CAPITOLO 3 AMICI
I due ragazzi tornarono in classe allo scoccare della campanella.
-Ora ho italiano, tu?- chiese Austin.
-Musica.- disse quasi in un sussurro Ally abbassando lo sguardo.
-Ci vediamo in giro, allora?-
-Non credo.- sussurrò la ragazza.
-Come?-
-Devo andare.-
La ragazza si dileguò tra gli studenti lasciando Austin perplesso.
Per il resto delle ore i due non si incontrarono e finalmente arrivò l'ora di tornare a casa. Ally prese le sue cose e uscì velocemente dal liceo quando qualcuno le fece lo sgambetto, facendola cadere a terra.
-Stai attenta, non vorrai farti male.- la schernì Trish ridendo insieme al “branco” e suscitando le risate dei presenti,
Ally stava per scoppiare a piangere quando qualcuno urlò il suo nome.
-Ally! Ally, stai bene?!- la soccorse Austin correndo da lei.
Ally non rispose, ma una piccola lacrima le rigò il viso. Austin l'aiutò ad alzarsi, facendola appoggiare a lui. Raccolse lo zaino che era caduto a terra e, insieme, si incamminarono verso la macchia del biondo. Quando arrivarono, Austin, la fece sedere.
-Grazie..- sussurrò Ally.
-Di niente.-
-Perché?- chiese.
-Perché cosa?- chiese confuso il biondo.
-Perché mi hai aiutata?-
-Perché sei mia amica e ti voglio bene.-
-Ma..-
-Si, lo so che ci conosciamo solo da poche ore ma tutte le ragazze che ho conosciuto non hanno fatto altro che provarci con me mentre, tu, ti sei comportata diversamente, ed è proprio questo che cerco, un'amica, non una fidanzata.-
-Hai detto una cosa dolcissima.-
Ally si alzò, ma il graffio che aveva sul ginocchio, la fece vacillare e cadere addosso a Austin, che la prese al volo. I due si ritrovarono a pochi centimetri di distanza, Ally fece per staccarsi ma Austin l'attirò a sé in un abbraccio. Durante quell'abbraccio un altro brivido le percorse la schiena.
-Ti va un passaggio? Con quel ginocchio dolorante rischi di farti male.- disse Austin.
La ragazza annuì, si staccò dal ragazzo e si risedette in macchina. Austin salì anche lui, mise in moto e partì.
-Ne siete sicuri?- chiese Trish.
Lei e il branco erano riuniti in un luogo segreto e invisibile agli occhi degli umani. Due dei seguaci stavano esponendo quello che avevano trovato in un castello abbandonato non lontano da loro.
-Si, non è stata uccisa da un umano, e non è morta naturalmente, è stata morsa.- spiegò Niall, un ragazzo biondo dagli occhi colore dell'oceano.
-Può essere stato un pipistrello vampiro o un lupo di a
un altro branco. Non può essere stato... lui.- disse Trish calcando sull'ultima parola.
-Abbiamo controllato, il sangue è stato succhiato via attraverso un morso sul collo.- continuò Zayn un ragazzo dai capelli neri e gli occhi marroni.
-Non può essere tornato...era morto... già, era.- disse Trish.
-Non possiamo lasciare che vada in giro a succhiare il sangue alle persone, dobbiamo trovarlo e ucciderlo!- affermò Dez.
-Non possiamo, ti ricordo che solo il lupo predestinato può ucciderlo se trova l'arma giusta.- disse Trish.
-Non mi interessa se la leggenda dice che solo un lupo può ucciderlo, io non posso aspettare che questo “salvatore” mentre questo assassino uccide le persone a cui vogliamo bene!- urlò Dez più arrabbiato che mai.
-Lo so, quindi per impedire altre vittime staremo attenti.- disse la riccia.
-Fate come volete, ma se me lo vedo davanti gli stacco la testa, lo riduco in brandelli e lo incenerisco! Chiaro!?- urlò Dez incavolato nero.
-Dez, non fare stupidate.-
-Sono stanco!! Sono stanco di nascondermi!-
-Dez, è per il tuo bene, per il bene del branco.-
-Sono stanco, sono stanco... me ne vado a casa!-
Il ragazzo uscì fuori sotto gli sguardi di tutti i presenti. Successivamente tutti tornarono a guardare Trish.
-La riunione per oggi è finita, ci vediamo domani.- chiuse il discorso Trish, salutando i presenti.
Nel frattempo Austin aveva accompagnato Ally a casa ma prima che potesse risalire in macchina la ragazza lo fermò.
-Austin!! Aspetta!!-
Il ragazzo lo guardò e solo allora notò gli occhi lucidi di Ally.
-Perché piangi?- chiese avvicinandosi a lei.
-Non... non sto piangendo, volevo solo chiederti se vuoi qualcosa, devo pur sdebitarmi per la tua gratitudine, vuoi un bicchiere d'acqua?-
-Lo prenderei volentieri.-
Ally lo invitò ad entrare in casa e il ragazzo la seguì.
-Bella casa tua, ci vivi con i tuoi?-
-N...no... i miei sono morti quando ero piccolo, ci vivo da sola.-
-Mi... mi dispiace, non... non....-
-Tranquillo, non potevi saperlo. Sto bene.-
-Sicura?-
Austin si avvicinò a lei e le cinse la vita.
-Lo so cosa si prova a perdere i propri cari, gli ho persi anch'io.
Ally alzò lo sguardo incrociando quelli del biondo.
-Ho paura, ma non posso staccarmi da te...- bisbigliò Ally appoggiando la testa sul petto di Austin lasciando che le lacrime le bagnassero il viso.
-Non devi avere paura, non ti farò del male, non posso farti del male.-
Le diede un leggero bacio sulla guancia, a pochissimi millimetri dalle dalle labbra e un altro brivido le percorse la schiena. Perché ogni volta che l'abbracciava sentiva dei brividi?
-Adesso vado, ci vediamo domani a scuola?- chiese Austin staccandosi da lei.
-Si, a domani.-
Austin uscì dalla casa della ragazza.
-Ma perché quei ragazzi ce l'hanno con te?- urlò Austin mentre saliva in macchina.
-P...perché non sono come loro..-
-Per me sei meglio di loro.-
-Grazie!-
-Ciao!-
-Ciao!-
Ally rientrò in casa e uno strano senso di sicurezza l'invase.
SPAZIO AUTRICE
*Mi nascondo dietro la famosissima sedia che ha ospitato molte persone (Giuly sa a cosa mi riferisco)*
Chiedo umilmente perdonooooo * piango come una fontana*
Ok ok ricomponiamoci, scusate per il madornale ritardo, ho gli esami e devo studiare Storia e Francese le materie che odio in assoluto dopo grammatica.
Allora, che ne pensate del nuovo capitolo, che deducete da questo scritto? Ringrazio tutti quelli che mi seguono ma sopratutto i miei amici del TeamEFP che sono sempre pronti a sostenermi un'ultima cosa poi mi estinguo....AL PONTE!!!(Giuly)
Bacioni
Corvi1D
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