Oltre il mare, oltre le stelle di Neferikare (/viewuser.php?uid=731613)
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Crocodile se n'era andato nella stanza che Azure gli aveva assegnato da
ordine di Nova; lei era ancora fuori, affiancata da Olymphia: -Ora
possiamo partire alla volta di Amazon Lily a cercare Boa Hancock e le
sue sorelle?- chiese al proprio capitano; Nova continuava a guardare
l'orizzonte e la luna che stava lentamente sorgendo dal mare:
-Prima di partire voglio parlare con Crocodile: sono successe troppe
cose e troppo velocemente, ho paura che non possa capire ciò
che il marchio significa e lo prenda come una semplice tortura.-
comunicò alla compagna che capendo
annuì.
Dopo aver sceso le scale entrò nella stanza dove lui se ne
stava seduto sul letto a fissarsi il polso che recava quel simbolo di
cui non capiva il significato: -Che vuoi ancora?- chiese secco -Altre
sorprese?-
Nova si sedette dall'altra parte del letto: -Vorrei spiegarti quello
che è appena accaduto, so che sei piuttosto confuso al
riguardo.- cercò di spiegargli.
Crocodile non fece nessun cenno, così lei iniziò
a parlare: -E' il marchio che distingue gli shylar che collaborano con
la Marina da quelli che non lo fanno, e vale anche per chi non
è uno shylar naturalmente- spiegò per prima cosa
-E' in grado di proteggere chi lo possiede dalla maggior parte degli
attacchi non fisici e da quelli che consistono in una manipolazione
fisica e mentale.- terminò ma vendendo che era
disinteressato aggiunse un'informazione che sapeva voleva avere -Come
quelli di Doflamingo. Ho chiesto ad Akainu di dare anche a te il
marchio, dato che dovrai praticamente starci vicino tutto il tempo
quando tornerai nella flotta dei sette, e non possiamo permetterci che
riesca a controllare anche te come.-
-Molto interessante davvero, ma potevate avvisarmi prima.- si
lamentò -Non c'era bisogno di incatenarmi come un animale.-
la rimproverò riprendendo a fumare come se lei non ci fosse.
-Non potevamo permetterci di fallire e di perdere le tue tracce ancora
una volta: siamo venuti qui da Akawanna per trovarti e non potevo
tornare da mio padre senza buone notizie.-
si giustificò fissandosi le mani -E comunque è
finito tutto per il meglio, nessuno si è fatto
più male del dovuto.-
Crocodile si alzò in piedi e si mise a fissarla: -Posso
almeno sapere con chi ho a che fare o dovrò aspettare anora
molto?- chiese con fare arrogante.
Nova lo guardò come se aspettasse quella domanda: -Certo-
rispose convinta -Il mio nome è Nova Seyfert e sono a capo
di un gruppo di shylar con il compito di trovare ed eliminare le
minacce che infestano il Nuovo Mondo proteggendo l'isola di Raftel.
Come avrai notato sono in possesso dei poteri di un frutto del diavolo
che mi permettono di assumere una forma diversa da quella umana e di
controllare lo spazio ed il tempo dove si muove questa terra.-
-Quello che hai fatto nel deserto è frutto dei tuoi poteri
vero?- chiese
-Sì, posso creare stelle e buchi neri per proteggermi o per
attaccare, è utile di solito.
Ora dovrei parlarti degli altri- disse riprendendo fiato -Olymphia
è un oracolo, prevede il futuro e conosce il passato di
tutti, ma non il suo.
E' nata così, senza mangiare frutti del diavolo, per cui
è stata guidata verso la conoscenza delle arti mediche di
Akawanna e dei loro impieghi; sa farsi valere quando serve, non
è così dolce come sembra.- si interruppe ridendo
-Poi c'è Prometheus; i suoi poteri derivano da un frutto e
consistono nel poter cambiare forma a piacimento e, se si tratta di
pesone, può assumerne anche i poteri e le debolezze. Diciamo
che è il novellino, non combatte come me e gli altri, no
ncosì bene.
