E così, questa è la vostra riconoscenza.
Voltarvi dall’altra parte, fingere di non udirmi quando sono stato io a liberarvi.
Non l'ho chiesto io quel denaro. Siete stati voi, voi ad offrirmelo, ed io ho accettato.
Erano questi i patti, non è così? Avrei liberato il vostro insulso villaggio da quegli invasori baffuti, quei ratti che infestavano ogni angolo ed ogni anfratto, e voi mi avreste pagato.
Non sono stato onesto?
Non ho forse eliminato per sempre la minaccia dei roditori?
E voi, invece, cosa avete fatto?
Il nostro patto prevedeva solo che mi pagaste a lavoro finito. Eppure, quando mi sono presentato, avete finto di non riconoscermi. Abbassavate lo sguardo, oppure mi fissavate sprezzanti.
Mi avete trattato con sufficienza, rompendo il nostro accordo.
Mi avete usato e poi gettato in un canto, come si fa con uno straccio vecchio.
Ma io non mi faccio usare.
Dormite pure, ora. Dormite sereni ancora per un’ultima volta, perché io esigo il mio pagamento, e l’avrò in un modo o in un altro.
Voi mi avete tolto ciò che mi spettava, ed ora io prenderò ciò che avete di più prezioso.
Dormite, e lasciatevi cullare dalla mie note. Questa sarà la mia rivalsa, la mia vendetta.
Dormite e lasciatevi cullare, vi dico.
Questa, signori, è tutta per voi: la mia ultima canzone.
L’ultima canzone del Pifferaio.
E la eseguirò proprio qui.
Ad Hamelin.
Sì, lo so.
Potevo evitarmi questa sparata, ma il Pifferaio Magico è sempre stata una delle favole più interessanti e spaventose, a mio avviso. La figura del pifferaio protagonista è quella che mi è rimasta impressa più di tutte, e così mi sono divertita ad immaginare cosa potesse essere passato per la testa di quel personaggio così misterioso, per decidere di portarsi via i bambini di Hamelin.
Ecco, ora potete cominciare a lanciare i pomodori
Grazie per l’attenzione :)
Afep |