Prologo:
Sebastian,
Hunter,
Nick, Jeff e Thad condividono un appartamento a New York. A volte
è come vivere
in un girone dell’inferno dantesco, sostiene Hunter. Spesso
è solo una
Dalton versione 2.0., fa notare Sebastian. Se poi aggiungiamo il kink
di Jeff per i
party, allora sono guai.
Thad, Nick e Jeff si trovano davanti
alla porta chiusa della
camera di Sebastian, incerti su come procedere. Jeff che è
il più
intraprendente quando si tratta di fare stupidaggini, appoggia un
orecchio al
legno e cerca di carpire qualche rumore perché tutti e tre
vogliono essere
assolutamente certi di non trovarsi ancora davanti
ad
una scena imbarazzante.
“Allora, senti
qualcosa?”- è Thad che glielo chiede.
“Sì!
“Cosa?”
“Una voce!”
“Di chi? Sebastian o
Hunter?”
“La tua,
idiota!”
Thad fa una smorfia di disappunto ma
decide di non
replicare.
“Sei sicuro che non stiano
facendo…quello?”- prova a
chiedere Nick che intanto passeggia nervoso per il
corridoio.
“Immagino che stiano ancora
dormendo”- risponde Jeff con la
solita leggerezza.
“Non serve a niente
limitarsi ad immaginare, Jeffie! Ti
ricordi il famoso giorno della racchetta da Lacrosse?”-
lo rimbecca
Nick e scrolla la testa per liberarsi dal pensiero scabroso.
“E’
impresso nella mia mente in maniera indelebile”
“Hey,
cos’è questa storia della racchetta?”-
s’intromette
Thad.
“Potrei spiegarlo solo sul
lettino di uno psichiatra!”-
risponde Nick.
“Zitti! Ho sentito un
rumore!”- li riprende Jeff.
“Io non ho sentito
niente!”
“Vi ho detto che
l’ho sentito, invece!
“Ecco, lo sapevo, sorpresa
rovinata!”
“Allora, la
racchetta?”
“Shhh”
La maniglia della porta inizia ad
abbassarsi lentamente e
tutti e tre indietreggiano nello stesso momento, avvicinandosi
istintivamente
per farsi da scudo. Dalla stanza riemerge Hunter in canottiera
e boxer
seguito dall’ondeggiante figura di Mr. Pussy. Richiude
silenziosamente la porta
dietro di sé prima di lanciare loro uno sguardo truce,
tuttavia i ragazzi
tirano un sospiro di sollievo, contenti che la sorpresa non sia stata
rovinata.
“Hunter, sei tu!
E sei…vestito, meno male!”- dice Jeff
portandosi stoicamente una mano sul petto.
“Che diavolo state facendo?
Son dieci minuti che vi sento
bisbigliare qui fuori!”
“E’ il compleanno
di Seb!”- annuncia Nick come se questo
bastasse a spiegare le loro intenzioni.
Hunter si pianta davanti alla porta e
alza un sopracciglio,
le braccia conserte sul petto: “E allora?”
“Gli vogliamo portare la
colazione a letto!”- spiega Thad
velocemente, mostrando orgoglioso il vassoio che tiene saldamente tra
le mani.
“Sono le sette di
mattina”- sbotta Hunter digrignando i
denti.
“Lo sappiamo!”
“Di domenica!”-
Hunter scandisce quelle parole e lancia
l’ennesima occhiataccia a tutti e tre.
“E’ il suo
compleanno”- prova a lamentarsi Jeff- “Pensavamo
gli facesse piacere essere svegliato dai suoi migliori amici che gli
hanno
preparato la migliore colazione del mondo! Guarda, sui pancakes abbiamo
disegnato una faccina sorridente…”
“Sembra il ghigno di
Joker”- borbotta Hunter.
“Eddai, vedrai che
sarà felice della sorpresa!” –insiste
Nick mettendo un finto broncio.
Hunter alza gli occhi al cielo con
fare esasperato: “Certo,
come no”- inizia sarcastico – “Sara
felicissimo d’essere svegliato all’alba,
l’unico giorno in cui può riposarsi solo
per…” S’interrompe di colpo, Hunter, e
l’espressione di rimprovero si scioglie in un sorrisetto
malvagio. Sebastian
che da di matto di prima mattina? Non può perderselo in
nessun modo.
“D’accordo”-
dice infine senza togliersi quel sorriso dal
viso-“Entrate pure!”
