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Autore: Miki_Yukihara    22/03/2014    2 recensioni
Fine '800 Hermione Jane Granger è una giovane nobildonna. È promessa sposa con il Conte Zabini e vive con lui in una dimora fuori Londra. Pensa che non esista al mondo uomo migliore, attento, premuroso, elegante e dai modi garbati. Quando però durante una gita a cavallo incontra Draco, un giovane uomo di umili origini, ma bellissimo e decide di accoglierlo in casa sua, Hermione non si rende conto, di quanto la sua vita stia per cambiare perché quel ragazzo a volte cosi scontroso e poco riconoscente è in grado di darle emozioni che non pensava di saper provare.
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Daphne Greengrass, Draco Malfoy, Hermione Granger, Viktor Krum | Coppie: Draco/Hermione
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Eccomi tornata anche con questa storia. Chiedo scusa per la lunga assenza e spero continuerete a seguire anche questa FF. Per chi non lo sapesse sto scrivendo anche un altra “Profumo di Menta” date un occhiata anche a quella se volete e non l'avete già fatto.

Come sempre ricevere un commentino mi farebbe piacere.

Grazie e buona lettura!

Miki





Fosse stato per lei l'avrebbe rispedito nel ruscello dove l'aveva rinvenuto due settimane prima. Ma no! Blaise, suo futuro marito, si era affezionato a lui!.

In quelle due settimane che Draco era ospite in casa loro, non c'erano giorni che i due non trascorrevano del tempo insieme a fumare, ridere e scherzare, come due vecchi amici di lunga data. Blaise gli aveva donato un intero guardaroba di abiti che non usava più. Ma la cosa che più sconvolgeva Hermione era che aveva permesso a Draco di sellare e montare il suo cavallo preferito. Nemmeno a lei lo aveva mai permesso.


-Sposatevi voi due! Passi più tempo con lui che con me ultimamente...- era sbottata un pomeriggio alla vista dei due che tornavano fieri e ridenti da una battuta di caccia.


Blaise fece segno a Draco di andare di sopra poi prese per mano la sua dama e la fece accomodare sulle sue ginocchia.


-Herm, vuoi che lo mandi via?-

Quella domanda cosi a bruciapelo sorprese la ragazza, che si affrettò a scuotere la testa.

-No! Affatto, solo ammetto di essere un po gelosa di voi due, prima ridevi e scherzavi cosi solo con me e adesso è già tanto se condividiamo il letto insieme- ammise lisciandosi la lunga gonna.


Blaise la baciò sulla punta del naso.

-Mi dispiace che tu ti sia sentita messa da parte. Ammetto che ultimamente mi sono concentrato più su Draco che sulla mia splendida compagna. Il fatto è che Draco mi ricorda terribilmente James-


James era il fratello minore di Blaise. Fin da piccolo aveva sofferto di una salute cagionevole. Stava quasi sempre chiuso in casa, ma nonostante tutto, quelle poche volte che aveva potuto vederlo, si era sempre dimostrato un bambino allegro e vivace.

Blaise era molto affezionato a lui e gli piaceva fare il fratello maggiore. Gli voleva bene, tranne quando James ci provava senza riguardi con Hermione. Ovviamente per gioco. Quando James aveva 12 anni, Blaise fu chiamato per l'addestramento militare.

Durante la sua assenza la salute di James peggiorò velocemente a causa di una grave infezione. I medici tentarono il possibile ma il giovane perì il giorno dopo aver rivisto Blaise. Fu un momento buio per il giovane che iniziò lentamente a chiudersi in se stesso. Hermione però non lo abbandonò un attimo, spronandolo ad andare avanti, cercando di fargli capire che non era così che avrebbe voluto vederlo James. Fu anche grazie alla morte di James che il rapporto tra Blaise ed Hermione divenne sempre più forte. Ci vollero circa due anni prima che Blaise si riprendesse del tutto, due anni nel quale si buttò a capofitto nello studio per diventare medico.


-Manca molto anche a me, ora capisco perché ti senti tanto legato a Draco e mi dispiace di esserne stata gelosa- disse abbracciando Blaise.



Quella sera, dopo cena, si misero tutti e tre a giocare a Poker. In realtà passarono gran parte del tempo a spiegare il gioco a Draco che per quanto sembrasse sveglio su tutto ciò che riguardava le carte non ci capiva nulla.


-Quindi questa è una scala?-


-no quello è un poker di assi- spiegò Hermione


-e vale tanto?-


-direi di si-


-Però la scala reale è più alta-


-esatto!-


Finalmente sembrava iniziasse a capire qualcosa.


Giocarono solo due partite, entrambe vinte da Blaise.

Per correttezza verso Draco decisero di non puntare nulla.


-Adesso scusatemi, ma devo ritirarmi nel mio studio per portare a termine una ricerca. Buonanotte tesoro- disse baciando Hermione.


