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«
INUYASHA!» Continuava ad urlare
l'impostora.« SBRIGATI
,TI PREGO! TRA
POCHI ISTANTI IL VELENO INIZIERÀ A FARE EFFETTO! NON
C'È
PIÙ MOLTO TEMPO!» Seguitava insistentemente.
Nel frattempo, i miei
occhi seguivano il volto di Inuyasha, era in
evidente panico, lo conoscevo bene, sapevo che, nonostante il suo lato
istintivo volesse combattere, la paura di poter perdere una di noi due
lo bloccava. Avrei voluto dirgli che ero io quella vera, quella reale,
quella viva...quella che non avrebbe mai perso e quella che da sempre
gli voleva bene. Avrei voluto confessargli parecchie cose ma, in quel
momento rimasi in silenzio, muta come una codarda. In
realtà,
proprio come Inuyasha, anch'io avevo paura, pensavo che, qualunque cosa
gli avessi detto, lui non mi avrebbe creduta e avrebbe salvato Kikyo
lasciandomi tra le grinfie di quel mostro.
«INUYASHA!» Persisteva quel maledetto
falso.
Inuyasha restava in
silenzio, molto strano per uno come lui. Mi
chiedevo che avesse in mente, mi domandavo cosa stesse pensando, se
fosse indeciso su chi salvare, come avrebbe agito...già,
forse,
ero io la più confusa in quel frangente....Ero insicura,
dentro
di me albergavano una miriade di pensieri negativi ma, una piccola
parte di me continuava a ripetermi:" Tranquilla, andrà tutto
bene..."...Si, dovevo avere fiducia in lui, credevo in quello stupido
mezzo demone, in cuor mio, sapevo che avrebbe fatto la scelta giusta.
Feci un respiro profondo e...
«AAAAAH! MA
INSOMMA VUOI DECIDERTI O NO?!?» Urlai. Non volevo pronunciare
il suo nome, non io, non in quella situazione.
Udite le mie urla,
Inuyasha accennò un sorriso e, continuando a brandire
Tessaiga, si preparò a scagliare un Kongosoha verso
Morinobu. I numerosi cristalli di diamante che si vennero a creare,
trafissero brutalmente il corpo del demone ma senza ucciderlo, il suo
vero obiettivo era l'antidoto, l'attacco, infatti, era servito a far
cadere la boccetta con l'antidoto dalla veste di Morinobu.
«T...tu...maledetto
scarto...come hai osato...» Pronunciò il demone
che adesso giaceva a terra privo di energia.
«E tu hai il
coraggio di definirti un Dio? Tsè, guardati, sei stato
ridotti a brandelli da uno dei miei attacchi più deboli. Non
vali niente.» Schernì Inuyasha
continuando a pavoneggiarsi come un idiota. Era questo uno dei tanti
lati che meno sopportavo, odiavo quel suo vantarsi di tutto
ciò che lo riguardava: io di qua, io di là, sono
il più forte, i miei attacchi sono potentissimi...si dava
più arie di una prima donna...Sono certa che, se avessi
continuato a rivolgergli la parola, gli avrei ordinato di mettersi
accuccia ma, almeno per quel momento, decisi di non intervenite.
Inuyasha
avanzò qualche passo, prese la boccetta che conteneva
l'antidoto e, dando le spalle al suo nemico, si fermò
davanti al bivio: a destra io, a sinistra colei che sembrava essere
Kikyo. Rimase qualche attimo a riflettere e, restando immobile,
tornò a rivolgersi al suo avversario.
«Ehi,
tu...Pensi davvero che non me ne sarei accorto? Mi spiace per te ma, la
sacerdotessa che conoscevo un tempo, non avrebbe mai reagito
così davanti ad una situazione come questa, non avrebbe mai
urlato il mio nome in modo così sconsiderato e, meno che
mai, mi avrebbe supplicato di salvarla. La sacerdotessa che conoscevo,
non era così...già, non era così. » Proferì con tono
malinconico.
Continua
a pensare a lei..Dentro di lui, Kikyo è ancora viva.. Adesso, nella mia mente c'era
spazio solo per quel pensiero. Ero a conoscenza dei sentimenti di
Inuyasha ma, assistere ad una scena del genere e vedere il suo volto
turbato, era tutta un'altra storia.