Gli altri non colgono la malizia
nella voce di Hunter e
fanno irruzione nella stanza saltellando allegri come coniglietti.
Sebastian è
stravaccato sul letto a pancia in giù e russa
impercettibilmente. Dorme ancora
della grossa per la gioia di Hunter che intanto si è
appoggiato allo stipite
della porta per godersi il siparietto.
“Buongiorno
festeggiato!”- urla Jeff a squarciagola mentre
Nick scosta le tende per far entrare i raggi del sole. Sebastian
sussulta e
sobbalza nel letto. La vocetta stridula di Jeff gli ha stuprato i
timpani e
l’improvviso cambio di luce lo sveglia definitivamente. Si
mette a sedere e si
guarda intorno, confuso. Perché Thad, Nick e Jeff sono in
camera sua? E perché
lo guardano come tre pazzi maniaci?
“Co-cosa ci fate
qui?” riesce a biascicare mentre si
massaggia le tempie cercando di recuperare un po’ di
lucidità.
“Buon
compleanno!” – esclamano in coro e Sebastian
finalmente
capisce e li guarda di sottecchi, ma prima che possa inveire e
maledirli in
tutte le lingue che conosce, Jeff gli si è già
gettato al collo seguito a ruota
da Nick. Solo Thad rimane in piedi con il vassoio in mano e osserva
divertito
Jeff e Nick che stritolano Sebastian in un abbraccio mentre
quest’ultimo cerca
di divincolarsi tra un’imprecazione e l’altra.
“Ti abbiamo portato la
colazione a letto”- dice infine Thad
quando gli altri si scostano e gli posa il vassoio in grembo
–“Caffè, pane,
burro e marmellata, una spremuta d’arancia e dei pancakes ai
mirtilli!”
Sebastian si passa le mani tra i
capelli arruffati. Avrebbe
dovuto aspettarselo. Dopo cinque di convivenza non si è
ancora abituato a tutte
le trovate dei suoi coinquilini. Passa velocemente lo sguardo da un
ragazzo
all’altro prima di sbuffare:
“Sono le sette di
mattina!”
“Lo sappiamo!”
“Di domenica!”
Thad si volta verso Hunter con aria
preoccupata: “Assurdo! Ti
ha citato testualmente! Mi state diventando peggio dei Niff!”
E l’altro da una
scrollata di spalle e si mordicchia il labbro inferiore per non
scoppiare a
ridere.
“Dai, mangia
Sebby!” – lo incoraggia Jeff che gli si
è
seduto accanto- “Abbiamo una scaletta da rispettare e altre
sorprese per te!”
“Non chiamarmi Se-
…a-altre sorprese?”- chiede, una punta di
terrore nella voce –“Hunter, aiutami!
Sopprimili!”
Il fidanzato lo guarda
dall’altra parte della stanza con un
perverso luccichio negli occhi: “Mi dispiace, è
troppo divertente, non te la do
una mano!”
“Vi odio. Vi odio tutti,
indistintamente!”
Sebastian li fulmina con lo sguardo
un’ultima volta ma poi
decide di arrendersi. Quando quei pazzi dei suoi amici si mettono in
testa
un’idea, non c’è modo di uscirne senza
esaurirsi. Il segreto è assecondarli e
poi trovare un modo per fargliela pagare. Funziona così da
cinque anni. Sospira
sconsolato e osserva la colazione davanti a se. Deve ammettere che ha davvero un aspetto
invitante…Afferra la
forchetta per infilzare il primo pancake.
“Perché su
questo pancake c’è la faccia di Joker?”
*
Da quando Sebastian ha constatato che
Jeff diventa peggio di
un party planner quando ci sono eventi da allestire, gli ha
tassativamente
proibito di organizzargli di nuovo
la
festa di compleanno. Sì, perché l’anno
scorso, il party è stato
memorabile ed è passato alla storia come
“l’apocalisse dei 24 anni”;
l’appartamento è stato letteralmente raso al suolo
e tutti gli invitati hanno
avuto i postumi della sbornia per una settimana. Ma
quest’anno Sebastian sta
per laurearsi e ha deciso di focalizzare tutte le sue energie sulla
tesi,
promettendo comunque che dopo la laurea si sarebbe fatto annegare in un
fiume
d’alcol. Perciò a Jeff non è rimasto
altro che preparare il pranzo sotto la
guida saputa del ricettario di Martha Stewart.
