Clik
«fsshhhhhh
…
fshhhhh … toc toc
… Ehmmm …
… … fshhhh
…
Ok,
sono … sono
appena stata a casa della sorella di Ray. C'è
stato il funerale, è stato cremato. La sorella
è un tipo
molto … semplice. Mi ha chiesto se fossimo davvero amici, o
qualche
altra cosa.
Io
… ehmmmm … le
ho detto che era venuto a darmi una mano e quando
… quando
ha intuito di cosa si trattasse, mi ha detto che le bastava
così.
Mi
ha detto -mi
basta così, non importa, grazie-.
E
poi sono tornata a casa.
… Tommy è da mia
madre, le ho detto che … avevo bisogno di un po' di silenzio.
Kim
mi ha chiamato. Vuole capire cosa sia successo,
perché ci
fosse quell'uomo a casa nostra, perché sia morto
… a casa nostra.
Gli
ho detto che era
un amico di mio padre, che lo avevo incontrato davanti casa e che gli
avevo parlato del bambino … e che era tanto curioso di
conoscerlo.
E
sono morti
entrambi.
Mio
padre e Ray
intendo …
per cui nessuno dei
due può smentire tale amicizia.
Eh
Eh … eh …
…
… Ray è morto al
piano di sopra, proprio in corrispondenza del punto in cui mi trovo
seduta io ora, sul divano … di sotto. È morto per
aiutarmi, per
cercare una soluzione, per liberarmi dal male. È morto da
solo …
mentre parlavo con Magda.
Un
minuto prima …
gli offrivo un tè … il minuto dopo l'ho
visto andarsene sulla
barella dell'ambulanza. Sig sob … sig sob
…
Poco
fa ho ascoltato
la registrazione e … sono inorridita. Inorridita.
Sembra
che ci sia
davvero qualcosa,
che non mi sia
inventata tutto, che non sia
una pazza.
Potrei far ascoltare tutto questo a Kim, ma … purtroppo
nella
registrazione parla solo Ray, insomma … c'è
solo la sua voce. Dice cose … strane ma
… non c'è nulla
di davvero schiacciante.
Potrei
avergli
chiesto io di farlo, potrei avergli chiesto di fingere. E poi
potrebbero usare la registrazione contro di me, sì
… insomma …
si sente un forte botto, come un
colpo violento. Perché Ray è saltato
di un metro, ha
sbattuto contro il muro e poi è morto. I medici dicono che
sia stato
un infarto perché non ha traumi … non so come sia
possibile ma …
non ha davvero traumi … ma in verità o
è stato sbattuto contro
il muro, o è stato sollevato in aria e poi rilasciato
… insomma …
…
… io credo …
credo
che
l'abbia
ucciso Tommy.
Sì,
Tommy gli ha …
gli ha fermato il cuore. Ormai ne sono sicura.
Sembra
che Ray
avesse riconosciuto in lui qualcosa … lo ha riconosciuto
appena
entrato in camera. Avevo notato un atteggiamento particolare, in
effetti. Avevo notato in lui un'improvvisa aurea di terrore.
Lo avevo intravisto nello sguardo.
E
poi … da quanto
si sente, sembra che lo avesse già affrontato, che l'avesse
già
scacciato addirittura. Insomma … credo di poter dire che
Tommy …
sia stato impossessato da uno spirito … o un demone
…
il quale passa da persona a persona. Dunque …
Tommy non è
malvagio, non è malvagio il mio bambino
ma l'entità che ne
ha fatto la sua casa.
Era
vero ciò che
diceva Ray. Il mio piccolo fiore ha lasciato la mia mano … si
è perso e qualcun altro sta usando il suo corpo.
…
Ma
c'è di più.
Quando
vennero a
prenderlo, mi lasciarono la sua giacca e il suo cappello. Mi chiesero
di portarli alla sorella. Prima di fare tutto questo … ho
dato
un'occhiata a quello che c'era nelle tasche … e ho trovato
questo
…
un
diario.
È
un diario di ciò
che Ray studiava e osservava nei diversi casi in cui si è
ritrovato.
Sono tutti riportati per bene, con data, luoghi e nomi. C'è
scritto
cosa gli è stato raccontato dai richiedenti, cosa pensa che
sia
stato realmente a provocare il male e cosa ha effettivamente
riscontrato in ciascuno caso.
E
…
l'ultimo è proprio il mio.
C'è
scritto solo
qualcosa di quello che gli avevo accennato per telefono, e qualche
commento sulla mia buona fede. Qualche supposizione …
c'è scritto
anche che potrebbe essere una mia invenzione.
Ma
ciò che mi ha
sconvolto, non è stato tanto questo
quanto … il racconto di un'altra storia, scritta alcune
pagine
prima.
È
la storia di una
bambina di nome Katy, e dei genitori, entrambi impazziti dopo averla
vista strappare a morsi la testa di un piccione
… ed
emettere dei rantoli animali, come quelli di una tigre.
Leggo
dal diario:
Katy
è violenta, cammina sui
muri, ulula e si si infligge tagli sulle piccole braccia, nonostante
abbia solo quattro mesi. Inizialmente Rose e Roger hanno provato a
chiedere aiuto, ma dopo averla vista sanguinante, hanno smesso di
cercare attenzione e l'hanno invece nascosta il più
possibile, per
paura di essere accusati di maltrattamenti. La voce di Rose mi
è
parsa sincera, la sua disperazione è profonda e ho deciso di
incontrarli. Studierò il caso.
…
E
poi c'è la
descrizione del rito: il
rito
è durato all'incirca dodici ore. Quel qualcosa che la
possedeva era
particolarmente forte. Ho tentato inizialmente con diverse formule.
