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Autore: Northern Girl    22/09/2014    2 recensioni
E’ il compleanno di Sebastian e i suoi coinquilini hanno organizzato una sopresa per lui.
“Allora, senti qualcosa?”
“Sì!
“Cosa?”
“Una voce!”
“Di chi? Sebastian o Hunter?”
“La tua, idiota!”
Genere: Comico, Demenziale, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Hunter Clarington, Jeff Sterling, Nick Duval, Sebastian Smythe, Thad Harwood
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Prologo:

Sebastian, Hunter, Nick, Jeff e Thad condividono un appartamento a New York. A volte è come vivere in un girone dell’inferno dantesco, sostiene Hunter. Spesso è solo una Dalton versione 2.0., fa notare Sebastian. Se poi aggiungiamo il kink di Jeff per i party, allora sono guai.

 

Thad, Nick e Jeff si trovano davanti alla porta chiusa della camera di Sebastian, incerti su come procedere. Jeff che è il più intraprendente quando si tratta di fare stupidaggini, appoggia un orecchio al legno e cerca di carpire qualche rumore perché tutti e tre vogliono essere assolutamente certi di non trovarsi ancora davanti ad una scena imbarazzante.

“Allora, senti qualcosa?”- è Thad che glielo chiede.

 “Sì!

“Cosa?” 

“Una voce!”

“Di chi? Sebastian o Hunter?”

“La tua, idiota!” 

Thad fa una smorfia di disappunto ma decide di non replicare.

“Sei sicuro che non stiano facendo…quello?”- prova a chiedere Nick che intanto passeggia nervoso per il

corridoio.

“Immagino che stiano ancora dormendo”- risponde Jeff con la solita leggerezza.

“Non serve a niente limitarsi ad immaginare, Jeffie! Ti ricordi il famoso giorno della racchetta da Lacrosse?”- lo rimbecca Nick e scrolla la testa per liberarsi dal pensiero scabroso.

 “E’ impresso nella mia mente in maniera indelebile”

“Hey, cos’è questa storia della racchetta?”- s’intromette Thad.

“Potrei spiegarlo solo sul lettino di uno psichiatra!”- risponde Nick.

“Zitti! Ho sentito un rumore!”- li riprende Jeff.

“Io non ho sentito niente!”

 “Vi ho detto che l’ho sentito, invece! 

“Ecco, lo sapevo, sorpresa rovinata!”

“Allora, la racchetta?”

“Shhh”

La maniglia della porta inizia ad abbassarsi lentamente e tutti e tre indietreggiano nello stesso momento, avvicinandosi istintivamente per farsi da scudo. Dalla stanza riemerge Hunter in canottiera e boxer seguito dall’ondeggiante figura di Mr. Pussy. Richiude silenziosamente la porta dietro di sé prima di lanciare loro uno sguardo truce, tuttavia i ragazzi tirano un sospiro di sollievo, contenti che la sorpresa non sia stata rovinata.

 “Hunter, sei tu! E sei…vestito, meno male!”- dice Jeff portandosi stoicamente una mano sul petto.

“Che diavolo state facendo? Son dieci minuti che vi sento bisbigliare qui fuori!”

“E’ il compleanno di Seb!”- annuncia Nick come se questo bastasse a spiegare le loro intenzioni.

Hunter si pianta davanti alla porta e alza un sopracciglio, le braccia conserte sul petto: “E allora?”

“Gli vogliamo portare la colazione a letto!”- spiega Thad velocemente, mostrando orgoglioso il vassoio che tiene saldamente tra le mani. 

“Sono le sette di mattina”- sbotta Hunter digrignando i denti.

“Lo sappiamo!”

“Di domenica!”- Hunter scandisce quelle parole e lancia l’ennesima occhiataccia a tutti e tre.

“E’ il suo compleanno”- prova a lamentarsi Jeff- “Pensavamo gli facesse piacere essere svegliato dai suoi migliori amici che gli hanno preparato la migliore colazione del mondo! Guarda, sui pancakes abbiamo disegnato una faccina sorridente…”

“Sembra il ghigno di Joker”- borbotta Hunter.

“Eddai, vedrai che sarà felice della sorpresa!” –insiste Nick mettendo un finto broncio.

