Reykjavík

di __deep
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rætur (due)

Iniziammo a scriverci, da quel giorno. Poi a vederci, ad offrirci un gelato a testa, ed a prestarci i libri. A scrivere piccole dediche sulle copertine vecchie dei nostri romanzi ed a fotografarci i sorrisi quando uscivamo, mentre l'estate iniziava a soffiare via coi venti freschi e l'autunno bussava alle porte.
Quando ci confessammo a vicenda di essere diventati insostituibili l'uno per l'altra fu come il finale di un libro di Marquéz, che se lo leggevi vedevi il tramonto davanti agli occhi e le parole ti tremavano sulle labbra. Fu quella sera che le scrissi per la prima volta una poesia. E lei mi abbracciò forte. E sentii che forse era vero che il sole si era incarnato in un essere umano, un tempo.




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