16
Nearer
to the truth
Re Aaron batté furiosamente le mani sul lungo tavolo di
mogano della sala
riunioni Gemini.
La piccola sala circolare, finemente decorata con intarsi
d’oro e figure ricoperte di pietre preziose di ogni genere,
si trovava proprio sull’ ingresso principale, nella parte
dell’edificio amministrativo, dentro una torre (Torre Gemini
Nord) a più di cinquanta metri d’altezza. E vi era
una sola via per l’accesso: le scale. Di fianco ad essa
un’altra torre, chiamata come la precedente ma, posizionata
in direzione sud ed utilizzata come archivio.
Quando si saliva lì sopra, oltre che ad esser provati da una
fatica immane, bisognava aspettarsi anche una tirata di orecchie dal
sovrano, perché in genere quella era una sala utilizzata per
gli incontri al cui centro vertevano argomenti top secret.
Sia il principe Shade che il principe Bright, quindi, sobbalzarono in
sincrono, intimoriti da una delle tante reazioni del sovrano, sin da
quando l’ incontro era incominciato. Egli sospirò
e si passò nervoso una mano tra i capelli per poi scendere a
massaggiarsi la fronte.
-Cioè, mi spiegate com’è stato
possibile?- chiese scuro in viso.
Il biondo si schiarì la gola.
- Non ne abbiamo idea, padre. Siamo stati molto attenti a non far
trapelare nulla. Gli unici a conoscenza dell’ ubicazione dei
piani eravamo io, il principe Shade e altri membri delle sfere
più alte della politica; come del resto avete decretato voi.-
-Questo non toglie il fatto che i piani siano stati rubati. A meno che
il principe della Luna non abbia cambiato posto a quei documenti.-
concluse, guardando intensamente con i suoi occhi iniettati di sangue.
-Sono terribilmente dispiaciuto. Non ho cambiato il loro posto
né tanto meno l’avrei fatto senza il vostro
consenso.-
Il cobalto guardò le sue mani giunte sul tavolo.
Sembrava un processo quello.
Il re sospirò.
-Adesso è fatta. Chiunque abbia quei piani adesso, sa delle
difese e dei luoghi sicuri di entrambi i regni. E sono sicuro che quei
documenti siano in mano al regno Solare, visto gli eventi recenti.-
sospirò guardando un libro sulla libreria.
-Lo credo anche io, padre – convenne il principe Bright.
–Tuttavia, bisogna aggiungere che i nemici sono in possesso
solo di una parte dei piani; Quindi padre, propongo di apportare delle
modifiche alle nostre difese, ma nel frattempo di non far trapelare
nulla riguardo questa storia.-
Aaron annuì, prima che Shade prese parola.
-I piani sono stati rubati, per cui ritengo che tra le nostre file ci
siano dei traditori … - disse, nel preciso istante in cui la
regina Camelia, senza tante cerimonie, entrò nella sala con
la sua solita aria di superiorità, scoccando occhiate
minacciose al principe ospite.
L’attendente che la seguiva (e che tentava anche di
nascondere la stanchezza e il fiatone) scostò una
sedia di fianco al sovrano per poterle permettere di sedersi.
- Vimir, vai a ritirare la mia tiara dal gioielliere-
ordinò. L’uomo annuì e camminando
velocemente, uscì dalla sala richiudendosi la porta dietro
con un impercettibile scricchiolio.
- Cara- iniziò il re -questa è una riunione di
emergenza. E … come ci sei arrivata tu qui?- concluse
sconvolto, immaginando la moglie salire per quella torre con un diavolo
per capello.
-Tesoro, mi sono fatta portare in braccio - rispose la donna con lo
stesso tono – Io sono qui per supportarvi. Su, continuate.-
li esortò.
Il trio di uomini provò così tanta pena per
quell’ inserviente che Shade decise di non costruire uno
studio a quell’ altezza ( si, perché ci stava
pensando, visto che la visuale era magnifica) , il biondo di chiudere
quella stanza una volta re e il padre di appuntarsi mentalmente di
alzare il compenso a quel povero cristo.
A questo punto, scambiandosi con un’ occhiata con Bright, il
principe della Luna continuò il suo discorso.
