Birth of a True Dragon

di TheGreatAndPowerfulZael
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LIFE FIVE - SCHOOL
 
Ancora non riuscivo a capacitarmi della mia situazione.
-Rias-senpai...-
Buchou era sopra di me, entrambi nudi, sotto le coperte. Lo so, le avevo detto che di solito dormo nudo, ma se in casa iniziano a girare ragazze, non credo sia un'abitudine da mantenere.
-Sì, Aster-kun?-
-Ti ringrazierei molto se non fraintendessi le mie intenzioni. Non ho assolutamente...-
Mi guardò con gli occhi tristi, e disse:
-Ho capito... ma almeno mi lasci dormire qui?-
-Non mi pare di aver detto nulla in contrario al riguardo.-
Detto questo, mi girai e chiusi gli occhi. Rias decise di stendersi accanto a me, ma ad un certo punto sentii qualcosa di soffice premermi dietro la schiena.
-Rias-senpai, sono quelle che penso siano?-
Sentii poi le sue braccia avvolgermi, e mi disse:
-Almeno lasciati abbracciare.-
Sospirai, e le diedi la buona notte. Spero proprio che debba fare lo stesso discorso ogni notte d'ora in poi.
 
La mattina seguente fui il primo a svegliarmi, e, dopo essermi vestito con la nuova uniforme bianca del Comitato Disciplinare, facendo particolare attenzione a non svegliare nessuno, scesi al piano terra, dove iniziai a preparare la colazione, o, per meglio dire, le colazioni. Non conoscendo i gusti delle ragazze, preparai, oltre al classico succo di frutta, anche latte, caffè e tè. Una volta cotto il riso, lo versai nelle scodelle in egual misura, per poi aggiungere in tavola frutta e condimenti vari.
La prima a svegliarsi fu Raynare, che subito mi salutò con un inchino:
-Buongiorno, Aster-sama.-
Ancora lievemente stordito dal sonno, le chiesi:
-Senti, come mai questa storia del "sama"?-
Lei arrossì e rispose, imbarazzata:
-Lei mi ha salvato la vita, mi ha accolta, e mi ha protetta dopo il mio esilio da parte del Grigori. Rimarrò per sempre in debito con lei, e mi sembra doveroso chiamarla con rispetto e riconoscenza.-
La guardai, ulteriormente rimbambito da tutto quel ragionamento, e le risposi semplicemente:
-Come ti pare...-
Mi sedetti e iniziai a mangiare, e poco dopo scesero anche Rias e Asia, che, già vestite anche loro, iniziarono a mangiare assieme a noi: la colazione andò tranquilla, con le classiche quattro chiacchere della mattina. Una volta finita la colazione, io e Rias ci trovammo nella posizione di non saper che fare con Raynare e Asia:
-E ora?-
-Aspetta, chiamo Sona.-
Rias telefonò alla Kaichou, e fu subito chiarita la situazione: tramite un cerchio demoniaco vennero formate due nuove uniformi, che subito furono indossate dalle due ragazze.
-Asia, tu sarai in classe con Koneko, ed entrerai nel nostro club. Raynare, come puoi vedere la tua uniforme è bianca, quindi affiancherai Aster nel Comitato Disciplinare. Tieni a mente che dovrai nascondere le ali e non dovrai usare il potere del Sacred Gear che ti ha dato Aster, altrimenti sai bene quel che ti potrebbe succedere.-
Entrambe annuirono, e uscimmo tutti e quattro di casa.
-Asia, Koneko ti spiegherà tutto, e alla fine delle lezioni ti porterà nell'aula del club. Raynare... beh, lì sarà Aster a decidere.-
-Le mie decisioni si baseranno sul tuo comportamento durante la giornata, e soprattutto sul rispetto dei divieti che ti abbiamo imposto.-
Le due annuirono, e, camminando pian piano, arrivammo al cancello scolastico, dove tutti intanto s'erano come impietriti al passaggio di Rias, per poi posare gli occhi su di me, su Asia e su Raynare. Valanghe di commenti serpeggiavano fra la folla di studenti, e, sebbene l'avessi sopportato fino ad un certo punto, era giunta ora di smetterla. Perciò urlai:
-Giuro, al prossimo commento che sento segnalerò tutti i perpetratori al consiglio degli insegnanti per calunnia e diffamazione!-
Le voci si fermarono di colpo e, come se nulla fosse successo, la folla si dileguò all'interno della scuola. Rias mi guardò stranita, e io le risposi:
-Son qui da nemmeno una settimana e già sono riusciti a farmi saltare i nervi.-
