Sono salite al cielo, dieci, cento, mille stelle ribelli; per volare, non per cadere. Hanno solcato la volta e colmato la notte di fuochi, come si usava su Midgard, quando pareva che la stella avesse perso calore: e allora piangevano, i mortali, e consegnavano all’inverno il fioco baluginare di stoppie e candele. Ma se a spegnersi è il cuore del mondo – il tuo – quale fiamma potrebbe mai dirgli addio? Non piangere – sente ancora la sua voce. Non essere triste, Loki. Mi avete amato troppo, madre, per vedermi come sono, pensa e a un’illusione disperata consegna il lutto che non consolerà nessuno. N.d.A.: siamo infine arrivati all’ultima finestrella del calendario. Grazie di cuore a tutti voi (lettori fedeli, passanti occasionali, scettici convinti o convinti scettici): è stata una sfida per me, spero una piacevole avventura per chi ha sfogliato queste piccole storie. Che la Yule vi porti tanta felicità e fortuna! Se non siete ancora sazi di Frigga, domani pubblicherò una storia a lei dedicata: un modesto regalo con cui rinnovarvi la mia gratitudine per quest’ultimo anno insieme. |