calore
- The Fire That Passes Through Us -
PROMPT NUMERO II:
Calore
Vagava lentamente lungo il suo villaggio, non sapendo dove recarsi nello specifico.
Per Jiraiya era così: non riusciva proprio a trovare stabilità a Konoha, non ne era capace ...
In quel momento, però, il calore della terra natale era qualcosa da cui non riusciva a sottrararsi.
La terza grande guerra dei ninja era finalmente giunta al termine.
I suoi occhi avevano visto centinaia di compagni crollare in fiumi di sangue. Non aveva pianto, Jiraiya.
Non poteva però nascondere a sé stesso il profondo
dispiacere, consolidato anche dalla notizia che i suoi tre cari
allievi, figli di Amegakure, fossero stati fra le vittime brutalizzate
dalla guerra.
Continuava a vagare con un'espressione indecifrabile lungo le strade della sua terra, perso nei suoi pensieri.
Si sentiva macchiato dentro. Sporco. Ma era uno shinobi ... uno dei sannin ... uno dei tre sopravvissuti di Konoha.
Lo chiamavano il folle ... era forte, attivo, non si dava per vinto sul
campo di battaglia ... ma un' insicurezza profonda si muoveva nel suo
cuore: la vittoria a cosa aveva portato?
La soddisfazione nel sentirsi superiore al nemico era davvero tanto appagante?
A Konoha si assaporava una nota di felicità in tutta quella disperazione. Non era giusto per le vittime, no!
Si portò una mano sul volto, chiuse poi gli occhi. Avrebbe mai trovato il suo destino?
Come aveva detto Gamamaru*, alla fine era finito per diventare una
leggenda. I suoi allievi erano defunti, la sua carriera da scrittore
era un insuccesso.
Qualche soddisfazione gliela dava però Minato, allievo del
sannin e candidato alla carica di Hokage. Che fosse lui il profeta?
Jiraiya si lasciava trascinare dalla vita ormai solo da quella
curiosità ... perché lui, dopotutto, non aveva nulla a
cui aggrapparsi ... si sentiva sempre in bilico fra la scelta che
avrebbe dovuto compiere.
Si sentiva oppresso, alle volte in colpa. Spesso sbagliava tutto e se
il destino del mondo era davvero nelle sue mani la pace non sarebbe mai
arrivata, ecco cosa pensava.
Si voltò ad osservare il tramonto. Meravigliosa la natura, ecco
cosa gli rimaneva. Un po' di calore nei suoi viaggi lo avvertiva sempre.
Quando lo perdeva si lasciava andare tra le braccia di donne di tutti i
paesi, alla ricerca di quel sentimento che però era in grado di
provare solo per una donna.
Non che lo lasciasse trasparire, ma Tsunade era spesso al centro dei
pensieri di Jiraiya. Una vibrazione dolorosa che colpiva il suo cuore
ad ogni suo sguardo gelido.
Alle volte persino lo ignorava ... stava male quando lo osservava con disprezzo, anche se la capiva.
Aveva perso tutto, il suo amore nei confronti di Dan non si era spento.
La capiva, soffrivano entrambi per un amore mancato. Soffrivano entrambi per quel calore negato.
Di tanto in tanto Jiraiya la andava a trovare, mentre lei si
organizzava pian piano per migliorare i limiti della squadra medica.
Al termine della guerra la donna gli aveva chiesto se sarebbe rimasto a Konoha.
Jiraiya evitò di dare una risposta, tuttavia sapeva che prima o
poi anche lei avrebbe lasciato quelvillaggio dal clima tiepido,
perché ... quel benessere non corrispondeva al suo stato d'animo.
E quando andava a trovarla lei tentava di scansarlo in tutti i modi, invitandolo -talvolta- gentilmente a lasciarla lavorare.
Sorrideva di tanto in tanto alle sue battutine, spesso persino volgari, ma non si scomponeva. Tsunade non superava il confine.
Le persone li conoscevano così, i due sannin ... solo due
compagni di squadra, entrambi con dei tormenti interiori dai quali non
si sarebbero liberati mai ... solo due compagni, che al momento del
bisogno si sostenevano a vicenda.
Ma agli occhi di tutti non lasciavano intravedere il segreto che condividevano.
Era capitato che le carezze diventassero man mano più
passionali, che gli sguardi diventassero sempre più caldi, come
a voler dare un tacito consenso a quelle richieste d'affetto che i due
si scambiavano in preda alle emozioni generate dall'alcol.
Ma per Jiraiya non era necessario il semplice sesso per trasmettere al
suo corpo la piacevole sensazione di sentirsi in parte importante.
Bastava un abbraccio per abbandonarsi al calore.
E in quei momenti all'amore nei confronti della sua compagna giurava che non avrebbe mai rinunciato.
***
*Gamamaru: vecchio rospo eremita del monte Myoboku.
Ciao a tutti!
Ecco il secondo prompt: dal fuoco siamo arrivati al calore!
L'ho scritto di getto, velocemente. Spero di non aver combinato pasticci!
Dio, mi è difficilissimo mantenere OOC sia Jiraiya che Tsunade.
Lei fa finta di non tenerci ma gli vuole bene, lui invece alle volte lo
da a vedere ... non so mai come comportarmi!
La mia Tsunade probabilmente potrà sembrare più gelida
del solito, ma questi primi due capitoli son soltanto introduttori,
privi quasi di dialoghi ... dal prossimo prompt la storia
comincerà ad accendersi e a delinearsi.
Ebbene, ci terrei a precisare che, nonostante la storia sia una
raccolta di brevissime One Shot, esse sono tutte collegate e ... non
anticipo altro!
Grazie a chi ha letto e a chi leggerà!
Vi do appuntamento al prossimo prompt: Respiro!
|