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Autore: angelglamour96    31/08/2014    3 recensioni
E se il tuo grande amore fosse anche il tuo peggior nemico?
Genere: Avventura, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bright, Fine, Rein, Shade
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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16


Nearer to the truth




Re Aaron batté furiosamente le mani sul lungo tavolo di mogano della sala riunioni Gemini.
La piccola sala circolare, finemente decorata con intarsi d’oro e figure ricoperte di pietre preziose di ogni genere, si trovava proprio sull’ ingresso principale, nella parte dell’edificio amministrativo, dentro una torre (Torre Gemini Nord) a più di cinquanta metri d’altezza. E vi era una sola via per l’accesso: le scale. Di fianco ad essa un’altra torre, chiamata come la precedente ma, posizionata in direzione sud ed utilizzata come archivio.
Quando si saliva lì sopra, oltre che ad esser provati da una fatica immane, bisognava aspettarsi anche una tirata di orecchie dal sovrano, perché in genere quella era una sala utilizzata per gli incontri al cui centro vertevano argomenti top secret.
Sia il principe Shade che il principe Bright, quindi, sobbalzarono in sincrono, intimoriti da una delle tante reazioni del sovrano, sin da quando l’ incontro era incominciato. Egli sospirò e si passò nervoso una mano tra i capelli per poi scendere a massaggiarsi la fronte.
-Cioè, mi spiegate com’è stato possibile?- chiese scuro in viso.
Il biondo si schiarì la gola.
- Non ne abbiamo idea, padre. Siamo stati molto attenti a non far trapelare nulla. Gli unici a conoscenza dell’ ubicazione dei piani eravamo io, il principe Shade e altri membri delle sfere più alte della politica; come del resto avete decretato voi.-
-Questo non toglie il fatto che i piani siano stati rubati. A meno che il principe della Luna non abbia cambiato posto a quei documenti.- concluse, guardando intensamente con i suoi occhi iniettati di sangue.
-Sono terribilmente dispiaciuto. Non ho cambiato il loro posto né tanto meno l’avrei fatto senza il vostro consenso.-
Il cobalto guardò le sue mani giunte sul tavolo.
Sembrava un processo quello.
Il re sospirò.
-Adesso è fatta. Chiunque abbia quei piani adesso, sa delle difese e dei luoghi sicuri di entrambi i regni. E sono sicuro che quei documenti siano in mano al regno Solare, visto gli eventi recenti.- sospirò guardando un libro sulla libreria.
-Lo credo anche io, padre – convenne il principe Bright. –Tuttavia, bisogna aggiungere che i nemici sono in possesso solo di una parte dei piani; Quindi padre, propongo di apportare delle modifiche alle nostre difese, ma nel frattempo di non far trapelare nulla riguardo questa storia.-
Aaron annuì, prima che Shade prese parola.
-I piani sono stati rubati, per cui ritengo che tra le nostre file ci siano dei traditori … - disse, nel preciso istante in cui la regina Camelia, senza tante cerimonie, entrò nella sala con la sua solita aria di superiorità, scoccando occhiate minacciose al principe ospite.
L’attendente che la seguiva (e che tentava anche di nascondere la stanchezza e il fiatone)  scostò una sedia di fianco al sovrano per poterle permettere di sedersi.
- Vimir, vai a ritirare la mia tiara dal gioielliere- ordinò. L’uomo annuì e camminando velocemente, uscì dalla sala richiudendosi la porta dietro con un impercettibile scricchiolio.
- Cara- iniziò il re -questa è una riunione di emergenza. E … come ci sei arrivata tu qui?- concluse sconvolto, immaginando la moglie salire per quella torre con un diavolo per capello.
-Tesoro, mi sono fatta portare in braccio - rispose la donna con lo stesso tono – Io sono qui per supportarvi. Su, continuate.- li esortò.
Il trio di uomini provò così tanta pena per quell’ inserviente che Shade decise di non costruire uno studio a quell’ altezza ( si, perché ci stava pensando, visto che la visuale era magnifica) , il biondo di chiudere quella stanza una volta re e il padre di appuntarsi mentalmente di alzare il compenso a quel povero cristo.
A questo punto, scambiandosi con un’ occhiata con Bright, il principe della Luna continuò il suo discorso.