Si diresse verso Kikyo
e, dopo averla guardata negli occhi per un istante, squarciò
la sua figura a mani nude, quello che ne rimase furono dei frammenti di
legno portati via dal vento. Subito dopo, Inuyasha si voltò
e lanciò un Maidou Zangetsuha accompagnato da un urlo
frustrante, Morinobu venne risucchiato da una delle numerose fratture
che si erano venute a creare e sparì per sempre nel regno
dei morti. Passo dopo passo, si pose davanti a me, a me che non
riuscivo a guardarlo negli occhi...Mi liberò dalla presa
dell'albero e subito precipitai al suolo...
Finalmente
libera.
Pensai sollevata incurante del dolore per la caduta.
«Sei un
disastro.» Commentò Inuyasha
con le mani ai fianchi. Era serio oltremisura. «Forza,
aggrappati a me.» Continuò e, come
se fosse la cosa più naturale di questo mondo, mi sistemo
delicatamente sulle sue spalle.
Dopo l'accaduto,
nessuno di noi proferì parola, io non ne avevo il coraggio e
lui...lui chissà a cosa pensava...attorno a noi c'era solo
quiete e in lontananza, si riusciva a percepire il flebile verso di
alcuni grilli che annunciavano l'imminente arrivo della sera.
Eravamo ancora lontani
dal villaggio quando Inuyasha decise di sostare in mezzo al bosco. Era
stanco, affamato e, probabilmente, anche spossato.
«Devo averl
lasciato nei paraggi la tua borsa.» Disse pensieroso guardandosi
attorno. «Ah, eccola
laggiù. Aspettami qui, vado a prenderla.»
Si comportava in un
modo decisamente atipico, era generoso, premuroso e, in un certo qual
modo, anche affettuoso, mi sentivo a disagio di fronte a tutte quelle
attenzioni da parte sua. Mi trovavo seduta alle pendici di un albero,
già..un altro e prima che potessi rendermene conto, mi
ritrovai a seguire la figura di Inuyasha che via via si faceva sempre
più vicina.
«Ecco qua,
prima di ritrovarti pensavo potessi essere affamata così mi
sono portato dietro la tua borsa.» Spiegò sedendosi
accanto a me.
«Poi hai
visto Kikyo e hai scordato tutto il resto... »Idiota, ero solo una
grandissima, stratosferica idiota, mi pentì quasi subito di
aver pronunciato quelle parole ma, ormai, le avevo dette e non potevo
che darmi ripetutamente della stupida. Inuyasha non rispose e
continuò a fissare il fuoco che aveva accuratamente acceso
con l'uso del mio accendino.
Il silenzio
tornò sovrano. C'era una strana atmosfera quella sera, era
tutto eccessivamente buio e il fuoco era l'unica cosa che illuminava,
anche se di poco, l'ambiente circostante. Alzai gli occhi al cielo e
ammirai le innumerevoli stelle che solo un periodo medievale poteva
regalare. Rimasi a lungo ad osservare quel panorama, finché,
finalmente, capì il motivo di quell'oscurità: era
una notte di tenebra, una notte senza Luna. Subito mi voltai verso
Inuyasha che, infastidito, sembrava volesse fulminarmi con quei suoi
occhi marroni.
«Beh? Si
può sapere che hai da fissare? Mi dai sui nervi.» Disse irritato. Come se fosse
semplice. Per un breve lasso di tempo, lui sarebbe stato come me, un
umano, ma nonostante questo potesse farmi sentire più vicina
a lui, in quel momento, io mi sentivo lontana anni luce dal cuore di
Inuyasha. Adoravo guardare il suo aspetto umano, soprattutto quella
sera, quando la luce del falò lo rendeva ancora
più affascinante.
«Inuyasha?» Chiesi intimorita evitando di
incrociare il suo sguardo.
«Si? Che
vuoi?» Rispose freddamente.
«Scusami.
Per prima intendo, non volevo essere scortese ma l'ho fatto. Ti chiedo
scusa.» Continuai.
«Ah, lascia
perdere. Ribattè lui. Piuttosto, stai bene?» Domandò voltandosi
verso di me.
«Come? Ah,
si.» Risposi.
«Sai, ad
essere sincera, in quei momenti ho avuto un po' di paura.» Confessai. Ero stranamente
docile, sentivo che quella sera avrei potuto dirgli tutto senza la
minima esitazione.
