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Autore: liana    07/01/2014    2 recensioni
ciao a tutti questa è la seconda ff che scrivo.Allora in questa storia abbiamo una Bella un pò diversa da come la conosciamo,con un grande segreto, ci sarà sempre il nostro Edward vampiro ma stuzzicherà parecchio la nostra Bellina,ci saranno intrighi e tanta azione...beh non vi resta che leggere.fatemi sapere che ne pensate baci
Genere: Romantico, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Isabella Swan
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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POV EDWARD

 

Ero sconvolto. Volevo prendere Marcus e ammazzarlo con le mie stesse mani, Lilly previdente con il suo potere teneva bloccati tutti i membri della sua squadra. Marcus legato ad una sedia mantenuta da Jasper ed Emmett, non faceva nulla per ribellarsi, sembrava inerme, la piccola fiamma di vitalità che vedevo in lui ogni qual volta parlava con Bella si era spenta. Tutto e tutti erano immobili come statue.

Bella guardò Lilly facendole capire di sbloccarla, fatto questo si avvicinò a me e mi abbracciò forte. La strinsi a me, aveva gli occhi lucidi e la senti singhiozzare. Ogni sospiro era una lama incandescente nel petto, ogni lacrima che bagnava la mia maglia equivaleva ad ogni pugno nello stomaco, cercavo di calmarla accarezzandole i capelli e stringerla a me.

“Bella..io..” era solo un sussurro il suo ma la tristezza sul suo viso era l’unica cosa che mi manteneva ancora alla realtà, Marcus era la personificazione della pietà, sguardo basso e inerme.

“Sta zitto…sta zitto…sta zitto” Bella lo sussurrava al mio petto stringendosi spasmodicamente a me, era il suo modo di non perdere il controllo. L’unica cosa certa e che aveva tanta rabbia in corpo che avrebbe sicuramente fatto una sciocchezza, ero la sua ancora…di nuovo…per sempre. Quando si calmò prese la sedia dal tavolo si pose difronte a Marcus e lo fissava a braccia conserte. Lo stava studiando, gli leggeva l’anima, scoprire la verità.

“Allora Marcus, non ho un’eternità dimmi tutto quello che sai” Bella lo fissava truce

“Io non posso dirti nulla” Marcus era sincero lo leggevo nei suoi pensieri, aveva fatto un patto con un uomo, vampiro probabilmente con il viso coperto.

“Te lo ripeto per l’ultima volta poi sarà Michael a farti parlare, e ti assicuro che non sarà piacevole; dimmi tutto quello che sai” si era alzata in piedi e lo fronteggiava, ma l’unica cosa che Marcus faceva era negare con il capo e sussurrare come una litania ”Non posso”.

Pov Bella

Quei  suoi “non posso” mi davano alla testa, lui mi dava alla testa, non sapere la verità mi dava alla testa, eravamo sempre ad un punto di partenza, come un serpente che si morde la coda.

“Bene allora vorrà dire che ti faremo parlare con le cattive, Lilly libera Michael, poi tu e Paola sorvegliate il perimetro, Bircoff e Victoria con me,ci sono 2 vampiri li fuori e li voglio vivi”

“No Bella, aspetta!”

“Cosa ce Marcus ti si è svegliata la coscienza e hai deciso di parlare?” domandai scettica

“Sta attenta sono pericolosi, loro non lavorano per me…mi tengono d’occhio” rispose mesto

“Come d’occhio?? E per chi lavorano?” chiesi scioccata

“Loro lavorano da soli, per loro stessi” rispose sorridendo, sentì un ringhio alle mie spalle

“Mente.” Edward. era stato lui, aveva letto qual cosa nella sua mente

“Che hai letto?” gli chiesi appoggiando una mano sulla guancia

“E confuso ed eccitato, sa che sta per succedere qualcosa di importante” rispose appoggiando il viso alla mia mano cercando di calmarsi, mi girai verso Marcus e  lo guardai truce

“Cosa mi nascondi?” chiesi arrabbiata

Mi guardò con un sorrisetto impertinente e mi disse “E ora che tu sappia la verità”

“Giuro di dio che se uscirò viva da questa storia ti ucciderò personalmente e mi dimenticherò che ti devo la vita” poi guardai Edward e usci fuori. Il vento Freddo graffiava la faccia, iniziammo a correre, i Vampiri al mio fianco mi anticiparono controllando la strada ,d’altra parte cosa può un umana contro 2 vampiri, ero forte, ma mai quanto loro.

