Capitolo 1 - Raiden Phoenix
Se avete deciso di leggere anche il secondo capitolo, grazie mille!
Siamo contenti che la storia vi abbia intrigato. Questo capitolo
è stato scritto da Phoenix, che ci presenta il suo personaggio,
Raiden. I capitoli verranno sempre postati a coppie, perchè
entrambi lavoriamo contemporaneamente, ma potrebbero esserci dei
ritardi o dei minuscoli periodi di pausa perché non sempre i
plot bunnies si fanno vivi ^^" Naturalmente, accettiamo le critiche e i
commenti, e se notate qualche errore non esitate a farcelo notare!
Buona lettura :)
Lo
Shinigami Dimenticato
Guardando fuori dalla finestra della sua classe Raiden, studente del 3o
anno, osservò il tramonto con i suoi occhi color platino. Verso
la fine dell'ultima lezione sentì la presenza di un hollow e
quindi chiese: ”Prof, con il suo permesso, potrei andare in
bagno?”, e quindi il prof disse: ”Ok Phoenix, può
andare.”.
Uscì all'esterno senza farsi notare, quindi si trasformò
in shinigami. L'Hollow era poco distante dalla scuola, perciò fu
un lavoro semplice per Raiden. Tornato a scuola il preside,
incontrandolo per strada, chiese: ”Signorino Phoenix, come mai
fuori scuola a quest'ora?”, “Mi scusi signor preside,
eviterò che ciò accada di nuovo.”, disse con tono
leggermente imbarazzato. Dopo questa predica, Raiden si diresse verso
casa.
La sua casa era un grande scantinato con un computer, attrezzi da
allenamento, un letto ed un bagno provvisto di ogni tipo di medicinale
e cura. Raiden si spogliò e, con il suo fisico atletico
ricoperto da piccole cicatrici, raggiunse la doccia che era in fondo
allo scantinato. Dopo essersi lavato, si vestì per andare a
lavorare nel club Jiokinawa dove era stato assunto come barista. Dopo
aver asciugato i sui folti e bei capelli color bruno uscì di
casa.
Durante il tragitto incontrò un plus che stava per essere
attaccato da un hollow. Allora Raiden con un veemente scatto
bloccò l'hollow per poi lasciare il suo gigai e dargli un colpo
secco alla maschera per spedirlo nell'Hueco Mundo. Dopo aver sconfitto
l'hollow, Raiden purificò l'anima del plus rassicurandolo che la
Soul Society era come un paradiso. Dopo la sepoltura tornò sui
suoi passi per andare al club. Dopo le solite 4 ore di servizio
arrivò il signor Takechuki e disse, con tono compiaciuto:
”Raiden, voglio darti un aumento del 10% visto che fai più
turni del solito, confido nelle tue capacità e ti auguro
sinceramente gran successo nella vita.”, ”Grazie, signor
Takechuki.”.
Tornato a casa si mise al computer per monitorare la situazione dei
dintorni, il suo speciale robot a forma di zanzara sorvolava notte e
giorno per evitare crimini nel quartiere. Si erano fatte le 7:20 del
mattino e si preparò con calma per tornare a scuola ed
affrontare il compito di fisica, nella quale non era molto portato.
Durante lo svolgersi del compito sentì una reiatsu molto
potente, che catturò il suo interesse. Quindi si
precipitò a grande velocità fuori dalla classe sotto lo
sguardo scandalizzato dei compagni e le urla del professore. Arrivato
fuori, vide un imponente hollow, i cui passi facevano tremare gli
edifici circostanti, che si avvicinava con energica lentezza. Gli umani
pensavano fosse un terremoto, allora Raiden estrasse la Zanpakuto e
disse:
”Steal, Eater of Pure Souls.”
Al sol pronunciare di queste parole egli emise una reiatsu molto
potente ed attorno a lui si alzò una nube di polvere, attraverso
la quale si intravedevano dei raggi blu che roteavano, accompagnati da
rumori metallici.
Quando la polvere si alzò apparve Raiden con in mano due enormi
armi a forma di shuriken, colorate di un bellissimo blu profondo.
Subito si diresse a grande velocità contro l'avversario e
arrivato vicino ad esso lanciò gli shuriken che, con l'aumentare
della distanza percorsa acquisivano sempre più velocità.
Anche dopo aver incassato l'attacco l'hollow non mostrava ferite.
Appena gli shuriken tornarono nelle sue mani, Raiden decise di
utilizzare la seconda forma di Eater, trasformandoli in una katana.
L'impugnatura era di acciaio, come del resto tutta la lama, ed alla
fine dell'impugnatura c'era una catena nera con quattro gemme, ciascuna
di diverso colore. Raiden pose una mano sulla lama e caricò un
onda d'urto molto potente e veloce che tagliò un arto al nemico.
