Raccolta di OS Huntbastian, principalmente daddies, ma non solo. Con la partecipazione delle coppie Klaine, Brittana e Niff.
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All'improvviso un silenzio sepolcrale cala sopra la tavolata.
Jeff squittisce. Nick si porta una mano alla bocca, scioccato. Santana sgrana gli occhi. Blaine si soffoca con il pollo che sta masticando e a Kurt viene uno strano tic all’occhio. Solo Brittany batte le mani, entusiasta; probabilmente non ha nemmeno capito di cosa stanno parlando.

Quando Sebastian Smythe incontra Hunter Clarington, la sua vita subisce una svolta decisiva.
Una Huntbastian che racconta la storia tra i due "belli e dannati" dei Warblers, dal loro Senior Year fino all'arrivo a New York dopo il diploma.
...
"Ho sempre desiderato le cose che mi avrebbero ucciso, alla fine".
“Ti prego, non essere triste”.
“Non puoi essere triste quando sei vuoto. Non puoi essere niente”.

E’ il compleanno di Sebastian e i suoi coinquilini hanno organizzato una sopresa per lui.
“Allora, senti qualcosa?”
“Sì!
“Cosa?”
“Una voce!”
“Di chi? Sebastian o Hunter?”
“La tua, idiota!”

Flashfic estemporanea che descrive una situazione un po' particolare. Un po' "Shenny". ♡

La fisica classica ci insegna che poli uguali si respingono mentre poli opposti si attraggono. Questa definizione è applicabile anche nelle relazione umane?

Sheldon Cooper è un geniale fisico teorico, Zelda Sayre una brillante filosofa. Cosa succederebbe se un casuale incontro in lavanderia sfociasse nell'eterno dibattito tra scienza e filosofia?

Sono sempre stata una ragazza normale. Nessuna dote particolare. Nessuna capacità innata. Ero una tra le tante. Una di quelle che alcuni definiscono: “la ragazza della porta accanto”. Solo quando l’apocalisse sopraggiunse mi fu chiaro che non ero affatto come gli altri.
Avevo ventun anni e di ritorno dal mio viaggio negli USA mi ritrovai bloccata all'aeroporto di Hartsfields-Jackson ad Atlanta, in Georgia.
Avrei dovuto imbarcarmi su di un aereo diretto in Italia, il mio paese, ma lo speaker annunciò che tutti i voli erano stati cancellati e tra la gente iniziò a crescere la paura di un attacco terroristico. Quello che nessuno sapeva è che qualcosa di peggiore si stava espandendo là fuori.
Come in un incubo iniziammo a vedere i morti tornare in vita e mangiare i vivi. E i vivi avevano solo una scelta: combattere o morire.
Dopo giorni intrappolata in aeroporto , riuscii a fuggire con un gruppo di ragazze francesi e a lasciare Atlanta. Non sapevo ancora che dentro di me risiedeva un'arma molto potente, qualcosa che poteva cambiare non solo il mio destino, ma anche il destino di chi mi stava a fianco.