Se questo
è un sogno vi prego di non svegliarmi!
Questo è il quarto ed ultimo capitolo T.T
Grazie a tutte le persone che hanno letto i capitoli precedenti e che stanno per leggere
questo. Grazie a tutti e buona lettura!
Capitolo 4:E
tu perché baci qualcuno?
Non appena entrato
nel proprio appartamento, l’alchimista d’acciaio si diresse nella camera da
letto buttandosi di peso sul materasso senza nemmeno togliersi le scarpe e
sperando che Mustang confondesse il suo atto come uno strano sogno si
addormentò.
La mattina dopo il
giovane alchimista di stato fu svegliato da un dispettoso raggio di sole che
aveva deciso di rispecchiarsi degli occhi del biondo.
Stiracchiandosi un
poco si alzò.
“Come dovrei
comportarmi ora? Non posso evitare di presentarmi agli uffici..”pensò
mentre con lo sguardo scuro si preparava per la giornata lavorativa.
“Mi comporterò come sempre..”decise infine dopo quasi un ora di ipotesi assurde
per saltare il lavoro o per evitare Mustang.
Fece colazione e con
un grosso sospiro uscii di casa diretto agli uffici di Central.
«Oh, bentornato Edward!»lo accolse sorridente l’assistente del comandante,
la signorina Hawkeye.
«Cosa ti è successo a
Resembool?»domandò poi, guardandolo preoccupata.
«Buon giorno..ehm.. diciamo un piccolo incidente, non si
preoccupi generale. Il comandante supremo è già arrivato?»chiese
poi rassicurando la donna.
«Sì, stavo proprio
per chiamarti per conto suo..» riferì lei, mentre il ragazzo deglutiva e
abbassava il capo.
«Beh, ti lascio ho
del lavoro da sbrigare..»si congedò Hawkaye.
Il giovane alchimista
fece un respiro profondo “Via il dente via il dolore no?.. In caso mi posso
fare trasferire” pensò bussando alla porta nel l’ufficio.
Aspettò qualche
secondo e quando sentì la voce un po’ strascicata del moro all’interno della sala dire ‘avanti’,
entrò.
«Buon giorno
comandante Mustang.. Sono tornato dal-..» inizò come
tutte le volte, ma lui lo interruppe.
«Chiudi la porta a
chiave e siediti Acciaio!» ordinò con tono sicuro.
Elric fece come aveva
detto e dopo si accomodò sulla morbida poltrona alla scrivania.
«Posso chiederle
perché la porta chiusa a chiave?»domandò scrutandolo,
mentre si torturavo freneticamente le mani.
«Ti devo parlare di
una questione importante.. non voglio che nessuno ci interrompa, tanto meno che
ascolti la nostra conversazione..» rispose il comandante in tono calmo con la
sua voce calda.
‘Ecco..ora
mi incenerisce..’pensò in un attimo di puro panico, ‘No!Io sono l’alchimista d’acciaio.. non mi farò incenerire!’si riprese risoluto fissando gli occhi in
quelli di Mustang, con lo sguardo di sfida pronto a qualunque cosa il più
grande avesse intenzione di chiedere.
«Riguarda ieri pomeriggio.»continuò congiungendo le mani guantate sotto il
mento.
Edward deglutì,
allora era davvero di quello che voleva parlare.
Nonostante ciò il
biondo non si sarebbe fatto cacciare; piuttosto se ne sarebbe andato solo.
«Se vuole cacciarmi
dall’esercito non si disturbi.. Pensavo già di lasciarlo per viaggiare anche
fuori Amestris..»disse infatti.
Roy fece uno dei suoi
sorrisetti, quelli tra il sensuale e il sarcastico, quelli che il fullmetal aveva imparato ad amare.
L’alchimista
d’acciaio rispose alzando un sopracciglio, lo irritava il fatto che ancora non
avesse ribattuto, o che non lo avesse ancora preso allegramente per il culo.
«Vai avanti per non
restare indietro eh?..Sempre così tu..» disse invece.
«Bisogna essere
pronti per affrontare il futuro..se si resta indietro
nessuno verrà a riprenderti»rispose il più giovane.
