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Autore: Adele Emmeti    18/10/2013    2 recensioni
«Mi dica , dunque, ha mai pensato di abortire?».
«No, mai».
«E se tornasse indietro cosa farebbe?».
«Indietro a quando?».
«A prima del parto».
«...mi farei benedire. Sì, benedire».
Genere: Horror, Sovrannaturale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«fsshhhhhh … fshhhhh … toc toc

Ehmmm …

… … fshhhh

Ok, sono … sono appena stata a casa della sorella di Ray. C'è stato il funerale, è stato cremato. La sorella è un tipo molto … semplice. Mi ha chiesto se fossimo davvero amici, o qualche altra cosa.

Io … ehmmmm … le ho detto che era venuto a darmi una mano e quando … quando ha intuito di cosa si trattasse, mi ha detto che le bastava così.

Mi ha detto -mi basta così, non importa, grazie-.

E poi sono tornata a casa.

Tommy è da mia madre, le ho detto che … avevo bisogno di un po' di silenzio.

Kim mi ha chiamato. Vuole capire cosa sia successo, perché ci fosse quell'uomo a casa nostra, perché sia morto … a casa nostra.

Gli ho detto che era un amico di mio padre, che lo avevo incontrato davanti casa e che gli avevo parlato del bambino … e che era tanto curioso di conoscerlo.

E sono morti entrambi.

Mio padre e Ray intendo … per cui nessuno dei due può smentire tale amicizia.

Eh Eh … eh …

Ray è morto al piano di sopra, proprio in corrispondenza del punto in cui mi trovo seduta io ora, sul divano … di sotto. È morto per aiutarmi, per cercare una soluzione, per liberarmi dal male. È morto da solo … mentre parlavo con Magda.

Un minuto prima … gli offrivo un tè … il minuto dopo l'ho visto andarsene sulla barella dell'ambulanza. Sig sob … sig sob …

Poco fa ho ascoltato la registrazione e … sono inorridita. Inorridita.

Sembra che ci sia davvero qualcosa, che non mi sia inventata tutto, che non sia una pazza. Potrei far ascoltare tutto questo a Kim, ma … purtroppo nella registrazione parla solo Ray, insomma … c'è solo la sua voce. Dice cose … strane ma … non c'è nulla di davvero schiacciante.

Potrei avergli chiesto io di farlo, potrei avergli chiesto di fingere. E poi potrebbero usare la registrazione contro di me, sì … insomma … si sente un forte botto, come un colpo violento. Perché Ray è saltato di un metro, ha sbattuto contro il muro e poi è morto. I medici dicono che sia stato un infarto perché non ha traumi … non so come sia possibile ma … non ha davvero traumi … ma in verità o è stato sbattuto contro il muro, o è stato sollevato in aria e poi rilasciato … insomma …

io credo …

credo che l'abbia ucciso Tommy.

Sì, Tommy gli ha … gli ha fermato il cuore. Ormai ne sono sicura.

Sembra che Ray avesse riconosciuto in lui qualcosa … lo ha riconosciuto appena entrato in camera. Avevo notato un atteggiamento particolare, in effetti. Avevo notato in lui un'improvvisa aurea di terrore. Lo avevo intravisto nello sguardo.

E poi … da quanto si sente, sembra che lo avesse già affrontato, che l'avesse già scacciato addirittura. Insomma … credo di poter dire che Tommy … sia stato impossessato da uno spirito … o un demone … il quale passa da persona a persona. Dunque … Tommy non è malvagio, non è malvagio il mio bambino ma l'entità che ne ha fatto la sua casa.

Era vero ciò che diceva Ray. Il mio piccolo fiore ha lasciato la mia mano … si è perso e qualcun altro sta usando il suo corpo.

Ma c'è di più.

Quando vennero a prenderlo, mi lasciarono la sua giacca e il suo cappello. Mi chiesero di portarli alla sorella. Prima di fare tutto questo … ho dato un'occhiata a quello che c'era nelle tasche … e ho trovato questo …

un diario.

È un diario di ciò che Ray studiava e osservava nei diversi casi in cui si è ritrovato. Sono tutti riportati per bene, con data, luoghi e nomi. C'è scritto cosa gli è stato raccontato dai richiedenti, cosa pensa che sia stato realmente a provocare il male e cosa ha effettivamente riscontrato in ciascuno caso.

E … l'ultimo è proprio il mio.

C'è scritto solo qualcosa di quello che gli avevo accennato per telefono, e qualche commento sulla mia buona fede. Qualche supposizione … c'è scritto anche che potrebbe essere una mia invenzione.

Ma ciò che mi ha sconvolto, non è stato tanto questo quanto … il racconto di un'altra storia, scritta alcune pagine prima.

È la storia di una bambina di nome Katy, e dei genitori, entrambi impazziti dopo averla vista strappare a morsi la testa di un piccione … ed emettere dei rantoli animali, come quelli di una tigre.

Leggo dal diario: Katy è violenta, cammina sui muri, ulula e si si infligge tagli sulle piccole braccia, nonostante abbia solo quattro mesi. Inizialmente Rose e Roger hanno provato a chiedere aiuto, ma dopo averla vista sanguinante, hanno smesso di cercare attenzione e l'hanno invece nascosta il più possibile, per paura di essere accusati di maltrattamenti. La voce di Rose mi è parsa sincera, la sua disperazione è profonda e ho deciso di incontrarli. Studierò il caso.

