Tatto: (Saga/Aiolos)
(107 parole)
note: Missing
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Le loro dita scorrevano lente su quelle superfici tanto antiche,
ruvide, imperfette. Sentivano sulla pelle i solchi scavati dai colpi
delle lame nemiche di un’epoca ormai lontana, forse mai
esistita.
Erano calde al tatto,
del sole
eterno che batteva impietoso per quasi tutto l’anno. Il
sottile
pulviscolo di pietra si attaccava sui loro polpastrelli tremanti di
venerazione e umidi di sudore: come farina per il pane; come gesso per
le sculture; come cenere dopo la pira funeraria.
“Toccate con mano,
cavalieri. Questo sarà tutto il vostro mondo!”,
aveva esclamato con voce solenne Shion, accogliendoli per la prima
volta nelle loro vesti d’oro, al Santuario della
Dèa Atena.
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