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Autore: XaviiPhoenix    26/07/2014    0 recensioni
Questa è una storia a quattro mani, in cui i nostri personaggi entrano a far parte del mondo di Bleach.
Due bambini, all'apparenza semplici gemelli, si trasferiscono a Karakura. Contemporaneamente, un ragazzo dalle origini sconosciute arriva dall'America insieme allo zio.
Cos'hanno in comune?
Sono stati dimenticati dalla Soul Society.
Perché? E cosa succederà quando tutti e tre incontreranno un certo Shinigami Delegato?
"Ehi Hashi, hai uno spirito dietro di te."
”Mh, tu sei un valoroso shinigami, quale è il tuo nome?”, “Io sono Raiden, lo shinigami che ti ucciderà!”
Genere: Avventura, Comico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 1 - Raiden Phoenix Se avete deciso di leggere anche il secondo capitolo, grazie mille! Siamo contenti che la storia vi abbia intrigato. Questo capitolo è stato scritto da Phoenix, che ci presenta il suo personaggio, Raiden. I capitoli verranno sempre postati a coppie, perchè entrambi lavoriamo contemporaneamente, ma potrebbero esserci dei ritardi o dei minuscoli periodi di pausa perché non sempre i plot bunnies si fanno vivi ^^" Naturalmente, accettiamo le critiche e i commenti, e se notate qualche errore non esitate a farcelo notare! Buona lettura :)

Lo Shinigami Dimenticato

Guardando fuori dalla finestra della sua classe Raiden, studente del 3o anno, osservò il tramonto con i suoi occhi color platino. Verso la fine dell'ultima lezione sentì la presenza di un hollow e quindi chiese: ”Prof, con il suo permesso, potrei andare in bagno?”, e quindi il prof disse: ”Ok Phoenix, può andare.”.
Uscì all'esterno senza farsi notare, quindi si trasformò in shinigami. L'Hollow era poco distante dalla scuola, perciò fu un lavoro semplice per Raiden. Tornato a scuola il preside, incontrandolo per strada, chiese: ”Signorino Phoenix, come mai fuori scuola a quest'ora?”, “Mi scusi signor preside, eviterò che ciò accada di nuovo.”, disse con tono leggermente imbarazzato. Dopo questa predica, Raiden si diresse verso casa.
La sua casa era un grande scantinato con un computer, attrezzi da allenamento, un letto ed un bagno provvisto di ogni tipo di medicinale e cura. Raiden si spogliò e, con il suo fisico atletico ricoperto da piccole cicatrici, raggiunse la doccia che era in fondo allo scantinato. Dopo essersi lavato, si vestì per andare a lavorare nel club Jiokinawa dove era stato assunto come barista. Dopo aver asciugato i sui folti e bei capelli color bruno uscì di casa.
Durante il tragitto incontrò un plus che stava per essere attaccato da un hollow. Allora Raiden con un veemente scatto bloccò l'hollow per poi lasciare il suo gigai e dargli un colpo secco alla maschera per spedirlo nell'Hueco Mundo. Dopo aver sconfitto l'hollow, Raiden purificò l'anima del plus rassicurandolo che la Soul Society era come un paradiso. Dopo la sepoltura tornò sui suoi passi per andare al club. Dopo le solite 4 ore di servizio arrivò il signor Takechuki e disse, con tono compiaciuto: ”Raiden, voglio darti un aumento del 10% visto che fai più turni del solito, confido nelle tue capacità e ti auguro sinceramente gran successo nella vita.”, ”Grazie, signor Takechuki.”.