Neptune è invece una sirena in grado di richiamare i Re del
mare, ma i suoi poteri gli permettono di assumere una forma umana;
controlla tutto ciò che ha a che fare con l'acqua, da una
goccia fino ad un oceano, ma non è molto paziente come hai
notato.
Azure è come una sorella per lei, ma a differenza di Neptune
controlla i metalli grazie ad un frutto; è più
pericolosa di quanto possa sembrare dalla sua faccia angelica, non ti
conviene farla arrabbiare..- terminò facendo un profondo
respiro -Questi siamo noi, ecco fatto.- terminò.
Crocodile rimase in silenzio per qualche minuto: -Bene.- rispose.
-Bene?- ripetè Nova -Sai dire solo questo? Ti ho detto tutto
di noi, un po' di entusiasmo!- lo rimproverò iniziando a
sbracciarsi come un'isterica.
-Entusiasmo? Vediamo: mi avete pedinato fino ad Alabasta, incatenato,
marchiato a fuoco e chiuso qui dentro, dovrei essere entusiasta?-
rispose lui.
Nova non ci vide più: gli si scagliò contro con
le ali spiegate sulla schiena e lo bloccò alla parete.
-Stammi a sentire: potevamo consegnarti alla Marina, potevamo ma non lo
abbiamo fatto, potresti almeno ringraziare?- gli intimò
guardandolo negli occhi.
Crocodile si mise a ridere: -Sai una cosa? Ti comporti proprio come
faceva mio padre: dai ordini a tutti senza pensare alle conseguenze,
sei abbastanza sicura di te stessa da dire a me cosa fare e poi chiami
gli ammiragli per fare ciò che dovevi fare tu.- disse
prendendo fiato -Fammi scendere da qui.-
Nova mollò la presa e rimase allibita dal ciò che
aveva provocato: -Crocodile io... mi dispiace, non avevo intenzione di
fare così... Per favore non andartene.- lo
supplicò cadendo in ginocchio a terra -Ti prego, non
possiamo andare avanti se non ci aiuti.-
Lui se n'era già andato e quando era salito tutti avevano
capito ciò che era accaduto, così Olymphia lo
aveva fatto scendere dalla nave.
Nova corse fuori per fermarlo ma vide solo una nuvola di sabbia svanire
nel vento; iniziò a piangere come non aveva mai fatto in
vita sua, maledicendo la sua arroganza e la sua testardaggine: -Stupida
stupida stupida!- iniziò a dirsi; Prometheus gli si
avvicinò e cercò di consolarla: -Non preoccuparti
vedrai che tuo padre capirà, non devi odiarti per
ciò che è successo: sapevamo che sarebbe stato
difficile convincerlo.- le disse sapendo che non la stava ascoltando.
La ragazza si alzò in piedi e andò verso la
stiva: -Contavano su di me, me: sono una principessa diamine! Una
principessa!- si rimproverò mentre aveva messo la mano sul
pugnale di Olymphia: era algamatolite, lo sapeva bene, e avrebbe potuto
ucciderla più velocemente di qualsiasi altra cosa.
Non puoi perdonarti questo fallimento, non devi.
La sua mano venne bloccata nella frazione di qualche secondo. -Non
posso lasciarvi da soli un minuto e siete già qui a
suicidarvi?- chiese Crocodile dietro di lei.
Nova si alzò con il volto ancora rigato dalle lacrime:
-Posso abbracciarti?- gli chiese timidamente.
Crocodile gli lanciò un'occhiata di dissenso: -Mi prendi in
giro? Per chi mi hai preso?-
Senza aspettare risposta gli si fiondò addosso e gli strinse
i fianchi con tutta la forza che aveva: -Per qualcuno che ha un
disperato bisogno di un abbraccio, proprio come me- gli
rivelò in lacrime; lui non si mosse e si limitò a
sbuffare annoiato: -Questo non era negli accordi- le fece notare -Ne
hai ancora per molto?-
Lei non gli rispose e restarono così per qualche minuto;
quando si decise a staccarsi aveva ancora ripiegate le ali sulla
schiena.
