POV EDWARD
Ero
sconvolto. Volevo prendere Marcus e
ammazzarlo con le mie stesse mani, Lilly previdente con il suo potere
teneva
bloccati tutti i membri della sua squadra. Marcus legato ad una sedia
mantenuta
da Jasper ed Emmett, non faceva nulla per ribellarsi, sembrava inerme,
la
piccola fiamma di vitalità che vedevo in lui ogni qual volta
parlava con Bella
si era spenta. Tutto e tutti erano immobili come statue.
Bella
guardò Lilly facendole capire di
sbloccarla, fatto questo si avvicinò a me e mi
abbracciò forte. La strinsi a
me, aveva gli occhi lucidi e la senti singhiozzare. Ogni sospiro era
una lama
incandescente nel petto, ogni lacrima che bagnava la mia maglia
equivaleva ad
ogni pugno nello stomaco, cercavo di calmarla accarezzandole i capelli
e stringerla
a me.
“Bella..io..”
era solo un sussurro il suo ma la
tristezza sul suo viso era l’unica cosa che mi manteneva
ancora alla realtà,
Marcus era la personificazione della pietà, sguardo basso e
inerme.
“Sta
zitto…sta zitto…sta zitto” Bella lo
sussurrava
al mio petto stringendosi spasmodicamente a me, era il suo modo di non
perdere
il controllo. L’unica cosa certa e che aveva tanta rabbia in
corpo che avrebbe
sicuramente fatto una sciocchezza, ero la sua ancora…di
nuovo…per sempre.
Quando si calmò prese la sedia dal tavolo si pose difronte a
Marcus e lo
fissava a braccia conserte. Lo stava studiando, gli leggeva
l’anima, scoprire
la verità.
“Allora
Marcus, non ho un’eternità dimmi tutto
quello che sai” Bella lo fissava truce
“Io
non posso dirti nulla” Marcus era sincero lo
leggevo nei suoi pensieri, aveva fatto un patto con un uomo, vampiro
probabilmente con il viso coperto.
“Te
lo ripeto per l’ultima volta poi sarà Michael
a farti parlare, e ti assicuro che non sarà piacevole; dimmi
tutto quello che sai”
si era alzata in piedi e lo fronteggiava, ma l’unica cosa che
Marcus faceva era
negare con il capo e sussurrare come una litania ”Non
posso”.
Pov Bella
Quei suoi
“non posso” mi davano alla testa, lui mi dava alla
testa, non sapere la verità
mi dava alla testa, eravamo sempre ad un punto di partenza, come un
serpente
che si morde la coda.
“Bene
allora vorrà dire che ti faremo parlare con
le cattive, Lilly libera Michael, poi tu e Paola sorvegliate il
perimetro,
Bircoff e Victoria con me,ci sono 2 vampiri li fuori e li voglio
vivi”
“No
Bella, aspetta!”
“Cosa
ce Marcus ti si è svegliata la coscienza e
hai deciso di parlare?” domandai scettica
“Sta
attenta sono pericolosi, loro non lavorano
per me…mi tengono d’occhio” rispose mesto
“Come
d’occhio?? E per chi lavorano?” chiesi
scioccata
“Loro
lavorano da soli, per loro stessi” rispose
sorridendo, sentì un ringhio alle mie spalle
“Mente.”
Edward. era stato lui, aveva letto qual
cosa nella sua mente
“Che
hai letto?” gli chiesi appoggiando una mano
sulla guancia
“E
confuso ed eccitato, sa che sta per succedere
qualcosa di importante” rispose appoggiando il viso alla mia
mano cercando di
calmarsi, mi girai verso Marcus e
lo
guardai truce
“Cosa
mi nascondi?” chiesi arrabbiata
Mi
guardò con un sorrisetto impertinente e mi
disse “E ora che tu sappia la verità”
“Giuro
di dio che se uscirò viva da questa storia
ti ucciderò personalmente e mi dimenticherò che
ti devo la vita” poi guardai
Edward e usci fuori. Il vento Freddo graffiava la faccia, iniziammo a
correre,
i Vampiri al mio fianco mi anticiparono controllando la strada
,d’altra parte
cosa può un umana contro 2 vampiri, ero forte, ma mai quanto
loro.
