Il diario di Sebastian
Le Anime dei Morti
<< Era una notte buia e tempestosa... >>
Ohi ohi, parrebbe proprio l'inizio di un insulso romanzo.
<< Era una notte buia e tempestosa quando il signorino mi chiamò.
Non usò il solito campanello, sentii le sue ridicole urla di
terrore riecheggiare nella magione.
Mi recai da lui come solerte maggiordomo.
-Sebastian! Sebastian!- Altre volte lo avevo sentito gridare il mio
nome, ma ogni volta che gridava nel sonno, per me, c'era un'
irresistibile nota comica. La soddisfazione che un'anima così
lacerata mi avrebbe donato, e la riprova di aver fatto un'ottima scelta.
Il sorriso più sincero, scatenato da quella scena, mi si stampò in volto -Era solo un brutto sogno, signorino.-
-Un vecchio mi ammoniva sul contratto...- Disse.
-Ohi ohi, abbiamo dei ripensamenti?- Mi irritai.
-No.- Se anche avesse detto sì, la sua anima sarebbe stata mia.
-Non c'è Paradiso per chi invoca un demone, signorino. Anche se
non avesse stipulato il contratto, la sua anima sarebbe stata persa, e
nemmeno il più lurido degli Shinigami l'avrebbe raccolta.-
-Tu, Sebastian, sai cosa succede a chi non stipula il contratto?-
-Sì, mio signore.-
-Raccontamelo.-
-E' una storia spaventosa signorino...- Mi avvicinai al letto e riaccesi una delle candele che si era spenta.
-Non importa, raccontamela lo stesso.-
Esitai. Avrebbe quella dose di paura accentuato il dolore della sua
anima, o avrebbe distrutto parte delle sua purezza? In un taglio
così pregiato qualsiasi esagerazione, qualsiasi squilibrio,
avrebbe rovinato il sapore.
-Chi muore con l'anima persa è costretto a vagare nella notte
del mondo. A meno che, qualche demone inferiore, non ne elemosini la
pietà.-
-Dimmi di più, Sebastian.-
-La sua anima si troverà sola, tra i bui pensieri della grigia
lapide e nessuno, non uno, chiederà di carpire i suoi segreti.-
Avevo la completa attenzione del signorino, come poche altre volte.
-Dovrà restare in silenzio per l'eternità, altrimenti gli
spiriti di coloro che la precedettero in vita saranno di nuovo attorno
a lei, e il loro volere oscurerà il suo. Ogni notte
apparirà accigliata e greve, benchè limpida, e le stelle
non guarderanno giù dai loro altissimi troni nel cielo,
donando luce di speranza, ma le loro sfere apparirano rosse, senza
raggi, e il loro ardore di febbre si attaccherà per sempre a
lei, estenuandola.-
Il mio signorino pareva assonnato, altri incubi lo avrebbero perseguitato.
-Avrà pensieri che non riuscirà a scacciare, visioni che
non riuscirà a bandire resteranno per sempre nel suo spirito,
come le gocce di rugiada nell'erba...-
Dormiva il marmocchio, cullato da queste oscure parole foriere di sventura.
Portando con me il candeliere, tornai nelle mia stanza assaporando il
momento in cui altre grida, quella notte, mi avrebbero costretto a
tornare sui miei passi.
Il momento in cui altre grida avrebbero legato, con un filo rosso sangue, la sua anima a me. >>
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Disclaimers: I personaggi citati in
questo racconto non sono miei; appartengono agli aventi diritto e, nel
fruire di essi, non vi è alcuna forma di lucro, da parte mia.
Ogni riferimento a fatti, persone o organizzazioni realmente esistenti
è puramente casuale.
Palesemente ispirata a "Spiriti dei Morti " di Edgar Allan Poe. Spero non si stia rivoltando nella tomba.
Ringrazio come sempre Excel che mi supporta e sopporta e
ReapersOfLostSouls che ha recensito la mia precedente, dal titolo "Il
Pettirosso"
Ne approfitto per pubblicizzare un'altra mia Fan Fiction sempre su
Kuroshitsuji, con protagonista Undertaker : Dance of Curse (5 capitoli,
conclusa)
Commentate in bene o in male!
Grazie a tutti e a presto,
Faust
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