-Notte anche a te Draco-


-A domani- rispose il giovane mentre si accendeva una sigaretta.


Non appena Blaise lasciò il salotto, calò il silenzio.


Draco fumava e lei intanto sistemava le fiches.


-Scusa-


-Come?-


-Ti ho chiesto scusa- disse Draco spegnendo il mozzicone nel posacenere


-E per cosa?-


-Blaise mi ha detto che in questi giorni ti sei sentita ignorata a causa mia-


-Oh...beh si, ma adesso è tutto risolto! Non fartene più una colpa!-


-Meglio così, non voglio certo essere la causa di rottura del vostro rapporto-

-Ma no, ci vuole ben altro per rovinare un rapporto consolidato come il nostro-

Hermione si era spostata sul divano e Draco l'aveva seguita.


-Quanto manca al matrimonio?-


-Circa dieci mesi, mi sposerò a Marzo prossimo-


All'improvviso il pensare alla data del matrimonio le ricordò che non aveva ancora nulla di pronto. Non c'era un abito, non avevano ancora spedito gli inviti. Non aveva scelto le damigelle, ne tanto meno i testimoni. L'unica cosa certa era il luogo dove si sarebbe svolta la funzione e quello per la cerimonia.


-Sai, credo che Blaise potrebbe chiedere a te di fargli da testimone-


-Figurati, non è qualcosa che si chiede all'ultimo arrivato-


-Non lo so ho questa sensazione, diamo tempo al tempo-


-Tu a chi lo chiederai?-


-Ancora non lo so, ho ancora tutto da decidere- disse alzando le spalle.


-Domani...ti va di andare a cavallo con me?- domandò all'improvviso Draco.


-Va bene, però la mattina, dopo pranzo verranno delle amiche per prendere il tè delle cinque-


-Affare fatto!- disse porgendole la mano


Hermione la strinse sorridendo. Era calda la mano del ragazzo e più grande della sua tanto da poterla avvolgere completamente.


-Non ho mai visto mani tanto piccole, però le dita sono lunghe....hai dita da pianista-

disse accarezzandogliele


Hermione arrossì ritirando la mano.


-In effetti suono il pianoforte, da sei anni più o meno-


-potresti farmi sentire qualcosa?-


-adesso?-


-per favore, anche solo un pezzetto di qualche melodia-


Draco la fissava con un intensità tale che lei non se la sentì di rifiutare.

Due minuti dopo era seduta al pianoforte a coda.

Erano diversi mesi che non suonava, ma quando le dita si posarono sui tasti, non dovette pensarci molto su cosa suonare perché era come se si muovessero da sole.

Tasto dopo tasto, nota dopo nota, diede vita alla melodia che per anni aveva suonato sua madre e che lei aveva passato interi pomeriggi ad impararla.

Era così concentrata sul suono che non si accorse minimamente di Draco che ora era in piedi accanto a lei.


-è una melodia davvero bella-


Sussultò quando senti la voce del ragazzo tanto vicina.


-Me la suonava mia madre quando non volevo dormire-


-Deve essere stato bello addormentarsi con questa melodia-


-Tu come ti addormentavi? Tua madre ti raccontava delle favole?-


-Forse, ma non lo ricordo-


-I tuoi genitori....-


-Si, sono morti-


Hermione si morse il labbro pentendosi subito di aver fatto prendere quella piega alla conversazione.


-Non voglio essere indiscreta, ma chi ti è rimasto della tua famiglia?-


-Mia cugina, e qualche altro parente credo, ma lei è l'unica di cui mi importa-


-Daphne...pensi sia ancora dove l'hai lasciata?-


-Si e spero che stia bene-


Draco si era rabbuiato di colpo. Hermione sentendosi un po in colpa non poté fare a meno di abbracciarlo.

Lui in un primo momento si irrigidì. Poi affondando il viso nei capelli di Hermione la strinse a se soffocando un singhiozzo.

Hermione si stupì di vederlo cosi, lentamente gli accarezzò la schiena.

Fino a quando lui, di nuovo tranquillo, si allontanò da lei.


-Ti prometto Draco, che domani parlerò con Blaise, insieme troveremo un modo per portare Daphne via da li. Può stare anche lei qui-

A quella notizia gli occhi del ragazzo presero a brillare e in un impeto di gioia sollevò Hermione in aria prima di baciarla.

Lo schiaffò arrivò forte e rapido.


-Come...come ti sei permesso?- la voce era salita di qualche decibel e la ragazza era arrossita quasi quanto la guancia di lui su cui spiccava la piccola impronta della mano di Hermione


-Mi dispiace, mi sono fatto prendere dall'entusiasmo...però dai non dirmi che non ti è piaciuto!- disse con il suo solito ghigno


-vai al diavolo!- urlò Hermione un attimo prima di scappare al piano di sopra.



   
 
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