wake me up
Salve a tutti
gente, finalmente ho aggiornato! (yeee)
Mi
dispiace ho avuto un sacco da fare ed il capitolo era abbastanza
difficile da iniziare!
Beh
vi auguro buona lettura:)
WAKE
ME UP
Cosa ci faccio qui?
Non ricordo nulla.
Mi trovo in un letto matrimoniale, e la luce irradia la camera.
Il caos regna nella stanza, ci sono abiti ovunque e oggetti sparsi
casualmente.
La testa al mio fianco si dimena, girandosi verso il mio viso.
Il suo viso cattura la mia mente.
"non può essere lui"
cerco di convincermi che non sia veramente chi penso.
Ma le sue labbra mi convincono del contrario, sembrano così
soffici, ma non le ho mai provate.
Le sue lineature tornano a modificarsi, trasformandosi in una smorfia.
Tutto ciò mi riporta alla realtà, tento di
alzarmi
silenziosamente, ma in questo momento la delicatezza mi manca proprio.
Alzo gli occhi, e noto che nell'immagine riflessa allo specchio indosso
abiti diversi da quelli che ricordavo di indossare la sera precedente.
Indosso una maglia che mi sta tre volte e un paio di pantaloni della
medesima taglia.
Cerco i miei abiti che sembrano dispersi in mezzo al caos.
Li cerco ''silenziosamente'', cosa alquanto difficile per me in questo
momento.
Li prendo e cerco la porta del bagno e mi ci fiondo.
Sento bussare più volte, mentre asciugo il corpo, con voce
rauca, esclamo:
'sto uscendo.'
Mi metto gli abiti che avevo in dosso e metto gli altri abiti nella mia
borsa.
'La colazione è pronta, scendi.'
Apro la porta e gli occhi di Mike mi scrutano, accenno uno di quei
sorrisi imbarazzati, quasi forzandolo, uscendo velocemente dalla stanza.
Scesi e Chester mi indico il posto al suo fianco.
Mi siedo e mi viene posata davanti una colonna di pancakes caldi
cosparsi da fonduta di cioccolato.
Prendo una posata e ''taglio'' un pezzo di quella meraviglia, apro la
bocca per mangiarla, tiro su il braccio, ma vedo che davanti a me si
siede Mike.
Resto così 10 secondi quando Chester mi riporta alla
realtà
toccandomi la spalla, cio'è più che toccarmi me
la
smonta, e mangio il boccone.
'tutto okay?' mi sussurra.
Accenno un si con la testa e continuo a mangiare ciò che
c'è nel piatto.
Sento due occhi che mi scrutano, ma forse è solo la mia
immaginazione.
Mi tiro su dalla sedia e mi dirigo verso il bagno nella stanza di Mike.
Appena metto piede sulla soglia d'istinto guardo il letto, fatto come
se nessuno ci fosse stato.
Mi dirigo verso la porta del bagno e la chiudo dietro di me.
Mi guardo allo specchio, le mie labbra come sempre sono mordicchiate e
presentano i soliti taglietti mentre i miei occhi sono circondati da
profonde occhiaie.
Indosso i miei vestiti e i tacchi.
Perdo l'equilibrio e casco a terra.
Ma quando apro gli occhi una mano è tesa davanti a me.
La afferro e mi tiro su.
Arrossisco al contatto tra le mani.
'Bene sei pronta, andiamo a fare una passeggiata tutti insieme.'
dice rompendo il silenzio.
Annuisco e scendo le scale.
Stiamo camminando e io sono infondo al gruppo con le cuffie nelle
orecchie pensierosa.
''Cause all of me loves all of you love, love your curves and all your
edges, love you perfect imperfections.''
Queste parole catturano la mia mente, cavolo rispecchiano a pieno i
miei sentimenti verso Mike.
Mi cade una cuffia, mentre la riprendo pensierosa una voce mi fa
tornare sulla terra.
'Che ascolti?' chiede Michael sorridente.
Gli porgo la cuffia che mi è appena caduta e gliela porgo.
'mh, bella canzone.'
afferma semplicemente.
Sorrido alla sua affermazione ma mi fermo e mi siedo, lui mi segue,
continua a tenere nell'orecchio la mia cuffia, quindi a stare
vicinissimo a me.
Mi poggio ad un muretto, e lui si mette dritto davanti a me.
La musica ormai inonda le menti di entrambi.
Inizio a canticchiare sulle note di my immortal degli evanescence senza
curarmi del fatto che mi stia guardando l'intera città.