E poi c'è la descrizione del rito: il rito è durato all'incirca dodici ore. Quel qualcosa che la possedeva era particolarmente forte. Ho tentato inizialmente con diverse formule. Ma Katy non rispondeva a nulla, dormiva.

Dopo circa cinque ore, le prime parole del rito di purificazione di Serth, la colpirono come lame affilate. Si svegliò d'improvviso e voltò il capo verso di me. Aveva degli occhi di serpente spalancati, era cianotica e digrignava dei denti affilati, che teoricamente non avrebbe nemmeno dovuto avere. Una forte puzza di letame avvolse la stanza. Ha pronunciato frasi in lingua a me sconosciuta. Non avevo mai visto nulla del genere, né mi ero mai imbattuto in creature simili. Iniziò a levitare tremando e dimenandosi in modo scomposto a tratti …

poi dice … che iniziò a ridere … : rideva di gusto, rideva con voce di uomo, allargando la bocca e strizzando gli occhi. Il suo riso rimbombava nei vetri delle finestre e fu allora che capii di essere ben lontano dalla fine. C'era qualcosa che mancava al rito, qualcosa che avrebbe dovuto accompagnare le parole, qualcosa che l'avrebbe terrorizzata fino a paralizzarla. Cercai tra la mia roba ma né crocifissi, diademi, acqua santa, o reliquie sembravano turbarla. Ad ogni singolo oggetto estratto, le sue risa crescevano, sempre più forti, sempre più ciniche e malate.

Chiesi ai genitori se avessero un accendino per provare ad intimidirla con il fuoco, e la madre mi indicò una borsa appesa ad un appendiabiti, appena fuori dalla stanza. Nello svuotare tale borsa, ne uscirono diversi oggetti, tra cui uno specchietto. Inizialmente non lo notati, ma poi vidi che questo vibrava ed infine si ruppe, con un colpo netto al centro. Sollevai lo sguardo verso Kate, ancora vibrante in aria. Aveva smesso di ridere e mi fissava come se cercasse di non farmi intuire che l'avesse rotto di proposito. -uno specchio!- urlai. -portatemi tutti gli specchi che avete!-.

Kate assunse un'aria preoccupata. Si girava e rigirava, come ansiosa di qualcosa.

Mi portarono cinque o sei specchi di ogni tipo, ma non feci in tempo ad avvicinarglieli che li fece scoppiare nel centro. Notai che un grosso frammento era schizzato sotto la culla, mi avvicinai, allora, fingendo di non averlo visto. Kate mi fissava ridacchiando. Era convinta di avermi disarmato. Diedi allora un calcio improvviso alla culla e questa sbatté contro il muro, Kate abbassò lo sguardo e mentre io recitavo le frasi del rito, ella si specchiò nel frammento a terra.

Udii distintamente uno sfrigolio come di acido muriatico sulla pelle, risalire dalla gola della piccola e poi un boato intorno. Cadde ma la presi in tempo. I genitori mi vennero incontro e gliela misi tra le braccia. Cacciava bava e gli occhi oscillavano freneticamente da un lato all'altro. Continuai fino all'ultima parola, per ore, e, finalmente, anche la bava e il tremore cessarono. Kate riempì i polmoni d'aria, aveva il viso sofferente, gli occhi arrossati, era sudata e sciupata, ma finalmente leggera.

e poi continua parlando dei genitori, del recupero della piccola, del fatto che nei giorni successivi sembrava essere tornato tutto alla normalità.

Non so.

Questo caso sembra molto simile al mio. Un neonato impossessato, dei genitori presi per matti, cadaveri di piccioni, rito di liberazione … e inoltre ricordo bene che Ray mi chiese se ci fossero specchi in casa, se ne avessi nella cameretta …

insomma … sono quasi certa che le storie siano identiche, che questa Kate sia stata impossessata dalla stessa … creatura che domina ora Tommy.

Inoltre ho capito perché Ray era rimasto impalato davanti alla porta della stanza: aveva le mani in tasca mentre si avvicinava … e in tasca aveva …

uno specchietto.

Probabilmente lo portava dietro da quella volta.

Ed è rotto … è rotto al centro e manca un pezzo

era nella sua mano destra quando lo trovammo.

Probabilmente, prima di entrare … Tommy gliel'ha rotto … Ray ha capito chi ci fosse in lui e … appena mi sono allontanata, ha provato ad avviare il rito.

Senza purtroppo riuscirci. Il rito è stato interrotto subito, dopo i primi minuti. Qui si parla di ore … di ore di agonia e lotta.

È come se la creatura fosse tornata più forte di prima, sicuramente più astuta.

Adesso non mi resta che …

non so …

forse dovrei prendere Tommy, portarlo a casa e … avvicinargli uno specchio. Anzi no, forse dovrei farlo da mia madre … sì da mia madre, così che se Tommy emettesse anche solo un gemito anomalo lei potrebbe sentirlo … e se una volta vicino, lo specchio si rompesse, potrei farle prendere altri specchi e dimostrarle come si rompano a contatto con lui. E se questo funziona … lo mostrerò anche ad altri.

Terrò il registratore in tasca.

Se questa volta riuscirò a farmi credere … avrò qualcun altro dalla mia parte e forse riusciremo a trovare un metodo per … per salvare Tommy …

per salvare me …

A dopo».

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