Tornato a casa si mise al computer per monitorare la situazione dei dintorni, il suo speciale robot a forma di zanzara sorvolava notte e giorno per evitare crimini nel quartiere. Si erano fatte le 7:20 del mattino e si preparò con calma per tornare a scuola ed affrontare il compito di fisica, nella quale non era molto portato. Durante lo svolgersi del compito sentì una reiatsu molto potente, che catturò il suo interesse. Quindi si precipitò a grande velocità fuori dalla classe sotto lo sguardo scandalizzato dei compagni e le urla del professore. Arrivato fuori, vide un imponente hollow, i cui passi facevano tremare gli edifici circostanti, che si avvicinava con energica lentezza. Gli umani pensavano fosse un terremoto, allora Raiden estrasse la Zanpakuto e disse:
”Steal, Eater of Pure Souls.”
Al sol pronunciare di queste parole egli emise una reiatsu molto potente ed attorno a lui si alzò una nube di polvere, attraverso la quale si intravedevano dei raggi blu che roteavano, accompagnati da rumori metallici.
Quando la polvere si alzò apparve Raiden con in mano due enormi armi a forma di shuriken, colorate di un bellissimo blu profondo. Subito si diresse a grande velocità contro l'avversario e arrivato vicino ad esso lanciò gli shuriken che, con l'aumentare della distanza percorsa acquisivano sempre più velocità. Anche dopo aver incassato l'attacco l'hollow non mostrava ferite. Appena gli shuriken tornarono nelle sue mani, Raiden decise di utilizzare la seconda forma di Eater, trasformandoli in una katana. L'impugnatura era di acciaio, come del resto tutta la lama, ed alla fine dell'impugnatura c'era una catena nera con quattro gemme, ciascuna di diverso colore. Raiden pose una mano sulla lama e caricò un onda d'urto molto potente e veloce che tagliò un arto al nemico.
L'hollow disse con tono sorpreso: ”Mh, tu sei un valoroso shinigami, quale è il tuo nome?”, “Io sono Raiden, lo shinigami che ti ucciderà!”. Raiden si avventò con velocità assurda sul nemico e gli trafisse la pancia con un affondo potente. Allora lui, per farla finita, fece uno scatto passando oltre il nemico, che era con la testa bassa rivolta verso il terreno, e gli tagliò completamente la maschera. Dopo questa manovra esclamò: ”Tsk, non è stato per niente bello, volevo divertirmi di più.”. Ma all' improvviso vide l'hollow totalmente guarito dalle ferite e sentì una reiatsu superiore a quella di prima. Con sguardo quasi compiaciuto esclamò: ”E io che pensavo tu fossi una mezza calzetta come gli altri.”, ”Come osi insultarmi, inutile shinigami cibo per hollow?!”. Raiden, con uno shunpo eguagliabile a quello di pochi, si fiondò dietro l'avversario e lanciò gli shuriken, in cui si era trasformata la zanpakuto, ma l'avversario li parò e contrattaccò con un fortissimo pugno. Raiden, preso in pieno, trasformò ancora una volta Eater in una katana e tagliò la maschera definitivamente, uccidendo l'hollow.

Ormai stremato, si avviò verso casa, evitando di farsi notare dai compagni e dai professori. Per sua sfortuna però incontrò il professore di fisica, che gli disse: ”SIGNORINO PHOENIX, perchè è fuggito dal compito questa mattina?! Mi dia una spiegazione logica altrimenti le posso assicurare che la sua media non sarà più alta del 6!”, ”La prego, prof non lo faccia, la preeeeeeegoooooo!!”, incalzò Raiden con le lacrime agli occhi. Dopo il rimprovero Raiden, tornando verso casa, incontrò Keigo, Mizuiro e Tatsuki, e con un balzo Keigo tentò di salutare, come suo solito, Raiden. Non ebbe neanche l'opportunità di sfiorarlo però che fu fermato da un calcio in piena faccia e dolorante esclamò: ”Raiden, che diavolo fai, volevo salutarti!!”, ”Idiota, non vedi che sto arrivando? Che cavolo ti salta in testa, potevi aspettare!!!” disse Raiden con tono arrabbiato.
”Scusa, non succederà più!”. Tatsuki si intromise e chiese a Raiden se voleva uscire con loro, lui accettò e disse: ”Ci incontriamo alle 9 e 30 davanti al Jiokinawa. Keigo, non fare ritardo come al solito.”, ”Eviterò ch-che accada Raiden.”, disse Keigo con un tono pauroso. ”Ok, allora a più tardi ragazzi.”.
Raiden riprese il suo percorso e tornò nel suo bellissimo scantinato. Erano le 7 quindi Raiden decise di allenarsi sulle parallele e fare combattimento simulato con una marionetta creata da lui. Verso le 7 e mezza fu contattato dallo zio che gli disse: ”Ciao Raiden, come va?”, ”Bene zio, invece a te gli affari come vanno?”, ”Eh, potrebbero andar meglio, la nostra azienda rivale vuole comprare il 30% delle nostre azioni sul mercato automobilistico”.
”Bha, decidi tu quello cosa fare, a me non importa più di tanto.”, ”Ok Raiden, a domani.”, ”Ciao zio”. Si erano fatte le 8 e mezza e Raiden decise di prepararsi per uscire con gli amici. Finita la doccia si asciugò i capelli, sfoggiò una maglia viola a mezze maniche con scollo a V non troppo profondo e pantaloncini corti bianchi visto che il caldo era insopportabile. Raiden si dirisse verso il club e per la via incorociò Karin, una delle sorelle di Ichigo. Raiden non aveva ancora  conosciuto Ichigo, aveva soltanto sentito parlare di lui. Arrivò al club e vide Mizuiro e Tatsuki già lì e li salutò: ”Ciao ragazzi.”, ”Ciao Raiden.”
”Non ditemi che quell'idiota di Keigo è in ritardo. Giuro che lo rincorro fino al cimitero così mi trovo anche sul posto per seppellirlo!”, ”Calmati, Raiden. Oh eccolo lì, dietro di te”, incalzò Mizuiro. Raiden si girò lentamente e con uno sguardo omicida a cui pochi riescono a sopravvivere, vide Keigo festoso.
Appena arrivò lo salutarono tutti ma Raiden, sul punto di esplodere urlò: ”QUANTE VOLTE TI HO DETTO DI NON FARE RITARDO, NON SIAMO LA COPPIETTA E IO NON SONO LO STUPIDO CHE ASPETTA LA FIDANZATA FINO A TARDA NOTTE, CHIARO?!!?”, ”AAAAAHHHHHH!! Scusami, scusami! Non lo farò mai più, signore!”, ”Fallo soltanto per la tua inutile vita!”, ”Calmatevi ok?”, disse Mizuiro con l'intento di riappacificare.
”Ok, dai entriamo.”

