CAPITOLO
17: I FRATELLI TAIRA
Questo
capitolo è molto importante a livello di trama, dato quello
che succederà alla fine.
Ringrazio
colui che ha commentato il capitolo precedente, ossia:
XIllidan: Sono felice
che ti sia piaciuto il precedente, e questo credo che sarà
piuttosto interessante. Ciao!
Un
grazie anche a chi legge senza recensire(però un commentino
ogni tanto lo potreste anche lasciare.)
Gli altri tre eroi, col messaggero come guida, erano arrivati al
villaggio.
"Gli abitanti sono fuggiti. Ora è tutto nelle vostre mani!
Ma fate attenzione: quello non è un uomo, è una
bestia!"
"Non preoccuparti, ce la cav..."
Zhai si bloccò non appena vide che il messaggero era
già lontano.
"Che coraggio." - commentò prima di spronare il cavallo al
galoppo.
Nel
frattempo alcuni
soldati stavano cercando di opporsi all'invasore: un enorme guerriero
con protezioni da samurai gialle dalla vita in giù, sulle
braccia e in parte sul petto; sulla testa portava un elmo dorato,
mentre il volto era coperto da una maschera scura, che lasciava vedere
solo gli occhi scintillanti.
"Sparite, moscerini,
con me non ce la fate!"
Con un solo colpo di lancia fece volare via
cinque soldati, lanciandoli sui tetti delle piccole casette, che
vennero sfondati.
"Arcieri! Fuoco!" - gridò il sergente.
Le frecce vennero scoccate, ma si infransero contro la protezione sul
braccio.
"Vi incenerirò!"
Dalla lancia partì un fulmine che folgorò tre
uomini.
Gli ultimi due indietreggiarono spaventati.
"Ora tocca a voi!"
Il fulmine partì, ma si dissolse prima di raggiugere i
soldati.
"Chi osa?"
Il
colosso si voltò e vide i tre eroi che cavalcavano verso di
lui.
"Scappate!" - gridò lo stregone
- "Non posso proteggervi per sempre!"
I soldati seguirono il consiglio e se la diedero a gambe.
"Ha, voi
dovete essere quelli che hanno sconfitto Danemon."
Il
possente guerriero fece roteare lentamente la lancia, squadrando i
quattro.
"Forza!
Uno di voi, si faccia avanti e combatta contro di me, Moritoshi della
squadra dei sette! O preferite battervi assieme?"
"Vado io." - si
offrì Zhai.
"Fa attenzione." - la
ammonì Drizzt.
"Una ragazza? Ha ha!"
"Non sottovalutarmi!"
I due si studiarono qualche istante.
Moritoshi fu il primo ad agire, tentando di colpire la ragazza alle
gambe, ma lei schivò l'arma con un balzo.
"Sei veloce..."
"Tu no!"
La mezza drow attaccò il rivale con i pugnali: il colosso
fece
roteare la lancia con ammirabile maestria, parando le lame; poi
sferrò un pugno che venne evitato e che sfondò il
terreno.
"Vediamo come te la cavi con questi!"
Dalla lancia del guerriero uscirono dei fulmini diretti contro Zhai:
con una serie di capriole all'indietro la donna li evitò
tutti.
L'uomo fece roteare la lancia.
"Sappi che anch'io so essere molto veloce!"
Rapido come un fulmine il colosso coprì i metri che lo
separavano dalla rivale, ma la ragazza saltò, gli
volò
sopra e si dette la spinta con le mani appena appoggiate dietro la
testa del nemico.
Moritoshi andò contro una piccola casetta, abbattendola.
La ragazza sorrise.
"Più sono grossi e più rumore fanno quando
cadono!"
"Ben fatto Zhai!" - si complimentò Illius - "Ma fai
attenzione, non si è ancora arreso!"
Lanciando il suo grido di battaglia, il generale si liberò
dei
detriti, facendoli volare via e ricadere a qualche metro da lui.
"Non puoi fermarmi così facilmente!"
"Uhm...i miei colpi normali non possono fargli molto, guarda di che
stazza è! Ma se lo colpissi continuamente..."
L'anello dell'elfa brillò.
La mezza drow caricò nuovamente il rivale.
"Non mi colpirai mai!" - gridò questi facendo roteare la
lancia
sopra alla testa, creando dei fulmini che cominciarono a
roteargli
intorno finché non formarono una barriera.
La ragazza non fece in tempo a fermarsi e la barriera la respinse.
"Ha ha! Come speri di colpirmi ora?"
"Vediamo chi resiste di più!"
Decisa più che mai, Zhai colpì la barriera sia
con i
pugnali che con i calci, indebolendola sempre più. E alla
fine
riuscì a sfondarla.
