Ed era ancora seduta al
tavolo della mensa, con lo sgurdo fisso rivolto all'uscita.
e la bocca leggermente
spalancata, per farvi capire... POTEVA PASSARCI UN AUTOTRENO!
Il suo cervello, decisamente ancora sotto shock, cercava di rimmettere
insieme i pezzi di conversazione... Senza riuscire nel
proprio intento.
Con la stessa espressione ebete, e dei movimenti meccanici si rifece la
treccia, poi si
alzò, si portò un dito alla bocca e si diresse
verso
l'uscita del qurtier generale...
Fregandosene della pioggia si inoltrò nel parco appena
dietro, e quando fu sicura di non essere vista
cominciò a saltare come un isterica ed a gridare
"Sì".
Da "giornata da cancellare" a "da segnare come festività
mondiale", ecco!
Roy se ne
stava seduto alla sua scrivania,con le scartoffie di
ordinaria amministrazione da compilare, ma un sorriso nuovo lo
illuminava..
La porta sbattè e un viso molto familiare fece capolino
nello studio.
-ehilà vecchio!-Salutò Hughes
-Ciao Maes-
L'amico si avvicinò e cominciò a girargli
intorno, come uno sciacallo che aspetta la sua parte di carcassa.
-Perchè sorridi?- chiese con voce più acuta del
solito.
-Non posso più?- buttò lì Roy pregando
che non cominciasse a fare domande troppo
strane.
Ma Maes si fermò davanti a lui, lo guardò alzando
il sopracciglio sinistro ed un ghigno divertito comparve sulle sue
labbra.
-Non me la conti giusta...- cantilenò.
Il Flame parve irrigidirsi, ma continuò a firmare scartoffie
cercando di far finta di nulla.
-Non capisco, Maes, è come al solito...-
Ma l'amico lo conosceva da troppo tempo per accontentarsi di una
risposta tanto vaga.
-Sentiamo, Roy... come va con la biondina?-
-Quale biondina?- rispose meccanicamente il moro.... troppo
velocemente....
Maes riprese a gire attorno a Roy... ridacchiando: aveva capito!
-Ma quella d'Acciaio, ovvio- gli sussurrò in un orecchio...
-MA COSA TI VIENE IN MENTE MAES?!? è APPENA MAGGIORENNE!!!-
saltò in piedi Mustang facendo volare scartoffie a destra e
manca.
L'amico scoppiò a ridere di gusto.
-Ti piace... eccome se ti piace...-
-Cazzo le
quattro e un quarto...cazzocazzocazzo...-
Edward aprì il portone principale del palazzo,
appoggiò
le buste della spesa a terra per aprire la cassetta della posta.
Afferrò il tutto, saltellò per 5 piani di scale,e
finalmente arrivò alla meta.
Con una mano teneva le buste della spesa,con l'altra cercava di aprire
la porta mentre in bocca teneva la posta...
il tutto saltellando per cercare di richiudersi la porta alle spalle
con il piede destro.
Per quale cazzo di
motivo, alle sei me ne sto ancora con le strisce depilatorie in mano?!?
La giovane aveva meno di un'ora per finire di prepararti, farti la
doccia, truccarti... INSOMMA, CAZZO, AVEVI UN'INTERO RESTAURO DA FARE!
Con mano tremante appoggiòi la demoniaca striscia
appiccicosa sulla caviglia...
Strise i denti...
3...
2...
1...
STRAP!
-AAAAAAH!
CAZZO CHE MALE!!!! UOMINI BASTARDI CHE NON SI DEVONO DEPILARE!!!!-
Urlasti, tanto che con molta probabilità, il colonnello ti
avrebbe
sentito dall'altra parte di Amestris.
Con gli occhi iniettati di
sangue e lievemente velati di lacrime, si lanciò
verso l'armadietto
sopra al lavandino, dove Al teneva sicuramente dei rasoi, ripetendo a
se stessa che non avrebbe mai più usato in vita tua una
striscia
depilatoria!
Si infilò in doccia lasciando che l'acqua esplorasse ogni
centimetro del suo corpo e della sua mente.
Si era ritrovata ad ammirare l'altra faccia del suo "odio" verso
Mustang senza nemmeno rendersene conto!
No, non era la verità: stava mentendo a se stessa, come al
solito!
Lo sapeva e lo sapeva bene che non poteva detestare il Colonnello, ma
al tempo stesso non voleva essere una facile preda...
