cap5
Maggie si rigirava nel letto, senza riuscire a prender sonno. Come
tutte le sere i suoi pensieri la tormentavano senza sosta. Erano sempre
le stesse orribili sensazioni. Solitudine, tristezza, abbandono... E
come tutte le sere, gli occhi le si riempivano di lacrime.
Così
si premeva il cuscino sulla faccia, per non fare troppo rumore e non
svegliare suo fratello che dormiva nella sua stessa stanza. Si
girò verso il comodino, verso una fotografia. C'era una
donna
bellissima. Aveva splendidi occhi verdi e luminosi capelli castani. E
sorrideva, contenta!
"Mamma..." bisbigliò Maggie tra i singhiozzi. Prese la
cornice e
l'avvicinò. L'accarezzò con le dita e sorrise:
"Come sei
bella..." e strinse a sé la cornice. "Perché te
ne sei
andata mamma... perché mi hai lasciata sola... io ho bisogno
di
te!"
"Maggie!" ad un tratto una vocina irruppe nella stanza. La ragazza
conosceva bene quella voce, così si tolse il cuscino dalla
faccia e cercò di asciugarsi gli occhi umidi.
"Yuri... che ci fai ancora sveglio a quest'ora?"
"Perché stai piangendo?" gli chiese il piccolo
"Chi io? Ma no... che dici?" cercò di sorridere lei
"E' per la tua mamma, vero?... Ti manca!"
Maggie girò lo sguardo dall'altro lato, per nascondere le
lacrime che avevano ripreso a scendere.
"Maggie... non fingere con me..." esclamò il bambino
arrampicandosi sul letto della ragazza
"Hai ragione, Yuri... con te non ho bisogno di fingere!" gli sorrise,
dopodiché aggiunse "Sì mi manca tantissimo...
ogni giorno
di più!"
"E non c'è nulla che io possa fare per te?"
La ragazza scosse la testa intenerita da quella dolcezza sconfinata del
bambino.
"Tu fai già tanto... ed io ti voglio bene proprio per
questo!" esclamò abbracciandolo
"Maggie?"
"Sì?"
"Sei la miglior sorella che io potessi mai desiderare!"
"Grazie piccolo... anche tu non sei male. Ed ora fila a dormire, che
domani si va a scuola, chiaro?"
"Singnorsì padrona!" e detto questo ritornò di
filato nel suo letto
Maggie sorrise tra sé e sé. Quel piccoletto con
gli occhi
nocciola era l'unica cosa buona che aveva fatto suo padre durante tutta
la sua vita. E in un certo senso avrebbe dovuto anche ringraziarlo per
questo. ma tanto ormai... non avrebbe più avuto molto
senso... I
rapporti con suo padre si erano deteriorati a tal punto che, dirsi
Buongiorno e Buona Sera risultava già essere un miracolo.
Maggie
si chiedeva spesso cos'era successo tra di loro... Qual'era stato
l'esatto momento in cui il loro rapporto aveva cessato di esistere?
***
Londra...
10 anni prima. La pioggia ed il vento facevano come sempre da cornice a
quell'ennesima giornata inglese. Soltanto che in quella giornata non
c'era nulla di consueto.
Le
vacanze
estive erano finite e la scuola avrebbe riaperto i battenti come ogni
anno per accogliere i poveri ragazzi sconsolati. Maggie, 7
anni
fatti da poco, era nella sua camera. Si stava sistemando i capelli.
Amava portarli sciolti, solo che per farlo avevano bisogno di molta
cura. E così passava interi minuti davanti allo specchio a
pettinarli. Ad un tratto però sentì una voce
urlare. La
riconobbe subito, era quella di sua madre... si avvicinò
alla
porta e rimase in ascolto...
"Che
cosa avresti intenzione di fare a questo punto?" domandava il padre di
Maggie
"Cosa
credi che possa fare?... Devo andare... Non c'é altra
soluzione..."
"Cosa?...
non puoi... me l'avevi promesso... ricordi?... mi avevi promesso che
non sarebbe successo... l'hai detto tu!"
"Lo
so... ma non posso tirarmi indietro... non ora, capisci... loro hanno
bisogno di me..."
"E
a noi non ci pensi...? Anche io ho bisogno di te... Maggie ha bisogno
di te..."
"mi
dispiace... ormai ho preso la mia decisione!"
