Oh Silvia, rimembri ancor,
quand'eri viva e bella,
ora sotto terra
riposi poverella.
Mi ricordo la tua voce,
stonato campanaccio,
ora che silenzio!
Un po' me ne compiaccio.
Tu, dalla sera al mattino,
china e storta a filare la lana,
come facevo a studiare latino,
con la tua voce di stonata campana?
Della vita sul più bello,
ora mi sei morta,
resterò sempre zitello...?
m'a me che me ne importa!
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