14. Spiegazioni
Rimasi lì, legato, con quella maledetta risata che mi
riecheggiava in testa. Cieco, per giunta, senza nemmeno sapere come
avevo fatto a diventarlo. Che bella barzelletta.
- Maledizione! - urlai. Non sapevo nemmeno perché l'avevo
fatto. Ero sul punto di collassare. Stavo impazzendo. Prima Allyn
catturato, adesso questo. Ero al limite del crollo nervoso. Era
decisamente troppo per essere successo in due giorni.
- E' inutile che urli, tanto non torna indietro - mi sentii dire.
Quella voce un po' mi spaventò. Veniva da vicino, da molto
vicino, non più di un paio di metri.
- Chi sei? - chiesi.
- Uno nella tua stessa situazione.
- Vuol dire che nemmeno tu puoi vedere?
- No.
- Cosa ci hanno fatto?
Lo sentì mugugnare. - Sono dei pazzi, sono completamente
pazzi - disse a denti stretti - Vogliono usarci per un rituale. E'
qualcosa di inconcepibile, di mostruoso. Sono dei pazzi fanatici se
pensano di riuscirci.
- Che rituale?
Non mi rispose. Continuò a mormorare che erano dei pazzi, ma
non mi rispose. Preferii non insistere. Mi chiusi in me stesso, e
cominciai a pensare. Un rituale? Che rituale? La magia non esisteva,
non si potevano effettuare rituali. Ma allora, se la magia non
esisteva, come avevano fatto a rendermi cieco senza nemmeno sfiorarmi
gli occhi? Perché gli occhi ce li avevo ancora, almeno di
questo ero sicuro. E Allyn, dov'era? Era ancora là al fiume,
oppure avevano preso anche lui come me?
Passò un po' di tempo, durante il quale cercai di
riflettere. Non giunsi a niente, ma almeno questo mi permise di
mantenere il controllo.
Il pokemon con cui avevo parlato prima continuava a mugugnare poco
lontano da me. Lui probabilmente era impazzito. Provai a chiedere
ancora di quale rituale stesse parlando. Lo sentì esitare
per alcuni secondi, ma alla fine si decise: - Sono dei fanatici.
Venerano una specie di entità, uno Spiritomb, mi sembra di
aver capito. Pensano che per farlo risorgere - perché
è morto, se non l'avevo detto - ci vogliano dei sacrifici. E
ci vogliono sacrificare. Ieri sera hanno fatto il primo rituale. Hanno
tolto la vista a me, a te e a un altro. Prima la vista, poi la parola,
poi l'udito, poi il sangue e infine l'anima, così dicevano,
quei pazzi. Era terribile. Continueranno di sera in sera, gliel'ho
sentito dire, finché di noi non rimarrà niente.
Oh sì che lo faranno, sì sì. - e
riprese a mugugnare fra sé.
Quella spiegazione mi spiazzò. Mi volevano sacrificare per
far risorgere un pokemon defunto? Aveva ragione, erano dei pazzi. Non
poteva funzionare. La magia non esisteva, e non si poteva far risorgere
i morti. Non si poteva, eppure i miei aguzzini dovevano essere convinti
di sì.
Non poteva finire così. Dopo tutta la strada che avevo
fatto, dopo tutte le battaglie che avevo combattuto, adesso dovevo
morire sacrificato da dei pazzi fanatici per far tornare in vita
un'entità diabolica. La mia era stata una ricerca vana,
un'esistenza inutile. La mia e quella di Allyn, se avevano preso anche
lui. Un momento, non aveva nominato che c'era anche un altro pokemon?
- Hey! - lo chiamai - Hey! Hey, rispondimi!
- Cosa c'è? - mi chiese in tono brusco.
- Prima avevi detto che oltre a noi due avevano usato anche un altro.
Che pokemon era?
- Che pokemon... era? - mi chiese perplesso.
- Sì, che pokemon era?!?
- Dunque, fammi pensare... forse un Makuhita, o forse... un Totodile.
Sì, sì, era un Totodile, ne sono certo.