Dopo aver mangiato, i suoi amici lo
invitano ad aprire i
regali e Sebastian è piacevolmente sorpreso nello scoprire
che è stato abbonato
per un anno al campionato di Lacrosse della squadra di Ne
York.
“Okay, questa è
sicuramente un’idea di Hunter, altrimenti mi
troverei in mano un altro improponibile accessorio di moda o il
cofanetto
dell’ultima stagione di Grey’s Anatomy”.
“Prima di tutto, quella
serie è un capolavoro”-
lo informa Nick colpito nell’orgoglio “E
secondo, lo abbiamo deciso insieme!”
Hunter si porta una mano alla bocca e
tossisce camuffando un
“come no!”, beccandosi una gomitata da Thad.
Dopo il regalo è il
momento della torta e poi di una
maratona di episodi di “Game of Thrones”, la serie
preferita di Sebastian. Sono
tutti stravaccati sul divano, immersi nella visione quando Hunter si
avvicina a
Sebastian e gli sussurra all’orecchio lascivamente:
“Ti va di venire un momento
di là? Ti devo dare il mio
personale regalo di compleanno”
Sebastian si volta verso di lui e
ammicca malizioso: “Oh, ma
davvero?”
*
Sebastian ridacchia divertito mentre
si lascia trascinare
verso la camera da letto da Hunter che però sembra
stranamente nervoso. Una
volta chiusa la porta Sebastian gli si fionda addosso senza troppi
preamboli,
gli avvolge le braccia attorno al collo e appoggia le labbra alle sue,
baciandolo con trasporto. Hunter risponde al bacio cingendolo attorno
alla vita
per poi lasciare le mani libere di vagare sul sedere. Poi inizia a
rallentare
le cose che si stanno velocemente surriscaldando e stampa un ultimo
bacio sulle
labbra di Sebastian prima di staccarsi. A quest’ultimo scappa
un lamento di
pura frustrazione.
“Che diavolo stai
facendo?”
“Te l’ho detto,
ti do il mio regalo di compleanno” risponde
semplicemente Hunter avvicinandosi al comodino. Apre un cassetto e ne
tira
fuori un pacchetto incartato con tanto di fiocco, poi lo porge a
Sebastian con
un po’ di titubanza.
Sebastian è un
po’ sorpreso. Si aspettava un regalo alla
Hunter Clarington, cioè, nello specifico, una sessione
pomeridiana di sesso
sfrenato, non di certo quel gesto tanto semplice e allo stesso tempo
sentimentale.
“Mi hai davvero comprato un
regalo, Clarington?” lo canzona
ma ghermisce il regalo che Hunter gli porge con un sorriso. Lo tasta e
lo
scuote imitando perfettamente l’immagine di un bambino di
fronte ai regali di
Natale
“Che
cos’è?”-chiede curioso.
“Dai, aprilo!”
“E’ leggero e
sottile”- Lo scruta, passandolo da una mano
all’altra “E’
cartaceo…è..uhm, è un libro?”
“Cristo santo, aprilo e
basta, Bas!”
Hunter pare leggermente in imbarazzo
mentre Sebastian con
poca cura straccia la carta regalo e la lascia cadere sul pavimento.
Scruta la
rivista qualche secondo prima di leggere
l’intestazione: “Agenzia
immobiliare– trova la casa dei tuoi sogni”.
Alza gli occhi verso Hunter, la
fronte aggrottata e un leggero cipiglio attraverso il volto:
“Che significa? Vuoi
lasciare Legge per diventare un agente
immobiliare? Insomma, è divertente nei giochi che facciamo a
letto, ma non
cred-“
“Per uno che dice
di essere tanto sveglio, sei piuttosto
lento ad afferrare le cose”- lo interrompe sbuffando, Hunter,
e gli strappa la
rivista dalle mani.
Sebastian non replica ma alza un
sopracciglio e gli lancia
l’ennesimo sguardo inquisitore. Vede Hunter passarsi un mano
sul collo con fare
imbarazzato.
“Pensavo
che…” Inizia in modo cauto e Sebastian lo vede
accigliarsi e lottare con le parole “Pensavo che potevamo
cercarci un appartamento…solo
noi due.”
Sebastian sgrana gli occhi e
l’espressione confusa si
tramuta in puro stupore. Hunter si sente avvampare
ma lo ignora e continua il suo discorso.
“Insomma, tra qualche mese
ti laurei e io pure. Sono quasi
cinque anni che viviamo qui e da quattro che stiamo
insieme….Le cose tra di noi
sembrano funzionare e non so te, ma io non voglio continuare in eterno
a
condividere un appartamento con i Niff e gli scopamici di
Thad”.
