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Autore: Dimea    14/11/2013    3 recensioni
Questa storia è una Roy/Ed...molto particolare:Il perchè è semplice...avete notato niente di strano tra gli avvertimenti? No? non manca qualcosa?...io non vi dirò cosa ho omesso, dato che lo capirete da soli...subito all'inizio della storia...
Ah!Dimenticavo...è tutta una "What if...?" !!!
"Erano passati quasi quattro anni da quella tentata trasmutazione.
Eppure,Ed, ricordava poco di quello che era succeso subito dopo...
Forse perchè, aveva perso conoscenza...
Ma qualcosa ricordava...sì...la sua convocazione...
*flash back*
-Zia, ti prego, salvala...-"
Genere: Commedia, Demenziale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Elric, Roy Mustang, Un po' tutti | Coppie: Roy/Ed
Note: Lemon, OOC, What if? | Avvertimenti: Gender Bender
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Come di mio solito... IN RITARDO, anzi... di più =_= mi faccio schifo da sola.
Spero vi piaccia
Come mi è mancata questa storia!!!!
Awww, finalmente la porto avanti.
Lo ammetto è tantissimo che non la continuo, ma ora eccomi qui e spero di esser tornata per restare anche perchè ho TROPPE storie da finire!
Grazie a chi ha saputo attendere, a chi ama questa coppia e a chi mi sopporta da una vita.
dedicato a Shurei, che ha sopportato le mie sclerate,le mie lacrime e i miei lamenti. GRAZIE MARI, NON SO CHE POTREI FARE SENZA TE!!!!
La canzone che è usato è "Just so you Know".
Se potete, ascoltatela mentre la leggete, capirete il ritmo e la carica che contiene questo capitolo.
ED ORA BASTA SCENE SMIELATE: COMINCIAMO.
Buona lettura


Agognato Momento







Ed era ancora seduta al tavolo della mensa, con lo sgurdo fisso rivolto all'uscita.
e la bocca leggermente spalancata, per farvi capire... POTEVA PASSARCI UN AUTOTRENO!
Il suo cervello, decisamente ancora sotto shock, cercava di rimmettere insieme  i pezzi di conversazione... Senza riuscire nel proprio intento.
Con la stessa espressione ebete, e dei movimenti meccanici si rifece la treccia, poi si alzò, si portò un dito alla bocca e si diresse verso l'uscita del qurtier generale...
Fregandosene della pioggia si inoltrò nel parco appena dietro, e quando fu sicura di non essere vista
cominciò a saltare come un isterica ed a gridare "Sì".
Da "giornata da cancellare" a "da segnare come festività mondiale", ecco!

 Roy se ne stava  seduto alla sua scrivania,con le scartoffie di ordinaria amministrazione da compilare, ma un sorriso nuovo lo illuminava..
La porta sbattè e un viso molto familiare fece capolino nello studio.
-ehilà vecchio!-Salutò Hughes
-Ciao Maes-
L'amico si avvicinò e cominciò a girargli intorno, come uno sciacallo che aspetta la sua parte di carcassa.
-Perchè sorridi?- chiese con voce più acuta del solito.
-Non posso più?- buttò lì Roy pregando che non cominciasse a fare domande troppo strane.
Ma Maes si fermò davanti a lui, lo guardò alzando il sopracciglio sinistro ed un ghigno divertito comparve sulle sue labbra.
-Non me la conti giusta...- cantilenò.
Il Flame parve irrigidirsi, ma continuò a firmare scartoffie cercando di  far finta di nulla.
-Non capisco, Maes, è come al solito...-
Ma l'amico lo conosceva da troppo tempo per accontentarsi di una risposta tanto vaga.
-Sentiamo, Roy... come va con la biondina?-
-Quale biondina?- rispose meccanicamente il moro.... troppo velocemente....
Maes riprese a gire attorno a Roy... ridacchiando: aveva capito!
-Ma quella d'Acciaio, ovvio- gli sussurrò in un orecchio...
-MA COSA TI VIENE IN MENTE MAES?!? è APPENA MAGGIORENNE!!!- saltò in piedi Mustang facendo volare scartoffie a destra e manca.
L'amico scoppiò a ridere di gusto.
-Ti piace... eccome se ti piace...-
 
-Cazzo le quattro e un quarto...cazzocazzocazzo...-
Edward aprì il portone principale del palazzo, appoggiò le buste della spesa a terra per aprire la cassetta della posta.
Afferrò il tutto, saltellò per 5 piani di scale,e finalmente arrivò alla meta.
Con una mano teneva le buste della spesa,con l'altra cercava di aprire la porta mentre in bocca teneva la posta...
il tutto saltellando per cercare di richiudersi la porta alle spalle con il piede destro.