Un Totodile? Tirai un sospiro di sollievo. Allyn non era nelle loro
mani. Almeno questo voleva dire che sarebbe sopravvissuto, rinchiuso
nella pokeball ma vivo. Forse lui avrebbe potuto concludere la ricerca.
Forse non tutto era perduto per lui.
- Prima parlavi di un rituale - gli chiesi adesso, in tono molto
più tranquillo - Che genere di rituale?
- Lo hanno iniziato ieri notte. Dicono che perché sia
efficace bisogna farlo sempre nello stesso periodo del giorno di quando
è stato iniziato. Si sono messi in cerchio, e hanno
cominciato a cantare. Ma non era un canto normale, era qualcosa di
abominevole. E poi quel dannato Wigglytuff ha cominciato a recitare il
rituale. Cantava anche lui, ma sembrava che le sue parole non uscissero
dalla sua bocca. Diceva qualcosa come di prendere il dono offerto, di
avere pazienza perché non tutto era ancora pronto. Ha preso
un vaso, e ha cominciato a toccare il Totodile. Quello urlava, era
terrorizzato. Parlava in modo strano, e nel frattempo lo sfiorava alle
tempie e sulla fronte. Poi così, di punto in bianco,
è svenuto, mentre il Wigglytuff veniva verso di te. Eri
già svenuto - perché eri svenuto, sai? - e con te
ha fatto in pochi secondi, e poi è venuto da me. Ho provato
a lottare, ma è stato tutto inutile. Mi hanno avvelenato con
Velenospina, e poi hanno preso la vista anche a me. Poi mi sono
svegliato qui, cieco. Penso che non abbiano ancora finito.
Quindi era così che avevano fatto a farmi diventare cieco.
Mi avevano manipolato qualche nervo, magari me l'avevano addormentato,
così da non farmi vedere più niente. Era
sicuramente questa la spiegazione, perché la magia non
poteva esistere.
Ma non ero disposto a finire così. Anche se ero cieco,
potevo sempre recuperare a vedere. E soprattutto ero ancora vivo, e da
vivi si poteva tutto. Non gli avrei permesso di utilizzarmi per i loro
scopi. A quel punto presi a muovermi come un forsennato. Tentavo di
rompere o almeno di allentare le corde. Ma più mi dimenavo,
più quelle si stringevano. Sembrava che fossero state fatte
apposta per non far scappare nulla.
Smisi presto, ma non mi rassegnai. Forse il pokemon che mi parlava mi
poteva dare una mano.
- Hey! Che pokemon sei?
- Che pokemon sono? Umh, un Houndour, perché?
Perfetto.
- Sei capace di rompere queste corde, magari a morsi?
- Perché, pensi che non ci abbia già provato? Non
sono completamente stupido.
Con quella frase crollarono tutte le mie speranze. Era finita.
Definitivamente finita. Ero destinato a fare una fine orribile, senza
possibilità di scelta. Una fine del tutto vana, per giunta,
visto che i morti non si possono riportare in vita. Era quindi quello
il modo in cui sarei morto. Sacrificato per una causa persa in
partenza. Bella fine, bella fine davvero. Una degna fine per una degna
vita quale era stata la mia.
Da allora rimasi in silenzio. Tornarono di nuovo per portarmi da
mangiare, e buttai giù tutto senza fiatare. Gli ultimi pasti
di un condannato a morte non dovevano essere né deliziosi
né immangiabili, servivano solo a farlo tirare avanti fino
al momento fatale.
Col passare del tempo l'aria si fece più fredda, e non
sentì più il calore del sole sulla mia pelliccia.
Si era fatta sera, e presto il rituale sarebbe continuato. Mi misi solo
ad attendere.
Alla fine sentii che stava venendo qualcuno. Venni slegato, tranne le
mani e i piedi, e sentii che venivo sollevato da terra con Telecinesi,
e venni portato via.
Nota dell'autore
Per celebrare il mese di permanenza su EFP, ecco un nuovo
capitolo di Change of Life! Chissà cosa succederà
ai nostri protagonisti? Matt verrà davvero sacrificato? E
dove sarà Allyn?
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