-Mi dispiace per questo momento di iper emotività- si
affrettò a scusarsi -Perchè sei tornato?- gli
domandò senza troppi giri di parole.
-L'ho fatto solo perchè ho degli interessi in questa storia,
non farti strane idee.- spiegò -E poi voi da soli non
sareste nemmeno in grado di sconfiggere le supernove e la flotta dei
sette.-
Nova lo guardò estasiata: -Grazie.- gli disse prima che se
ne tornasse dall'altra parte della nave; rimase senza parlare per
qualche minuto poi si avvicinò ad Olymphia che l'aveva
chiamata: -Dobbiamo partire per Amazon Lily ed arrivare entro domani-
spiegò -Tuttavia non credo che portarci dietro Crocodile e
Prometheus sia una buona idea: quelle donne capirebbero subito che
siamo andate lì per attaccarle se ci presentiamo con due
uomini, senza contare che Ophal è già
lì e siamo a tre.-
Nova rimase a riflettere qualche istante: -Mia madre mi aveva dato una
cosa prima di partire- rispose frugando nella sacca appoggiata a terra
ed estraendone una boccetta con un liquido rosa -E' l'estratto del
frutto horu horu, lo stesso che possiede Ivankov, con qualche piccola
modifica fatta da mia madre.- continuò iniziando a ridere.
L'altra la guardò intuendo cosa aveva in mente: -Pensi
davvero che siano disposti a fare una cosa del genere?- chiese ridendo
anche lei -Andiamo a vedere cosa ne pensano avanti!- la
sfidò mentre l'altra accettava.
Nova andò al centro del ponte: -Signori un momento di
attenzione- chiese chiamando tutti dove si trovava, poi si
girò verso e Crocodile e Prometheus che stavano divisi dalle
altre:
-Voi due dovete fare una piccola cosuccia prima di andare ad Amazon
Lily- disse mostrando la boccetta -Lì i maschietti non
possono entrare, ma abbiamo una soluzione piuttosto divertente-
annuncò ridendo -Questa simpatica boccetta contiene
l'estratto di frutto del mare simile a quello mangiato da Ivankov,
diciamo che dovrete fare le signorine educate per un paio di giorni su
quell'isola.- terminò mettendo il liquido entro una siringa
piuttosto piccola -Allora? Chi è il primo?- chiese ai due
che si guardavano confusi.
Crocodile fu il primo a capire cosa aveva in mente e si mise sulla
difensiva: -Non ti azzardare!- le intimò furioso
-Non ci provare non sto scherzando! Non avvicinarti o giuro che ti
ammazzo!- le sbraitò contro mentre lei era ad un metro da
lui; Nova aveva previsto cosa sarebbe accaduto e Neptune era
già pronta a coglierlo alle spalle: gli mise una mano
intorno al collo mentre con l'altra gli teneva ferme le braccia dietro
la schiena, così Nova ebbe il tempo di praticargli
l'iniziezione alla base del collo stesso prima che crollasse a terra.
-Siamo a posto- riferì mentre aiutata da Olymphia lo
riportava dentro la sua stanza e lo poggiava sul letto -Aspetteremo
fino a domani, dovrebbe fare effetto abbastanza velocemente.
Tu stai qui, io vado da Neptune e ci prepariamo a salpare per Amazon
Lily.- ordinò alla comapgna che si mise a sedere a terra in
un angolo della stanza.
Quando tornò fuori erano rimaste solo lei e Neptune sul
ponte, segno che anche gli altri avevano ricevuto l'ordine di tornare
nei rispettivi alloggi: -Possiamo iniziare.- disse semplicemente,
abbastanza da far capire a Neptune ciò che intendeva.
Non aspettò molto, inarcò la schiena aprendo le
braccia e si gettò a strapiombo nel mare: pochi attimi dopo
ne emerse una sirena poco più grande di Shirahoshi con i
capelli azzurro chiaro avvolti da più anelli sulla nuca ed
una coda che sembrava non finisse più di un colore bianco
candido, intervallata qua e lò di piccole macchie celesti e
nere che terminavano con una pinna ampia e quasi trasparente.