“Mi stai dicendo che
vorresti andare a convivere?”- chiede
Sebastian esitando appena, non vuole giungere a nessuna conclusione
affrettata
o mettere Hunter ancora più a disagio.
“Sì”
–risponde finalmente Hunter con tono deciso e Sebastian
sa che è ritornato alla sua solita sicurezza
–“Voglio dire, ci sono tante cose
di cui parlare prima di fare questo passo, ma l’idea
è quella. Non lo ammetterò
nemmeno sotto tortura, ma se siamo sopravvissuti a questa convivenza
infernale è
stato solo grazie ai Niff e a Thad. Diciamocelo, non siamo stati
propriamente
dei padroni di casa esemplari…Dio, in cinque anni non ti ho
mai visto passare
lo straccio o l’aspirapolvere, e se fosse stato per me
avremmo vissuto solo di
take-away, ma…restiamo lo stesso la coppia più
figa del mondo e sono sicuro che
ce la caveremmo benissimo anche da soli”.
Quelle parole strappano un sorriso a
Sebastian che però
continua a non proferire verbo e Hunter inizia davvero a preoccuparsi
di quel
silenzio. Inspira profondamente e raccoglie tutto il coraggio di cui
è capace
prima di rivolgergli la domanda fatidica.
Allora, cosa ne dici? Verresti a
vivere con me?
…
Thad, Nick e Jeff si trovano davanti
alla porta chiusa della
camera di Sebastian, incerti su come procedere. Jeff che è
il più
intraprendente quando si tratta di fare stupidaggini, appoggia un
orecchio al
legno e cerca di carpire qualche rumore perché tutti e tre
vogliono essere
sicuri al cento per cento di non trovarsi ancora davanti
ad una scena
imbarazzante.
“Oh bontà
celeste!”
“Cosa, cosa
c’è??”
“Ha detto
sì!”
“Ha detto di
sì??!”
“Sì,
sì, si!”
“Oh. Mio. Dio!”
“State zitti o è
la volta buona che ci scoprono!”
Ma Jeff ormai è partito
per la tangente e inizia
straparlare.
“Oddio, i miei bambini che
diventano grandi! Ve li ricordati
quanto erano imbecilli all’inizio? Seb che si scopava
qualunque cosa si
muovesse e spergiurava che non si sarebbe mai impegnato con nessuno, e
Hunter
che sosteneva di essere etero. ETERO, vi rendete conto? E ora
guardateli, progettano
il futuro insieme…ahhh i miei
feelings!”
“Smettila di fangirlare,
Jeff! Tutta la tinta che ti metti
in testa ti sta ossigenando anche il cervello!”
“Awww, la mia
OTP!”
“Addio, è
partito...”
“Fate piano!”
“Shhh”
All’improvviso la porta
della stanza si spalanca e Hunter
balza fuori brandendo la racchetta di Lacrosse di Sebastian.
“Se non vi smaterializzate
nei prossimi cinque secondi,
giuro che inizierò ad usarla contro di voi… e lo
sappiamo tutti che SO esattamente
come usarla!”
Nda: Bonsoir! Non so davvero
come giustificare questo
obbrobrio, sicuramente c’entra il fatto che qualche giorno fa
ho guardato per
la milionesima volta l’episodio 5x07
“dynamic duets”, e mi è stato fatale
rivedere Sebastian e Hunter insieme. Li shippo alla follia e non mi spiego
perché il fandom italiano non
gli riservi le giuste attenzioni, gné.( Se qualcuno ha
scritto di loro non
esitate a farmelo sapere, leggo e recensisco tutto). Lo so che gli
Huntbastian
solitamente prendono a calci in culo il fluff, ma non ho saputo
resistere. La
storia non è betata perciò mi scuso in anticipo
per gli eventuali strafalcioni
che vi troverete.
Grazie a tutti quelli che
passeranno di qui e leggeranno
questa schifezza, concepita in cinque minuti e scritta in quindici.
(Più o meno
il tempo che serve a Sebastian per rivoltare come un calzino il solito
ignoto
allo Scandals xD).
Non so ancora se trasformare
questa cosa ignobile in una
raccolta sulla vita a New York dei nostri ex Warblers…
Deciderò in base alle
vostre reazioni!
So…see you soon!
(maybe?) :D
Claudine