Stupid, Hokage!
Autore: Dragon gio (wolferetic sui forum)
Rating: Verde
Genere: Sentimentale,
Commedia
Personaggi: Naruto
Uzumaki, Sakura Haruno, Sai, Sasuke Uchiha
Coppia: NaruSaku
Contesto: Post Naruto
Shippuden
Note: Raccolta, One Shot
Stupid, Hokage!
Quando
le sue due fidate guardie del corpo Anbu, nonché amici di vecchia data, erano
venuti a prelevarlo alle prime luci dell’alba avevano capito che sarebbe stato
un viaggio tutt’altro che facile. Il neo sesto Hokage era nervoso, ansioso, più
sbadato del solito. Il dannato
viaggio diplomatico verso Suna non poteva avvenire in un momento peggiore:
Sakura, fresca mogliettina di Naruto sesto Hokage di Konoha, aveva avuto un
malore il giorno prima. Non sembrava nulla di grave, ma Naruto novello sposino,
era andato completamente nel panico. Sakura lo aveva quasi dovuto buttare fuori
casa a calci quella mattina, aiutata ovviamente dai due Anbu, alias Sai e
Sasuke. Naruto era l’Hokage e non poteva certo ignorare i suoi doveri, seppur
noiosi come una visita al Kazegage.
Il
modo più veloce per raggiungere Suna era in volo, quindi le creazioni di
inchiostro di Sai erano l’ideale. Sakura aveva assicurato tutti dicendo che
sarebbe andata in ospedale da lì a poche ore, per avere i risultati degli esami
fatti quando era svenuta. Avrebbe comunicato con Naruto tramite radio
trasmittente, così che lo sciocco baka ansioso si tranquillizzasse.
Conoscendolo sarebbe stato capace di arrivare davanti a Gaara, salutarlo con un
cenno, mollargli i documenti che dovevano visionare assieme e tornare di filata
a Konoha. Tutto ignorando le procedure e il comportamento che si convengono da
un capo villaggio.
Erano
in viaggio da appena dieci minuti e Naruto già si lamentava “Sakura-chan non mi
ha ancora contattato! Perché?! Sarà una cosa così grave che non vuole dirmi
nulla?!”
“Non
sarà nemmeno ancora arrivata in ospedale, Naruto!” Sai, alla guida
dell’imponente aquila di inchiostro tentava, inutilmente, di placare il suo
Hokage.
“Impossibile!
Aveva detto che ci andava subito! Dovrebbe già avere i risultati! È una cosa
grave, me lo sento!”
“Non
temere, andrà bene vedrai!”
“Come
diavolo fai a saperlo? Sei forse un medico?!”
Naruto
continuò a borbottare e imprecare, Sai sorrideva accondiscendente, Sasuke stava
per dare fuoco ad entrambi con l’Amaterasu.
All’ennesimo
piagnisteo, Sasuke esplose “Dobe, ancora una parola e giuro che ti butto giù a
calci!”
“Non
puoi Sasuke, sono il tuo Hokage!” il ghigno mefistofelico di Naruto non bastò
per mettere a tacere il giovane Uchiha. Sai non ne era certo ma poté giurare di
veder scintillare lo sharigan da sotto la maschera.
“Non
mettermi alla prova, Dobe!”
“Nemmeno
tu, Teme!”
“Come
è bella l’amicizia!” l’esclamazione totalmente nonsense di Sai parve zittire momentaneamente i due litiganti.
“Aha,
sono preoccupato! La mia Sakura-chan potrebbe essere addirittura in fin di
vita!”
“Naruto…”
“Sì,
Sai?” non capiva perché l’Anbu dalla pelle pallida si fosse sfilato la
maschera, non lo faceva mai.
“Se
non la pianti aiuto Sasuke a farti volare di sotto!”
Naruto
si gelò, il sorriso inquietantemente minatorio di Sai servì allo scopo. Sasuke
si ritrovò per una frazione di secondo a ridacchiare pure.
Proprio
in quell’istante, la ricetrasmittente di Naruto vibrò, una voce distorta e
appena udibile lo chiamò. Naruto scattò sull’attenti, le mani sudaticce
scivolarono un paio di volte sul volume del dannato aggeggio elettronico.
“Naruto…
mi ricevi?”
“Sì,
ti sento! Come stai? Cosa è successo?! Perché ci hai messo così tanto a farti
viva!”
“Taci,
razza di idiota e fammi parlare!” l’urlo di Sakura fu udito a diverse miglia di
distanza, ma il primo ad essere assordato fu proprio Naruto.
“Parla
allora! Che cosa ti è successo?!”
“Non
ho nulla Naruto, solo che…” il silenzio che seguì mise in allerta il trio di
ragazzi che tesero l’orecchio, attendendo con il batticuore le prossime parole.
“Sono
incinta!”