Ed non voleva essere "una fra tante" voleva essere l'unica, e sapeva
che
per l'indole del suo superiore, per la sua età, per la sua e
per
tantissimi altri motivi, non poteva cedere... ma allora,
perchè ora
stava crollando?
Perchè aveva permesso a quel Casanova di
abbindolarla? Forse le parole della sorella, o forse, perchè
era stufa
di fare la sostenuta...
Edward uscì dalla doccia raccogliendo i capelli in un
asciugamano.
Si trascinò davati all'armadio.
Lei non era pratica di queste cose.
Restava un'unica soluzione...
No, non lo
farò mai!
Si voltò verso il telefono.
Cazzo è
un'emergenza... ma quella mi tartassa di domande...AAAAARGH!
Edward afferrò la cornetta e compose meccanicamente il
numero.
-Pronto?-
-Winry... emergenza...-
-ODDIO, ED: HAI UN APPUNTAMENTO!-
-Ma come fai a...-
-Ascolta, le "emergenze" sono due: o hai devatstato gli
Automail, o non sai come vestirti per un appuntamento... e nel primo,
avresti talmente tanta paura di me, da farmi chiamare da un sottoposto
di Mustang!-
Cazzo, perspicace la ragazza...
Il campanello
suonò.
Edward corse ad aprire...
E cadde una trapunta d'imbarazzo sui due.
Roy rimase a bocca aperta.
Ed indossava una casacca lunga fino a metà coscia ed un paio
di leggings... ma non fu l'abbigliamento a lasciare il Taisa abbagliato:
La ragazza aveva deciso di sciogliere i capelli e non truccarsi.
-Buonasera Colonnello, prego...- disse la giovane cercando di rompere
il ghiaccio
-Chiamami Roy-
Ma i due furono interrotti da rumoroso brontolio dello stomacoo della
bionda.
-Chiamo la pizzeria!- esordì Ed, cercando di nascondere
l'imbarazzo causato dal suo appettito.
Roy la fermò afferrandola per un polso.
-Faccio io...-
-Ma lei non conosce il numero!-
-Fullmetal, cucino io!-
che???
-Ah, Ehm... ok.- Rimase sbigottista la giovane alchimista.
This
emptiness is killing me
and
I'm wondering why I waited so long
Looking
back I relized,
it
was always there to stand spoken
and
I'm waiting here
been
waiting here
mmmm.....
Just
so you know
this
feelings taking control of me
and
I can't help it
I
won't sit around
I
can't let it win now
I
thought you should know
I
tired my best to let go, of you
but
I don't want to
I
just gotta say it all before I go
Just
so you know
Edward passò il tempo ad osservare, con sguardo stupito, il
suo superiore ai fornelli... cosa che fece anche durante la cena!
-Era tutto squisito! La carbonara più buona che abbia mai
mangiato!- Sospirò sazia e felice.
Il moro per tutta risposta sorrise.
-Ne sono felice...-
Ma il silenzio cadde ancora una volta tra i due...
Possibile che non riuscissero a spiccicare una parola tra loro?!?
Come Diavolo era possibile?!?
-Ah... Ehm... Birra?-
-Uhm... perchè no?-
Mentre Ed si avvicinava al frigorifero Roy si alzò e
andò a sedersi sul divano...
La bionda cominciò a tirare testate allo sportello
dell'elettrodomestico.
Cretina, cretina,
cretina.... è lì... è tuo... CAZZO!
Afferrò due birre e si voltò per
avviarsi alla volta del salotto... ma si trovò il moro
davanti.
Roy la spinse contro al frigo ed avvicinò la bocca
all'orecchio della ragazza.
-Ci ho provato Edward, non ci riesco! Non so cosa fare...-
cominciò a sussurrare
La bionda rimase sorpresa, mentre il Superiore riprese a parlare.
-Mi sono detto: è una tua sottoposta, avete troppi anni di
differenza, una visione differente della vita... Non ci riesco...-
-Ma cosa?- Sbottò la ragazza
-A starti lontano...- disse lui cingendole la vita -Non posso...-
Posò le sue labbra sulla morbida bocca di Ed, assaporandone
ogni millimetro...
Scese verso il collo, mentre la stringeva a se...
Ed sciolse l'abbraccio e lo guidò verso il letto...
Le mani cominciarono a diventare avide, così come la sua
bocca...
Roy si bloccò...
-Se non mi fermo...-
-Non fermarti, allora...-
-No, devo! Rischierei di rovinare tutto... è meglio se ci
fermiamo qui...- disse stringendola -Tu non sei come
loro...-
To be Continued....