«Paura? E
perché mai? Ero venuto a salvarti no?» Rispose risoluto. A volte, la
sua mancanza di tatto mi lasciava perplessa.
«A dirla
tutta...»Forza,
ormai sei in ballo no? «Ecco...Pensavo
avresti salvato Kikyo.» Ammisi timorosa.
«Salvarla
dici? Com'è possibile salvare una persona morta?» Considerò. «Ammetto
che averla vista mi ha spiazzato ma, io ero in quel luogo per salvarti
e niente e nessuno me lo avrebbe impedito.» Continuò. Non
sapevo come interpretare quelle parole e così decisi di
essere ancora più crudele di quanto già non fossi
stata prima.
«È
perché le somiglio, non è così? Fai
tutto questo per me perché il mio aspetto somiglia al
suo, la amavi così tanto che non puoi fare a meno di
salvarmi. Non vuoi che anch'io muoia come lei.» Ce l'avevo fatta, ero
riuscita finalmente a dirgli quello che da tanto mi portavo dentro, le
mie parole erano amare, molto amare ma, io non avevo la minima
intenzione di fermarmi. «Mi vuoi al
tuo fianco, solo perché le somiglio!» Gli urlai alzandomi di
scatto. Ero un mostro, mi sentivo sollevata per il precedente
sfogo ma, al tempo stesso, mi sentivo uno stazio. Probabilmente, quelle
parole ferirono più me che lui ma, non potevo non pensare
che, il mio discorso avrebbe potuto ferirlo e, senza che me ne rendessi
conto, sul mio viso iniziarono a scendere delle lacrime che pian piano
mi annebbiarono la vista.
«Tu le
somiglieresti?» Chiese infuriato drizzando in
piedi. «Tu le
somiglieresti?» Ribadì
afferrandomi il polso destro. «Da sotto
quale assurdo punto di vista puoi affermare una cosa del genere?!» Continuò. «Esteticamente
sarete anche simili ma Kikyo era una donna elegante, seria, composta e
decisamente più aggraziata di te. Tu sei una solo una
stupida rozza, per niente elegante e sgraziata sotto ogni immaginazione!» Ad ogni frase avanzava un
passo e io non potevo fare altro che indietreggiare. «È
vero, la amavo ma questo è successo molto tempo fa,
è anche vero che averla vista di nuovo mi ha fatto pensare
ma non ho provato quello che intendi tu! Hai ragione, non voglio che tu
muoia ma per ben altre ragioni e ti voglio al mio fianco
perché nonostante la tua stupidità sei troppo
importante per me!» Lo vidi avvicinarsi,
tanto da sentire il suo respiro su di me e mi abbracciò con
quella delicata brutalità di cui solo lui era capace. Si
allontanò leggermente da me e nostri sguardi si
incontrarono per l'ennesima volta. «Quanto mi
dai sui nervi! »
«Che co...»Non feci in tempo a terminare
la frase che subito fece scontrare dolcemente le nostre labbra. Rapido
si allontanò e altrettanto rapido tornò a
reclamare le mie labbra, questa volta per un bacio più
profondo, più impetuoso, così forte da riuscire a
buttarmi al suolo, così delicato da rendermi completamente
assuefatta da lui, che continuava a tenermi stretta a sè, la
sua mano cominciò a scivolare prima sul mio collo, poi sul
mio petto. Ero a terra e lui, sopra di me, continuava a baciarmi, ad
accarezzarmi e, infine, mi spogliò con dolce
sensualità, accompagnando ogni suo movimento con gemini di
piacere che accrescevano in me il desiderio di averlo. Insicura ed
impacciata, decisi a svestirlo, ricambiando quelle premure che fino a
quel momento mi aveva donato ma, cogliendo il mio disagio, fu lui a
farlo. Veloce, si tolse di dosso la veste del cane di fuoco, mostrando
nudo quel corpo che più volte mi aveva fatto da scudo
salvandomi, a volte, anche la vita. Eravamo nudi, distesi sull'erba in
una notte di Luna Nuova.