"Argh!" - gemette Moritoshi barcollando per la perdita di energia.
L'elfa ne approfittò e lo tempestò di calci e
pugnalate, senza dargli tregua.
Troppo indebolito e
rallentato, l'uomo non riuscì a parare i rapidissimi e
continui attacchi della ragazza, così dovette subire, e alla
fine cadde in ginocchio.
"Colpo di grazia!" - gridò l'elfa balzandogli incontro.
Prima che potesse raggiungerlo, però, un uomo si intromise
nel duello e la sbatté nella polvere.
"Haio...e tu chi diavolo sei?"
L'uomo aveva i capelli e gli occhi scuri, gli abiti rossi e una spada
lunga e affilata; non
sembrò fare gran caso alla ragazza, dato che si rivolse al
colosso.
"Moritoshi, non hai ancora perfezionato quella tecnica, a quanto vedo."
Il guerriero deglutì.
"Prometto che mi impegnerò di più!"
"Hai già fatto abbastanza. Ora qui ci penso io!"
"Ma si può sapere chi sei!?"
Fu Moritoshi a rispondere:
"È il mio fratellone! Ha ha!"
I tre rimasero confusi per due motivi: il primo, che alla sua
età usasse ancora un simile linguaggio; la seconda che il
"fratellone" fosse solo 1,90 metri, mezzo metro in meno del fratellino.
"Io" - si
presentò con voce
calma e solenne - "Sono Taira-no-Kagekiyo, gran samurai vice comandante
dei sette generali. Ho l'ordine di
eliminarvi, per cui dite le vostre preghiere. Ma non temete. Non
soffrirete a lungo."
"Ma
chi ti credi di essere?"
Zhai si lanciò all'attacco contro il rivale.
La spada del guerriero fu circondata da un alone arancione;
seguì un bagliore accecante, e l'elfa volò per
aria per
ricadere a terra stordita.
"Zhai!" - gridarono in coro i suoi compagni correndo in suo soccorso.
"Stai bene?"
"I...incredibile...è stato velocissimo, e anche se ho parato
il colpo mi ha sconfitta...che potenza..."
"La tecnica segreta
del kamui non fallisce mai."
- spiegò il generale.
"Kamui?"
"Consiste nel
rallentare il tempo e contrattaccare con violenza. Peccato che mio
fratello non sia ancora in grado di usarla."
Moritoshi
abbassò lo sguardo.
I
due guerrieri lo fissarono truci.
Illius
lanciò una palla di fuoco; Kagekiyo la evitò
muovendo appena il capo.
Drizzt gli corse incontro e i due si scambiarono una serie di spadate,
per poi incrociare le lame: la forza dell'umano risultò
superiore ed ebbe la meglio, atterrando il drow.
"Drizzt! Scansati!"
Mentre l'amico rotolava via, Illius lanciò un fulmine, che
venne però diviso in due da una spadata.
"Siete patetici, se sperate di battermi così. Vedete, tra
noi
sette c'è una certa differenza...avete battuto Danemon
perché era un incapace, e Moritoshi perché avete
avuto
fortuna. Ma con me la fortuna non basta."
I due amici si guardarono.
"Per batterlo dobbiamo coordinare i nostri attacchi!"
Illius
dilatò
la mente nel tentativo di leggere i pensieri di Kagekiyo, ma egli aveva
eretto tenaci barriere mentali; tentò di aggirarle, ma,
non trovandovi punti deboli, decise di tentare di sfondarle.
Drizzt
ne
approfittò: benché il mago non riuscisse a
sfondare le
difese del samurai riuscì a fargli perdere la
concentrazione,
così il drow si portò presto in vantaggio; dopo
una serie di colpi ebbe la meglio e colpì violentemente
l'avversario.
Il
samurai barcollò all'indietro. Poi scoppiò a
ridere.
"Ma che
gli prende?" - si chiesero i due.
"Haaaa...i
vostri poteri vanno al di là delle mie aspettative..."
Il
guerriero sguainò la seconda spada, per poi agganciare i due
pomi, formando una sola arma.
"...vuol
dire che il riscaldamento è concluso."
Detto questo piroettò su sé stesso e
scagliò una falce violacea, colpendo in pieno i rivali.
I due gridarono e caddero a terra sconfitti.
"L'ho
detto e lo ripeto: siete patetici!"
Il
samurai stava per colpire, ma un pugnale diretto verso di lui lo
fermò per un istante.
Zhai
si riunì ai due compagni.
"Non
credere che ci arrenderemo facilmente! Siamo pur sempre in tre contro
uno!"
Gli
altri due si rialzarono.
"Hum...meglio così. Sapete, è da un po' che non
combatto al massimo delle mie capacità."