Maggie
sentì la porta della camera dei suoi genitori aprirsi.
Allora,
senza neanche pensarci, spalancò la sua e corse ad
abbracciare
la madre
"Mammina...
che cosa sta succedendo? Dove devi andare?" le domandò
piangendo
"Tesoro
mio...
non posso dirtelo... adesso non avrebbe senso, non capiresti... l'unica
cosa che posso dirti, é che devo andarmene... non posso
più rimanere qui... non posso!"
"No,
no... non é vero! Tu devi stare con me, non devi andare
via..."
"Maggie...
non posso... devo andare... é necessario!"
"Tornerai
presto, vero?" sul volto della donna apparve un sorriso malinconico.
"Sì,
tesoro mio... tornerò presto!"
"Me
lo prometti?"... qualche secondo, per cercare di bloccare le lacrime
"Te
lo prometto!"
Maggie
allora
si spostò per farla passare e l'accompagnò con lo
sguardo, pieno di lacrime, verso una porta, dalla quale non sarebbe
più tornata.
***
Un bosco buio... era lunico posto sicuro in quel momento.
L'organizzazione era raggruppata attorno ad un fuoco ardente, accesso
ed alimentato da Axel. A due a duei membri si davano il cambio per fare
la guardia.
"Possiamo anche andare a dormire! Qui non c'é anima viva nel
raggio di chilometri!" esclamò Demyx appena tornato dal suo
turno di guardia
"Mai abbassare la guardia numero IX! Neanche quando intorno a te sembra
regnare la calma!" lo riprese Saix. Demyx alzò gli occhi al
cielo. Certo che era proprio noioso!
"E tu numero VIII, abbassa un pò le fiamme... sono troppo
alte e rischiamo di essere scoperti!" continuò Saix
Axel, allora, avvicinando la mano alle fiamme, raddoppiò
l'intensità del fuoco sorridendo. Saix si girò
minaccioso
a guardarlo. Tutti i membri seduti attorno, tranne Vexen, il freddo
accademico, sorrisero e rimasero in attesa della reazione di Saix.
"Non sei divertente Axel... neanche un pò!" gli
intimò
"Peccato" disse il ragazzo fingendosi deluso e abbassando le fiamme
"C'é chi mi ritiene un vero e proprio spasso!"
Saix girò i tacchi, senza dir nulla, e raggiunse Zaxion, per
fare la guardia.
"Continuo a chiedermi perché il capo abbia scelto proprio
lui come suo vice..." disse ad un tratto Xaldin
"Perché é odioso e rompiscatole al punto giusto!"
esclamò allora Larxene
"Non parlate male di Saix mentre lui non c'è!" li
rimproverò Xigbar
"Ma taci, pettegolo... lo sanno tutti che lo detesti anche tu!"
esclamò Lexaeus, l'eroe del silenzio
"Come potrei detestarlo? Ricordi... noi Nessuno non proviamo
sentimenti!" affermò il numero II sorridendo
"Come ci comportiamo adesso?" domandò ad un tratto Roxas
"In che senso, scusa?" chiese Demyx
"Intendo con quel tipo... che cosa dobbiamo fare? I nostri poteri
contro di lui non hanno effetto... però in qualche modo
dobbiamo
fermarlo!"
"Prima bisognerebbe capire chi é e per chi lavora... e solo
allora troveremo una tattica per affrontarlo e magari batterlo!"
esclamò Luxord
"Ora che mi ci fate pensare..." esclamò ad un tratto l'unica
ragazza dell'Organizzazione "Quando mi ha catturata quel tipo, ha fatto
accenno ad una certa organizzazione..."
"La nostra?" domandarono all'unisono il numero II ed il numero III
"No! L'ha chiamata Ordine dei penta e qualcosa... ehm... ah
sì... guerrieri! Ordine dei Penta Guerrieri... ha detto che
loro
avrebbero regnato sui mondi... che loro avrebbero assorbito sia la luce
che l'oscurità... e che noi Nessuno non eravamo altro che
inutili scarti!"
"Però... simpatico il nostro amico!" esclamò Demyx
"Allora, riassumendo... c'é un'altra Organizzazione... ci
sono 5
guerrieri... e a quanto pare... non sono dei Nessuno!"
constatò
Axel
"Beh, almeno é già qualcosa!" aggiunse Luxord
"C'é un'altra cosa che vi state dimenticando..."
iniziò Marluxia
"Cioé?" fecero gli altri confusi
"Il capo... é nelle loro mani... e ora come ora... possono
farne quello che vogliono!"