Un urlo agghiacciante spezzò il silenzio e tutte le persone corsero fuori casa per vedere cosa fosse successo, l’unica cosa che ricordo era Edward che mi strattonava per un braccio e mi faceva volare in direzione di Alice quasi fossi una bambola di pezza poi il buio. Mi sveglio sentendo il rumore di un violino, non è possibile Edward, il viso sconvolto di Alice,mi gira la testa…”NOOOOOOOOOOO”apri di scatto gli occhi

“Ben svegliata principessa” mi voltai di scatto in direzione di quella voce, trovai solo una maschera a capo reclinato, coperto da un mantello lungo e il cappuccio tirato sulla testa, era molto alto, robusto, non quanto Emmett più quanto Carlisle. Mi studiava, mi girava intorno, e io facevo lo stesso con lui, eravamo in una fase di stallo, se mi muovevo attaccava se non lo facevo, mi attaccava lo stesso ma seduta a terra non potevo fare molto.

“Chi sei?” chiesi senza tanti giri di parole

“Sempre così diretta Isabella, oh scusa, dimenticavo che odi essere chiamata così, preferisci Bella, vero?!”chiese sarcastico con quel tono arrogante che mi innervosiva davvero tanto

“Per gli amici Bella. Tu non sei mio amico quindi Per te sono solo Swan” ribadì a alzandomi da terra e incurante mi ripulì i pantaloni sporchi di terriccio, gli arrivo a stento allo sterno.

“Bene Swan, allora cosa vogliamo fare? mi dai ciò che voglio con le buone o con le cattive?” mi chiese spazientito

Mi portai un dito al mento facendo finta di pensarci poi risposi: “Lasciami pensare…no.. mi spiace dovrai prendertelo con la forza,E mi spiace anche spaccare quel tuo bel faccino,aspetta?!non lo conosco il tuo faccino quindi prima ti strapperò quella maledetta maschera e poi ti ucciderò come il peggiore dei vigliacchi!” lo sfidai, lui di tutta risposta raddrizzò le spalle pronto all’attacco.

“Ah un ultima cosa? Cosa hai fatto hai miei amici?” chiesi ansiosa

“Chi loro?” indicò con un dito la mia destra, e mi pietrificai vidi tutti i Cullen, la mia squadra, e Marcus bloccati da vampiri con la stessa maschera e lo stesso mantello di quello che mi stava difronte, solo di statura più piccola, dava l’idea di una donna, il mio cervello subito registrò che quello era l’altro vampiro mascherato, di bene in meglio pensai sarcasticamente!

“Liberali! Loro non c’entrano nulla, tu vuoi me” gli ordinai

“Swan ti preoccupi per loro? non ti hanno insegnato a non preoccuparsi di nessuno al di fuori di e stessi?? Regola numero 2 ricordi?” chiese beffardo

“Vedo che hai fatto i compiti a casa bravo! e dimmi come fai a sapere queste regole dovrebbero essere segrete ,sei dei nostri non è cosi?” chiesi stupita, nel mio cervello cercavo di ricordare chi fosse in vita per cercare di capire chi fosse il mio nemico

“E’ inutile che tu sprema il tuo cervellino a capire chi sono, non riusciresti mai a capirlo da sola” era come se mi leggesse nella mente, che avesse un potere più forte di Edward??!

“E che ne sai magari indovino, che ne so magari ho culo!” lo sbaffeggiai, di sfuggita guardai i miei compagni ed in particolare Edward il quale guardava in modo davvero strano il vampiro difronte a me, me e l’altro vampiro alternava lo sguardo cercando un nesso, e se possibile lo Vidi sbiancare ancora di più. Mi preoccupai. Aveva letto qualcosa nelle loro menti.

“Signorina che sono queste volgarità?-ringhiò rabbioso- Il tuo caro paparino non ti insegnato l’educazione quando eri piccolina, oppure pensava solo a proteggerti? E vedi che fine ha fatto? Morto come il peggiore dei cani, in mezzo ad una strada…che spreco il suo sangue sarebbe stato delizioso”  finì fintamente rammaricato.

