_Buon natale amore!_
mio marito sorride porgendomi un pacchetto quadrato.
Sorrido pienamente
all’uomo
dinnanzi a me e accetto il regalo entusiasta.
Lo apro piano e stupita
vedo brillare davanti a me un girocollo di diamantini.
I miei occhi luccicano
dalla gioia e abbraccio Zac più forte che posso, mentre una
lacrima mi riga il
volto.
_è stupendo
grazie!_
dico in fretta senza lasciare la presa
_non è nemmeno la
metà
della tua bellezza!_ sorrido e gli accarezzo il volto.
Le nostre labbra si
incontrano e le nostre lingue si cercano.
Fortuna che i bambini
sono in camera loro a provare i nuovi giocattoli ricevuti.
Dopo dieci minuti di
cammino giungemmo su una scogliera.
Il mare, sotto di
noi si scagliava sulla roccia, producendo un rumore cavo, ma
allo stesso tempo rilassante.
Le stelle, le
centinaia, le migliaia di stelle brillavano sullo sfondo nero
della volta celeste.
Nemmeno una nuvola
a coprire la meravigliosa luna biancastra.
Ci sedemmo, ma non
proferimmo parola, io troppo presa dal panorama e lui troppo
preso… da me?
Non mi staccava
gli occhi di dosso e ciò mi fece tingere di un velo di
imbarazzo.
Mi voltai e lo
osservai in volto, la sua pelle brillava sotto l’ influsso
lunare.
_è
bellissimo!_ commentai io e regalandogli un sorriso.
_come
te…_ mi rispose dopo una manciata di secondi.
Emisi una risatina
imbarazzata, per poi appoggiare la testa sulla sua spalla.
_aspetta!_
esclamò improvvisamente facendomi sobbalzare.
_un
secondo…_ parlottava, mentre frugava nelle sue tasche _ ecco
qui, scusa la
confezione, ma non sono bravo a impacchettare le cose_ mi porse una
scatoletta
rettangolare, ma piuttosto stretta. Impacchettata male, è
vero, ma non me ne
fregava nulla.
_aprilo…_
mi suggerì e così feci.
Non dissi nulla,
ma i miei occhi iniziarono a riempirsi di piccole goccioline
salate.
Un braccialetto,
d’oro bianco con dei brillantini incastonati e poi, una
targhettina con la scritta
“Bra” si vedeva lontano un
chilometro
che valeva tanto.
Lo misi al polso e
poi strinsi il ragazzo.
_è
bellissimo! Goten è la cosa più bella che
qualcuno abbia mai fatto per me!_
detto ciò scoppiai in un pianto disperato, ma era un pianto
con il sorriso.
Goten
staccò mia testa dal suo petto, mi prese dal mento e mi
avvicinò alla sua
bocca.
Fu un bacio dolce,
delicato, ma allo stesso tempo passionale e rovente.
Sotto quel cielo
stellato, sotto la melodia rilassante dell’acqua marina.
Una nota di
tristezza però non riesce a
non percorrermi e ogni anno è la stessa di sempre.
Però
ora a sorreggermi ci sono le
braccia della famiglia che ho costruito.
Dei miei
meravigliosi figli e del mio
dolcissimo marito.
Sorrido al mio
compagno, che entusiasta
guarda l’orologio che gli ho regalato.
Poi rivolgo il
mio saluto al cielo e
spero che Goten sia felice quanto lo sia adesso io.
_mamma!_ i miei
piccolini mi corrono
incontro allegri.
_ditemi_
rispondo sorridendo
_ci metti le
pile nei giochi?_ chiedono
Jackson e Alexis con gli occhioni.
_certamente!_
tendo loro la mano e ci
avviamo per trovare delle batterie.
…….
_mamma?
_si Jackson
_perchè
sul tuo braccialetto c’è
scritto Goten?
Mi osservo il
polso e rido
_te lo
spigherò quando avrai l’età per
innamorarti.
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