- Quindi, come ho già detto, ritengo che tra di noi si nascondano dei traditori, delle spie. E tali spie, avranno sicuramente bruciato il mio regno per creare scompiglio ed entrare nel castello, proprio mentre ogni guardia stava cercando di spegnere gli incendi, per rubare questi piani. Un bel lavoro pulito devo dire..- disse ironico – anche se non capisco per quale motivo abbiano abbandonato i loro mantelli- concluse, pensieroso.
-Un intoppo, forse. C’erano molte guardie quella notte.-
La regina Camelia rise, giusto per intromettersi e farsi elogiare per la sua intelligenza.
-Principe Shade, forse voi non sapete che il sovrano del regno solare è poco più che una ragazzina sprovveduta. Non sarebbe capace di dare l’ordine di far ardere la capitale di un regno. Voi avete tenuto un ballo nel vostro palazzo recentemente, no?-
Il cobalto sgranò gli occhi, come del resto fece anche Bright.
-Vorreste dire che gli intrusi … -
- Esatto. E’ tutto accaduto quella sera, secondo la mia opinione.-
Il re Aaron guardò incredulo la moglie, che di rimando gli sorrise fiera della sua brillante versione dei fatti.
-Quindi.. quindi- prese la parola l’uomo, risvegliandosi – avete notato qualcosa di strano quella sera?-
Entrambi i ragazzi scossero la testa con una espressione abbattuta.
-Proveremo a chiedere ad ogni singola guardia che era in servizio quella notte- propose Bright, alzandosi, sancendo la fine di quella riunione. – Tuttavia, non riesco a capire il vostro ragionamento, madre –
Camelia gli sorrise dolcemente.
- Tesoro, al sovrano del regno solare non piace sporcarsi le mani con omicidi. Avranno sicuramente utilizzato delle spie ben addestrate, capaci di confondersi tra la folla. Io sono una donna e come tale ho imparato l’arte della persuasione dalle mie educatrici; ogni nobile deve saper esercitare questa tecnica, quando è in una certa situazione ma, ci sono persone a cui riesce naturale. Pensa a tutti i regimi dittatoriali e tirannici che si sono susseguiti nel tempo!- poi fece una pausa –Sto divagando, perdonami.-
-Regina Camelia- la chiamò il cobalto – io non riesco ancora a capire esattamente dove vuole arrivare-
La donna, più sulla quarantina che sulla trentina, lo guardò arcigna mentre una ruga solcava la sua fronte.
- Pensate. Ad un ballo, la persona meno sospetta quale potrebbe essere?- chiese ovvia, alzandosi e passeggiando attorno a Shade, come se fosse alla sua mercé.
-Un cameriere appena assunto! Che non riesce ancora ad ambientarsi all’ interno del castello.- suggerì il re del regno dei gioielli.
-No! Una guardia!- esclamò Bright.
-Oppure un invitato in cerca del bagno.- concluse per tutti Shade.
I 3 cominciarono a farsi viaggi mentali per aggiungere qualche altra persona alla lista.
La regina si fermò. Sbuffò poco elegantemente, strano ma vero, e alzò gli occhi al cielo chiedendosi come facessero gli uomini ad avere poca inventiva.
-Sentite … -
- Grazie mille cara, ci sei stata davvero di molto aiuto!- le disse il marito, felice per esser quasi giunto alla fine dell’enigma.
-Ma … -
- Ora vai tesoro. Il sarto di corte ha detto che il tuo abito è quasi pronto e vuole assolutamente un tuo parere-
Quando Camelia sentì le parole sarto e abito, non riuscì più a capire nulla e cominciò a sparlare della sua festa e dei mille preparativi di cui il marito non ancora dava ordine di incominciare.
Shade e Bright si guardarono negli occhi e scoppiarono in una risata silenziosa, mentre il bisticcio tra i due continuava.
Camelia poi, girò i tacchi quasi indemoniata mentre si dirigeva verso il suo sarto, chiudendo la porta alle sue spalle rumorosamente; fuori si sentì la sua voce stridula mentre chiamava a gran voce qualche povero malcapitato di turno per farsi riportare al pian terreno.
L’ uomo di mezza età sospirò.
- Da questo momento i piani militari verranno modificati e trascritti in codice, come già stabilito. E come ultima cosa, le misure di sicurezza durante il nostro ballo verranno alzate ai massimi livelli. Se per caso ricordate qualche particolare riguardante quella sera, siete pregati di riferirmelo immediatamente.- concluse alzandosi per uscire dalla sala.  – La riunione verrà aggiornata alla prossima settimana. Arrivederci, principe Shade. E portate i miei più sinceri saluti a vostra madre e alla principessina- concluse con un sorriso.
- Sarà fatto- rispose il ragazzo, accennando un inchino.