- Quindi, come ho già detto, ritengo che tra di noi si
nascondano dei traditori, delle spie. E tali spie, avranno sicuramente
bruciato il mio regno per creare scompiglio ed entrare nel castello,
proprio mentre ogni guardia stava cercando di spegnere gli incendi, per
rubare questi piani. Un bel lavoro pulito devo dire..- disse ironico
– anche se non capisco per quale motivo abbiano abbandonato i
loro mantelli- concluse, pensieroso.
-Un intoppo, forse. C’erano molte guardie quella notte.-
La regina Camelia rise, giusto per intromettersi e farsi elogiare per
la sua intelligenza.
-Principe Shade, forse voi non sapete che il sovrano del regno solare
è poco più che una ragazzina sprovveduta. Non
sarebbe capace di dare l’ordine di far ardere la capitale di
un regno. Voi avete tenuto un ballo nel vostro palazzo recentemente,
no?-
Il cobalto sgranò gli occhi, come del resto fece anche
Bright.
-Vorreste dire che gli intrusi … -
- Esatto. E’ tutto accaduto quella sera, secondo la mia
opinione.-
Il re Aaron guardò incredulo la moglie, che di rimando gli
sorrise fiera della sua brillante versione dei fatti.
-Quindi.. quindi- prese la parola l’uomo, risvegliandosi
– avete notato qualcosa di strano quella sera?-
Entrambi i ragazzi scossero la testa con una espressione abbattuta.
-Proveremo a chiedere ad ogni singola guardia che era in servizio
quella notte- propose Bright, alzandosi, sancendo la fine di quella
riunione. – Tuttavia, non riesco a capire il vostro
ragionamento, madre –
Camelia gli sorrise dolcemente.
- Tesoro, al sovrano del regno solare non piace sporcarsi le mani con
omicidi. Avranno sicuramente utilizzato delle spie ben addestrate,
capaci di confondersi tra la folla. Io sono una donna e come tale ho
imparato l’arte della persuasione dalle mie educatrici; ogni
nobile deve saper esercitare questa tecnica, quando è in una
certa situazione ma, ci sono persone a cui riesce naturale. Pensa a
tutti i regimi dittatoriali e tirannici che si sono susseguiti nel
tempo!- poi fece una pausa –Sto divagando, perdonami.-
-Regina Camelia- la chiamò il cobalto – io non
riesco ancora a capire esattamente dove vuole arrivare-
La donna, più sulla quarantina che sulla trentina, lo
guardò arcigna mentre una ruga solcava la sua fronte.
- Pensate. Ad un ballo, la persona meno sospetta quale potrebbe
essere?- chiese ovvia, alzandosi e passeggiando attorno a Shade, come
se fosse alla sua mercé.
-Un cameriere appena assunto! Che non riesce ancora ad ambientarsi
all’ interno del castello.- suggerì il re del
regno dei gioielli.
-No! Una guardia!- esclamò Bright.
-Oppure un invitato in cerca del bagno.- concluse per tutti Shade.
I 3 cominciarono a farsi viaggi mentali per aggiungere qualche altra
persona alla lista.
La regina si fermò. Sbuffò poco elegantemente,
strano ma vero, e alzò gli occhi al cielo chiedendosi come
facessero gli uomini ad avere poca inventiva.
-Sentite … -
- Grazie mille cara, ci sei stata davvero di molto aiuto!- le disse il
marito, felice per esser quasi giunto alla fine dell’enigma.
-Ma … -
- Ora vai tesoro. Il sarto di corte ha detto che il tuo abito
è quasi pronto e vuole assolutamente un tuo parere-
Quando Camelia sentì le parole sarto e abito, non
riuscì più a capire nulla e cominciò a
sparlare della sua festa e dei mille preparativi di cui il marito non
ancora dava ordine di incominciare.
Shade e Bright si guardarono negli occhi e scoppiarono in una risata
silenziosa, mentre il bisticcio tra i due continuava.
Camelia poi, girò i tacchi quasi indemoniata mentre si
dirigeva verso il suo sarto, chiudendo la porta alle sue spalle
rumorosamente; fuori si sentì la sua voce stridula mentre
chiamava a gran voce qualche povero malcapitato di turno per farsi
riportare al pian terreno.
L’ uomo di mezza età sospirò.