Ma Katy non rispondeva a nulla, dormiva.
Dopo
circa cinque ore, le prime parole del rito di purificazione di Serth,
la colpirono come lame affilate. Si svegliò d'improvviso e
voltò il
capo verso di me. Aveva degli occhi di serpente spalancati, era
cianotica e digrignava dei denti affilati, che teoricamente non
avrebbe nemmeno dovuto avere. Una forte puzza di letame avvolse la
stanza. Ha pronunciato frasi in lingua a me sconosciuta. Non avevo
mai visto nulla del genere, né mi ero mai imbattuto in
creature
simili. Iniziò a levitare tremando e dimenandosi in modo
scomposto a
tratti …
…
poi
dice … che
iniziò a
ridere … :
rideva
di gusto, rideva
con voce di uomo, allargando la bocca e strizzando gli occhi. Il suo
riso rimbombava nei vetri delle finestre e fu allora che capii di
essere ben lontano dalla fine. C'era qualcosa che mancava al rito,
qualcosa che avrebbe dovuto accompagnare le parole, qualcosa che
l'avrebbe terrorizzata fino a paralizzarla. Cercai tra la mia roba ma
né crocifissi, diademi, acqua santa, o reliquie sembravano
turbarla.
Ad ogni singolo oggetto estratto, le sue risa crescevano, sempre
più
forti, sempre più ciniche e malate.
Chiesi
ai genitori se avessero un accendino per provare ad intimidirla con
il fuoco, e la madre mi indicò una borsa appesa ad un
appendiabiti,
appena fuori dalla stanza. Nello svuotare tale borsa, ne uscirono
diversi oggetti, tra cui uno specchietto. Inizialmente non lo notati,
ma poi vidi che questo vibrava ed infine si ruppe, con un colpo netto
al centro. Sollevai lo sguardo verso Kate, ancora vibrante in aria.
Aveva smesso di ridere e mi fissava come se cercasse di non farmi
intuire che l'avesse rotto di proposito. -uno specchio!- urlai.
-portatemi tutti gli specchi che avete!-.
Kate
assunse un'aria preoccupata. Si girava e rigirava, come ansiosa di
qualcosa.
Mi
portarono cinque o sei specchi di ogni tipo, ma non feci in tempo ad
avvicinarglieli che li fece scoppiare nel centro. Notai che un grosso
frammento era schizzato sotto la culla, mi avvicinai, allora,
fingendo di non averlo visto. Kate mi fissava ridacchiando. Era
convinta di avermi disarmato. Diedi allora un calcio improvviso alla
culla e questa sbatté contro il muro, Kate
abbassò lo sguardo e
mentre io recitavo le frasi del rito, ella si specchiò nel
frammento
a terra.
Udii
distintamente uno sfrigolio come di acido muriatico sulla pelle,
risalire dalla gola della piccola e poi un boato intorno. Cadde ma la
presi in tempo. I genitori mi vennero incontro e gliela misi tra le
braccia. Cacciava bava e gli occhi oscillavano freneticamente da un
lato all'altro. Continuai fino all'ultima parola, per ore, e,
finalmente, anche la bava e il tremore cessarono. Kate
riempì i
polmoni d'aria, aveva il viso sofferente, gli occhi arrossati, era
sudata e sciupata, ma finalmente leggera.
…
… e poi continua
parlando dei genitori, del recupero della piccola, del fatto che nei
giorni successivi sembrava essere tornato tutto alla
normalità.
…
Non
so.
Questo
caso sembra
molto
simile al mio. Un
neonato impossessato, dei genitori presi per matti, cadaveri di
piccioni, rito di liberazione … e inoltre ricordo bene che
Ray mi
chiese se ci fossero specchi in casa, se ne avessi nella cameretta
…
insomma
… sono
quasi certa che
le storie siano
identiche, che questa Kate sia stata impossessata dalla
stessa
… creatura
che
domina ora Tommy.
Inoltre
ho
capito perché Ray era rimasto impalato davanti
alla porta
della stanza: aveva le mani in tasca mentre si avvicinava …
e in
tasca aveva …
uno
specchietto.
Probabilmente
lo
portava dietro da quella volta.
Ed
è rotto … è
rotto al centro e manca un pezzo …
…
era
nella sua mano destra quando lo trovammo.
Probabilmente,
prima
di entrare … Tommy gliel'ha rotto … Ray ha capito
chi ci fosse in
lui e … appena
mi sono
allontanata, ha provato
ad avviare il rito.
Senza
purtroppo
riuscirci. Il rito è stato interrotto subito, dopo i primi
minuti.
Qui si parla di ore … di ore
di agonia e lotta.
È
come se la
creatura fosse
tornata più
forte di prima, sicuramente più astuta.
Adesso
non mi resta
che …
non
so …
forse
dovrei
prendere Tommy, portarlo a casa e … avvicinargli uno
specchio. Anzi
no, forse dovrei farlo da mia madre …
sì da mia madre, così
che se Tommy emettesse anche solo un gemito anomalo lei
potrebbe sentirlo … e se una volta vicino, lo
specchio si
rompesse, potrei
farle prendere
altri specchi e dimostrarle
come si rompano a
contatto con lui. E se questo funziona … lo
mostrerò anche ad
altri.
Terrò
il
registratore in tasca.
Se
questa volta
riuscirò a farmi credere … avrò
qualcun altro dalla mia parte e
forse riusciremo a trovare un metodo per …
per salvare Tommy …
… per
salvare me …
…
A
dopo».
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