I due principi passeggiavano ora tranquilli per le vie della città alta, avvolti da un mantello per non esser riconosciuti. Stavano passando in rassegna i vari volti mascherati con cui avevano interagito alla festa in maschera nel regno della Luna ma, fino a quel momento nessuno dei due aveva ricordato qualche strano atteggiamento.
- Non ricordo nessuno di sospetto a quella festa. Tutti avevano un invito e senza quello l’accesso era vietato.-
-Si ma un invito può essere falsificato.- precisò, alzando un sopracciglio.
-Impossibile. Le liste vengono controllate e aggiornate ogni cinque ore. Non viene mai mancato nessuno e né tanto meno aggiunto.-
Si sedettero all’ ombra di una panchina in legno e in ferro battuto, poggiandosi allo schienale e sospirando.
Gli uccelli cinguettavano e gli scoiattoli uscivano allo scoperto per farsi ammirare e per farsi desiderare da alcuni bambini non tanto lontani dai due.
Poi il biondo aggrottò le sopracciglia color grano, con in testa un pensiero a cui diede subito voce.
- Shade?- chiamò l’amico.
In tutta risposta lui mugugnò qualcosa.
- E se … se Alyssa e Dionne … -
Il cobalto sgranò gli occhi e quasi urlò -Non è Alyssa!-
I bambini più in là si girarono a fissarlo per pochi secondi.
-Ok, scusami tanto.- disse flebilmente – posso capire come ti senti a pensare una cosa del genere. Lo sarei anche io se Dionne … cioè, era una teoria buttata così ma, non possono essere loro. Dionne è troppo delicata e guardandola mi ha dato l’idea di ragazza sincera.- concluse, ripensando a lei con un dolce sorriso sulle labbra, mentre si fissava le mani.
L’amico gli diede una pacca sulla spalla e con voce da io-so-tutto cominciò ad interrogarlo sulla sua situazione sentimentale.
- Eddai !- lo rimproverò imbarazzato – tanto lo so che per te è lo stesso. Diviso tra due belle fanciulle! La misteriosa  Alyssa e la solare Fine di una semplicità disarmante!-
Shade arrossì all’ istante e fu incapace di pensare ad una risposta.
Ripensò alla prima volta che aveva incontrato Fine, in quella radura, a come le era sembrata e al suo carattere aperto. E inevitabilmente non poté che ricordarsi del momento in cui le aveva rivelato la sua vera identità.
Il momento, idilliaco, in cui era stato così vicino a lei, cosi vicino da poter sentire il suo respiro sulle sue labbra e il suo sapore; non l’aveva ancora incontrata e sapeva di averla ferita. Era una ragazza talmente tanto meravigliosa che avrebbe potuto stare tranquillamente al livello di Alyssa.
Ah, Alyssa.
La fanciulla sfuggente incontrata in una notte di luna piena. La prima fanciulla che gli avesse mai fatto battere il cuore in un modo strano, accelerato, che gli avesse provocato uno strano calore che partiva dal basso ventre e che gli infiammava l’intero corpo. Il suo tocco delicato, la sua pelle dal profumo leggero e il suo petto premuto contro il quello di Shade erano ormai solamente dolci ricordi.
-Terra chiama Shade … - disse Bright passandogli una mano davanti agli occhi.
Il principe riemerse dai suoi pensieri, visibilmente spaesato.
-Si?-
Bright sospirò con un sorrisetto sulle labbra, che sfuggì all’amico.
- Stavo dicendo che anche a me pare un po’ strano l’incendio appiccato nel tuo regno.-
- A quale parte ti riferisci?-
- Alla parte dei mantelli. Cioè, se io fossi il sovrano del regno solare non avrei lasciato tracce così evidenti. Avrei fatto di tutto per nascondere ogni prova. E se … -
E se ci fosse qualcun altro dietro tutto questo?
Bright rivolse gli occhi al cielo, lasciando in sospeso la frase.
- E se niente, Bright. L’ ha detto tua madre.- rispose irato.
Il principe lo guardò confuso e triste. Sapeva che quell’ evento aveva causato in lui una grande ferita.
- Non ha forse detto che il sovrano del regno solare è poco più che una ragazzina?-
- Si, ma ha anche detto che non sarebbe stata capace di ordinare una azione di tale genere.-
- Lo so. Ma guardando i fatti non mi è difficile pensare che non ci sappia fare in politica. Ah, ma stai tranquillo. L’ Operation Oberon è già in corso.-
Il biondo smise di respirare. Per un attimo non riuscì neanche ad udire il canto degli uccelli e le grida dei bambini. Sapeva che il cobalto avrebbe organizzato qualcosa e, da come l’aveva detto, la cosa era in porto già da un po’ di tempo.
Solo, era dispiaciuto che non gliene avesse parlato o, anche solo, accennato.
-Operation Oberon?-
Lo sguardo di Shade divenne gelido.
- Tranquillo. Non interessa il tuo regno. Te ne parlerò ma questo non è affatto il posto ideale.- concluse guardandosi intorno. – Troppe orecchie. Meno si sa, meglio è .-
Con tale frase concluse il discorso, proprio mentre una folata di vento faceva rabbrividire i due, che si strinsero nei loro mantelli, e faceva giungere ai loro piedi un foglio di carta tutto spiegazzato.
Il principe dei Gioielli lo raccolse e, dopo averlo esaminato, lo passò all’amico.
In grassetto, in rosso e a lettere maiuscole il volantino recitava : Ragazza scomparsa.
Sotto una foto della fanciulla, una contadina, con capelli lunghi, occhi a mandorla e un sorriso allegro stampato in faccia; infine una breve descrizione fisica.
-Ancora un’altra, eh?- proferì abbattuto il cobalto.
- E’ la terza questo mese. Forse dovrei … -
Shade scosse la testa, quasi esasperato.
- Senti, che ne dici se andiamo a prenderci un caffè? Adesso, stacchiamo un po’ la spina.-
Bright annuì e fu il primo ad alzarsi dalla panchina.
L’amico fece altrettanto.
Prima di muovere le gambe però, guardò un’ultima volta il volto di quella ragazza.
Quell' allegra ragazza gli ricordava Fine.
Alla fine, alzò gli angoli della bocca in un sorriso tirato.
Poi, gettò il foglio nel cestino della spazzatura e raggiunse il principe.