Un
urlo agghiacciante spezzò il silenzio e tutte
le persone corsero fuori casa per vedere cosa fosse successo,
l’unica cosa che
ricordo era Edward che mi strattonava per un braccio e mi faceva volare
in
direzione di Alice quasi fossi una bambola di pezza poi il buio. Mi
sveglio
sentendo il rumore di un violino, non è possibile Edward, il
viso sconvolto di Alice,mi
gira la testa…”NOOOOOOOOOOO”apri di
scatto gli occhi
“Ben
svegliata principessa” mi voltai di scatto
in direzione di quella voce, trovai solo una maschera a capo reclinato,
coperto
da un mantello lungo e il cappuccio tirato sulla testa, era molto alto,
robusto, non quanto Emmett più quanto Carlisle. Mi studiava,
mi girava intorno,
e io facevo lo stesso con lui, eravamo in una fase di stallo, se mi
muovevo
attaccava se non lo facevo, mi attaccava lo stesso ma seduta a terra
non potevo
fare molto.
“Chi
sei?” chiesi senza tanti giri di parole
“Sempre
così diretta Isabella, oh scusa,
dimenticavo che odi essere chiamata così, preferisci Bella,
vero?!”chiese
sarcastico con quel tono arrogante che mi innervosiva davvero tanto
“Per
gli amici Bella. Tu non sei mio amico quindi
Per te sono solo Swan” ribadì a alzandomi da terra
e incurante mi ripulì i
pantaloni sporchi di terriccio, gli arrivo a stento allo sterno.
“Bene
Swan, allora cosa vogliamo fare? mi dai ciò
che voglio con le buone o con le cattive?” mi chiese
spazientito
Mi
portai un dito al mento facendo finta di
pensarci poi risposi: “Lasciami pensare…no.. mi
spiace dovrai prendertelo con
la forza,E mi spiace anche spaccare quel tuo bel faccino,aspetta?!non
lo
conosco il tuo faccino quindi prima ti strapperò quella
maledetta maschera e
poi ti ucciderò come il peggiore dei vigliacchi!”
lo sfidai, lui di tutta
risposta raddrizzò le spalle pronto all’attacco.
“Ah
un ultima cosa? Cosa hai fatto hai miei
amici?” chiesi ansiosa
“Chi
loro?” indicò con un dito la mia destra, e
mi pietrificai vidi tutti i Cullen, la mia squadra, e Marcus bloccati
da
vampiri con la stessa maschera e lo stesso mantello di quello che mi
stava
difronte, solo di statura più piccola, dava l’idea
di una donna, il mio
cervello subito registrò che quello era l’altro
vampiro mascherato, di bene in
meglio pensai sarcasticamente!
“Liberali!
Loro non c’entrano nulla, tu vuoi me”
gli ordinai
“Swan
ti preoccupi per loro? non ti hanno
insegnato a non preoccuparsi di nessuno al di fuori di e stessi??
Regola numero
2 ricordi?” chiese beffardo
“Vedo
che hai fatto i compiti a casa bravo! e
dimmi come fai a sapere queste regole dovrebbero essere segrete ,sei
dei nostri
non è cosi?” chiesi stupita, nel mio cervello
cercavo di ricordare chi fosse in
vita per cercare di capire chi fosse il mio nemico
“E’
inutile che tu sprema il tuo cervellino a
capire chi sono, non riusciresti mai a capirlo da sola” era
come se mi leggesse
nella mente, che avesse un potere più forte di Edward??!
“E
che ne sai magari indovino, che ne so magari
ho culo!” lo sbaffeggiai, di sfuggita guardai i miei compagni
ed in particolare
Edward il quale guardava in modo davvero strano il vampiro difronte a
me, me e
l’altro vampiro alternava lo sguardo cercando un nesso, e se
possibile lo Vidi
sbiancare ancora di più. Mi preoccupai. Aveva letto qualcosa
nelle loro menti.
“Signorina
che sono queste volgarità?-ringhiò
rabbioso- Il tuo caro paparino non ti insegnato l’educazione
quando eri
piccolina, oppure pensava solo a proteggerti? E vedi che fine ha fatto?
Morto
come il peggiore dei cani, in mezzo ad una strada…che spreco
il suo sangue
sarebbe stato delizioso”
finì fintamente
rammaricato.
I
miei occhi si velarono di rosso, l’unica cosa
che volevo era ucciderlo più lentamente possibile facendogli
pentire di tutto
quello che ha detto di mio padre.