Hunter alza gli occhi al cielo con fare esasperato: “Certo, come no”- inizia sarcastico – “Sara felicissimo d’essere svegliato all’alba, l’unico giorno in cui può riposarsi solo per…” S’interrompe di colpo, Hunter, e l’espressione di rimprovero si scioglie in un sorrisetto malvagio. Sebastian che da di matto di prima mattina? Non può perderselo in nessun modo.

“D’accordo”- dice infine senza togliersi quel sorriso dal viso-“Entrate pure!”

Gli altri non colgono la malizia nella voce di Hunter e fanno irruzione nella stanza saltellando allegri come coniglietti. Sebastian è stravaccato sul letto a pancia in giù e russa impercettibilmente. Dorme ancora della grossa per la gioia di Hunter che intanto si è appoggiato allo stipite della porta per godersi il siparietto.

“Buongiorno festeggiato!”- urla Jeff a squarciagola mentre Nick scosta le tende per far entrare i raggi del sole. Sebastian sussulta e sobbalza nel letto. La vocetta stridula di Jeff gli ha stuprato i timpani e l’improvviso cambio di luce lo sveglia definitivamente. Si mette a sedere e si guarda intorno, confuso. Perché Thad, Nick e Jeff sono in camera sua? E perché lo guardano come tre pazzi maniaci?

“Co-cosa ci fate qui?” riesce a biascicare mentre si massaggia le tempie cercando di recuperare un po’ di lucidità. 

“Buon compleanno!” – esclamano in coro e Sebastian finalmente capisce e li guarda di sottecchi, ma prima che possa inveire e maledirli in tutte le lingue che conosce, Jeff gli si è già gettato al collo seguito a ruota da Nick. Solo Thad rimane in piedi con il vassoio in mano e osserva divertito Jeff e Nick che stritolano Sebastian in un abbraccio mentre quest’ultimo cerca di divincolarsi tra un’imprecazione e l’altra.

“Ti abbiamo portato la colazione a letto”- dice infine Thad quando gli altri si scostano e gli posa il vassoio in grembo –“Caffè, pane, burro e marmellata, una spremuta d’arancia e dei pancakes ai mirtilli!”

Sebastian si passa le mani tra i capelli arruffati. Avrebbe dovuto aspettarselo. Dopo cinque di convivenza non si è ancora abituato a tutte le trovate dei suoi coinquilini. Passa velocemente lo sguardo da un ragazzo all’altro prima di sbuffare:

“Sono le sette di mattina!”

“Lo sappiamo!”

“Di domenica!”

Thad si volta verso Hunter con aria preoccupata: “Assurdo! Ti ha citato testualmente! Mi state diventando peggio dei Niff!” E l’altro da una scrollata di spalle e si mordicchia il labbro inferiore per non scoppiare a ridere.

“Dai, mangia Sebby!” – lo incoraggia Jeff che gli si è seduto accanto- “Abbiamo una scaletta da rispettare e altre sorprese per te!”

“Non chiamarmi Se- …a-altre sorprese?”- chiede, una punta di terrore nella voce –“Hunter, aiutami! Sopprimili!”

Il fidanzato lo guarda dall’altra parte della stanza con un perverso luccichio negli occhi: “Mi dispiace, è troppo divertente, non te la do una mano!”

“Vi odio. Vi odio tutti, indistintamente!”

Sebastian li fulmina con lo sguardo un’ultima volta ma poi decide di arrendersi. Quando quei pazzi dei suoi amici si mettono in testa un’idea, non c’è modo di uscirne senza esaurirsi. Il segreto è assecondarli e poi trovare un modo per fargliela pagare. Funziona così da cinque anni. Sospira sconsolato e osserva la colazione davanti a se. Deve ammettere che ha  davvero un aspetto invitante…Afferra la forchetta per infilzare il primo pancake.

“Perché su questo pancake c’è la faccia di Joker?”

 

*

 

Da quando Sebastian ha constatato che Jeff diventa peggio di un party planner quando ci sono eventi da allestire, gli ha tassativamente proibito di organizzargli di nuovo la festa di compleanno. Sì, perché l’anno scorso, il party  è stato memorabile ed è passato alla storia come “l’apocalisse dei 24 anni”; l’appartamento è stato letteralmente raso al suolo e tutti gli invitati hanno avuto i postumi della sbornia per una settimana. Ma quest’anno Sebastian sta per laurearsi e ha deciso di focalizzare tutte le sue energie sulla tesi, promettendo comunque che dopo la laurea si sarebbe fatto annegare in un fiume d’alcol. Perciò a Jeff non è rimasto altro che preparare il pranzo sotto la guida saputa del ricettario di Martha Stewart.

