Capitolo 2 - Every Breath You Take
7 Gennaio 2014
Finn si
svegliò nel grande letto matrimoniale da solo.
Il ragazzo
aveva il braccio sinistro appoggiato alla parte del materasso in cui in teoria
si sarebbe dovuta trovare la sua ragazza.
Si mise a
sedere guardandosi attorno nella stanza. La ragazza non era presente e non si
trovava in bagno dato che la porta era aperta e non arrivava nessun rumore.
Il giovane
si alzò dal letto e uscì dalla camera dirigendosi in quella li davanti che era
della figlia.
Vide Rachel
seduta nella sedia a dondolo che cantava “I Want To Hold Your Hand” con la bambina in
braccio che sonnecchiava.
Finn si
appoggiò alla porta ascoltando la donna che amava che finiva di cantare.
“è la più
bella visione possibile” disse Finn con un sorriso stampato sulle labbra.
Rachel girò
la testa e rispose al sorriso con uno sguardo colpevole.
“scusa, ti
ho svegliata?”
Lui negò con
la testa.
“mi sono
svegliato e non eri accanto a me” disse avvicinandosi a lei spostando lo
sguardo sulla figlia di due anni e mezzo che dormiva fra le braccia della
madre.
Mise le mani
intorno alle sue spalle e la coppia rimase in silenzio a guardare quella
creatura fra le braccia.
Rachel
accarezzò la testa di Faith con dolcezza e Finn
posò un bacio sulla testa della ragazza.
“devi
prepararti per il tuo grande rientro, vai a farti la doccia. Penserò io a lei.”
Rachel
rimase in silenzio per un attimo prima di girare la testa verso Finn.
“Forse
potrei aspettare ancora qualche giorno, non credi?”
Finn alzò un
sopracciglio e sospirò.
Avevano già
avuto quella discussione durante la settimana.
“Rachel, ne
abbiamo già parlato. Faith non si scorderò di te solo
perché non starai 24 ore su 24 con lei.”
Ma lei si
volse di nuovo verso la figlia.
“Come fai a
non sapere che quando tornerò lei non si ricorderà più di me?”
Finn scosse
la testa e si inginocchiò davanti alla sedia guardando la fidanzata negli occhi
“Rach, Faith ti vuole bene” detto
ciò prese la figlia dalle braccia della ragazza” e vorrebbe che tu uscissi da
quella porta e facessi vedere a tutti quelli della NYADA che sei una star.”
Lei sorrise
leggermente
“hai così
tanta fiducia in me?”
“di più. Ora
vai a prepararti.
Rachel si
avviò verso la porta girandosi ancora una volta per guardare la figlia ma Finn
alzò un sopracciglio, lei sorrise e sparì nella loro camera da letto.
Il ragazzo
si fermò un attimo a guardare la figlia prima di sorridere dolcemente e
dirigersi con Faith in braccio verso la cucina.
Poggiò la
figlia nel box nel salotto e si diresse verso i fornelli per riscaldare il
latte in un pentolino facendo attenzione
a non alzare troppo la sua temperatura.
Dopodiché
mise il latte in un biberon, prese la figlia in braccio e iniziò a darle da
mangiare mentre la bambina lo guardava con enormi occhi marroni.
L’aveva
appena rimessa nel box quando entrò Rachel vestita e truccata, pronta per
ritornare a scuola.
“Farai una
strage oggi, e proverai a tutti che se tornata più determinata di prima” le
disse Finn posandole un bacio sulle labbra.
Lei sospirò
malinconica.
“ è che mi
mancherà!” disse la ragazza guardando la figlia che riposava dopo il pasto. “
abbiamo passato gli ultimi mesi sempre assieme”
“ sono
sicura che sentirà la tua mancanza ma se potesse parlare di direbbe che è tuo
dovere” Finn sorrise “ ora vai a fare colazione, hai bisogno di energia. C’è
uno di quei frullati verdognoli pronto per te sul tavolo”
Lei sorrise
scherzosa e gli diede un botta sulla spalla
“è cibo
salutare”
“lo so, ne
ho assaggiato un sorso”
“e…”
Finn fece
una smorfia e Rachel scoppiò a ridere.
“ho capito
il concetto” disse ridendo la ragazza.
Mezz’ora
dopo Rachel era sull’uscio della porta che dava un bacio a Finn che cercava di
farla staccare dalla figlia.
“Rachel,
fidati di me, arrivata alla NYADA non ci penserai più”
“ok” disse
lei passandogli Faith “ mamma ti vuole bene”
“ora vai”
“Ti Amo”
“io di più”
“se lo dici
tu”
Appena la
ragazza chiuse la porta Finn guardò la figlia e scosse la testa sconsolato
“come si fa
a lasciarti andare, piccola F?”
Sussurrò
sedendosi sul divano con in braccio la figlia che gorgogliò felice allungando
la mano verso il viso del padre.
Finn la
guardò e le accarezzò la guancia per poi iniziare a cantare dolcemente
“Every
breath you take
and every move you make
every bond you break
every step you take
I’ll be watching you
Every single day
and every word you say
every game you play
every night you stay
I’ll be watching you
Oh,
can’t you see
you belong to me?
How my poor heart aches
with every step you take
Every move
you make
every vow you break
every smile you fake
every claim you stake
I’ll be watching you
Since
you’ve gone
I’ve been lost without a trace
I dream at night
I can only see your face
I look around
but it’s you I can’t replace
I feel so cold
and I long for your embrace
I keep crying baby, baby please
Oh,
can’t you see
you belong to me?
How my poor heart aches
with every step you take
Every
move you make
every vow you break
every smile you fake
every claim you stake
I’ll be watching you
every move you make
every step you take
I’ll be watching you
I’ll be watching you
I’ll be
watching you
I’ll be watching you…”.
(Ad ogni
tuo respiro
ad ogni tua mossa
ad ogni legame che rompi
ad ogni passo che fai
sarò lì a guardarti
Ogni
singolo giorno
ogni parola che dirai
ogni gioco che farai
ogni notte che resterai
sarò lì a guardarti
Non lo
capisci
che mi appartieni?
Quanto soffre il mio povero cuore
ad ogni passo che fai
Ad ogni
mossa che muovi
ogni promessa che manchi
ogni sorriso che fingi
ogni pretesa che avanzi
sarò lì a guardarti
Quando
te ne sei andata
ho perso la strada
di notte sogno solo il tuo viso
mi guardo in giro
ma sei insostituibile
ho così freddo
e vorrei che mi stringessi
piango sempre baby, ti prego baby
Non lo
capisci che mi appartieni?
Quanto il mio povero cuore soffre
ad ogni passo che fai
ad ogni mossa che muovi
ad ogni promessa che manchi
ad ogni sorriso che fingi
ogni pretesa che avanzi
sarò lì a guardarti
ad ogni mossa che muovi
ogni passo che fai
sarò lì a guardarti
sarò lì a guardarti
Sarò lì
a guardarti
sarò lì a guardarti…)
Finn si
alzò lentamente dal divano e si avviò per poggiare la figlia profondamente
addormentata nella culla.
“Ti
voglio bene, piccola F”
Drabble Numero 2, questa volta è ambientata il
giorno del rientro alla NYADA della nostra Rachel.
Sono
contentissima che questa raccolta vi piaccia :D e grazie per i commenti nello
scorso capitolo
La
canzone usata è “Every Breath You Take” scritta da Sting e cantata dai The
Police.
È corta
ma spero vi piaccia :D
Xòxò
Agnese