-Richiama un re del mare per favore- aggiunse Nova mentre, dispiegando
le ali, si accingeva a sollevarsi dal ponte per avvicinarsi alla
compagna.
Neptune annuì ed iniziò ad intornare una melodia
così profonda che anche le onde sembravano muoversi al suo
ritmo; tuttavia pochi secondi dopo apparve la testa di un enorme
serpente bianco pezzato di arancio-rosso e nero che spunatava
dall'acqua; Neptune gli accarezzò il dorso mentre questi si
muoveva per posizionarsi sotto la nave, aspettando che la sirena gli
assicurasse una sottile striscia formata da minutissime gocce d'acqua
intorno al corpo per tenere ferma la nave.
-Nereide è pronta, possiamo salpare capitano.-
informò Nova che annuì.
Poco dopo un enorme re del mare stava solcando le acque che dividevano
Alabasta da Amazon Lily, dando vita con una moltitudine di spruzzi ad
una vera e propria cascata che avvolgeva gli scogli vicini.
-Arriveremo per domani.- disse Neptune prima di tornare umana e
risalire a bordo con l'aiuto di Nova che intanto stava già
scendendo nella sua cabina.
Al mattino era giunti all'isola ed il re del mare era andato via
sollevando tonnellate di acqua nei dintorni; sulla spiaggia Nova e
Neptune attendevano che gli altri scendessero per
incamminarsi verso il villaggio delle Kuja e cercare Boa Hancock;
Prometheus fu il successivo ad uscire e fu accolto dagli applausi delle
ragazze.
-Wow wow wow!- si complimentò Azure -Che bella signoirina
che abbiamo!- continuò mettendosi a ridere.
-Invidiose- rispose sbuffando -Mi sta stretto questo coso cavolo!- si
lamentò aggiustandosi le spalline del vestito che gli aveva
dato l'amica;
-Crocodile muoviti ora vogliamo vederti, siamo curiose.- lo
chiamò Nova iniziando a ridere.
-Mi rifiuto di uscire conciato così brutta traditrice che
non sei altro!- si mise ad urlare mentre era ancora dentro
-Nessuno mi aveva avvisato di tutto questo!- continuò a
lamentarsi mentre Nova cadde a terra ridendo, anche se dovete smettere
quando si decise finalmente a scendere insieme ad Olymphia: -Mio dio-
pensò ad alta voce -se fossi un uomo ti avrei già
portata a letto dolcezza.- disse come se gli stesse facendo il filo
-Riesci addirittura a stare in piedi mi sorprendi!- si
complimentò.
Crocodile la guardò furioso: -Considerati morta se continui-
le intimò mentre sistemava il ciuffo di capelli che
continuava a ricadergli davanti agli occhi -Voi siete malate se fate
queste cose, non scherzo. Quale persona sana di mente farebbe una cosa
simile solo per entrare in una stupida isola senza farsi scoprire?-
continuò a lamentarsi senza che qualcuno lo prendesse sul
serio.
Nova cercò di ricomporsi e chiamò tutti
all'ordine: -Bene, ora siamo pronti per dirigerci verso Boa, ma prima
stabiliamo le regole: non parlate di cosa stiamo facendo ad alta voce
poihcè le Kuja potrebbero sentirci, non usate i vostri
poteri a meno che non siate costretti e soprattutto nessuno tiri fuori
la storia della flotta dei sette.- raccomandò ai compagni
-E tu- continuò indicando Crocodile -Comportati come una
signorina educata.- disse ridendo per poi girarsi verso la foresta
-Andiamo signori e signore, c'è un massacro che ci
aspetta!- temrinò sollevando un pugno al cielo mentre
dispiegava, oltre alle due ali che lasciava intravedere spesso, altre
due paia poco più piccole.
-Quella ragazza mi riempie di sorprese.- pensò crocodile
dubbioso.
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Angolino dell'autrice
Avevo scritto questo capitolo un po' di tempo fa, mi scuso per gli
errori grammaticali presenti :P
Spero vi piaccia, commentate quanto volete :D
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