Raiden e compagni si sedettero sulla terrazza e cominciarono a parlare: ”Ragazzi, avete sentito della bambina che è stata uccisa di recente?”, ”Già, e dicono che probabilmente non è l'unica.”, disse Mizuiro. ”Brrrr, un omicida seriale in una cittadina piccola come Karakura? Mi vengono i brividi solo a pensarci.”, disse Keigo tremando. ”Va bhe, basta con questi discorsi. Ehi Raiden, hai saputo che c'è una nuova arrivata? Non sei il solo ad apparire a metà anno.”, scherzò Tatsuki, ”A quanto pare si chiama Kuchiki Rukia.”, ”Ah, Kuchiki? Il nome mi suona familiare...”, ”Scommetto che è una tua ex, eh eh. Non ci sai proprio fare con le ragazze!”, ridacchiò Keigo con aria di superiorità. ”Keigo, tappati quella bocca ogni tanto. Almeno io ho dei contatti con l'altro sesso, sai?”, rispose Raiden con intenti omicidi nei confronti di Keigo. ”O-Ok, stiamo calmi! Ehi, perché non prendiamo dei drink? A me andrebbe una Red Bull.”, ”Anche a me.”, risposero Mizuiro e Tatsuki in coro. ”Li vado a prendere io. Peccato però, speravo di poter sfoggiare la mia arte.”, ”Dai,  sarà per la prossima volta.” disse Tatsuki.
Raiden tornò con quattro Red Bull e dopo un'altra bella chiacchierata uscirono e tornarono ognuno alle rispettive case. Durante il suo ritorno, Raiden vide un uomo rubare la borsa di un'anziana signora e quindi decise di intervenire. Rincorse il ladro e lo acciuffò, ma nel tentativo di sfuggire l'uomo tirò fuori una pistola e fece partire un colpo che prese il braccio sinistro di Raiden. Con un pugno il bandito venne messo fuori gioco, e Raiden restituì la borsa alla signora vittima del furto che lo ringraziò, insistendo nel voler chiamare un'ambulanza. Raiden rifiutò, rassicurando la donna che il proiettile l'aveva solo sfiorato, quindi tornò sui suoi passi, cercando di non far notare il sangue che stava impregnando la maglia. Appena arrivato a casa, si tolse gli abiti e si mise sotto la doccia, con una pinza sterilizzata estrasse il proiettile e urlò dal dolore causato dalla rimozione di quel malefico oggetto. Si bendò e controllò che il nervo del braccio non avesse avuto danni. Dopo aver giocato all'Allegro Chirurgo si stese sul letto e riposò fino alla mattina successiva. Alle 7 e mezza, come di consueto, la sveglia suonò e Raiden urlò: ”ALTRI 10 MINUTI!!”. Verso le 7 e 35 sentì suonar di nuovo la sveglia, con un pugno la fracassò e urlò: "ALTRI 10 MINUTI HO DETTO!". La signora accantò si chiese cosa diavolo stesse succedendo, ma preferì non farsi ulteriori domande.

Raiden si alzò dal letto svogliatamente, fece colazione, si lavò, si vestì ed uscì da casa per andare alla lezione. Lo aspettavano sette ore di scuola e tutto ciò che gli rimaneva era sperare che i professori non avrebbero notato la sua testa sul banco mentre provava a sonnecchiare. Mentre camminava incontrò un suo amico: Anthony Barnelli, un ragazzo figlio di madre britannica e padre italiano, alto, bello, un talento del pallone, un po' nulla facente ma un bravo ragazzo. ”Ciao Anthony, come va?”, ”Bene. Tu invece, da quant'è che non dormi, una settimana? E' successo qualcosa?”, ”No, non preoccuparti. Dimmi tu se posso presentarmi a scuola in questo stato! Se il professore di inglese mi interroga, addio 8. Tu invece, a scuola come vai?”, ”Nessun problema a parte matematica. Sai come sono, mettetemi davanti un'equazione e do forfeit.” disse Anthony con tono depresso. ”E io che ti ho spiegato tante volte come risolverle. Che fai, dimentichi tutto?”, ”Non ci riesco proprio!”
Arrivati davanti alla scuola si separarono e Raiden entrò in classe con due minuti di ritardo. Il professore di giapponese urlò: ”Signorino Phoenix, ha fatto due minuti di ritardo, quali sono le sue scuse?”, ”Le chiedo scusa, mi assicurerò che non accada più.” disse Raiden non dando la benchè minima importanza all'uomo.
”Molto bene ragazzi, tirate fuori il libro e girate a pagina 364...”
   
 
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