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UN MAESTRO SPECIALE
"Bene, ragazzi!", disse
Rock Lee ai suoi allievi. "Da oggi siete ufficialmente dei Genin e verranno
composte le squadre". Erano passati cinque anni da quando Nudoru e i suoi
amici erano entrati all'Accademia e soltanto il giorno precedente tutti gli
studenti avevano conseguito il diploma e ricevuto il coprifronte della Foglia.
Nudoru in particolare aveva stupito tutti dimostrando di aver imparato con
successo la Tecnica della moltiplicazione del corpo. Non appena Rock Lee
riprese a parlare, all'interno dell'aula scese il silenzio. "Il gruppo 7 sarà
composto da: Uzumaki Nudoru, Uchiha Mahoko e Nara Daigo". A quelle parole,
Nudoru alzò le braccia al cielo e cacciò un urlo di gioia: era in squadra con i
suoi migliori amici. Anche Mahoko era felice di essere compagna di squadra di
Nudoru, mentre Daigo non tradì alcuna emozione. Dopo aver annunciato le
restanti squadre, Rock Lee invitò tutti i ragazzi ad uscire dall'aula e a
raggiungere i rispettivi maestri ai campi di allenamento.
"Secondo voi
come sarà il nostro sensei?", domandò Nudoru ai suoi compagni. "Speriamo che
non sia troppo severo con noi!", rispose Mahoko. "Una cosa però è certa: è in
ritardo!", disse Daigo con aria contrariata. Subito dopo un ninja dai capelli
argentati ed una maschera che gli copriva parzialmente il volto si presentò
davanti ai tre Genin. "Scusatemi per il ritardo; ho fatto visita ad un
vecchio amico e non mi sono accorto dell'ora!", si giustificò l'uomo portandosi
la mano destra sul capo. Nudoru non poteva credere ai suoi occhi: il suo
sensei era il leggendario Kakashi Hatake, maestro di suo padre ed uno dei più
grandi shinobi della storia di Konoha. "Il mio nome è Kakashi Hatake e voglio
sapere quali sono i vostri sogni per il futuro", disse lo shinobi ai suoi
allievi. "Io voglio diventare il più grande ninja della storia del clan
Nara!", disse Daigo lasciando a bocca aperta i suoi compagni. "Io invece
voglio diventare un bravo ninja medico come mia madre ed entrare nella squadra
ANBU!", disse Mahoko con sicurezza. "Il mio sogno è quello di diventare
Hokage!", disse Nudoru con aria spavalda. A quelle parole Kakashi non riuscì
a trattenere un sorriso. "Proprio come suo padre", pensò l'uomo. A quel punto
Kakashi estrasse dalla tasca dei pantaloni un paio di campanelli e li mostrò ai
suoi allievi. "Il lavoro di squadra è fondamentale per la riuscita di ogni
missione; perciò vi chiedo di prendere questi campanelli", disse lo
shinobi. I tre Genin si consultarono rapidamente e subito dopo si lanciarono
all'attacco, ansiosi di fare bella impressione agli occhi del
maestro. Sapevano che avrebbero dovuto superare numerosi ostacoli per
coronare i loro sogni; però, dentro i loro cuori, sapevano anche che ci
sarebbero riusciti grazie alla loro amicizia. Ma questa è un'altra
storia!
FINE
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