“Senti
non ho una vita intera per rimanere a
parlare con te quindi, o alzi il tuo culo e te ne vai da qui il
più velocemente
possibile oppure ti prometto che tu e la tua amichetta farete una
brutta fine e
vi infilerò questo cazzo di coltello nella pancia e
strapperò con le mie stesse
mani il tuo intestino e ti ci legherò mani e piedi per poi
strapparti quel
cuore ringrinzito che ti ritrovi in quella fottuta cassa
toracica!” affannavo
tanto avevo urlato, con una mossa fulminea sfilai il coltello dal
fodero posto
a lato della cintura mi scagliai su di lui, scivò il mio
braccio armato
abbassandosi e in contemporanea mi spinse in dietro, allora affondai di
nuovo
la mano con l’intento di colpirlo allo stomaco, ma lui
schivò verso destra e lo
ferì al braccio, sfortunatamente di striscio, ma persi il
coltello e l’unica
cosa che potevo fare era combattere a mani nude. Dopo non so quanti
colpi
mancati e ricevuti eravamo pari, io mi muovevo verso destra, lui verso
sinistra, ci studiavamo, ci giravamo intorno, ogni colpo sferrato lo
mancavo e
lo stesso facevo io, come se conoscesse il mio modo di lottare, sapeva
che
tendevo a schivare verso sinistra quindi affondava i suoi pugni verso
quella
direzione, mi aveva studiato. In tutti movimenti si tratteneva, come se
non
volesse farmi davvero male. mi allontanai da lui visto che non
riuscivamo a
colpirci, eravamo in parità e affannata appoggiai i gomiti
sulle ginocchia e lo
studiai da lontano
“Perché
ti trattieni?”gli chiesi esausta, lo
sorpresi, scattò in avanti, non se lo aspettava che glielo
chiedessi
“Perché
voglio divertirmi ancora un po’ con te”
rispose sfacciato, ed allora partì di nuovo alla carica
sferrando calci e
pugni, ero furiosa, non potevo perdere altro tempo, tutti quelli a cui
volevo
bene erano bloccati li difronte a me a dimostrazione che sarebbero
morti dopo
di me e poi come si permetteva questo stupido e arrogante vampiro di
sfidarmi
apertamente, affermando di volermi morta e soprattutto avendo offeso il
ricordo
di mio padre, il mio dolce e protettivo papà, sarebbe
morto!!!
Ma
era davvero troppo forte per me perché in
bocca sentivo solo il sapore del mio sangue e il dolore mi appannava la
vista perché
non riuscivo a schivare i colpi, sapeva tutto, troppo di me, anche
tecniche che
non avevo quasi mai usato e che con lui avevo dovuto applicare, era la
mia
parte maschile e avevo paura davvero che sarebbe venuta la mia fine. Mi
accasciai a terra serrando gli occhi e aspettando l’ennesimo
colpo allo stomaco
quando non arrivò altro che una debole carezza.
Aprii di
scatto gli occhi e non riuscì credere a quello che vedevo,
era impossibile,
voltai la testa verso l’altro vampiro e anche quello si era
tolto la maschera
ed era riamasta sola a vigilare i miei amici che non erano
più arrabbiati ma
esterrefatti come me. L’unica cosa che riuscì a
fare era aggrapparmi al collo
di quel vampiro stringendolo più forte possibile a me per
non farlo andare via
come nei miei sogni e piangere e ridere, mi sentì stringere
ancora da altre
braccia e singhiozzai più forte. Non volevo muovermi per
nessun motivo al mondo
da li, tra le braccia di mia madre e mio padre, beh le spiegazioni
sarebbero
arrivate dopo….
posso uscire dal mio
nascondiglio???giurate che
non mi ammazzate??va bene mi scuso tantissimo per aver abbandonato
questa
storia,ma ho avuto dei problemi,ma mi sono fatta perdonare con un
capitolo
molto,molto lungo e pieno di colpi di scena. oddio penso che il colpo
è venuto
a voi quando avete visto che ho aggiornato,vero?!dite la
verità ahahah
scherzo,volevo solo ringraziarvi per l'immensa pazienza che avete
nell'aspettarmi e mi raccomando fatemi sapere che ne pensate ok?!!ciao
baci
liana ah dimenticavo il capirolo non è betato scusate
eventuali errori
grammaticali o ortografici ciaoooooooooooooooooooo
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