Eccomi
tornata anche con
questa storia. Chiedo scusa per la lunga assenza e spero continuerete
a seguire anche questa FF. Per chi non lo sapesse sto scrivendo anche
un altra “Profumo di Menta” date un occhiata anche
a quella se
volete e non l'avete già fatto.
Come
sempre ricevere un
commentino mi farebbe piacere.
Grazie
e buona lettura!
Miki
Fosse
stato per lei
l'avrebbe rispedito nel ruscello dove l'aveva rinvenuto due settimane
prima. Ma no! Blaise, suo futuro marito, si era affezionato a lui!.
In
quelle due settimane
che Draco era ospite in casa loro, non c'erano giorni che i due non
trascorrevano del tempo insieme a fumare, ridere e scherzare, come
due vecchi amici di lunga data. Blaise gli aveva donato un intero
guardaroba di abiti che non usava più. Ma la cosa che
più
sconvolgeva Hermione era che aveva permesso a Draco di sellare e
montare il suo cavallo preferito. Nemmeno a lei lo aveva mai
permesso.
-Sposatevi
voi due! Passi
più tempo con lui che con me ultimamente...- era sbottata un
pomeriggio alla vista dei due che tornavano fieri e ridenti da una
battuta di caccia.
Blaise
fece segno a Draco
di andare di sopra poi prese per mano la sua dama e la fece
accomodare sulle sue ginocchia.
-Herm,
vuoi che lo mandi
via?-
Quella
domanda cosi a
bruciapelo sorprese la ragazza, che si affrettò a scuotere
la testa.
-No!
Affatto, solo ammetto
di essere un po gelosa di voi due, prima ridevi e scherzavi cosi solo
con me e adesso è già tanto se condividiamo il
letto insieme-
ammise lisciandosi la lunga gonna.
Blaise
la baciò sulla
punta del naso.
-Mi
dispiace che tu ti sia
sentita messa da parte. Ammetto che ultimamente mi sono concentrato
più su Draco che sulla mia splendida compagna. Il fatto
è che Draco
mi ricorda terribilmente James-
James
era il fratello
minore di Blaise. Fin da piccolo aveva sofferto di una salute
cagionevole. Stava quasi sempre chiuso in casa, ma nonostante tutto,
quelle poche volte che aveva potuto vederlo, si era sempre dimostrato
un bambino allegro e vivace.
Blaise
era molto
affezionato a lui e gli piaceva fare il fratello maggiore. Gli voleva
bene, tranne quando James ci provava senza riguardi con Hermione.
Ovviamente per gioco. Quando James aveva 12 anni, Blaise fu chiamato
per l'addestramento militare.
Durante
la sua assenza la
salute di James peggiorò velocemente a causa di una grave
infezione.
I medici tentarono il possibile ma il giovane perì il giorno
dopo
aver rivisto Blaise. Fu un momento buio per il giovane che
iniziò
lentamente a chiudersi in se stesso. Hermione però non lo
abbandonò
un attimo, spronandolo ad andare avanti, cercando di fargli capire
che non era così che avrebbe voluto vederlo James. Fu anche
grazie
alla morte di James che il rapporto tra Blaise ed Hermione divenne
sempre più forte. Ci vollero circa due anni prima che Blaise
si
riprendesse del tutto, due anni nel quale si buttò a
capofitto nello
studio per diventare medico.
-Manca
molto anche a me,
ora capisco perché ti senti tanto legato a Draco e mi
dispiace di
esserne stata gelosa- disse abbracciando Blaise.
Quella
sera, dopo cena, si
misero tutti e tre a giocare a Poker. In realtà passarono
gran parte
del tempo a spiegare il gioco a Draco che per quanto sembrasse
sveglio su tutto ciò che riguardava le carte non ci capiva
nulla.
-Quindi
questa è una
scala?-
-no
quello è un poker di
assi- spiegò Hermione
-e
vale tanto?-
-direi
di si-
-Però
la scala reale è
più alta-
-esatto!-
Finalmente
sembrava
iniziasse a capire qualcosa.
Giocarono
solo due
partite, entrambe vinte da Blaise.
Per
correttezza verso
Draco decisero di non puntare nulla.
-Adesso
scusatemi, ma devo
ritirarmi nel mio studio per portare a termine una ricerca.
Buonanotte tesoro- disse baciando Hermione.
-Notte
anche a te Draco-
-A
domani- rispose il
giovane mentre si accendeva una sigaretta.
Non
appena Blaise lasciò
il salotto, calò il silenzio.
Draco
fumava e lei intanto
sistemava le fiches.