Dopo
averglielo detto, l’unico rumore che udì Sakura dalla ricetrasmittente furono
delle urla, un gran caos e poi il nulla. Strinse le labbra carnose tremando,
confusa. Un imboscata? Erano stati attaccati? Questo spiegava la brusca
interruzione della comunicazione.
“Sakura,
è tutto a posto?” Ino, che l’aveva accompagnata rimanendole accanto tutto il
tempo, si spaventò nel vedere l’amica così pallida.
“Ti
senti di nuovo male?!” Sakura deglutì e poi, come risvegliata da un incubo si
aggrappò alle sue spalle.
“E’
successo qualcosa, Ino! Dobbiamo mandare delle squadre in loro soccorso!”
Ino
comprese dallo sguardo terrorizzato di Sakura che doveva essere successo per
forza qualcosa. Qualcosa di brutto forse.
Corse
fuori dalla stanza, poi dall’ospedale e continuò fino a che non trovò Shikamaru
e Choji. Spiegò loro la situazione e in men che non si dica, erano state
organizzate due squadre di supporto pronte a raggiungere l’Hokage.
Sakura
attese, odiava farlo, detestava stare ferma lì senza essere d’aiuto. Le sue
gambe in effetti stavano per seguire Ino prima, ma poi un certo calore al
ventre la bloccò. Ora una vita cresceva dentro di lei, ed essa andava messa al
primo posto, sempre.
Massaggiava
piano la pancia, sperando, pregando di rivedere presto Naruto. Desiderando di
vedere la sua faccia da stupido deformata in un espressione ancora più stupida
del solito. Amava il suo stupido Naruto,
lo amava tanto.
Quando
vide le squadre rientrare e Naruto steso sulla barella, il cuore le saltò in
gola. Si precipitò da loro, da lui,
chiamando il suo nome con forza.
“Non
preoccuparti, Sakura! Ha solo un braccio rotto e qualche costola incrinata,
nulla di grave!” le parole di Ino furono di enorme sollievo per lei. Ripresasi
dallo spavento iniziale, tentò di tornare in sé iniziando a porre mille
domande.
“Da
chi siete stati attaccati?! E che cavolo facevate voi due, siete le sue guardie
del corpo!”
Sai
e Sasuke inarcarono rispettivamente un sopracciglio, poi si guardarono negli
occhi e ricambiarono lo sguardo verso Sakura con aria meditabonda. Dinanzi le
loro in comprensive facce sbottò “Allora?! Vi ho chiesto che diavolo è
successo!”
“Sakura-chan,
non è colpa loro! Non… siamo stati attaccati da nessuno…”
“Cosa?!”
“Vedi
Sakura… “ Sasuke si era stranamente deciso a dare spiegazioni. E trattandosi di
lui, Sakura era certa si sarebbe trattato di spiegazioni logiche.
“Il
tuo pseudo Hokage, Dobe, cretino colossale…”
“Sasuke…”
il colpo di tosse di Sai fece comprendere al compagno di non esagerare con gli
insulti, per quanto quel baka se li meritasse in quell’istante.
“Insomma,
tu hai detto che eri incinta, e questo coglione è cascato giù atterrando, anzi
rotolando, nella boscaglia sottostante!”
“Cascato…
giù…” ripeté incredula Sakura. Siccome Sai temeva non avesse compreso, fece
pure un disegnino mimando la scena con uno stile impeccabile.
Si
voltò allora verso il marito, sempre meno convinta “Quindi quelle ferite te le
sei procurato da solo...”
“Ehe
già! Pensa che per l’emozione mi son pure scordato di attivare la modalità
eremitica, così magari evitavo di rompermi tutto!” la risata di Naruto che
esplose subito dopo, contemporaneamente a quella isterica di Sakura, non
preannunciava nulla di positivo.
“Sakura-chan,
non ti sei spaventata vero?!”
“Chi,
io? Ma no figurati! Perché mai dovrei temere che mio marito, il futuro padre
del nostro bambino, attuale Hokage, protettore del villaggio, dovrebbe morire
in un modo tanto assurdo?”
“Sakura,
la tua faccia… mi fa paura…” balbettò Sai, e per fare lui una simile affermazione la situazione doveva essere grave. Gravissima. Difatti, pochi secondi dopo
tutti si dileguarono inventando impegni immaginari, perfino il team medico
abbandonò l’Hokage.
“Ehi,
il vostro Hokage avrebbe bisogno di cure!”
“Non
temere Naruto, ci penso io a te…”
“Davvero,
Sakura-chan?” Naruto già si pregustava la sua convalescenza a casa: coccole,
ramen, lavaggio della schiena e ancora coccole.
Ma
invece che ricevere un bacio, come si aspettavamo le sue labbra protese
goffamente in avanti, ricevette solo un pugno fortissimo che lo fece volare
letteralmente in cielo.
Poco
distante, Sai e Sasuke si concedevano una pausa gustandosi una tazza di tè,
seduti ad un chiosco.