Dopo aver mangiato, i suoi amici lo invitano ad aprire i regali e Sebastian è piacevolmente sorpreso nello scoprire che è stato abbonato per un anno al campionato di Lacrosse della squadra di Ne
York.                                                                                                             

“Okay, questa è sicuramente un’idea di Hunter, altrimenti mi troverei in mano un altro improponibile accessorio di moda o il cofanetto dell’ultima stagione di Grey’s Anatomy”.

“Prima di tutto, quella serie è un capolavoro”- lo informa Nick colpito nell’orgoglio  “E secondo, lo abbiamo deciso insieme!”

Hunter si porta una mano alla bocca e tossisce camuffando un “come no!”, beccandosi una gomitata da Thad.

Dopo il regalo è il momento della torta e poi di una maratona di episodi di “Game of Thrones”, la serie preferita di Sebastian. Sono tutti stravaccati sul divano, immersi nella visione quando Hunter si avvicina a Sebastian e gli sussurra all’orecchio lascivamente:

“Ti va di venire un momento di là? Ti devo dare il mio personale regalo di compleanno”

Sebastian si volta verso di lui e ammicca malizioso: “Oh, ma davvero?”

 

*

 

Sebastian ridacchia divertito mentre si lascia trascinare verso la camera da letto da Hunter che però sembra stranamente nervoso. Una volta chiusa la porta Sebastian gli si fionda addosso senza troppi preamboli, gli avvolge le braccia attorno al collo e appoggia le labbra alle sue, baciandolo con trasporto. Hunter risponde al bacio cingendolo attorno alla vita per poi lasciare le mani libere di vagare sul sedere. Poi inizia a rallentare le cose che si stanno velocemente surriscaldando e stampa un ultimo bacio sulle labbra di Sebastian prima di staccarsi. A quest’ultimo scappa un lamento di pura frustrazione.

“Che diavolo stai facendo?”

“Te l’ho detto, ti do il mio regalo di compleanno” risponde semplicemente Hunter avvicinandosi al comodino. Apre un cassetto e ne tira fuori un pacchetto incartato con tanto di fiocco, poi lo porge a Sebastian con un po’ di titubanza.

Sebastian è un po’ sorpreso. Si aspettava un regalo alla Hunter Clarington, cioè, nello specifico, una sessione pomeridiana di sesso sfrenato, non di certo quel gesto tanto semplice e allo stesso tempo sentimentale.

“Mi hai davvero comprato un regalo, Clarington?” lo canzona ma ghermisce il regalo che Hunter gli porge con un sorriso. Lo tasta e lo scuote imitando perfettamente l’immagine di un bambino di fronte ai regali di Natale

“Che cos’è?”-chiede curioso.

“Dai, aprilo!”

“E’ leggero e sottile”- Lo scruta, passandolo da una mano all’altra “E’ cartaceo…è..uhm, è un libro?”

“Cristo santo, aprilo e basta, Bas!”

Hunter pare leggermente in imbarazzo mentre Sebastian con poca cura straccia la carta regalo e la lascia cadere sul pavimento. Scruta la rivista qualche secondo prima di leggere l’intestazione: “Agenzia immobiliare– trova la casa dei tuoi sogni”. Alza gli occhi verso Hunter, la fronte aggrottata e un leggero cipiglio attraverso il volto:

“Che significa? Vuoi lasciare Legge per diventare un agente immobiliare? Insomma, è divertente nei giochi che facciamo a letto, ma non cred-“

 “Per uno che dice di essere tanto sveglio, sei piuttosto lento ad afferrare le cose”- lo interrompe sbuffando, Hunter,  e gli strappa la rivista dalle mani.

Sebastian non replica ma alza un sopracciglio e gli lancia l’ennesimo sguardo inquisitore. Vede Hunter passarsi un mano sul collo con fare imbarazzato.

“Pensavo che…” Inizia in modo cauto e Sebastian lo vede accigliarsi e lottare con le parole “Pensavo che potevamo cercarci un appartamento…solo noi due.”

Sebastian sgrana gli occhi e l’espressione confusa si  tramuta in puro stupore. Hunter si sente avvampare  ma lo ignora e continua il suo discorso.

