My judgement is clouded like tonight's sky

di ellen98
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Prologo.
 
Meglio scrivere per se stessi e non avere pubblico, che scrivere per il pubblico e non avere se stessi.
 
 
 
 
 
Charlotte si affacciò alla finestra e una luminosità eccessiva la costrinse a chiudere gli occhi. Odiava le giornate di sole come odiava i bambini piccoli.
Chiuse la tenda in modo da limitare la luce che si rifletteva sulle pareti della sua camera colme di foto. Si sfilò il pigiama e lo lanciò sul letto sfatto sul quale erano sparsi romanzi e carta straccia dove appuntava le frasi più belle che incontrava durante la lettura.
 Si avvicinò alla scrivania con l’intensione di cercare qualche vestito indossabile in mezzo al mucchio che la ricopriva, inciampando varie volte sulle scarpe e i libri sparsi a terra. L’ordine non era il suo forte, e nemmeno l’equilibrio. Insomma, era capace di cascare anche da seduta, magari con un’imbracatura che la teneva ben stretta alla sedia. Niente da fare, era sempre con la testa fra le nuvole e probabilmente non si sarebbe nemmeno accorta di un eventuale meteorite gigante se le si fosse parato davanti.
Dopo aver trovato un paio di jeans e una maglietta decenti, prese la borsa e uscì di casa accendendosi una Winston.
 
 
 
Zayn si passò una mano tra i capelli mentre guardava dalla finestra sua sorella giocare in giardino con il loro cane, approfittandone della bella quanto rara giornata di sole.
Tirò svogliatamente la coperta, in modo da dare l’impressione che il letto fosse fatto, e si avviò all’armadio cercando qualcosa di decente da mettersi nei cassetti ordinati.
La stanza dalle immacolate pareti bianche faceva sembrare la sua camera ancora più ossessivamente sistemata e arredata unicamente dai mobili essenziali altrettanto organizzati.
Prese il cd dei Placebo che doveva prestare a Niall e con il suo solito passo sicuro e aggraziato uscì di casa accendendosi una Marlboro.
 
 
 
 
 
Spazio autrice
 
Semplicemente, invito chiunque a esprimere un giudizio sulla storia.




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