Deh'!
Dopo anni e anni mi ricordo di aver iniziato a scrivere un diario su
Efp, e di non averlo mai continuato....
Mi avrete dato per dispersa!?
Niente paura, eccomi qua... ancora viva... si fa per dire... Maledetta
a me e al giorno che ho deciso di iscrivermi all'Università!
Brrr..ho i brividi solo a pensarci...
Comunque.
E niente, un bel giorno vengo qui su Efp perché
volevo vedere se c'erano nuove storie, se gli autori che seguo avessero
pubblicato o aggiornato qualcosa insomma, e vado per
curiosità sul mio account..."Gestisci le tue storie"..
apro...e mi trovo "DIARIO SEMI-SERIO DI UNA RAGAZZA QUALUNQUE".
NUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!
E chi se ne ricordava?!
Mi sono strappata i capelli pensando a quanto fossi
rincoglionita e in PESSIMO ritardo, ho maledetto (te pareva)
l'università e tutti i corsi, ho maledetto il lavoro ( che
non c'è) , ho afferrato al volo il pacchetto di sigarette (e
non ne ho fumato neanche una, perché le avevo finite)...
'Nsomma, na disgrazia. Poi mi è anche venuta (come se non
bastasse) la brillante idea di rileggere sto diario per vedere a che
punto sono arrivata.
Na disgrazia.
Na disgraziata.
N'abominio.
Che è sta schifezza?? Ma non mi vergogno a scrivere
così??? C'ho ventun'anni e scrivo come na bambinetta!
Beh, errare è umano, certo. Ma a parte. A parte.
Che è sta cosa che ho scritto..."Raccontarvi i miei cinque
anni di liceo capitolo per capitolo..." Ma quando pensavo di
riuscirci?? Pfffffffffffffffffffffffffffffffff.
Che io manco mi ricordo che è successo in quei cinque
anni...così...i tratti salienti... cazzate... so' altre le
cose che io ho voglia di scrivere qui...
Fatemi riorganizzare n'attimino le idee,magari qualcosa
ripescherò nella memoria...'spé...
Uhm... Forse potrei dirvi che in classe eravamo tutte femmine, eccezion
fatta per tre maschi. Ho frequentato il Liceo Psico-Pedagogico (ex
Magistrale...). Ed era già un miracolo avere TRE maschi in
una classe al pedagogico! Iscrizioni prevalentemente femminili...
Devo dire che mi sono trovata bene con tutti i miei nuovi compagni. Con
qualcuno di più,con altri di meno... Ma ero felice!
Avevamo la secchiona (MaryFra)
che stranamente non era né cessa né antipatica.
Avevamo l'emo
(CRISTIAN!!) che stava sul cazzo a tutti perché
se la tirava di brutto.
Avevamo il pluribocciato (Antonio) che
a 17 anni frequentava ancora il primo Liceo, e che - dato il suo essere
il più grande gli conferiva un fascino allucinante-
rimorchiava tutte.
Avevamo la puzzona
(Jess) che ha provocato
più infarti del film
"L'Esorcista".
E poi avevamo la Piaga Sociale. La Peste Nera.
La scassacazzo a vita. La stalker pazza.
Chiamiamola Giuseppa. Anzi, Peppa.
Peppa
era una piattola. Il pidocchio che si attaccava al tuo cuoio capelluto
e succhiava via tutta la tua voglia di vivere. Peppa all'inizio era la
mia nuova "migliore amica". Non era come Fra... era più
aperta, simpatica, chiacchierona. Eravamo inseparabili.
Poi successe un patatrac. Un'idiozia, roba di bambini, cazzate che si
risolvono in cinque minuti. Ma lei fece l'errore di parlarne ai
genitori. Che non capirono l'inutilità della questione e vi
si accanirono, come se non ci fosse un domani.
E Peppa non si prendeva MAI le sue responsabilità e colpe.
Scoprimmo che era orgogliosa a livelli vergognosi, e non chiedeva scusa
se tu rpima non andavi da lei in ginocchio.
Durante il secondo anno divenne la più odiata della classe,
dopo Cristian. Perfino Cristian riusciva a odiarla, pensate un po'...
Non le si poteva dire nulla che subito scoppiava in lacrime e partiva
con la tragedia greca: sottofondo musicale drammatico, lacrime di
coccodrillo, e un copione che recitava sempre e solo le seguenti parole:
"Dovete capirmi, io ho problemi a casa..."
Ah,sì? Pensi di essere l'unica sulla faccia di questa
merdosa terra ad avere problemi con i genitori? E poi, scusa, anche se
fosse? Nulla ti da il diritto di scaricare tutto sulle persone che tu
chiami "amici". Ok lo sfogo, certo. Ma prendersela con chi non c'entra
nulla, cosa risolve? Niente.
Lei no. Non lo capiva. Era la vittima della situazione. E noi eravamo
delle vipere.
Per carità.Cercavamo di trattarla con gentilezza,
così per non farla sentire un'esclusa. Poi ovviamente
c'erano davvero le stronze che la tormentavano sempre. Ma lei non
faceva distinzioni. Ci trattava tutte da stronze.
E guai se magari ti beccava a bisbigliare con la tua compagna di banco!
"Scommetto che parlate male di me.." diceva in tono MOLTO
FALSAMENTE ironico.
Uuuuuh, quante volte le ho risposto "SI!!!!"
solo per farla incazzare.
Tutto sommato, i cinque anni da liceale sono proceduti abbastanza bene.
Ci siamo divertiti, ci siamo incazzati, abbiamo fatto sega a scuola a
go-go, abbiamo fumato come i Turchi, a volte abbiamo pure studiato... e
ora ognuno è per lasua strada. Frequento ancora due mie
compagne di classe con le quali sono in ottimi rapporti...
...ma è fuori dalla scuola che è successo il
bello.
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