-Scusa-
-Come?-
-Ti
ho chiesto scusa-
disse Draco spegnendo il mozzicone nel posacenere
-E
per cosa?-
-Blaise
mi ha detto che in
questi giorni ti sei sentita ignorata a causa mia-
-Oh...beh
si, ma adesso è
tutto risolto! Non fartene più una colpa!-
-Meglio
così, non voglio
certo essere la causa di rottura del vostro rapporto-
-Ma
no, ci vuole ben altro
per rovinare un rapporto consolidato come il nostro-
Hermione
si era spostata
sul divano e Draco l'aveva seguita.
-Quanto
manca al
matrimonio?-
-Circa
dieci mesi, mi
sposerò a Marzo prossimo-
All'improvviso
il pensare
alla data del matrimonio le ricordò che non aveva ancora
nulla di
pronto. Non c'era un abito, non avevano ancora spedito gli inviti.
Non aveva scelto le damigelle, ne tanto meno i testimoni. L'unica
cosa certa era il luogo dove si sarebbe svolta la funzione e quello
per la cerimonia.
-Sai,
credo che Blaise
potrebbe chiedere a te di fargli da testimone-
-Figurati,
non è qualcosa
che si chiede all'ultimo arrivato-
-Non
lo so ho questa
sensazione, diamo tempo al tempo-
-Tu
a chi lo chiederai?-
-Ancora
non lo so, ho
ancora tutto da decidere- disse alzando le spalle.
-Domani...ti
va di andare
a cavallo con me?- domandò all'improvviso Draco.
-Va
bene, però la
mattina, dopo pranzo verranno delle amiche per prendere il
tè delle
cinque-
-Affare
fatto!- disse
porgendole la mano
Hermione
la strinse
sorridendo. Era calda la mano del ragazzo e più grande della
sua
tanto da poterla avvolgere completamente.
-Non
ho mai visto mani
tanto piccole, però le dita sono lunghe....hai dita da
pianista-
disse
accarezzandogliele
Hermione
arrossì
ritirando la mano.
-In
effetti suono il
pianoforte, da sei anni più o meno-
-potresti
farmi sentire
qualcosa?-
-adesso?-
-per
favore, anche solo un
pezzetto di qualche melodia-
Draco
la fissava con un
intensità tale che lei non se la sentì di
rifiutare.
Due
minuti dopo era seduta
al pianoforte a coda.
Erano
diversi mesi che non
suonava, ma quando le dita si posarono sui tasti, non dovette
pensarci molto su cosa suonare perché era come se si
muovessero da
sole.
Tasto
dopo tasto, nota
dopo nota, diede vita alla melodia che per anni aveva suonato sua
madre e che lei aveva passato interi pomeriggi ad impararla.
Era
così concentrata sul
suono che non si accorse minimamente di Draco che ora era in piedi
accanto a lei.
-è
una melodia davvero
bella-
Sussultò
quando senti la
voce del ragazzo tanto vicina.
-Me
la suonava mia madre
quando non volevo dormire-
-Deve
essere stato bello
addormentarsi con questa melodia-
-Tu
come ti addormentavi?
Tua madre ti raccontava delle favole?-
-Forse,
ma non lo ricordo-
-I
tuoi genitori....-
-Si,
sono morti-
Hermione
si morse il
labbro pentendosi subito di aver fatto prendere quella piega alla
conversazione.
-Non
voglio essere
indiscreta, ma chi ti è rimasto della tua famiglia?-
-Mia
cugina, e qualche
altro parente credo, ma lei è l'unica di cui mi importa-
-Daphne...pensi
sia ancora
dove l'hai lasciata?-
-Si
e spero che stia bene-
Draco
si era rabbuiato di
colpo. Hermione sentendosi un po in colpa non poté fare a
meno di
abbracciarlo.
Lui
in un primo momento si
irrigidì. Poi affondando il viso nei capelli di Hermione la
strinse
a se soffocando un singhiozzo.
Hermione
si stupì di
vederlo cosi, lentamente gli accarezzò la schiena.
Fino
a quando lui, di
nuovo tranquillo, si allontanò da lei.
-Ti
prometto Draco, che
domani parlerò con Blaise, insieme troveremo un modo per
portare
Daphne via da li. Può stare anche lei qui-
A
quella notizia gli occhi
del ragazzo presero a brillare e in un impeto di gioia
sollevò
Hermione in aria prima di baciarla.
Lo
schiaffò arrivò forte
e rapido.
-Come...come
ti sei
permesso?- la voce era salita di qualche decibel e la ragazza era
arrossita quasi quanto la guancia di lui su cui spiccava la piccola
impronta della mano di Hermione
-Mi
dispiace, mi sono
fatto prendere dall'entusiasmo...però dai non dirmi che non
ti è
piaciuto!- disse con il suo solito ghigno
-vai
al diavolo!- urlò
Hermione un attimo prima di scappare al piano di sopra.
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