Sonia Pomodoro

di Pedio Uichi
(/viewuser.php?uid=645294)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Avendo rifiutato assolutamente qualsiasi tipo di aiuto dall’alieno in questione, Sonia iniziò a scrivere delle sue prigioni. Pensava al suo adorato gattino, ormai sicuramente defunto per via della solitudine, il piccolo ArciCat.
Un paio di anni dopo la sua morte, alcuni giorni prima della sua uscita di prigione (#vedichesfiga) nella sua cella entrò un certo Silvio Pellico che , trovando questo suo scritto, lo riciclò come:
“Le mie prigioni” by Silvio Pellico.

Fu un successo inaspettato.
Peccato che non venne attribuito a Sonia.

Sonia viene ricordata tutt’oggi come la miglior chef di pappa al pomodoro nel mondo e del famosissimo detto napoletano:
- Ma tu vuliv a pizz, ca pummarol ncopp. {cit. Sonia}


Fine.

Copyright. Testa di Antonio.
Fonti:
- Wikipedia
- AngoloTesti
- Piero Angela
 
The End.



Grazie.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2488256