“Sasuke,
non pensi che dovremmo aiutare il nostro Hokage?”
“Mh,
che si arrangi! Se è così idiota da cadere nel vuoto e non riuscire ad
atterrare decentemente, non si merita nemmeno il titolo di Hokage!”
“La
tua suona come la frase di un traditore!”
“Vuoi
che ti gonfi di botte come già feci tre anni fa?”
“Ricordi
male Sasuke, io ti ho sbattuto come
un vecchio tappeto…”
“Ti
ruppi un braccio, pittore da strapazzo!”
“Ed
io una gamba!”
“Attento
a te, non farmi incazzare!”
“Neanche
tu, Sasuke. E ricorda che sono il tuo superiore!”
Dopo
l’amichevole scambio di battute,
tornarono a bere quieti il loro tè caldo, ammirando il bel cielo sereno.
“Oh,
ma guarda! Questa volta deve essere atterrato ben oltre la foresta!” esclamò
Sai scrutando attentamente la figura color arancio fluo che aveva appena
solcato le nuvole, per poi sparire nel verde della boscaglia.
Sasuke
espirò profondamente, combattuto e seccato di dover lasciare a metà il suo
squisito tè. Si alzò e con gesti eleganti indossò la sua maschera. Sai eseguì i
medesimi movimenti “Lo hai individuato?”
“Sì,
andiamo?”
“Ovvio!
Il nostro Hokage ha bisogno di aiuto, dopo l’amorevole trattamento della sua
adorata moglie!”
Sasuke
sorrise, non nascose nemmeno il leggero sussulto provocato dalla risata
soffocata appena in tempo. Ma Sai se ne era accorto, ormai lo conosceva bene,
sia lui che il suo disfunzionale team Taka di cui era capitano. Rise a sua
volta e assieme al compagno sparì in una nuvola di fumo.
Naruto,
debitamente recuperato dai due Anbu, poté gioire e festeggiare il lieto evento
con la sua Sakura-chan solo il giorno dopo. Il pugno di lei era stato così
devastante che lo aveva mandato leggermente in coma per ventiquattrore. Ma al
suo risveglio Sakura era accanto a lui, apprensiva e piena di attenzioni.
“Diventerò
davvero padre…” fu la prima cosa che disse quando la vide. Sakura sorrise, una
mano scivolò sulla guancia bronzea del marito.
“Sì!
E farai bene a non svenire durante il parto, perché avrò bisogno del tuo
sostegno!”
“Ok…
farò il possibile per non morire di paura!”
“Scemo!”
“Non
scherzare, è vero! Voi donne fate cose incredibili, come partorire! Davvero, non
so come facciate a sopportare tutto quel dolore!” A quell’affermazione così
genuina non poté che scoppiare a ridere. Il suo Naruto era proprio uno stupido
di prima categoria. Un adorabile stupido.
Si
chinò su lui rubandogli un bacio, Naruto subì felice le sue labbra morbide. Si
gustò appieno il lungo scambio di lingua che le donò Sakura. Poi, quando era
ancora senza fiato lei gli balzò letteralmente a calvacioni.
“S…Sakura-chan,
aspetta! Credevo che nelle tue condizioni non potessimo fare niente… di certe cose!”
“Non
essere ridicolo! Possiamo fare tutto quel che vogliamo…”
“Sicura?”
“Sono
io il medico, decido io cosa mi fa male o meno!” ruggì la giovane afferrandolo
con forza per le spalle, tenendolo premuto al letto “Ora taci e baciami,
stupido Hokage!”
Naruto,
letteralmente sopraffatto da questa nuova versione di “Sakura predatrice”, si
diede alla pazza gioia. Sebbene gemesse fortemente di dolore per le costole
rotte, le varie contusioni e il braccio ingessato.
Ma
non poteva respingere cotanta beltà, il suo amico
in mezzo alle gambe non glielo avrebbe mai perdonato.
END
13-02-2014
Buon
San Valentino gente!! :D Sono davvero felice di essere riuscita a scrivere qualcosina
per tale evento, ci tenevo, ed era tanto tempo che non mi venivano buone idee
per i miei due amori, ma il cap 663 ha smosso fortemente i miei feels NaruSaku!
♥ Mi sono sempre
immaginata come avrebbe potuto reagire Naruto nel sapere che Sakura era
incinta, volevo creare qualcosa di molto comico e imprevedibile, spero
di
esserci riuscita! XD Sto anche pensato a come reagirebbe Sai se la
lieta
notizia arrivasse a lui (rammentate che io amo follemente anche la
coppia
SaiSaku) LOL, magari ci scriverò qualcosa un giorno! XD Comunque
sia, questo è il mio personalissimo regalo per i miei friends
del forum Naruto & Sakura - Promise of a Lifetime, vi adoro ragazzi/e! ♥ ♥
Un
grande saluto a tutti miei cari, e ancora Buon San Valentino dalla vostra Giò! :D
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