“Insomma, tra qualche mese ti laurei e io pure. Sono quasi cinque anni che viviamo qui e da quattro che stiamo insieme….Le cose tra di noi sembrano funzionare e non so te, ma io non voglio continuare in eterno a condividere un appartamento con i Niff e gli scopamici di Thad”.

“Mi stai dicendo che vorresti andare a convivere?”- chiede Sebastian esitando appena, non vuole giungere a nessuna conclusione affrettata o mettere Hunter ancora più a disagio.

“Sì” –risponde finalmente Hunter con tono deciso e Sebastian sa che è ritornato alla sua solita sicurezza –“Voglio dire, ci sono tante cose di cui parlare prima di fare questo passo, ma l’idea è quella. Non lo ammetterò nemmeno sotto tortura, ma se siamo sopravvissuti a questa convivenza infernale è stato solo grazie ai Niff e a Thad. Diciamocelo, non siamo stati propriamente dei padroni di casa esemplari…Dio, in cinque anni non ti ho mai visto passare lo straccio o l’aspirapolvere, e se fosse stato per me avremmo vissuto solo di take-away, ma…restiamo lo stesso la coppia più figa del mondo e sono sicuro che ce la caveremmo benissimo anche da soli”.

Quelle parole strappano un sorriso a Sebastian che però continua a non proferire verbo e Hunter inizia davvero a preoccuparsi di quel silenzio. Inspira profondamente e raccoglie tutto il coraggio di cui è capace prima di rivolgergli la domanda fatidica.

Allora, cosa ne dici? Verresti a vivere con me?

Thad, Nick e Jeff si trovano davanti alla porta chiusa della camera di Sebastian, incerti su come procedere. Jeff che è il più intraprendente quando si tratta di fare stupidaggini, appoggia un orecchio al legno e cerca di carpire qualche rumore perché tutti e tre vogliono essere sicuri al cento per cento di non trovarsi ancora davanti ad una scena imbarazzante.

“Oh bontà celeste!”

“Cosa, cosa c’è??”

“Ha detto sì!”

“Ha detto di sì??!”

“Sì, sì, si!”

“Oh. Mio. Dio!”

“State zitti o è la volta buona che ci scoprono!”

Ma Jeff ormai è partito per la tangente e inizia straparlare.

“Oddio, i miei bambini che diventano grandi! Ve li ricordati quanto erano imbecilli all’inizio? Seb che si scopava qualunque cosa si muovesse e spergiurava che non si sarebbe mai impegnato con nessuno, e Hunter che sosteneva di essere etero. ETERO, vi rendete conto? E ora guardateli,  progettano il futuro insieme…ahhh i miei feelings!”

“Smettila di fangirlare, Jeff! Tutta la tinta che ti metti in testa ti sta ossigenando anche il cervello!”

“Awww, la mia OTP!”

“Addio, è partito...”

“Fate piano!”

“Shhh”

All’improvviso la porta della stanza si spalanca e Hunter balza fuori brandendo la racchetta di Lacrosse di Sebastian.

“Se non vi smaterializzate nei prossimi cinque secondi, giuro che inizierò ad usarla contro di voi… e lo sappiamo tutti che SO esattamente come usarla!”

 

 

Nda: Bonsoir! Non so davvero come giustificare questo obbrobrio, sicuramente c’entra il fatto che qualche giorno fa ho guardato per la milionesima volta l’episodio 5x07 “dynamic duets”, e mi è stato fatale rivedere Sebastian e Hunter insieme. Li shippo alla follia  e non mi spiego perché il fandom italiano non gli riservi le giuste attenzioni, gné.( Se qualcuno ha scritto di loro non esitate a farmelo sapere, leggo e recensisco tutto). Lo so che gli Huntbastian solitamente prendono a calci in culo il fluff, ma non ho saputo resistere. La storia non è betata perciò mi scuso in anticipo per gli eventuali strafalcioni che vi troverete.

Grazie a tutti quelli che passeranno di qui e leggeranno questa schifezza, concepita in cinque minuti e scritta in quindici. (Più o meno il tempo che serve a Sebastian per rivoltare come un calzino il solito ignoto allo Scandals xD).

Non so ancora se trasformare questa cosa ignobile in una raccolta sulla vita a New York dei nostri ex Warblers… Deciderò in base alle vostre reazioni!

So…see you soon! (maybe?) :D

Claudine

 

  
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