I dieci Nessuno attorno al fuoco si guardarono. Marluxia aveva ragione
e purtroppo quella constatazione, non giocava affatto in loro favore.
***
Chandler correva per il corridoio del lugubre palazzo, mentre nella sua
testa circolavano migliaia di parole. Stava cercando quelle migiori.
Quelle da dire al suo superiore. Le parole di giustificazione.
Arrivò nella sala grande ed entrò di filato,
senza neanche preoccuparsi di bussare.
"Chandler... si può sapere cosa sta succedendo?"
"Padrone... io..." Chandler abbassò il capo, in segno di
vergogna, impotenza
"Parla!"
"I prigionieri... sono scappati... tutti!"
Sul viso dell'uomo seduto sul trono si accennò una smorfia
contrariata. Dal fondo della stanza si sentì una risata
"Che cosa ti aspettavi... sono in gamba i miei uomini... non si
lasciano mettere i piedi in testa da voi!" esclamò la voce
"Fà silenzio, inutile Nessuno..." gridò
"Chandler...
manda o tuoi uomini a cercarli. Intanto tu completa la missione. Io ho
bisogno di quel potere!"
"Ai tuoi ordini padrone!" e se ne andò un pò
più
sollevato per via di quell'enorme peso che si era tolto, ma ancora teso
per la missione che doveva portare a termine.
***
Sora camminava da solo sulla spiaggia, verso scuola. Era assorto nei
suoi pensieri, tanto da non accorgersi della presenza di qualcuno
dietro di lui
"Non pensavo saresti venuto a scuola, oggi!" Sora si girò di
scatto e lo vide. Riku era proprio a qualche passo di distanza, con i
suoi soliti occhi verde acqua e la sua apparente aria da duro
"Lo so... E' solo che... voglio godermi fino in fondo questi momenti di
normalità.. dato che molto presto quest'armonia
lascerà
il posto al caos del buio e delle interminabili battaglie!"
esclamò il bruno spostando lo sguardo verso l'oceano
"Ti capisco..." disse soltanto l'amico
"Sora! Riku!" i due ragazzi, sentitisi chiamare, si girarono verso
l'origine di quella voce. Kairi stava correndo verso di loro, anche
questa con indosso l'uniforme e accompagnata dalla cartella.
"Allora anche voi avete optato per il profilo basso!" disse lei
scherzando
"Già! Viviamo alla giornata finché ce ne
sarà data la possibilità!" esclamò Sora
"Beh... allora andiamo!" e si incamminarono verso la scuola. Bene
presto raggiunsero il cancello dell'edificio, già attorniato
dagli studenti dell'isola.
"Riku!" il ragazzo si girò intorno. Il richiamo proveniva da
un
bambino. Un piccoletto di circa otto anni, con i capelli neri e gli
occhi color nocciola
"Yuri!" esclamò Riku sorridendo. Il bambino,
però, non
ebbe modo di raggiungere il ragazzo, perché la mano ferma
della
sorella lo bloccò.
"Bene, adesso la mia scuola l'hai vista... puoi andare... e vedi di non
perderti, chiaro?" gli disse con tono deciso
"D'accordo, Maggie!" e si incamminò verso la sua effettiva
destinazione. Maggie intanto raggiunse i tre ragazzi che avevano
osservato la scena, ed esclamò:
"Scusate... mio fratello ci teneva tanto, e allora..."
"Ma figurati... è stato un bel gesto da parte tua!"
esclamò Kairi sorridendole
"Sì, lo so... E' solo che..." un urlo squarciò
l'aria. Ai
ragazzi si gelò il sangue nelle vene. Maggie,
però, in
preda al panico, si girò di scatto verso la direzione dalla
quale Yuri era sparito
"No!" esclamò
"Che cos'è stato?" domandò Sora
"Non ne ho idea... veniva da quella parte, presto!" disse Riku
iniziando a correre. Ad un tratto, arrivati in un largo spiazzo dal
quale si intravedeva il mare, la loro attenzione fu coplita da una
figura. Un uomo alto, con i capelli blu e gli occhi di ghiaccio,
serrava loro la strada. Al suo fianco c'erano delle sbarre
apparentemente immateriali, dietro alle quali c'era...