«Mai, se è un mio
uomo!.. Ma la questione è un’altra acciaio..non ho
intenzione di cacciarti, il generale e il resto della squadra non me lo
permetterebbero mai, e se te ne andassi mi incolperebbero per non averti
impedito di farlo.. quindi io non ti caccio però tu devi darmi qualcosa, il
principio dell’alchimia no?..»fece continuando ad
allargare il sorriso sulle sue labbra fine.
Annuendo un po’
incerto e diventando rigido come una tavola di legno, il subordinato pensò:
‘Cosa vorrà in cambio?’.
«Non preoccuparti
Fullmetal.. non è una cosa terribile..» sogghignò.
«Voglio solo sapere
il motivo del tuo gesto ieri»finì facendo arrossire,
il ragazzo, che prese la stessa tonalità del suo usuale mantello, lui invece
continuava a tenere stampato in viso quello strano ghigno,
’Sadico’pensò
ancora.
Abbassò lo sguardo
sul ventre dove teneva abbandonate le mani;
‘Arrivati a questo punto..non credo si berrebbe una scusa, dopotutto ho affrontato
cose peggiori!’ rifletté, prendendo un profondo respiro.
«Lei perché bacia qualcuno?»domandò quindi.
Mustang sembrò colto
alla sprovvista dalla sua domanda perché fissò il biondo con sguardo stranito
per pochi secondi.
«In genere perché
quella persona mi piace»rispose comunque.
«Quindi ha già la
risposta a quello che è successo ieri..»riferì
alzandosi dalla poltrona per lasciare l’ufficio.
«..ora se vuole
scusarmi avrei del lavoro da portare a termine..»terminò
a pochi passi dalla porta.
«Edward..»lo
chiamò il bel moro.
Neanche il tempo di
stupirsi nel sentire il suo nome pronunciato da quella voce che si ritrovò tra
il muro e il corpo del Führer, con le labbra fini di quest’ultimo sulle sue in
un contatto leggero e dolce, quasi come il vento che sfiora i petali di una rosa.
Sbarrò gli occhi
immobilizzandosi.
Nessuno dei due
saprebbe esattamente dire quanto tempo passo, se secondi o minuti interi, ma
quando il Mustang si staccò di qualche centimetro il necessario per poterlo
guardare negli occhi di sole, Edward lo guardava immobile appoggiato alla
parete dove poco prima lo aveva incastrato.
«..in genere quando
bacio qualcuno mi aspetto che questi ricambi..»
sussurrò a pochi
centimetri dalla bocca del maggiore dei fratelli Elric.
Il biondino parve
riprendersi sentendo quel sussurro e il fiato caldo dell’uomo dei suoi sogni
(in senso letterale dato che era da tempo che il bel comandante era l’epicentro
dei suoi pensieri e dei suoi sogni)sulle sue labbra leggermente schiuse.
Quello era il momento
nel quale di solito accadeva qualcosa e lui si ritrovava nel suo letto, solo e
con l’amaro in bocca.
Non gli importava se
sarebbe caduto dal letto quella era la volta buona, così si tuffò sulle labbra
del superiore, saggiandole con minuzia con la lingua curiosa e inesperta(rispetto
a quella del moro più grande), chiedendo poi gentilmente l’accesso a
quell’antro caldo per far incontrare i loro muscoli desiderosi di quel contatto
da tempo che, per entrambi è stato anche troppo, dando così il via ad un bacio
mozzafiato.
Quando ormai per
mancanza di ossigeno dovettero interrompere quel meraviglioso contatto, il
giovane guardò Roy negli occhi e in un sussurro leggero disse «Se questo è un
sogno vi prego di non svegliarmi!».
Mustang sorrise e
facendo passare le braccia dietro la schiena di Edward lo strinse a se,
costringendo entrambi in un altro bacio ancora più carico di passione e
desiderio del primo.
Fine!
Ciao! Siamo arrivati alla Fine della storia.. io che ero partita con
‘Questa deve essere triste’ non c’è l’ho fatta .-. bah.. in ogni caso, vi piace
la fine? O avevate in mente qualche altro scenario? Sarei felice di leggere
come avevate immaginato voi la fine, se ovviamente avete voglia di farmelo
sapere.
Spero comunque di essere stata chiara ed esaudiente nella stesura della
storia!
Sono disponibile a ricevere consigli e se ne avete e se vi va di
condividerli!
Alla prossima(spero!) kisskiss
BeMyValentine!;**