JUST
A GIRL
In
clinica arrivò una ragazza che colpì molto il dottor
Martini. Aveva una faccia familiare, gli ricordava una persona
speciale, una persona che era stata accanto a lui fino a poco tempo
fa. Aveva i capelli ricci e corti, magra e non molto alta, con un
sorriso splendido. Non riusciva a non guardarla, rimase impressionato
per la somiglianza che quella ragazza aveva con Sara.
-Dottor
Martini?!- cominciò a parlare la ragazza.
Lorenzo
non rispose subito, fisicamente era li ma con la testa e con il cuore
aveva fatto un salto nel passato: stava rivivendo tutte le emozioni
che aveva provato con Sara, dal primo giorno che la vide su
quell'aereo all'ultima volta sul tavolo della sala operatoria, dove
non aveva potuto vedere il colore dei suoi bellissimi occhi.
-Dottor
Martini?!?!- richiese la ragazza.
-Si?-
rispose Lorenzo.
-Io
dovrei parlarle!- disse la ragazza.
I
due entrarono nello studio e lei si presentò.
-Dottore,
sono Sara Levi..-
-Sara
Levi ha d-d-detto....?!?- rispose incredulo il dottor Martini.
-Si.......perché.......c'è
qualche problema???- disse la ragazza accennando un sorriso.
-N-no...
n-n-iente- balbettò Lorenzo.
La
ragazza spiegò la sua situazione cardiaca. Aveva una
malformazione al cuore,precisamente la diagnosi era “
Coartazione istmica aortica”.
Lorenzo,
in quel momento, non c'era con la testa. Non riusciva a
crederci....quella ragazza era identica a Sara, aveva il suo stesso
nome e inoltre soffriva della stessa malattia, quella maledetta
malattia che l'aveva portata via da lui.
-E
se è lei, dico.....la vera Sara, la mia Sara.....non non può
essere, lei è morta....- pensò in mente sua il dottore.
Lorenzo
diede appuntamento alla ragazza il giorno dopo per chiarire la
situazione. Lui in quel momento non poteva restare li, almeno non
aveva la forza morale per restare a guardare quella ragazza che gli
ricordava tanto la donna che amava ancora con tutto il suo cuore, la
donna per cui avrebbe mollato tutto pur di stare con lei.
Andò
sulla spiaggia di Ostia in cerca di Destino. Il cane era li, steso a
terra, come se non avesse più voglia di giocare. Lorenzo si
mise vicino a lui, a guardare il cielo, perdendosi in quell'immensa
distesa di azzurro, quell'azzurro come i suoi occhi, ormai spenti,
privi di felicità, pieni di tristezza, di malinconia, di sensi
di colpa.
-Se
solo lo avessi saputo prima... forse Sara sarebbe qui, vicino a me.
Perché, Perché non mi hai detto niente amore mio- pensò
tra se.
Ad
un tratto, però, Destino incominciò ad abbaiare come
quando, qualche anno fa, vedeva arrivare Sara. Aveva di nuovo la
felicità negli occhi. Lorenzo, in cuor suo, aveva la speranza
che avrebbe rivisto Sara proprio in quel momento, ma non c'era
nessuno, o almeno lui non vedeva niente. Forse Destino riusciva a
vederla. Spuntò un sole splendente in alto nel cielo e Destino
si tuffò a mare.
-AHAHA
Destino, dove vai??- disse ridendo Lorenzo.
Gli
venne in mente quando lui e Sara andarono per la prima volta su
quella spiaggia a recuperare Tommy ed Elena. Quanti ricordi che aveva
nel suo cuore.
-Come
faccio a dimenticarla, con i suoi occhi, i suoi sorrisi, con la sua
voglia di vivere anche quando sapeva che sarebbe finita a momenti.
Che rabbia-.
Lorenzo,
dopo aver passato il pomeriggio a Ostia, tra pensieri e mille
ricordi., tornò a casa Martini. Come al solito la tavola era
pronta per la cena. C'erano tutti, o quasi, pronti per mangiare la
pasta preparata da nonno Libero. Enrica guardava Lorenzo, si era
accorta che c'era qualcosa che non andava. Aveva l'aria triste,
l'aria di qualcuno che aveva appena visto un fantasma..
Il
giorno dopo Lorenzo era agitato, agitato all'idea di incontrare di
nuovo Sara, la nuova Sara. Avevano l'appuntamento a Villa Aurora alle
10:30. Avrebbero dovuto parlare della condizione di salute di Sara,
ma Lorenzo voleva saperne di più. Doveva scoprire chi era
quella ragazza e perché era identica alla sua Sara. Forse era
stato il destino a farli incontrare, si, sempre il destino.....
|