L'hollow disse con tono sorpreso: ”Mh, tu sei un valoroso
shinigami, quale è il tuo nome?”, “Io sono Raiden,
lo shinigami che ti ucciderà!”. Raiden si avventò
con velocità assurda sul nemico e gli trafisse la pancia con un
affondo potente. Allora lui, per farla finita, fece uno scatto passando
oltre il nemico, che era con la testa bassa rivolta verso il terreno, e
gli tagliò completamente la maschera. Dopo questa manovra
esclamò: ”Tsk, non è stato per niente bello,
volevo divertirmi di più.”. Ma all' improvviso vide
l'hollow totalmente guarito dalle ferite e sentì una reiatsu
superiore a quella di prima. Con sguardo quasi compiaciuto
esclamò: ”E io che pensavo tu fossi una mezza calzetta
come gli altri.”, ”Come osi insultarmi, inutile shinigami
cibo per hollow?!”. Raiden, con uno shunpo eguagliabile a quello
di pochi, si fiondò dietro l'avversario e lanciò gli
shuriken, in cui si era trasformata la zanpakuto, ma l'avversario li
parò e contrattaccò con un fortissimo pugno. Raiden,
preso in pieno, trasformò ancora una volta Eater in una katana e
tagliò la maschera definitivamente, uccidendo l'hollow.
Ormai stremato, si avviò verso casa, evitando di farsi notare
dai compagni e dai professori. Per sua sfortuna però
incontrò il professore di fisica, che gli disse:
”SIGNORINO PHOENIX, perchè è fuggito dal compito
questa mattina?! Mi dia una spiegazione logica altrimenti le posso
assicurare che la sua media non sarà più alta del
6!”, ”La prego, prof non lo faccia, la
preeeeeeegoooooo!!”, incalzò Raiden con le lacrime agli
occhi. Dopo il rimprovero Raiden, tornando verso casa, incontrò
Keigo, Mizuiro e Tatsuki, e con un balzo Keigo tentò di
salutare, come suo solito, Raiden. Non ebbe neanche
l'opportunità di sfiorarlo però che fu fermato da un
calcio in piena faccia e dolorante esclamò: ”Raiden, che
diavolo fai, volevo salutarti!!”, ”Idiota, non vedi che sto
arrivando? Che cavolo ti salta in testa, potevi aspettare!!!”
disse Raiden con tono arrabbiato.
”Scusa, non succederà più!”. Tatsuki si
intromise e chiese a Raiden se voleva uscire con loro, lui
accettò e disse: ”Ci incontriamo alle 9 e 30 davanti al
Jiokinawa. Keigo, non fare ritardo come al solito.”,
”Eviterò ch-che accada Raiden.”, disse Keigo con un
tono pauroso. ”Ok, allora a più tardi ragazzi.”.
Raiden riprese il suo percorso e tornò nel suo bellissimo
scantinato. Erano le 7 quindi Raiden decise di allenarsi sulle
parallele e fare combattimento simulato con una marionetta creata da
lui. Verso le 7 e mezza fu contattato dallo zio che gli disse:
”Ciao Raiden, come va?”, ”Bene zio, invece a te gli
affari come vanno?”, ”Eh, potrebbero andar meglio, la
nostra azienda rivale vuole comprare il 30% delle nostre azioni sul
mercato automobilistico”.
”Bha, decidi tu quello cosa fare, a me non importa più di
tanto.”, ”Ok Raiden, a domani.”, ”Ciao
zio”. Si erano fatte le 8 e mezza e Raiden decise di prepararsi
per uscire con gli amici. Finita la doccia si asciugò i capelli,
sfoggiò una maglia viola a mezze maniche con scollo a V non
troppo profondo e pantaloncini corti bianchi visto che il caldo era
insopportabile. Raiden si dirisse verso il club e per la via
incorociò Karin, una delle sorelle di Ichigo. Raiden non aveva
ancora conosciuto Ichigo, aveva soltanto sentito parlare di lui.
Arrivò al club e vide Mizuiro e Tatsuki già lì e
li salutò: ”Ciao ragazzi.”, ”Ciao
Raiden.”
”Non ditemi che quell'idiota di Keigo è in ritardo. Giuro
che lo rincorro fino al cimitero così mi trovo anche sul posto
per seppellirlo!”, ”Calmati, Raiden. Oh eccolo lì,
dietro di te”, incalzò Mizuiro. Raiden si girò
lentamente e con uno sguardo omicida a cui pochi riescono a
sopravvivere, vide Keigo festoso.
Appena arrivò lo salutarono tutti ma Raiden, sul punto di
esplodere urlò: ”QUANTE VOLTE TI HO DETTO DI NON FARE
RITARDO, NON SIAMO LA COPPIETTA E IO NON SONO LO STUPIDO CHE ASPETTA LA
FIDANZATA FINO A TARDA NOTTE,
CHIARO?!!?”, ”AAAAAHHHHHH!! Scusami, scusami! Non lo
farò mai più, signore!”, ”Fallo soltanto per
la tua inutile vita!”, ”Calmatevi ok?”, disse Mizuiro
con l'intento di riappacificare.