 

 

*Angolo dell'autrice:

Grazy: OOOOOOOOOOOOOOOOO *bocca spalancata dallo stupore* Ho.. Ho aggiornatoooooo!!!!!

Fine: Porca miseria. sarà passato 1 anno-

Grazy: Giustissimo. però adesso passiamo alle cose importanti. Innanzitutto i ringraziamenti! Grazie mille a chi ha avuto la pazienza sacrosanta di ricordarmi ogni giorno di questa mia miserabile vita questa mia miserabile storia da continuare. Si Esatto, Giadina88 mi riferisco a te e questo capitolo te lo dedico :*  spero solo di averti resa un pò felice! PS: Commenterò la tua storia il prima possibile, stasera non tira una bella aria in casa mia ahahahahahahhahahah xD

E poi ovviamente come posso non ringraziare le commentatrici del capitolo 15?

Hayniaamis_chan

Giadina88

Dreamer In Love  

Ttlox

Grazie, Grazie tante. Perchè grazie alle vostre recensioni riesco a migliorarmi.

Shade: Finito? Mi devi preparare i popcorn, schiava!

Grazy: Schiava vallo a dire ad qualcun'altra!

Bright: Autrice. Devo fare un reclamo.

Grazy: Mo tu che vuoi?

Bright: Avrò anche io il mio momento da figaccione? qui solo Redmoon.

Grazy: * rotea gli occhi* tranqui. Sarai anche più figo di Shade ahahahhahaha

Shade&Fine: COME????

Rein: Ma serioooooo?

Grazy: Si, mo basta. tutti a nanna!!!!

Tutti: * smammano*

Grazy:  E con questo, passo la linea al Tg ahahahahahahahah scherzo scherzo.

Vi auguro una buona notte, 

un kiss dalla

Grazy ;3






   
 
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