Chiudo gli occhi per tentare di non pensare alla meraviglia che mi sta
osservando cautamente.
Non riesco a non pensarci, è così vicino che
sento il suo respiro sulla pelle.
Sono così tentata da sfiorare quelle labra perfette.
Il mio cervello mi ripete di non farlo, mentre il cuore vuole
così tanto quelle labra.
Cerco di resistere alla tentazione, ma sembra più forte di
me.
Sento il suo sguardo su di me e la sua vicinanza, ho smesso di cantare,
ora sono silenziosa e mi mordo le labbra, riaprendo i piccoli tagli su
esse causate da altri morsi.
Gli occhi sono serrati, e lui è sempre qui, di fronte a me.
Desidero le sue labbra più di ogni altra cosa.
Apro gli occhi e noto che anche lui li tiene chiusi, ma batte un piede
a terra per tenere il ritmo della canzone che passa, come se la
conoscesse.
Ah sì è una loro canzone, 'the messenger', certo
che la conosce, la assapora.
Non resisto, le desidero, sono così perfette e a
così poco da me.
Dovrei buttarmi ma ho paura delle conseguenze.
Rischio o meno?
Mi tiro su ma lui non si muove, non indietreggia, smorzo la distanza
tra le nostre labbra.
Oh che labbra morbide, è la prima volta che assaggio il suo
sapore.
Sono morbide come un batuffolo di cotone, proprio come le immaginavo.
E' un bacio semplice, è lo sfiorare il paradiso con le
labbra.
Poggio una mano sul suo viso, lui non si oppone ma non fa nessun
movimento eclatante per farmi capire che lo desidera, tranne un piccolo
movimento allo sfiorarsi di esse.
Tutto ciò dura venti secondi, quando mi allontano tornando
alla realtà e capisco ciò che ho appena fatto.
Lui è immobile come sconvolto.
Istintivamente corro via, mi volto solo un istante e lo vedo,
è
voltato verso di me ma è fermo, ha fatto pochi passi e poi
so
è fermato.
Rallento il passo e appena capisco di essere abbastanza lontana mi
dirigo verso un punto non definito.
Mi fermo davanti una fermata del tram e mi siedo sulla panchina.
La musica non ha mai finito di suonare, e la cuffia che indossava prima
Mike penzola sulla mia spalla.
La infilo quasi timorosa, e asciugo gli occhi lucidi e rosso da un
pianto appena terminato e sull'orlo di riprendere da un momento
all'altro.
Il tram arriva e salgo su.
Direzione casa.
Mi butterò sul letto e poi si vedrà.
Scendo dal mezzo che si ferma un chilometro prima del mio palazzo,
quindi mi tocca passare per quella maledetta villa.
Cammino a testa bassa con gli occhi che si stanno per riempire
nuovamente di lacrime.
Mi trattengo.
Non oso pensare cose pensi di me Mike.
Ho paura di aver combinato un casino, di perderlo, anche come amico.
La strada è deserta, questo mi permette di camminare senza
preoccuparmi della comparsa di qualcuno.
I passi si fanno più lenti fino ad arrivare al cancello.
Entro in casa e la chiudo la porta dietro di me.
Tolgo le scarpe, e tolgo i vestiti che profumano di lui, o per lo meno
di qualcosa che è stato a contatto con le sue mani.
Mi metto sotto le coperte del mio grande letto e mi accoccolo al
cuscino, e lo riempo di lacrime, per liberarmi fin quando non crollo in
un sonno profondo.
#angoloautrice:
hola people, finalmente ho aggiornato!
Boh
non so che pensarne.
Aspetto
vostri commenti nelle recensioni!
Mi
dispiace per aver aspettato così tanto, spero di poter
aggiornare almeno una volta al mese, per rendere la cosa regolare.
Penso
che a settembre inizierò a fare altre ff e iniziare qualche
raccolta di OS.:D
Spero
che il capitolo vi sia piaciuto, e mi aspetto i vostri commenti!
Scusate
per il ritardo:D
#angoloringraziamenti:
un grazie speciale a Alamo (il mio ragazzo, che ha un account, che ha
dovuto cambiare, ora è Alamoo.)
(ha
pubblicato una OS originale, se volete leggerla.)
Poi
un grazie a chi ha recensito i capitoli precedenti e chi li ha letti.
Grazie
a chi l'ha aggiunta alle preferite/seguite/ricordate e blablabla.
E
infine un grazie ai lettori silenziosi che non recensiscono.
Spero
che piaccia anche a voi:))
Un
saluto e un bacio dalla vostra Kebabbara♥
|