Capitolo
2: La seconda occasione
“Non
arrenderti mai,
perché quando pensi che sia tutto finito,
è il momento in cui tutto ha inizio.”
Matthew era seduto su quella spiaggia solitaria, mentre avanzava
l’imbrunire. I granelli di sabbia scintillavano ancora qua e là, ma con
colori più opachi ed evanescenti. Si era alzata una leggerissima brezza
che con dolcezza cullava gli alberi più alti alle sue spalle. E lui era
lì, quasi ai confini del mondo, rilassato e in pace. Aveva fame e sete,
ma non gli importava. Cercava, piuttosto, di reprimere quelle
necessità, godendosi le carezze che il vento gli riservava in
quell’attimo d’estasi. Aveva il viso rivolto verso l’alto, gli occhi
chiusi. I lunghi capelli ricci, castani, ondeggiavano all’indietro,
oltre le sue spalle. Un leggero sorriso gli illuminava il volto. Era la
speranza a sorridere, la speranza di raggiungere una fine. Di essere
libero. Di essere salvato da qualunque cosa dovesse essere salvato. Si
era svegliato, e aveva trovato un mondo in cui era ancora necessaria la
sua presenza ad attenderlo. In quel momento, naufrago su una spiaggia
di vita, reduce da chissà quale destino, vedeva davanti a sé
l’enormità di quello che poteva ancora fare. Un insieme di possibilità
gli scorreva nella mente come in un rapidissimo flash. Quella spiaggia
gli stava dando una seconda occasione. Lo sapeva. Lo aveva sentito fin
da quando aveva aperto gli occhi. Ora doveva solo decidere quale mossa
fare in quella scacchiera inesplorata.
Mentre Matthew era immerso in tali pensieri, il sole si spense
definitivamente oltre l’orizzonte. Un'enorme macchia dalle
infinite tonalità di rosso si estese nel cielo, creando forme confuse,
idee vaganti trasformatesi in morbide nuvole d’arancio. Le prime stelle
si resero visibili nel cielo, come bianchi spilli d’eternità, fisse su
quella tela cremisi. Lo sguardo di Matthew era meravigliato. Aveva
dimenticato il dolore alle gambe e al petto, le sue sciagure, la fame e
la sete. Ogni cosa svaniva di fronte alla bellezza di una visione così
suggestiva e ancestrale.
«Uno spettacolo impressionante, non è vero?»
Una voce limpida e penetrante ruppe con decisione quel momento
contemplativo. Matthew era stupito. Per un paio di volte si
domandò se avesse sentito bene. Poi si voltò. Un ragazzo si
ergeva, a braccia incrociate, al limitare della jungla. Aveva la
carnagione scura, ma non nera come il carbone, piuttosto bruna e
bronzea, i capelli erano aggrovigliati su se stessi, formando dei
dreadlocks, e raccolti con una sorta di elastico dietro la testa.
Indossava un gilet azzurro, molto leggero e per di più esageratamente
usurato, tanto da lasciar intravedere dei piccoli buchi lungo la sua
superficie.
Matthew era pietrificato. Cercò di parlare ma, quando ci provò, non
uscì alcun suono dalla sua bocca. A quanto pareva, come conseguenza della
sua disavventura da esule, aveva perso la voce.
«Non preoccuparti, non c’è bisogno che ti sforzi.»
Il ragazzo aveva parlato nuovamente con il suo tono sottile,
mentre avanzava a piccoli passi verso di lui.
«Non aver paura», disse, «ecco, tieni!»
Estrasse da una piccola borsa a tracolla una bottiglia di vetro, colma
di freschissima acqua scintillante e la porse a Matthew insieme a della
frutta che portava con sé. Quest’ultimo non fece troppi complimenti e,
nonostante fosse molto sospettoso, iniziò a divorare il pasto che gli
era stato concesso e a dissetarsi con piacere. Ogni tanto lanciava
delle occhiate stranite al suo misterioso ospite.
«Sei un Esterno, non è vero? Io mi chiamo Nathan.»
Cosa voleva dire con “un Esterno”?, pensava Matthew. Le sue frasi
erano criptiche, senza senso.
Nathan vegliò su di lui finché non ebbe finito di mangiare, poi
pronunciò poche parole, ma intense e cariche di significati da poter a
mala pena essere compresi.
«Raggiungimi solo quando sei pronto. Non avere fretta. Il tempo è tutto
tuo. Quest’isola, dopotutto, è soltanto troppo piccola.»
Poi Nathan indietreggiò e, prima che Matthew avesse l’opportunità di
replicare, era sparito nella selva. Come un fantasma.
L'Angolo
dell'Autore
Ehilà! Siccome siamo ancora all'inizio, ho deciso di pubblicare almeno
un altro capitolo, per farvi assaggiare un po' le atmosfere che si
respireranno in questa storia. Sto procedendo spedito, quindi non credo
che ci siano grossi problemi. Fatemi sapere cosa ne pensate! :) E, per
il seguito, restate connessi!
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