- Da questo momento i piani militari verranno modificati e trascritti
in codice, come già stabilito. E come ultima cosa, le misure
di sicurezza durante il nostro ballo verranno alzate ai massimi
livelli. Se per caso ricordate qualche particolare riguardante quella
sera, siete pregati di riferirmelo immediatamente.- concluse alzandosi
per uscire dalla sala. – La riunione
verrà aggiornata alla prossima settimana. Arrivederci,
principe Shade. E portate i miei più sinceri saluti a vostra
madre e alla principessina- concluse con un sorriso.
- Sarà fatto- rispose il ragazzo, accennando un inchino.
I due principi passeggiavano ora tranquilli per le vie della
città alta, avvolti da un mantello per non esser
riconosciuti. Stavano passando in rassegna i vari volti mascherati con
cui avevano interagito alla festa in maschera nel regno della Luna ma,
fino a quel momento nessuno dei due aveva ricordato qualche strano
atteggiamento.
- Non ricordo nessuno di sospetto a quella festa. Tutti avevano un
invito e senza quello l’accesso era vietato.-
-Si ma un invito può essere falsificato.-
precisò, alzando un sopracciglio.
-Impossibile. Le liste vengono controllate e aggiornate ogni cinque
ore. Non viene mai mancato nessuno e né tanto meno aggiunto.-
Si sedettero all’ ombra di una panchina in legno e in ferro
battuto, poggiandosi allo schienale e sospirando.
Gli uccelli cinguettavano e gli scoiattoli uscivano allo scoperto per
farsi ammirare e per farsi desiderare da alcuni bambini non tanto
lontani dai due.
Poi il biondo aggrottò le sopracciglia color grano, con in
testa un pensiero a cui diede subito voce.
- Shade?- chiamò l’amico.
In tutta risposta lui mugugnò qualcosa.
- E se … se Alyssa e Dionne … -
Il cobalto sgranò gli occhi e quasi urlò -Non
è Alyssa!-
I bambini più in là si girarono a fissarlo per
pochi secondi.
-Ok, scusami tanto.- disse flebilmente – posso capire come ti
senti a pensare una cosa del genere. Lo sarei anche io se Dionne
… cioè, era una teoria buttata così
ma, non possono essere loro. Dionne è troppo delicata e
guardandola mi ha dato l’idea di ragazza sincera.- concluse,
ripensando a lei con un dolce sorriso sulle labbra, mentre si fissava
le mani.
L’amico gli diede una pacca sulla spalla e con voce da io-so-tutto
cominciò ad interrogarlo sulla sua situazione sentimentale.
- Eddai !- lo rimproverò imbarazzato – tanto lo so
che per te è lo stesso. Diviso tra due belle fanciulle! La
misteriosa Alyssa e la solare Fine di una
semplicità disarmante!-
Shade arrossì all’ istante e fu incapace di
pensare ad una risposta.
Ripensò alla prima volta che aveva incontrato Fine, in
quella radura, a come le era sembrata e al suo carattere aperto. E
inevitabilmente non poté che ricordarsi del momento in cui
le aveva rivelato la sua vera identità.
Il momento, idilliaco, in cui era stato così vicino a lei,
cosi vicino da poter sentire
il suo respiro sulle sue labbra e il suo sapore; non l’aveva
ancora incontrata e sapeva di averla ferita. Era una ragazza talmente
tanto meravigliosa che avrebbe potuto stare tranquillamente al livello
di Alyssa.
Ah, Alyssa.
La fanciulla sfuggente incontrata in una notte di luna piena. La prima
fanciulla che gli avesse mai fatto battere il cuore in un modo strano,
accelerato, che gli avesse provocato uno strano calore che partiva dal
basso ventre e che gli infiammava l’intero corpo. Il suo
tocco delicato, la sua pelle dal profumo leggero e il suo petto premuto
contro il quello di Shade erano ormai solamente dolci ricordi.
-Terra chiama Shade … - disse Bright passandogli una mano
davanti agli occhi.
Il principe riemerse dai suoi pensieri, visibilmente spaesato.
-Si?-
Bright sospirò con un sorrisetto sulle labbra, che
sfuggì all’amico.
- Stavo dicendo che anche a me pare un po’ strano
l’incendio appiccato nel tuo regno.-
- A quale parte ti riferisci?-
- Alla parte dei mantelli. Cioè, se io fossi il sovrano del
regno solare non avrei lasciato tracce così evidenti. Avrei
fatto di tutto per nascondere ogni prova. E se … -
E se ci fosse qualcun
altro dietro tutto questo?
Bright rivolse gli occhi al cielo, lasciando in sospeso la frase.
