14
aprile 1988
2°
mese
Ore
20:43
Sai
Mark,*
penso spesso a te quando sono sola.
Mi
mancano tanto le
tue carezze, i tuoi baci, il tuo immenso amore.
Sei
stato la mia
salvezza.
Hai
portato la pace
nel mio cuore, la serenità.
Ma
ora che è tutto
finito, sento un'enorme tristezza dentro di me.
Come
un vuoto che
lentamente mi divora, stringendomi sempre di più nella sua
presa,
risucchiandomi nel suo vortice, imprigionandomi.
E
so di non avere
alcuna via d'uscita.
Spesso
mi chiedo
come hai fatto ad amarmi per tutto questo tempo.
Sono
una creatura
così imperfetta, so di avere un carattere terribile...come
hai fatto
a starmi accanto così tanto?
Come
hai fatto a
seguirmi anche dopo che mi sposai con un altro uomo?
Ricordo
quando
scappavo di casa per venire a trovarti, per stare insieme a te.
Ora
che non sei più
qui con me, a volte mi sale una rabbia profonda che desidero soltanto
picchiarti a sangue.
Ma
mi manchi tanto.
Le
persone non si
amano a metà, mi dissi quando te ne andasti.
Io
non ho mai smesso
di amarti.
Ma
ora non mi resta
nulla di te, se non questa piccola creatura.
Tu
non sai nemmeno
della sua esistenza.
Sai,
Peter pensa che
sia suo. Lui non sa di te. Lui non sa niente di me.
Come
posso amare
qualcuno che non conosco?
Come
posso voler
bene ad un intruso che mi ha soltanto strappato da ciò che
amavo di
più al mondo?
Tu
mi hai cancellato
dalla tua memoria.
O
forse quando ti
svegli, un mio pensiero ti raggiunge ancora?
Le
mie lettere non
sono servite a nulla, forse come la mia intera vita.
A
volte mi sento
così inutile, senza di te.
È
molto triste
comprendere che con te non abbia altro da condividere, se non ricordi
e malinconia.
Non
posso
dimenticare il tempo che abbiamo passato insieme, nonostante questa
tristezza mi divori, non posso allontanarmi dai miei ricordi.
Gli
anni passano
soltanto in apparenza. I momenti più semplici restano
radicati in
noi per sempre.
Spesso
mi sento
un'estranea nella mia stessa vita.
Ho
ancora bisogno di
un tua parola, amore mio. Di un tuo sguardo, di un tuo gesto.
Tutti
quelli che se
ne vanno, ti lasciano sempre addosso un po' di sé.
E'
questo il segreto
della memoria?
Spero che
accanto a te ora ci sia una persona che ti ami profondamente, e che
ti dedichi tutto ciò che meriti.
Spero di
rivederti, quando entrambi non ci riconosceremo più, e di
fantasticare su di te e sulle emozioni di un tempo.
O forse
non arriverò mai a questo futuro?
Spero che
tu e la persona dei tuoi sogni viviate insieme cent'anni.
Ma ti
prego, prenditi cura di lei.
*
Ho scelto il
nome Mark
perché in inglese il verbo to mark
significa segnare,
quindi è sottinteso che quest'uomo abbia segnato
profondamente la
vita di questa donna.
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