"Yuri!" urlò Maggie "Lascialo stare!"
"Non ci penso proprio. Adesso che ho trovato anche l'ultimo potere...
non ho intenzione di lasciarmelo sfuggire!" esclamò l'uomo
sorridendo
"Ma che sta dicendo?" si chiese Riku
"E' soltanto un bambino... non fargli del male!" lo implorò
la ragazza
"Sei dell'Organizzazione, vero?" domandò Riku
"Ah... i custodi della luce... mi sono sempre domandato quando avrei
avuto il piacere di incontrarvi... e neanche a farlo a posta... eccovi
qui! Che sorpresa!" esclamò l'uomo "E non posso che
prostrarmi
davanti alla principessa Kairi..." e accennò un inchino "La
sua
bellezza non ha eguali!"
Ma Kairi rimase impassibile, continuava a tenere d'occhio il piccolo
Yuri e domandarsi come avrebbero potuto liberarlo.
"Si può sapere chi sei e cosa vuoi da quel bambino?"
"Beh arrivati a questo punto non posso fare altro che gettare la
maschera e concedervi una degna presentazione" fece un altro inchino e
dichiarò in tono solenne "Il mio nome è Chandler,
1°
ufficiale dell'Ordine dei Penta-Guerrieri e sono qui per riprendermi
quello che un giorno fu tolto al mio padrone!"
"Ti riferisci a Xemnas?" azzardò Sora. L'uomo
scoppiò a ridere rumorosamente.
"Non ti permetto di offendere il mio capo paragonandolo a quella
nullità, capito moccioso?" a prì la mano e la
portò davanti a sé. Da questa uscì un
raggio viola
scuro diretto verso Sora.
Maggie in quel preciso istante pensò di essere in un incubo.
Un
incubo di quelli dai quali ci si sveglia all'improvviso, ancora con la
paura addosso che possa essere realtà. Sora sarebbe stato
trovolto da quel raggio, proprio davanti ai suoi occhi, e lei non aveva
la minima idea di cosa potesse fare per aiutarlo. Era letteralmente
paralizzata.
Ma prima che il raggio lo colpisse in pieno, successe qualcosa. Nelle
mani di Sora apparve una chiave. Emanava una luce molto particolare,
quasi rassicurante. Il ragazzo la usò per farsi scudo, e
ripararsi dal raggio. Maggie era senza parole... che cosa stava
succedendo?
Chandler chiuse la mano e sorrise:
"Me l'avevano detto... mi avevano detto che eri bravo! Solo che...
finché non vedo... non credo!"
"Maggie, ti prego, aiutami!" urlò Yuri aggrappandosi alle
sbarre, in tono supplichevole
"Yuri... sta tranquillo... ti porto via da lì!" gli disse la
ragazza. Ma soltanto allora se ne rese conto: non aveva la minima idea
di cosa avrebbe potuto fare... Si girò dalla parte dei tre
ragazzi. Stava cercando di capire se loro avessero già
qualche
idea in mente.
Riku, che era rimasto in silenzio, cercava di trovare una soluzione. A
quel punto azzardò un'ipotesi
"Sora... la gabbia... deve avere una serratura!" al ragazzo bruno
furono sufficienti quelle poche parole per capire. Puntò il
suo
Keyblade verso le sbarre. Dalla punta della chiave partì una
luce intensa.Chandler, intese le intenzioni del ragazzo, fece
schioccare le dita e la cella che conteneva il piccolo Yuri,
sparì
"Yuri!" urlò Maggie "Che cosa gli hai fatto?"
"Ancora nulla purtroppo. Ma stai tranquilla... nelle mie mani
sarà... al sicuro!" e accompagnato dalla sua risata,
Chandler
scomparve
"Maledizione!" esclamò Sora facendo sparire il Keyblade
"Yuri..." sussurrò esterrefatta Maggie. Era successo tutto
così in fretta. Troppo in fretta!
"E adesso?" domandò Kairi
"Non lo so... a questo punto davvero non lo so!" esclamò
Riku
... L'inizio della nuova
battaglia era stato segnato!...
Salve
a tutti... eccomi qui, sono tornata con un nuovo capitolo di qst saga
di kh... la situazione inizia ad animarsi, e spero che possa suscitare
in voi curiosità... mi raccomando fatevi sentire... si
accettano anche le critike... a presto... by Piccola_Stella_Senza_Cielo
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