- E se
niente, Bright. L’ ha detto tua madre.- rispose irato.
Il principe lo guardò confuso e triste. Sapeva che
quell’ evento aveva causato in lui una grande ferita.
- Non ha forse detto che il sovrano del regno solare è poco
più che una ragazzina?-
- Si, ma ha anche detto che non sarebbe stata capace di ordinare una
azione di tale genere.-
- Lo so. Ma guardando i fatti non mi è difficile pensare che
non ci sappia fare in politica. Ah, ma stai tranquillo. L’ Operation Oberon
è già in corso.-
Il biondo smise di respirare. Per un attimo non riuscì
neanche ad udire il canto degli uccelli e le grida dei bambini. Sapeva
che il cobalto avrebbe organizzato qualcosa e, da come
l’aveva detto, la cosa era in porto già da un
po’ di tempo.
Solo, era dispiaciuto che non gliene avesse parlato o, anche solo,
accennato.
-Operation Oberon?-
Lo sguardo di Shade divenne gelido.
- Tranquillo. Non interessa il tuo regno. Te ne parlerò ma
questo non è affatto il posto ideale.- concluse guardandosi
intorno. – Troppe orecchie. Meno si sa, meglio è .-
Con tale frase concluse il discorso, proprio mentre una folata di vento
faceva rabbrividire i due, che si strinsero nei loro mantelli, e faceva
giungere ai loro piedi un foglio di carta tutto spiegazzato.
Il principe dei Gioielli lo raccolse e, dopo averlo esaminato, lo
passò all’amico.
In grassetto, in rosso e a lettere maiuscole il volantino recitava : Ragazza scomparsa.
Sotto una foto della fanciulla, una contadina, con capelli lunghi,
occhi a mandorla e un sorriso allegro stampato in faccia;
infine una breve descrizione fisica.
-Ancora un’altra, eh?- proferì abbattuto il
cobalto.
- E’ la terza questo mese. Forse dovrei … -
Shade scosse la testa, quasi esasperato.
- Senti, che ne dici se andiamo a prenderci un caffè?
Adesso, stacchiamo un po’ la spina.-
Bright annuì e fu il primo ad alzarsi dalla panchina.
L’amico fece altrettanto.
Prima di muovere le gambe però, guardò
un’ultima volta il volto di quella ragazza.
Quell' allegra ragazza gli ricordava Fine.
Alla fine, alzò gli angoli della bocca in un sorriso tirato.
Poi, gettò il foglio nel cestino della spazzatura e
raggiunse il principe.
*Angolo
dell'autrice:
Grazy:
OOOOOOOOOOOOOOOOO *bocca spalancata dallo stupore* Ho.. Ho
aggiornatoooooo!!!!!
Fine: Porca miseria.
sarà passato 1 anno-
Grazy: Giustissimo.
però adesso passiamo alle cose importanti. Innanzitutto i
ringraziamenti! Grazie mille a chi ha avuto la pazienza sacrosanta di
ricordarmi ogni giorno di questa mia miserabile vita questa mia
miserabile storia da continuare. Si Esatto, Giadina88 mi
riferisco a te e questo capitolo te lo dedico :* spero solo
di averti resa un pò felice! PS: Commenterò la
tua storia il prima possibile, stasera non tira una bella aria in casa
mia ahahahahahahhahahah xD
E poi
ovviamente come posso non ringraziare le commentatrici del capitolo 15?
Hayniaamis_chan
Giadina88
Dreamer
In Love
Ttlox
Grazie,
Grazie tante. Perchè grazie alle vostre recensioni riesco a
migliorarmi.
Shade: Finito? Mi
devi preparare i popcorn, schiava!
Grazy: Schiava vallo
a dire ad qualcun'altra!
Bright: Autrice.
Devo fare un reclamo.
Grazy: Mo tu che
vuoi?
Bright:
Avrò anche io il mio momento da figaccione? qui solo Redmoon.
Grazy: * rotea gli
occhi* tranqui. Sarai anche più figo di Shade ahahahhahaha
Shade&Fine:
COME????
Rein: Ma serioooooo?
Grazy: Si, mo basta.
tutti a nanna!!!!
Tutti: * smammano*
Grazy: E
con questo, passo la linea al Tg ahahahahahahahah scherzo scherzo.
Vi auguro
una buona notte,
un kiss
dalla
Grazy ;3
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