I miei occhi si velarono di rosso, l’unica cosa che volevo era ucciderlo più lentamente possibile facendogli pentire di tutto quello che ha detto di mio padre.

“Senti non ho una vita intera per rimanere a parlare con te quindi, o alzi il tuo culo e te ne vai da qui il più velocemente possibile oppure ti prometto che tu e la tua amichetta farete una brutta fine e vi infilerò questo cazzo di coltello nella pancia e strapperò con le mie stesse mani il tuo intestino e ti ci legherò mani e piedi per poi strapparti quel cuore ringrinzito che ti ritrovi in quella fottuta cassa toracica!” affannavo tanto avevo urlato, con una mossa fulminea sfilai il coltello dal fodero posto a lato della cintura mi scagliai su di lui, scivò il mio braccio armato abbassandosi e in contemporanea mi spinse in dietro, allora affondai di nuovo la mano con l’intento di colpirlo allo stomaco, ma lui schivò verso destra e lo ferì al braccio, sfortunatamente di striscio, ma persi il coltello e l’unica cosa che potevo fare era combattere a mani nude. Dopo non so quanti colpi mancati e ricevuti eravamo pari, io mi muovevo verso destra, lui verso sinistra, ci studiavamo, ci giravamo intorno, ogni colpo sferrato lo mancavo e lo stesso facevo io, come se conoscesse il mio modo di lottare, sapeva che tendevo a schivare verso sinistra quindi affondava i suoi pugni verso quella direzione, mi aveva studiato. In tutti movimenti si tratteneva, come se non volesse farmi davvero male. mi allontanai da lui visto che non riuscivamo a colpirci, eravamo in parità e affannata appoggiai i gomiti sulle ginocchia e lo studiai da lontano

“Perché ti trattieni?”gli chiesi esausta, lo sorpresi, scattò in avanti, non se lo aspettava che glielo chiedessi

“Perché voglio divertirmi ancora un po’ con te” rispose sfacciato, ed allora partì di nuovo alla carica sferrando calci e pugni, ero furiosa, non potevo perdere altro tempo, tutti quelli a cui volevo bene erano bloccati li difronte a me a dimostrazione che sarebbero morti dopo di me e poi come si permetteva questo stupido e arrogante vampiro di sfidarmi apertamente, affermando di volermi morta e soprattutto avendo offeso il ricordo di mio padre, il mio dolce e protettivo papà, sarebbe morto!!!

Ma era davvero troppo forte per me perché in bocca sentivo solo il sapore del mio sangue e il dolore mi appannava la vista perché non riuscivo a schivare i colpi, sapeva tutto, troppo di me, anche tecniche che non avevo quasi mai usato e che con lui avevo dovuto applicare, era la mia parte maschile e avevo paura davvero che sarebbe venuta la mia fine. Mi accasciai a terra serrando gli occhi e aspettando l’ennesimo colpo allo stomaco quando non arrivò altro che una debole carezza.

 Aprii di scatto gli occhi e non riuscì credere a quello che vedevo, era impossibile, voltai la testa verso l’altro vampiro e anche quello si era tolto la maschera ed era riamasta sola a vigilare i miei amici che non erano più arrabbiati ma esterrefatti come me. L’unica cosa che riuscì a fare era aggrapparmi al collo di quel vampiro stringendolo più forte possibile a me per non farlo andare via come nei miei sogni e piangere e ridere, mi sentì stringere ancora da altre braccia e singhiozzai più forte. Non volevo muovermi per nessun motivo al mondo da li, tra le braccia di mia madre e mio padre, beh le spiegazioni sarebbero arrivate dopo….

 

posso uscire dal mio nascondiglio???giurate che non mi ammazzate??va bene mi scuso tantissimo per aver abbandonato questa storia,ma ho avuto dei problemi,ma mi sono fatta perdonare con un capitolo molto,molto lungo e pieno di colpi di scena. oddio penso che il colpo è venuto a voi quando avete visto che ho aggiornato,vero?!dite la verità ahahah scherzo,volevo solo ringraziarvi per l'immensa pazienza che avete nell'aspettarmi e mi raccomando fatemi sapere che ne pensate ok?!!ciao baci liana ah dimenticavo il capirolo non è betato scusate eventuali errori grammaticali o ortografici ciaoooooooooooooooooooo

  
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