Avendo rifiutato assolutamente qualsiasi tipo di aiuto dall’alieno in questione, Sonia iniziò a scrivere delle sue prigioni. Pensava al suo adorato gattino, ormai sicuramente defunto per via della solitudine, il piccolo ArciCat.
Un paio di anni dopo la sua morte, alcuni giorni prima della sua uscita di prigione (#vedichesfiga) nella sua cella entrò un certo Silvio Pellico che , trovando questo suo scritto, lo riciclò come:
“Le mie prigioni” by Silvio Pellico.
Fu un successo inaspettato.
Peccato che non venne attribuito a Sonia.
Sonia viene ricordata tutt’oggi come la miglior chef di pappa al pomodoro nel mondo e del famosissimo detto napoletano:
- Ma tu vuliv a pizz, ca pummarol ncopp. {cit. Sonia}
Fine.
Copyright. Testa di Antonio.
Fonti:
- Wikipedia
- AngoloTesti
- Piero Angela