The Coitus Hypothesis

di Northern Girl
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Leonard cercò di ricordarsi del perché si trovava lì, con l’orecchio appoggiato alla porta dell’appartamento 4B, ma non riusciva a concentrarsi su nient’altro che non fosse quello che stava succedendo aldilà della parete. Del resto anche Howard e Raj stavano origliando, evitando di fare il minimo rumore che sarebbe stato intercettato dall’udito da vulcaniano di Sheldon.

“Sheldon, smettila di fare il bambino!”

La voce di Penny risuonò oltre la porta chiusa e richiamò l’attenzione dei tre scienziati.

“Ma Penny! Pensa alle malattie che potremmo contrarre!”.

Howard sgranò gli occhi. Era subito giunto alla conclusione più scabrosa.

“Ma dai, Sheldon!” esclamò Penny infastidita “Forza, mettiti questo”.

I tre ragazzi indietreggiarono all’unisono sentendo improvvisamente uno schiocco e, successivamente, un rumore viscoso che ricordava tanto il rumore del lattice.

“Non penso che vada bene” disse Sheldon nervosamente “Non possiamo usare qualcos’altro come…”

“No Sheldon, mettilo e basta!”.

Raj rimase impietrito così come Leonard che ancora non riusciva a credere a quello che stava sentendo.

“Non hai paura che ti faccia male?”.

“Ma per piacere! La prima volta l’ho fatto a 14 anni, non mi ha fatto male allora, figuriamoci se può farmi male adesso!” rispose Penny allegra.

Leonard sbarrò gli occhi e iniziò a mangiucchiarsi le unghie mentre Howard aveva tirato fuori l’Iphone e aveva iniziato a registrare.

“Sei sicura che ci entrerà?” domandò Sheldon titubante.

“Il buco è piccolo, ma si dilaterà!”.

Howard trattenne a fatica una risatina e si girò verso Raj che ostentava un sorriso che ricordava tanto il Joker.  Leonard invece respirava affannosamente. Gli sarebbe stato davvero utile avere l’inalatore a portata di mano.

“Okay, sei pronta?” chiese Sheldon ma la sua voce tremò di nervosismo.

“Rilassati Sheldon, devi essere deciso ma delicato, o mi farà male per davvero!”

“Va bene, allora te lo infilo dentro ”.

“Ecco, bravo…AHI! Non ero pronta!”

Leonard ne aveva abbastanza. Iniziò a bussare con veemenza alla porta dell’appartamento 4B, non gli importava che Penny e Sheldon avessero saputo che era stato tutto il tempo ad origliare. Penny aprì la porta e guardò con aria interrogativa i tre ragazzi che stavano lì impalati, con gli occhi sgranati, davanti a lei. Anche Sheldon si affacciò per salutare gli amici e tutti notarono che indossava un paio di guanti in lattice.

“C-che cosa state facendo?” chiese Leonard balbettando.

“Oh, niente di che…” rispose Penny tranquilla.

“N-niente di che? Potresti essere più specifica, per piacere?” domandò Leonard esasperato.

Penny lo guardò confusa ma rispose pacatamente:

“Oggi al lavoro mi sono dovuta togliere gli orecchini, ma poi ho avuto dei problemi a rinfilarli, uno dei due buchi si era chiuso. Sheldon mi stava aiutando a rindossarlo”.

“Già… e ora chissà che genere di germi stanno proliferando sulle mie mani!” sbottò Sheldon sfilandosi disgustato i guanti e uscendo d’urgenza per raggiungere il suo appartamento.

“E adesso dove vai?” esclamò Leonard ancora confuso ma decisamente più sollevato.

“A farmi una doccia decontaminante! Per oggi ne ho avuto abbastanza!”.

 

The End





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