Mi
accarezzò il seno e, giocandoci, lo neverò, lo
assaporò. L'istante dopo lo sentì entrare in me
con forza e decisione ed emisi un gemito di piacere che
riecheggiò in tutta la foresta. Le braccia di Inuyasha mi
tenevano stretta, mi sentivo in trappola, in una prigione da cui mai
avrei voluto evadere, con altrettanta forza legai le mie gambe attorno
al suo fondoschiena. Sentì il suo respiro sulla mia spalla,
ed io, con gli occhi socchiusi, decisi di godermi appeno quei suoi
respiri che tanto mi facevano sussultare. Continuò a
muoversi dentro di me, alternando gemini e sospiri. Timidamente,
aprì gli occhi e vidi il suo sguardo puntato su di me,
sensuale, soddisfatto, come se godesse nel vedere ogni mia singola
reazione. D'un tratto, i suoi movimenti si fecero più rudi e
veloci, e i nostri gemini più forti. Sentì il
cuore scoppiarmi e un calore si espanse in tutto il mio corpo, come un
incendio dirompente. I nostri gemiti cessarono e lui, ansimante,
continuava a trafiggermi l'animo con il suo sguardo. Non so quanto
tempo fosse passato e sinceramente non me ne importò
nemmeno, riuscì a sentire i nostri cuori che battevano
all'unisono ed era l'unica cosa che importava davvero, mi facevano capire
che tutto quello che avevo provato attimi addietro, non era un sogno ma
la realtà. Erano serviti solo pochi istanti per scacciare
tutte le insicurezze che provava il mio cuore, mi sentì
serena, libera finalmente di provare felicità, la
vera felicità, quella che solo lui era capace di
donarmi.
Voltai lo sguardo per
non dover nuovamente incrociare il suo.
«N...non
guardarmi così. È imbarazzante.» Ammisi con un filo di voce.
«Prima
però, non sembravi per nulla imbarazzata, o sbaglio?» Considerò Inuyasha
con fare ironico.
«Idiota...» Commentai infastidita.
«T... »Provò a rispondere
ma riuscì ad emettere un solo fonema. Pronò
nuovamente ma continuava a bloccarsi, il suo volto mostrava l'imbarazzo
che la sua voce provava a nascondere.
«Emh? Che ti
prende?» Chiesi stranita. «Inuyasha?
E' tutto apposto?» Continuai a chiedere.
«AAAH! Sta zitta.» Urlò infastidito. «Ti amo
brutta stupida!
Concluse rifugiandosi sul mio petto.
«Lo so.» Rivelai divertita.Volevo solo
stuzzicarti un po'.» Proseguì
soddisfatta.
«Coosa?!?» Sbraitò lui in
pieno disagio.
Eravamo ancora nudi,
distesi in quel prato, ancora abbracciati, ancora
desiderosi l'uno dell'altra.
«Inuyasha?» Chiamai dolcemente.
«Che vuoi?» Rispose imbronciato, ancora
con il volto nascosto.
«Ti amo
anch'io.» Dichiarai contenta.
«Scema. Lo
so anch' io.» Concluse.
Le stelle erano ancora
alte nel cielo, il fuoco stava quasi per spegnersi ma noi, incuranti di
tutto e di tutti, continuammo a restare abbracciati fino a quando,
stremati dagli eventi, ci addormentammo l'uno fra le braccia
dell'altro. Quella notte, decisi che niente e nessuno avrebbe mai
potuto dividermi da Inuyasha, era uno stupido, un egoista e un borioso
di prima categoria ma lo amavo, e avamo anche quei lati del suo
carattere che non proprio non sopportavo, perchè erano
proprio quei lati che facevano di Inuyasha, il mezzodemone della mia
vita.
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Faticaccia,
faticaccia ma finalmente sono riuscita a trovare un finale
(più o meno) degno per la mia storia! Mi auguro di vero
cuore di non avervi deluso in nessun modo. ho provato in tutti i modi a
rendere il finale degno di tale nome e tutt'ora ho paura di non esserci
riuscita, quali sono i vostri pareri? ç__ç
Averla
finita mi riempie di gioia ma anche un po' di malinconia, mi spiace,
ormai mi ero affezionata XD
Vorrà
dire che mi dedicherò anime e corpo (si fa per dire) alla
nuova storia che sto scrivendo, spero seguiate anche quella (ma chi
sono io per dirvi una cosa del genere? T_T). Spero di risentirvi
presto! =^^=
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