Ci salutammo, e mentre Rias accompagnava Asia da Koneko, io mi presentai in classe assieme a Raynare, che prese il nome di Amano Yuuma. Le ore passarono con tranquillità fino alla pausa pranzo, quando esplose una lite nel cortile. Dopo aver fatto un cenno a Raynare, che aveva appena finito di mangiare, ci precipitammo subito sul luogo, dove due studenti stavano facendo a pugni.
-Calmatevi!-
Raynare, per provare la sua buona volontà, tentò di separarli, ma venne colpita allo stomaco da un calcio, cadendo a terra rovinosamente e tossendo, cercando di riprendere aria. Alla vista di ciò, mi gettai io nella mischia, placcando i due con una spallata e facendoli cadere a terra, e colpendo poi entrambi con un pugno sulla guancia, intimai loro di smettere.
-Se non volete tornare a casa con le ossa rotte, vi conviene smetterla. Intanto voi due verrete con me nell'ufficio del direttore.-
-E con quale autorità, dimmi?-
-Con quella del comitato disciplinare, ecco con quale. Non riconosci le divise bianche?-
Il mio tono di voce era altamente provocante, ma i due non osarono ribellarsi. Aiutai Raynare a rialzarsi, e le chiesi:
-Tutto bene, Yuuma-san?-
-Ora va un po' meglio, Aster-sama.-
Sul luogo, dopo qualche minuto, arrivarono Sona e Tsubaki, che chiesero cosa esattamente stesse succedendo. Ci avvicinammo a loro, e dissi:
-Sona-senpai, questi due studenti erano impegnati in una violenta rissa; Yuuma-san ha tentato di fermarli, ma è stata colpita, e quindi sono dovuto intervenire personalmente per bloccarli. Eravamo diretti ora all'ufficio del direttore per sottoporli al suo giudizio.-
Le due demoni annuirono, e Tsubaki replicò:
-Ce ne occuperemo noi, Kazetsuki-san. Porta Amano-san in infermeria piuttosto.-
-Come desidera.-
Presi il braccio di Raynare e me lo misi sulle spalle, sorreggendola:
-Andiamo, ok?-
-Ma io sto bene...-
-È meglio comunque confermarlo, ok?-
-Ok...-
-Dai, su.-
Ci incamminammo verso l'infermeria, lentamente, per evitare domande o insinuazioni varie, delle quali mi ero già ampiamente stufato la mattina. Il percorso non fu difficile, a parte per la rampa di scale, e, una volta arrivati, entrammo.
-A quanto pare non c'è l'infermiera... e vabbé.-
L'aiutai a distendersi su uno dei letti, e le sbottonai la blusa per controllare: una botta era ben visibile all'altezza del diaframma, e se fosse stata più alta, forse avrebbe potuto rompere una costola. Presi una pomata, e, dopo averla riscaldata un po' con le mie mani, iniziai a frizionare la parte contusa.
-Ma non serve, io sto... ah! È fredda!-
-Vuol dire che non l'ho scaldata abbastanza. E comunque, devo farlo, anche come premio: non hai usato il Sacred Gear, lance di luce o poteri soprannaturali. In sostanza, è una buona cosa.-
Lei rimase zitta ma sorrise, e aspettò pazientemente che finissi di massaggiare la botta.
-Sai, le tue mani sono... gentili. Ma anche forti. Come riesci a dosare tutta la tua energia?-
-Serve concentrazione. Se voglio far male, è ovvio che mi concentrerò sull'obiettivo, ma se devo usare queste mani per qualcosa di bene, devo agire con delicatezza. È difficile, ma non impossibile.-
Finii di spalmare l'unguento, e iniziai a riabbottonarle la blusa, quando lei, con una mossa d'agilità felina, mi prese il braccio e mi strattonò, facendomi cadere sopra di lei.
-Uhm... Raynare?-
-Sì?-
-Perché mi trovo in questa posizione?-
-Sul serio pensavi che sarebbe finito tutto così?-
-Non ho la minima intenzione di fare... beh, hai capito.-
Le lacrimarono gli occhi:
-Perché con Rias sì e con me no? Cos'ho che non va?-
Sospirai, e le dissi che non l'avevo nemmeno toccata la scorsa notte: piuttosto, era più o meno la stessa situazione di oggi. Le asciugai le lacrime e finii di abbottonarle la blusa: dovevamo tornare in classe.
 
Angolo di Zael
Lo so, è un sacco che non aggiornavo, chiedo scusa. Ma ora che sono finiti gli esami universitari avrò più tempo... se i miei non scassano le palle. Ma vabbé, ecco qui il nuovo capitolo, spero vi piaccia.
 
Zael




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