcuni istanti di silenzio.
-Anche lui lo crede.- disse Nathan
appoggiandosi al muro acanto a Debby.
-Cosa?- chiese Debby incerta sul
significato dell'affermazione di Nathan.
-Che tu sia quella giusta.- rispose
Nathan sorridendole -Si vede che vi
amate, siete davvero una bella coppia e io sono felice per voi.-
Debby
sorrise nel sentire le parole del ragazzo, sapeva quanto era stato
difficile
per lui dire quelle cose, sorridendo per di più.
-Rientriamo?- chiese Nathan guardandola.
-Hai freddo?- chiese Debby dirigendosi
alla porta seguita dal ragazzo.
-Un po'.- le sorrise Nathan.
SALVEEEE PEOPLE
finally
I'm backkk *la folla esulta*
questo
capitolo non è chissaà che cosa, non succede
nulla di ecclatante ma spero vi piaccia comunque :)
è
il ventesimo capitolo e non so quanti ancora ce ne saranno, ma al fine
non è lontanissima ( oddio, dipende dal tempo che ci
metterò a scrivere ahahah)
ringrazio
chi ha rceensito, chi ha messo la storia tra le
prefrite/seguite/ricordate e anche chi legge silenziosamente :')
fatemi
sapere cosa ne pensate del capitolo yay
baci
xx
|