"COSA?!"
"Iaaaaa!"
- gridò Kagekiyo facendo roteare l'arma sopra alla sua testa
e creando un tornado dorato.
Quando
il tornado si
dissolse anche Kagekiyo era sparito: al suo posto c'era un nuovo
essere, tutto, occhi e abiti compresi, color oro, ed emanava dei poteri
immensi.
"U...una
forma demoniaca...ma come..."
"Mi
sono bagnato del
sangue di mille potenti demoni, diventando così uno di loro!
Tutti i guerrieri del mio clan possedevano questa capacità,
prima che esso venisse distrutto!"
Drizzt
strinse i denti e le armi.
"Attacchiamolo
tutti assieme!"
Illius
lanciò un fulmine, Drizzt delle schegge di ghiaccio e Zhai
dei coltelli.
Il
nemico venne colpito in pieno.
"Ce l'abbiamo fatta!"
La risata di Kegekiyo spense ogni speranza di vittoria.
Dal polverone alzatosi uscì un suo piede; poi una gamba; poi
tutto il corpo.
Era illeso. Nemmeno un graffio.
I tre rimasero a bocca aperta: avevano dato il massimo, eppure i loro
poteri congiunti erano stati inutili.
"Dannazione!
E va bene! Carica!"
Zhai
si lanciò all'attacco, mirando ai punti vitali di Kagekiyo.
"Zhai!
No!" - le gridarono i compagni.
La
ragazza sferrò una serie di colpi, ma senza alcun successo.
"Sei
lenta e prevedibile, mocciosetta! Kamui!"
Con
un colpo di spada Zhai fu fatta volare per aria e cadde a terra priva
di sensi.
Illius
tentò di attaccare la mente del demone, ma non ottenne nulla.
"O la
va o la spacca! Tuono blu!"
"Troppo
debole! Sfera luminosa!"
Kagekiyo
lanciò
una sfera bianca splendente, che distrusse il tuono e colpì
Illius, mettendolo fuori combattimento.
Ormai
era rimasto solo Drizzt a fronteggiarlo.
"Maledizione!
È troppo potente! Ma devo tentare!"
Il
drow fece roteare le spade che furono avvolte dal ghiaccio.
"I
colpi del gelo forse lo rallenteranno!"
I due
si lanciarono l'uno contro l'altro.
Le
spade si incrociarono tra loro, sprizzando scintille.
La
forza di Kagekiyo si
rivelò presto superiore, dissolvendo l'alone di
ghiaccio e
mettendo Drizzt in ginocchio; subito dopo il drow
venne colpito violentemente.
L'elfo
volò per aria e cadde vicino ai due compagni.
"R...ragazzi...ho
paura...che questa sia...la fine..." - disse Zhai con un tono misto di
ironia e panico.
"T...troppo...forte..."
- confermò Illius.
Il
guerriero alzò l'arma.
“È
giunta la vostra ora!”
“Nooooo!”
– gridò Rannek sferrandogli un pugno in faccia,
che
tuttavia lo scalfì appena.
“Ha!
Così hai sconfitto Krauser…ma nel tuo stato come
speri di
opporti ad uno come me?”
Rannek non lo
badò e lo tempestò di pugni e spadate:
l’arma
scivolò sul suo corpo sprizzando scintille senza scalfirlo.
Dopo una decina di
attacchi lo spadaccino si fermò, sfinito:
Kagekiyo era troppo potente.
Il samurai sorrise.
"Se continui
così la tua spada si romperà..."
Con un colpo di mano la spezzò in due.
"Troppo tardi! Ora, pensaci tu, Moritoshi.”
Con un balzo
all’indietro cedette il campo al fratello che
colpì
violentemente Rannek mandandolo addosso ai compagni.
I vincitori risero.
“Avete
perso!”
I due attaccarono
contemporaneamente, ma un bastone parò gli
attacchi.
"Maestro
Khelben!"
Il
vecchio generò un'onda d'urto, allontanando i due che, colti
di sorpresa, non ebbero la possibilità di reagire.
Seguì
un bagliore accecante. Poi più nulla.
I
cinque erano spariti.
Il
maggiore dei fratelli pestò violentemente il terreno,
crepandolo.
"Aaaargh!
Maledizione! Ce l'hanno fatta!"
Gli
eroi sono sopravvissuti, ma come potranno opporsi agli immensi poteri
di Kagekiyo e dei suoi superiori, ancora più forti?
Voglio informarvi che ora mi
prenderò una
piccola pausa: ho bisogno di tempo per progettare una mappa chiara e
concisa e inoltre voglio tenervi sulle spine. Ma tranquilli, al massimo
ci metterò due settimane. Ciao a tutti!
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