”Ok, dai entriamo.”
Raiden e compagni si sedettero sulla terrazza e cominciarono a parlare:
”Ragazzi, avete sentito della bambina che è stata uccisa
di recente?”, ”Già, e dicono che probabilmente non
è l'unica.”, disse Mizuiro. ”Brrrr, un omicida
seriale in una cittadina piccola come Karakura? Mi vengono i brividi
solo a pensarci.”, disse Keigo tremando. ”Va bhe, basta con
questi discorsi. Ehi Raiden, hai saputo che c'è una nuova
arrivata? Non sei il solo ad apparire a metà anno.”,
scherzò Tatsuki, ”A quanto pare si chiama Kuchiki
Rukia.”, ”Ah, Kuchiki? Il nome mi suona
familiare...”, ”Scommetto che è una tua ex, eh eh.
Non ci sai proprio fare con le ragazze!”, ridacchiò Keigo
con aria di superiorità. ”Keigo, tappati quella bocca ogni
tanto. Almeno io ho dei contatti con l'altro sesso, sai?”,
rispose Raiden con intenti omicidi nei confronti di Keigo. ”O-Ok,
stiamo calmi! Ehi, perché non prendiamo dei drink? A me andrebbe
una Red Bull.”, ”Anche a me.”, risposero Mizuiro e
Tatsuki in coro. ”Li vado a prendere io. Peccato però,
speravo di poter sfoggiare la mia arte.”, ”Dai,
sarà per la prossima volta.” disse Tatsuki.
Raiden tornò con quattro Red Bull e dopo un'altra bella
chiacchierata uscirono e tornarono ognuno alle rispettive case. Durante
il suo ritorno, Raiden vide un uomo rubare la borsa di un'anziana
signora e quindi decise di intervenire. Rincorse il ladro e lo
acciuffò, ma nel tentativo di sfuggire l'uomo tirò fuori
una pistola e fece partire un colpo che prese il braccio sinistro di
Raiden. Con un pugno il bandito venne messo fuori gioco, e Raiden
restituì la borsa alla signora vittima del furto che lo
ringraziò, insistendo nel voler chiamare un'ambulanza. Raiden
rifiutò, rassicurando la donna che il proiettile l'aveva solo
sfiorato, quindi tornò sui suoi passi, cercando di non far
notare il sangue che stava impregnando la maglia. Appena arrivato a
casa, si tolse gli abiti e si mise sotto la doccia, con una pinza
sterilizzata estrasse il proiettile e urlò dal dolore causato
dalla rimozione di quel malefico oggetto. Si bendò e
controllò che il nervo del braccio non avesse avuto danni. Dopo
aver giocato all'Allegro Chirurgo si stese sul letto e riposò
fino alla mattina successiva. Alle 7 e mezza, come di consueto, la
sveglia suonò e Raiden urlò: ”ALTRI 10
MINUTI!!”. Verso le 7 e 35 sentì suonar di nuovo la
sveglia, con un pugno la fracassò e urlò: "ALTRI 10
MINUTI HO DETTO!". La signora accantò si chiese cosa diavolo
stesse succedendo, ma preferì non farsi ulteriori domande.
Raiden si alzò dal letto svogliatamente, fece colazione, si
lavò, si vestì ed uscì da casa per andare alla
lezione. Lo aspettavano sette ore di scuola e tutto ciò che gli
rimaneva era sperare che i professori non avrebbero notato la sua testa
sul banco mentre provava a sonnecchiare. Mentre camminava
incontrò un suo amico: Anthony Barnelli, un ragazzo figlio di
madre britannica e padre italiano, alto, bello, un talento del pallone,
un po' nulla facente ma un bravo ragazzo. ”Ciao Anthony, come
va?”, ”Bene. Tu invece, da quant'è che non dormi,
una settimana? E' successo qualcosa?”, ”No, non
preoccuparti. Dimmi tu se posso presentarmi a scuola in questo stato!
Se il professore di inglese mi interroga, addio 8. Tu invece, a scuola
come vai?”, ”Nessun problema a parte matematica. Sai come
sono, mettetemi davanti un'equazione e do forfeit.” disse Anthony
con tono depresso. ”E io che ti ho spiegato tante volte come
risolverle. Che fai, dimentichi tutto?”, ”Non ci riesco
proprio!”
Arrivati davanti alla scuola si separarono e Raiden entrò in
classe con due minuti di ritardo. Il professore di giapponese
urlò: ”Signorino Phoenix, ha fatto due minuti di ritardo,
quali sono le sue scuse?”, ”Le chiedo scusa, mi
assicurerò che non accada più.” disse Raiden non
dando la benchè minima importanza all'uomo.
”Molto bene ragazzi, tirate fuori il libro e girate a pagina
364...”
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