Per quale cazzo di motivo, alle sei me ne sto ancora con le strisce depilatorie in mano?!?
La giovane aveva meno di un'ora per finire di prepararti, farti la doccia, truccarti... INSOMMA, CAZZO, AVEVI UN'INTERO RESTAURO DA FARE!
Con mano tremante appoggiòi la demoniaca striscia appiccicosa sulla caviglia...
Strise i denti...
3...
2...
1...
STRAP!
-AAAAAAH! CAZZO CHE MALE!!!! UOMINI BASTARDI CHE NON SI DEVONO DEPILARE!!!!- Urlasti, tanto che con molta probabilità, il colonnello ti avrebbe sentito dall'altra parte di Amestris.
Con gli occhi iniettati di sangue e lievemente velati di lacrime, si lanciò verso l'armadietto sopra al lavandino, dove Al teneva sicuramente dei rasoi, ripetendo a se stessa che non avrebbe mai più usato in vita tua una striscia depilatoria!
Si infilò in doccia lasciando che l'acqua esplorasse ogni centimetro del suo corpo e della sua mente.
Si era ritrovata ad ammirare l'altra faccia del suo "odio" verso Mustang senza nemmeno rendersene conto!
No, non era la verità: stava mentendo a se stessa, come al solito!
Lo sapeva e lo sapeva bene che non poteva detestare il Colonnello, ma al tempo stesso non voleva essere una facile preda...
Ed non voleva essere "una fra tante" voleva essere l'unica, e sapeva che per l'indole del suo superiore, per la sua età, per la sua e per tantissimi altri motivi, non poteva cedere... ma allora, perchè ora stava crollando?
Perchè aveva permesso a quel Casanova di abbindolarla? Forse le parole della sorella, o forse, perchè era stufa di fare la sostenuta...
Edward uscì dalla doccia raccogliendo i capelli in un asciugamano.
Si trascinò davati all'armadio.
Lei non era pratica di queste cose.
Restava un'unica soluzione...
No, non lo farò mai!
Si voltò verso il telefono.
Cazzo è un'emergenza... ma quella mi tartassa di domande...AAAAARGH!
Edward afferrò la cornetta e compose meccanicamente il numero.
-Pronto?-
-Winry... emergenza...-
-ODDIO, ED: HAI UN APPUNTAMENTO!-
-Ma come fai a...-
-Ascolta, le  "emergenze" sono due: o hai devatstato gli Automail, o non sai come vestirti per un appuntamento... e nel primo, avresti talmente tanta paura di me, da farmi chiamare da un sottoposto di Mustang!-
Cazzo, perspicace la ragazza...



Il campanello suonò.
Edward corse ad aprire...
E cadde una trapunta d'imbarazzo sui due.
Roy rimase a bocca aperta.
Ed indossava una casacca lunga fino a metà coscia ed un paio di leggings... ma non fu l'abbigliamento a lasciare il Taisa abbagliato:
La ragazza aveva deciso di sciogliere i capelli e non truccarsi.
-Buonasera Colonnello, prego...- disse la giovane cercando di rompere il ghiaccio
-Chiamami Roy-
Ma i due furono interrotti da rumoroso brontolio dello stomacoo della bionda.
-Chiamo la pizzeria!- esordì Ed, cercando di nascondere l'imbarazzo causato dal suo appettito.
Roy la fermò afferrandola per un polso.
-Faccio io...-
-Ma lei non conosce il numero!-
-Fullmetal, cucino io!-
che???
-Ah, Ehm... ok.- Rimase sbigottista la giovane alchimista.
This emptiness is killing me
and I'm wondering why I waited so long
Looking back I relized,
it was always there to stand spoken
and I'm waiting here
been waiting here
mmmm.....
Just so you know
this feelings taking control of me
and I can't help it
I won't sit around
I can't let it win now
I thought you should know
I tired my best to let go, of you
but I don't want to
I just gotta say it all before I go
Just so you know
Edward passò il tempo ad osservare, con sguardo stupito, il suo superiore ai fornelli... cosa che fece anche durante la cena!
-Era tutto squisito! La carbonara più buona che abbia mai mangiato!- Sospirò sazia e felice.
Il moro per tutta risposta sorrise.
-Ne sono felice...-
Ma il silenzio cadde ancora una volta tra i due...
Possibile che non riuscissero a spiccicare una parola tra loro?!?
Come Diavolo era possibile?!?
-Ah... Ehm... Birra?-
-Uhm... perchè no?-
Mentre Ed si avvicinava al frigorifero Roy si alzò e andò a sedersi sul divano...
La bionda cominciò a tirare testate allo sportello dell'elettrodomestico.
Cretina, cretina, cretina.... è lì... è tuo... CAZZO!
Afferrò due birre e si voltò per avviarsi alla volta del salotto... ma si trovò il moro davanti.
Roy la spinse contro al frigo ed avvicinò la bocca all'orecchio della ragazza.
-Ci ho provato Edward, non ci riesco! Non so cosa fare...- cominciò a sussurrare
La bionda rimase sorpresa, mentre il Superiore riprese a parlare.
-Mi sono detto: è una tua sottoposta, avete troppi anni di differenza, una visione differente della vita... Non ci riesco...-
-Ma cosa?- Sbottò la ragazza
-A starti lontano...- disse lui cingendole la vita -Non posso...-
Posò le sue labbra sulla morbida bocca di Ed, assaporandone ogni millimetro...
Scese verso il collo, mentre la stringeva a se...
Ed  sciolse l'abbraccio e lo guidò verso il letto...
Le mani cominciarono a diventare avide, così come la sua bocca...
Roy si bloccò...
-Se non mi fermo...-
-Non  fermarti, allora...-
-No, devo! Rischierei di rovinare tutto... è meglio se ci fermiamo qui...- disse stringendola -Tu non sei come loro...-

To be Continued....


   
 
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